Scambio di Coppia

Ricordi 6


di giov60
24.12.2018    |    5.678    |    0 8.2
"Il camper parcheggiato nell’ampio giardino è destinato ad ospitare altre coppie di passaggio in quei giorni..."
Torniamo in Sicilia solo dopo un anno e mezzo, dopo aver ospitato Ignazio e Concetta quando erano passati per il loro periodo di ferie nell’agosto di quell’anno. Si erano fermati sia all’andata che al ritorno e sono stati giorni in cui nemmeno l’efficiente sistema di condizionamento di casa nostra era riuscito ad abbassare la temperatura erotica che si era creata da non poter rifiutare l’invito a passare le nostre ferie a casa loro durante l’agosto dell’anno dopo.
Nella seconda metà dell’agosto del 1991 ripercorriamo la strada che ci riporta a Catania in piena estate e la Sicilia ci accoglie vestita a festa come mai avremmo immaginato. Dotati di uno dei primi, ingombranti telefoni cellulari, teniamo informati i nostri amici del nostro viaggio e li troviamo sulla soglia di casa ad attenderci.
Con una certa sorpresa notiamo che Rosario, il loro unico figlio, ormai quasi maggiorenne è diventato un bel ragazzo anche se ancora estremamente timido e riservato e, soprattutto, sempre attaccato alle gonne di mamma. Ci sembra che possa essere un pericolo per nostra figlia dodicenne e che sta anch’essa crescendo in fretta.
Ma i nostri timori vengono subito fugati. Infatti gli interessi del ragazzo non sono affatto rivolti alla ragazzina, con cui ha un comportamento impeccabile e protettivo come un fratello maggiore, ma alle procaci fattezze di Gina, alla esuberante presenza di Lorella, la bionda signora della coppia messinese che avevamo conosciuto l’anno prima e che era stata invitata per l’occasione, ma non solo a quelle. Per alcuni impegni sopravvenuti, Ignazio non potrà essere con noi tutti i giorni per cui ha delegato il ragazzo ad accompagnarci almeno nelle nostre già fissate tappe per visitare la splendida isola: Agrigento e la valle dei templi, Siracusa, Capo d’Orlando, Palermo.
Non siamo a Catania ma in un ameno luogo vicino a Misterbianco, dove i nostri amici posseggono una splendida casa colonica immersa nella profumata campagna. Rosario ospita nella sua camera nostra figlia con il nostro benestare, noi occupiamo una comoda stanza al primo piano affianco alla stanza di Ignazio e Concetta e condividiamo con loro il bagno. Una terza stanza da letto è riservata invece a Lorella e a suo marito ed è posta al secondo piano insieme a quella di Rosario. Il camper parcheggiato nell’ampio giardino è destinato ad ospitare altre coppie di passaggio in quei giorni.
Terminata la cena di benvenuto, a base di pesce, dopo un meritato liquorino in giardino, io e Gina sentiamo il desiderio di ritirarci perché stanchi del lungo viaggio. Stanchi forse un po’ lo eravamo ma soprattutto eravamo eccitati dall’atmosfera e volevamo passare qualche momento a coccolarci. Non era passata nemmeno un’ora che, mentre Gina stava giocando con le labbra attorno al mio cazzo e la mia mano era intenta a stimolare il suo clitoride, sentiamo bussare alla nostra porta. Senza attendere risposta vediamo entrare Concetta con addosso una maglietta leggerissima da cui prorompono due duri capezzoli. Si avvicina al letto e mi invita a seguirla che tanto, se non siamo contrari, sarà Ignazio a prendere il mio posto accanto a Gina. Ci mancherebbe!! Scendo dal letto e, preso per mano da Concetta, mi faccio condurre docilmente. In corridoio, al buio, c’è Ignazio, nudo come me e, come me, già in tiro. Ci afferriamo l’un l’altro il cazzo e, come dandoci una stretta di mano, sornionamente, ci auguriamo una calda notte. Dalle scale intanto scendono Lorella e Franco, come se tutti ci fossimo dati un appuntamento, Concetta lascia la mia mano per afferrare il cazzo di Franco che viene trascinato davanti alla porta della camera dove si trovano Gina e Ignazio, aperta la porta Concetta “lancia” Franco sul letto tirandolo per l’uccello. Lorella invece si è subito chinata per succhiarmi e così ci trova Concetta al suo arrivo. E’ stata una notte molto calda quella nostra prima in terra di Sicilia. Mentre Gina non ha avuto particolari problemi con i due focosi uomini, io ho dovuto sudare non poco per accontentare le due adorabili signore. Ma me la sono cavata abbastanza bene perché, mentre le due si dedicavano a deliziarsi reciprocamente le fighe, a me è stato concesso l’onore e l’onere di riempire i rispettivi culetti che mi hanno accolto procurandomi molto piacere.
La presenza di Lorella, che veste sempre in modi molto provocante al limite della decenza, mi “distrae” molto nei primi giorni di permanenza e questo permette a Gina di ritrovarsi spesso a contatto con il giovanissimo Rosario con cui entra in confidenza. Con la scusa di accudire nostra figlia che divide la camera con Rosario, questi è quasi sempre presente quando Gina si trova li per fare la “mamma”.
Per cui tra i due si instaura un certo rapporto di confidenza che, nel giro di pochi giorni, fa capire a Gina quali sono i veri sentimenti del ragazzo. Questi, lungi dall’essere interessato a frequentare i suoi coetanei, era attratto molto delle signore che frequentavano casa sua; ma soprattutto era affascinato dalla procace personalità di sua madre.
Io e Gina ci eravamo spesso chiesto come il ragazzo non capisse il perché diverse belle coppie frequentassero casa sua: la verità era che aveva capito benissimo tutto, e non da poco, e che questo fatto lo aveva portato a desiderare la madre in modo non proprio da figlio e di conseguenza, a spostare i suoi desideri verso donne molto più grandi di lui. Concetta, che lo aveva partorito quando aveva appena vent’anni, non poteva non considerare che adesso, alle soglie dei suoi quarant’anni e nel pieno del suo splendore di femmina mediterranea, il ragazzo avrebbe avuto bisogno di ben altre frequentazioni che non essere costretto a rimanere a casa. Infatti, le rare volte che usciva con i suoi coetanei, cosi come ci aveva confidato nostra figlia che lo aveva accompagnato un paio di volte, il ragazzo era al centro delle attenzioni delle ragazzine presenti a cui, però, dava poco peso ritenendo le coetanee troppo immature e inesperte. Ma averlo sempre costretto a subire un controllo ferreo da parte dei genitori, lo aveva portato, viste le frequentazioni di questi, a ben altri propositi. Se io, Ignazio e Franco eravamo esaltati nel vederci circondati da Concetta, Gina e Lorella, lui era letteralmente ubriaco ed era sua abitudine passare diverso tempo in camper a sfogare la sua giovane virilità provocata dal per nulla composto comportamento delle tre donne. Infatti il comportamento provocatorio di Lorella, aveva scatenato una specie di gara tra le donne che ogni ora che passava diventava sempre più oscena. E il caldo siciliano dava una grossa mano a che noi maschi fossimo sempre sotto pressione.
La sera dopo ci siamo recati a visitare Acireale. L’abbigliamento delle donne era, a dir poco, osceno e quando ci siamo seduti tutti in una buonissima gelateria di piazza Duomo, si era formato un assembramento di ragazzi e uomini che si gustavano la vista delle tre belle e provocanti signore, che poco facevano per non essere al centro dell’attenzione. Approfittando del fatto che tutti noi avevamo il cellulare, Ignazio inizia a scrivere sui tovaglioli di carta della gelateria i numeri di telefono e i nomi delle signore. Così, poco dopo, io e Franco lo aiutiamo nel “volantinaggio” dei tovaglioli tra i molti astanti.
Subito parte la ricerca delle cabine telefoniche da parte dei possessori di tovaglioli di carta. Nel giro di pochi minuti le nostre signore ricevono decine di chiamate, di complimenti e di audaci apprezzamenti. Alla fine in tre vengono “premiati”: sono inviati a seguirci verso Acitrezza dove in una spiaggetta all’altezza dell’isola dei Ciclopi o giù di lì, potranno assistere al bagno al chiaro di luna che faremo tutti noi. Infatti, saranno state quasi le due di notte, guidati dall’esperto Ignazio ci ritroviamo in riva al mare e mentre le nostre signore, illuminate dal chiarore della luna, si spogliano per entrare in acqua, noi permettiamo ai “vincitori” dell’improvvisato gioco di ammirare da vicino i caldi e procaci corpi delle nostre compagne che si esibiscono nello spettacolo loro riservato. In modo particolare viene apprezzato il fatto che tutte le signore, ispirate dal nostro primo viaggio l’anno prima, esibiscono delle carnose fighe completamente depilate. La cosa era stata fatta in nostro onore quale regalo di benvenuto. Mentre Lorella ostentava, come Gina, un pube prominente dove lo spacco delle labbra partiva molto il alto mettendo in mostre sia le grandi che le piccole labbra della loro matura natura, Concetta invece, completamente depilata, aveva il sesso molto più nascosto, invisibile direi, tale da farla sembrare come le più belle statue di nudo femminile della storia dell’arte. Il monte di venere completamente liscio e la vagina praticamente invisibile.
Uscite dall’acqua le nostre signore appoggiano i tre ragazzi ad uno scoglio e praticano loro un succulento pompino con ingoio mentre noi mariti inondiamo del nostro piacere le fighe delle rispettive mogli approfittando della posizione che queste avevano assunto per la fellatio. Rientriamo a casa che già i primi bagliori dell’alba illuminavano il cielo.
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