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Cose di casa - 2


di giov60
17.02.2019    |    31.408    |    3 9.3
"Ma mi informa anche che ha saputo il motivo dei litigi tra mamma e papà, che avevano tenuto banco in casa per oltre tre mesi: aveva ascoltato mamma e papà..."
Appena mamma chiude dietro di se la porta della mia stanza ci ritroviamo a baciarci come due assatanati e solo il fatto che siamo attesi per la cena ci dà la forza di staccarci in modo tale da permettere alla mia sorellina di correre al piano inferiore mentre io sto scrivendo degli appunti sul blocco che poco prima mia sorella usava per dare saggio della sua preparazione scolastica.
Finito di scrivere stacco il foglio dal blocco e lo ripiego con cura mettendomelo nel taschino del giubbino della tuta e pochi minuti dopo sono seduto al tavolo della cucina per la cena che già mamma sta servendo a tutti e quattro.
Mangiamo con gusto quanto preparato e anche l’atmosfera che regna in quegli istanti mi sembra essere più leggera del solito. Verso la fine del desinare, quando sul tavolo compare il vassoio della frutta, mamma mi chiede di illuminare lei e papà sullo stato di preparazione scolastica di mia sorella. Assumendo un tono serioso inizio a elencare quelle che mi sono parse, almeno durante queste prime ore di ripetizione, le lacune nella preparazione scolastica di mia sorella che, come imbronciata dalle mie parole, tiene basso lo sguardo, come in segno di vergogna. Dopo aver terminato l’elenco delle sue mancanze, mamma mi chiede se mi sento in grado di riparare a quel bollettino di guerra che avevo appena terminato di elencare.
Rispondo che se sarò supportato dalla ragazza con la stessa buona volontà che mi ha appena dimostrato poco prima, dovrei essere in grado di portarla anche oltre la striminzita sufficienza anzi sono quasi certo che potrebbe arrivare ad avere una ottima preparazione prima della fine dell’anno.
E, mettendo le mani nella tasca del giubbino, porgo alla sempre seriosa sorella il foglietto che avevo preparato prima di cena, dicendo sia a mamma che a papà che avevo già predisposto un piccolo calendario che, compatibilmente con i miei impegni e dopo aver verificato i suoi, avrebbe potuto essere un buon punto di partenza per il raggiungimento di una ottima preparazione dell’amata germana.
Mia sorella nello spiegare il foglio ha come un moto di ilarità subito però contenuto, ma i suoi occhi sono lo specchio, almeno per me, di quello che il mio scritto le stava suscitando.
Come se la cosa fosse stata ormai risolta, a quel punto papà si alza da tavola e, come ormai faceva da giorni, esce di casa dove non sarebbe tornato che a notte fonda, mentre mamma ha il solito moto di stizza e, raccattate le stoviglie dal tavolo, si rifugia in cucina.
Mia sorella invece ha ancora gli occhi sul foglio e vistasi da sola con me inizia a leggere i temi delle lezioni da me vergate sul foglio: 1) Pompino 1; 2) Pompino 2; 3) Pompino con ingoio 1; 4) Pompino con ingoio 2; 5) Spagnola 1; 6) Spagnola 2; 7) Master in masturbazione maschile e femminile; 8) Preparazione anale 1; 9) Preparazione anale 2; 10) Penetrazione anale; 11) Penetrazione vaginale.
Ripiegato il foglio mi butta le braccia al collo e mi bacia strusciandosi come un’anguilla su di me, segno di quanto abbia apprezzato il mio piano di studi. Al che io le dico che però dalla prossima lezione, prima mi dovrà dare prova del suo studio e solo poi si passerà alla trattazione degli argomenti da me programmati.
Devo ammettere che le lunghe ore che passo insieme a mia sorella, oltre al godimento che proviamo entrambi ci ha portato anche ad una intima confidenza che non credevo potesse nascere tra fratello e sorella. Così sono venuto a conoscenza che se io ho delle voglie verso mamma anche Lisa, cosi si chiama mia sorella, ha delle mire verso papà e che anche lei, attratta dal suo maturo fascino, ha certe voglie inconfessabili verso uomini di una certa età e lui in particolare. Tant’è che già da tempo lo spia quando è a casa a tal punto che conosce anche molte cose di cui nemmeno io sono a conoscenza, in primis che uno dei maggiori litigi tra mamma e papà siamo proprio noi. Non ha ancora ben capito il perché ma è certa che prima a poi, grazie o alla confidenza che ha con mamma o al suo continuo spiare, riuscirà a conoscere la verità. E mi confida anche che voleva entrare in intimità con me non solo perché voleva fare un dispetto alla sua amica che non voleva soddisfare le mie pulsioni ma soprattutto perché aveva percepito che io ero l’unico a poter soddisfare la sua voglia di sesso senza farla diventare la troietta del gruppo di amici che le ronzavano attorno. Adesso siamo quindi in due a puntare verso lo stesso obbiettivo: i nostri genitori.
Grazie a tutto ciò si era messo in moto dentro casa qualcosa di nuovo che stava pian piano cambiando l’atmosfera cupa che da tempo respiravamo. Più passavano i giorni più papà sembrava non dico felice ma almeno meno scontroso verso mamma, più socievole con me e soprattutto molto attento e malizioso nei confronti di Lisa. Mamma in casa pareva più “disinibita” nei miei confronti e girava per casa sempre più vestita in modo provocante cosa che eccitava me e rendeva felice papà. Io non nascondevo più il mio desiderio verso mamma. E anche Lisa come mamma teneva un atteggiamento molto più malizioso sia vestendo in modo provocante sia atteggiandosi in pose davanti a papà che catturavano la sua attenzione quasi morbosa.
Dopo quasi un mese, terminato il corso di pompino che la sempre più viziosa Lisa supera a pieni voti con lode, mamma torna a casa visibilmente soddisfatta da un colloquio con i professori di mia sorella e appena mi vede mi abbraccia in segno di ringraziamento per il mio impegno e lo fa con un ardore che non le conoscevo, tanto che non riesco a nascondere il mio giovanile entusiasmo quando stringendola molto più del dovuto le do modo di percepire la durezza del mio uccello, che in pochi secondi si è destato al contatto del suo morbido corpo.
Quando si stacca da me il suo sguardo non è cattivo nei miei confronti, anche se gli occhi sono accigliati e tutto potrebbe sembrare differente, ma il suo labbro inferiore è nella medesima posizione di quello di mia sorella quando un mese prima aveva apprezzato la mia virilità con un abbraccio molto simile per slancio e calore.
Pensa sia giunto il momento, dato il notevole miglioramento di Lisa a scuola, che io le dica quale ricompensa desideri per il mio impegno. Ma siccome non vuole che spari cazzate a vanvera mi chiede di pensare bene prima e poi di mettere per iscritto tre mie richieste e di dargliele solo dopo cena. Dopo averle valutate sarà lei a decidere quale accettare. Detto questo si gira per andarsene in camera e non posso fare a meno di notare quanto il suo passo sia sensuale e quanto ben disegnato sia il suo posteriore che ondeggia maliziosamente grazie ai tacchi che ha indossato.
Mi rifugio in camera e scrivo le mie richieste di getto:
Primo foglietto: “Desidero una bella auto tutta mia per condurti in capo al mondo io e te da soli”.
Secondo foglietto: “Desidero una macchina fotografica semiprofessionale, anche usata, con cui poterti fotografare come nessuno ha mai fatto”.
Terzo foglietto: “Desidero….. tu lo sai benissimo quello che desidero da te!”.
Dopo cena vado nella sua camera da letto e metto le tre buste sotto il suo cuscino. Poi entro in cucina e mentre lei era ancora intenta a rigovernare l’abbraccio da dietro e le sussurro dietro l’orecchio che le mie richieste sono sotto il suo cuscino. Senza aspettare risposta le do un bacio sul collo e sparisco in camera mia.
Al mattino di questo sabato, dopo una notte praticamente insonne, la trovo in cucina intenta a preparare la colazione e la vedo come imbarazzata per la mia presenza. Si stringe la vestaglia come a nascondersi al mio sguardo e mi informa che ha degli impegni con papà che la terranno occupata per tutta la mattinata. Sopraggiunto mio padre, che noto ha un’aria serena e soddisfatta, anche lui beve velocemente un caffè nel mentre mamma si veste e i due escono di casa salutandomi frettolosamente. Mi aspettavo uno sguardo, una parola, un cenno qualsiasi da parte di mamma in risposta alle mie tre richieste: nulla. Torno alquanto deluso in camera dove trovo mia sorella che mi si presenta inginocchiata sul letto nuda e con il sedere fa bella mostra di se in attesa di essere riempito dal mio uccello.
Il programma di studi che avevo preparato era già un ricordo perché nel frattempo noi due avevamo dato fondo a tutte le nostre energie che mai erano sazie. E a quella vista, nonostante il mio stato d’animo, incitato anche dalle parole di invito a fare presto della sgualdrina, mi riaccendono come un cerino sfregato con forza. Con una certa dose di cattiveria sono subito dietro di lei e la penetro con un paio di colpi che le procurano anche un certo dolore che subito passa per far posto al tutto il piacere che una inculata tra fratello e sorella possa donare. La mia irruenza ci porta ad accasciarci in pochi minuti e rimanendo accoccolati con me ancora dentro il suo culo, iniziamo a scambiarci le coccole di rito che questa volta si tramutano presto in morbose confidenze.
Trovandomi non proprio allegro la marpiona, con sensibilità tutta femminile, inizia a canzonarmi perché mamma non aveva acconsentito a nessuno dei miei tre desideri che lei era riuscita a conoscere leggendo i miei biglietti subito dopo che li avevo lasciati sotto il cuscino della genitrice. Ma mi informa anche che ha saputo il motivo dei litigi tra mamma e papà, che avevano tenuto banco in casa per oltre tre mesi: aveva ascoltato mamma e papà durante la notte che parlavano tra di loro. Mamma parlava delle mie attenzioni morbose nei suoi confronti a papà che si era eccitato e le chiedeva di scendere nei particolari e la spronava a fare di più, dato che era chiaro come ormai la cosa, causa dei continui litigi, piacesse anche a lei. E papà le diceva che era eccitato anche dalle continue attenzioni della figlia e che prima o poi avrebbe voluto fare quello che sognava, farsi la figlia!
Ad una precisa domanda di papà però non aveva potuto rispondere che sì, tutte le attenzioni del figlio, stavano producendo in lei un certo cambiamento dettato più dall’istinto che dalla ragione e che molto in fondo, la cosa la faceva sentire lusingata. Ma una cosa è l’intimità di una lusinga che tieni celata nel profondo del tuo io, altra cosa è accondiscendere alle fantasie del marito e del figlio entrambi depravati a suo dire. Però, rispondendo ad altra precisa domanda, doveva riconoscere che quando lasciava appena appena trasparire di accettare quello che nel letto lui le andava ripetendo, gli amplessi coniugali avevano ripreso il vigore di anni ormai passati da tempo.
Mentre il mio cazzo, tornato duro alle parole di mia sorella, riprende il suo movimento nel suo intestino, dato che non ne era mai uscito, facendo di nuovo godere la ragazzina ormai esperta femmina da letto, entrambi veniamo folgorati dall’idea di poter essere noi stessi il motivo di riconciliazione tra i nostri vecchi.
Mia sorella è al settimo cielo al solo pensiero di poter offrire la sua ancora intatta verginità fisica al duro uccello paterno mentre io non vedo l’ora di poter conoscere il responso di mamma alle mie tre richieste che poco hanno di morbosamente celato nelle intenzioni.
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