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“Il ritorno della Dea”


di Membro VIP di Annunci69.it Angel1965
04.05.2025    |    10    |    0 8.0
"Il rumore della porta che si apriva..."
PREFAZIONE

Gis mi aveva dato tutto in quei giorni.
Ogni suo orifizio, ogni gemito, ogni liquido.
Avevo scopato la sua bocca, il suo culo, la sua anima.
Ma bastò un istante. Uno sguardo.
Il rumore della porta che si apriva.
E Nicole era di nuovo lì.
Più donna. Più puttana.
Più mia che mai.



SCENA – IL RITORNO (ESTESA)

Nicole si tolse le mutandine con un gesto lento e teatrale. Le lanciò verso di me. Le annusai senza pensarci, erano intrise del suo calore. Lei rideva, accarezzandosi il seno mentre si inginocchiava tra noi.

Il suo sguardo era famelico.
“Mi siete mancati da morire… e ora vi voglio dentro. Subito.”

Senza chiedere altro, mi prese in bocca mentre Gis si sollevava appena per lasciare spazio. Nicole mi succhiava con violenza, saliva e scendeva come se volesse rubarmi l’anima attraverso la gola.
Intanto con una mano si toccava, due dita veloci sulla figa bagnata, mentre con l’altra si aggrappava al mio fianco, scavandomi la pelle.

Gis si inginocchiò dietro di lei. Le baciava la schiena, le mordicchiava le natiche. Poi le infilò due dita nel culo con naturalezza, come se l’avesse aspettato per giorni.
Nicole ansimò, senza mai smettere di succhiarmi.
“Continuate… voglio venire con voi dentro, insieme.”

Le sollevai le anche e la montai da dietro, tenendole la testa contro la mia base mentre entravo nella sua figa inondata. Gis sotto, la lingua sul clitoride, le dita che non smettevano.
Nicole urlò, venne forte, tremando, tutta inarcata.

La lasciai scivolare sul tappeto, devastata, e mi girai verso Gis.
“Adesso tocca a te.”

Gis si sdraiò pancia in giù, alzando il culo in alto. Lo allargò, lo offrì.
“Sai dove metterlo.”

Spalmai lubrificante e le entrai lentamente, con calma, in fondo.
Lei gemette, affondò il viso nel cuscino, si aprì tutta per me.
Nicole si avvicinò, le accarezzava il seno, la baciava sulle labbra mentre io le prendevo il culo con colpi lenti, profondi.
“Guardalo, Gis. Guarda quanto ci ama.”

Venni nel suo culo, ma Nicole non mi lasciò riposare. Mi montò di nuovo, faccia a faccia, i suoi occhi inchiodati nei miei, mentre Gis ci leccava entrambi dal basso.
Un triangolo perfetto.
Due bocche.
Due corpi.
Una follia.



EPILOGO

Quella notte non finì.
Ci addormentammo nudi sul tappeto, poi ci svegliammo alle tre e ricominciammo.
Fino a non sentire più le gambe.
Fino a non distinguere chi era dentro chi, chi stava leccando chi, chi stava venendo.
Nicole era tornata.
E ci aveva riportato all’inferno.
Ma era un inferno che profumava di sesso e amore.
E noi tre…
non volevamo uscirne più.
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