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Notte a Rio – Il Triangolo del Desiderio


29.06.2025 |
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"Poi si scambiarono: Nicole salì su di lui, lo prese dentro di sé con le cosce tremanti..."
Rio de Janeiro, notte.
L’aria era calda, umida, intrisa del salmastro dell’oceano e del profumo denso della pelle sudata. Le luci tremolanti e il ritmo dei tamburi in lontananza facevano vibrare Lapa, il quartiere del peccato e della musica.
Angelo, italiano di mezza età, era seduto a un bancone consunto. Aveva una caipirinha tra le mani e lo sguardo annebbiato dai corpi che si muovevano a tempo, si sfioravano, si promettevano tutto.
Poi, la vide.
Daniela entrò nel locale con passo sicuro, sensuale. Pochi centimetri di stoffa coprivano il suo corpo scolpito dal sole. Gli sorrise, senza vergogna.
«Boa noite, estrangeiro. Qui si viene per dimenticare o per godere?»
La voce era un invito.
Angelo non rispose. Prima che potesse parlare, un’altra figura comparve: Alidiana. Più alta, pelle di cacao, occhi profondi e un abito liquido che le accarezzava le curve. Le due donne si guardarono. Non rivali. Complici.
Daniela lo prese per mano.
«Vieni con noi. La notte è lunga, e tu hai molto da dare.»
Nella stanza.
La camera d’albergo affacciava sulla baia. Il rumore delle onde sembrava respirare con loro.
Daniela si spogliò in silenzio. Il suo corpo era un inno al desiderio. Alidiana la seguì, le sfiorò i fianchi e poi le baciò il collo, il seno, scendendo fino tra le cosce.
La sua lingua tracciava cerchi sulla figa calda e gonfia. Daniela gemette. Angelo si avvicinò, ancora incerto. Ma fu Daniela a prendergli la mano e posarla tra le sue gambe bagnate.
«Senti? È tutta per te.»
Le dita di Angelo scivolavano tra le labbra umide. Alidiana, dietro, accarezzava Daniela, aprendola piano con la lingua.
«Qui si entra solo se sei pronto a perderti,» sussurrò.
Angelo si inginocchiò. Unì la sua bocca a quella di Alidiana. Le loro lingue lavoravano insieme. Daniela si contorceva, si offriva, e poi si voltò a quattro zampe, alzando il culo.
Angelo le leccava l’ano con fame, e lei lo incitava. Poi si voltò, guardandolo con occhi accesi.
«Scopami. Ma guardami. Guardaci.»
Angelo la penetrò. Forte. Alidiana le porgeva il seno, la baciava sul collo. Le mani si intrecciavano, i corpi si perdevano. Il ritmo cresceva. Daniela gemeva, si voltava.
«Voglio sentire tutto. Anche lì.»
Si mise a quattro zampe. Angelo le entrò piano nel culo. Sentiva il cazzo pulsare, stretto, vivo. Lei gemeva, si stringeva. Alidiana la guidava, la accarezzava, la sussurrava.
Il ritmo aumentava. Il piacere cresceva. Le spinte diventavano più dure, più profonde, fino all’esplosione. Angelo venne dentro di lei. Alidiana, affamata, si chinò a raccogliere tutto con la lingua, tra le cosce ancora tremanti di Daniela.
Capitolo V – L’arrivo di Gis e Nicole
Quando tutto sembrava compiuto, bussarono alla porta.
Angelo aprì. Nudo, stanco, ma pronto. Davanti a lui c’erano Gis — la cognata — in avorio e peccato. E Nicole — la nipote diciottenne — vestita come una puttanella consapevole.
«Siete voi, allora…» mormorò.
Gis lo spinse piano.
«Ci uniamo. Vogliamo tutto.»
Nicole era già nuda. Si avvicinò al letto dove Daniela e Alidiana la accolsero. Le leccarono le cosce, le accarezzarono la figa rasata. Lei gemeva, già eccitata, mentre Gis prendeva il cazzo di Angelo in bocca, famelica.
Il delirio ricominciò.
Gis cavalcava Angelo, il culo rotondo che sbatteva forte. Angelo guardava Nicole godere sotto le lingue delle due donne. Poi si scambiarono: Nicole salì su di lui, lo prese dentro di sé con le cosce tremanti.
Gis la baciava. Alidiana le sussurrava:
«Fai vedere quanto sei troietta.»
E lei lo fece.
Un’orgia senza tempo. Urla, mani, bocche, lingue. Nessun ruolo. Nessun freno. Solo sete di cazzo, figa, ano, bocca. Solo piacere. Fino a cadere, stremati, nel letto.
Angelo lo capì. Era perduto.
Epilogo – Il Paradiso del Piacere
La luce del mattino filtrava tra le tende. Ma nella stanza il fuoco non si era spento.
Cinque corpi, nudi, ancora tremanti. Ancora con il sapore di sesso sulla pelle. Angelo si svegliò con il cazzo duro. Gis gli accarezzava il petto, Nicole gli si stringeva addosso.
«Sei nostro,» gli sussurrò Gis. «Ci devi tutto. La bocca, la figa, l’ano. E non ti lasciamo andare.»
Nicole prese il cazzo in bocca, lenta, profonda.
«Zio… voglio tutto. Nella bocca, nella figa. Sempre.»
Angelo la prese per i capelli. Gis lo montava con rabbia e dolcezza. Daniela e Alidiana si succhiavano l’una sull’altra, selvagge, senza pudore.
Il ritmo si fece frenetico. Le lingue, i cazzi, le fighe, gli ani. Tutto era sete, carne, estasi.
Nicole urlava. Gis gemeva. Daniela ansimava. Alidiana ringhiava. Angelo esplose ancora e ancora, nel loro paradiso senza confini.
Spin-off – Gis e Nicole: Carne e Complicità
Rimaste sole nella villa di Copacabana, Gis e Nicole si muovevano leggere, nude.
Nicole si avvicinò, baciandole il seno.
«Mi hai fatto diventare una troia felice, zia…»
Gis le prese il mento.
«No, amore. Sei mia. E io ti voglio tutta.»
Quella notte si appartennero. Solo loro due. Senza uomini. Bocche, dita, toys, squirt, strap-on. Nicole cavalcava. Gis guidava. E non si fermarono fino all’alba.
In attesa del prossimo incontro… con Angelo. E forse qualcun’altra.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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