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trio

Un piacere di immensa paura… e goduria eterna


di Membro VIP di Annunci69.it Angel1965
10.06.2025    |    7    |    0 6.0
"«Dentro! Vienimi nel culo! Riempimi di sborra!» La prendo più forte, la sbatto, la uso..."
Prefazione

Ci sono donne che ti restano in testa.
Poi c’è Nicole.
Il suo modo di camminare, di guardarti come se sapesse già cosa vuoi. Quel suo lato B, sodo, alto, arrogante, che ti parla da solo: “Prendimi, se ci riesci”.

Vivere con lei è come abitare in un bordello tropicale dove ogni stanza profuma di pelle bagnata e orgasmi non ancora concessi.
E quella notte, a Salvador, nella nostra casa affacciata sul mare, non doveva finire così.
Ma è bastato un suo movimento, una provocazione, una porta che si apre.
E il sesso si è fatto tempesta.
Un piacere così forte da spaventare.
O forse da possedere per sempre.



La notte – Nicole

La notte è calda, umida. Le finestre sono spalancate e il mare respira dentro casa con lente folate.
Nicole è appena uscita dalla doccia. Ha ancora la pelle bagnata e indossa solo un tanga rosso fuoco, minuscolo, aderente.
Cammina scalza, le gocce scivolano tra i seni, lungo i fianchi, giù… fino a inzuppare il tessuto tra le cosce.

Si volta verso di me con un sorrisetto.
«Guarda come gocciolo. Non pensi che dovresti asciugarmi… con la lingua?»
Poi si gira.
Quel culo.
Il suo lato B.
Pieno, sporgente, sodo da far male. Balla da solo, provocante, mentre si china in avanti appoggiando le mani sul letto.
Offerta totale.

Mi alzo. Nudo. Duro. In silenzio.
Mi avvicino e la bacio dietro il collo, poi scendo. Le slaccio il tanga con i denti e glielo strappo via.
Le divarico le gambe e comincio a leccarla da dietro, a fondo, a lungo. Nicole geme, si piega, si inarca.

«Voglio sentirti dentro… adesso… fammi urlare.»

Le entro con un colpo secco, pieno, brutale. Il suo corpo sobbalza, le mani afferrano il letto.
Inizia il ritmo.
La sbatto, la prendo, la tiro per i capelli, la schiaffeggio sul culo.
Lei urla il mio nome, mi implora. Si apre ancora, mi dice:
«Più forte, riempimi il culo, scopami come se fossi l’unica donna al mondo!»

Cambio posizione, la stendo sul tavolo, poi sul pavimento.
La prendo in bocca, sulla pancia, tra i seni.
Lei si inginocchia, me lo succhia con fame, mi scopa con la lingua, poi si sdraia e mi chiede di sfinirla.

E io lo faccio.
Sudati. Animali.
Nicole ha il viso trasformato, occhi persi, cosce tremanti.

E poi… arriva lei.



Gis – Il colpo di scena

La porta si apre.
Gis.
Alta, bellissima, occhi pieni di fuoco.
Indossa un abito nero che le fascia le curve. È bagnata dalla pioggia.
Fissa la scena. Il letto sfatto. Nicole con le gambe aperte. Me, ancora dentro di lei.

Gis non parla.
Si spoglia. Lentamente. Completamente.

Il suo corpo è una sfida. Seni pieni, glutei larghi, fianchi stretti.
Un’afrodea scesa a reclamare il suo posto.

«Pensavi che ti bastasse Nicole? Pensavi che il suo culo fosse il massimo? Guardaci ora.»

Gis si avvicina e le bacia la bocca, poi le scende tra le gambe.
Nicole geme. Si apre.
E Gis la lecca senza pietà, affamata.
Io resto lì, in piedi, a guardare. Il mio cazzo pulsa.

«Vieni qui», mi ordina Gis.
Mi prende in bocca mentre lecca Nicole.
Un gioco di lingue, mani, piacere totale.

Poi si sdraiano e mi chiamano.
Le metto a pecora, una dietro l’altra. Le scopo a turno. Una dentro, una sulla bocca. Una sulle tette, una tra le gambe.

Un triangolo infernale.

Le faccio venire insieme.
Nicole si contorce. Gis grida.
Io le sbatto l’una contro l’altra, mentre mi spruzzo su entrambi i corpi. Ma non è finita.



Il delirio finale – Solo goduria

Nicole si siede sul mio viso.
Mi soffoca con quel culo da sogno mentre Gis mi cavalca all’indietro, urlando il mio nome.

Le mani di Nicole si stringono sul mio petto.
Gis mi morde il collo.
Io gemo, le prendo, le ribalto.

Le metto entrambe sul letto. Apro le gambe di Gis e ci vengo sopra mentre Nicole mi guarda, si masturba, gode ancora.
Il seme le cola sulle cosce, sulla bocca.
Lei lo prende con le dita e lo spalma su Gis. Poi lecca tutto.

Le guardo, nude, sfatte, sporche di me.

E poi Gis mi prende il viso tra le mani e dice:
«Questo non è stato sesso. È stata la creazione del nostro paradiso.
Da adesso… sei nostro. Solo nostro. Per sempre.»



Epilogo – L’alba sul corpo di due dee

Il sole sorge lento su Salvador.
Noi tre nudi, intrecciati. I lenzuoli a terra. Il pavimento bagnato.
Nicole con il viso contro il mio petto. Gis tra le mie gambe, che ancora gioca con la lingua.

«Non è finita», mi sussurra. «Ti vogliamo ancora. Ogni giorno. Ogni notte. Ti vogliamo rotto. Felice. Nostro.»

E io sorrido, senza più fiato, ma pronto a ricominciare.

Questa non è più casa mia.
È il nostro bordello privato.
Il nostro tempio.
Il nostro paradiso.



Terzo Round – Fino all’ultima goccia

Il letto è zuppo. I nostri corpi appiccicati, esausti ma ancora assetati. Nicole si alza per prima. Va in bagno, poi torna con un sorriso sporco e un’idea ancora più sporca.

«Lo voglio nel culo, adesso. Ma prima… voglio che me lo lecchi fino a farmi urlare.»

Si mette a quattro zampe, gambe aperte, culo in alto. La figa ancora gonfia, bagnata, gocciola. Ma è il suo buco di dietro a rubarmi gli occhi. Così stretto, perfetto, provocante.

Mi inginocchio. Le divarico le chiappe. Inizio a leccarla piano, poi sempre più a fondo. Nicole geme, si torce, si masturba da sola mentre le infilo la lingua nel culo.

«Sì… così… leccami tutta… voglio il tuo cazzo nel mio buco… fammi male.»

Il mio cazzo è di nuovo in piedi, duro come pietra. Le sputo sul culo, lo apro con le dita e glielo infilo. Piano. Poi tutto. Fino in fondo.

«Dio… sì! Me lo stai spaccando!»

La scopo forte, nel culo. Lei urla, impazzisce, si prende tutto. Il mio cazzo la riempie mentre il suo dito si perde nella figa.

Gis si avvicina, si siede sul mio viso, mi soffoca di figa mentre guardo Nicole che gode come una puttana vera.

Leccare Gis mentre scopo Nicole nel culo. È troppo.

«Sto per sborrare…» grido, ma Nicole non vuole che mi fermi.

«Dentro! Vienimi nel culo! Riempimi di sborra!»

La prendo più forte, la sbatto, la uso.
E poi esplodo.
Sborro dentro il suo culo, forte, a fiotti. Nicole geme, si morde il labbro, se lo gode tutto.

Ma non è finita.

Gis si stende, apre la figa con due dita. «Ora dentro me. E voglio che Nicole guardi mentre mi vieni anche dentro. Subito.»

La infilo a Gis, che mi stringe con una voglia animalesca. Nicole si inginocchia, le lecca la figa mentre io la scopo.

«Guardaci, Nicole. Guarda come mi riempie. Guarda la sua sborra colare da me…»

Un altro orgasmo. Immenso. Li sento urlare, fremere, bagnarsi a vicenda.

Io sborro ancora. Dentro Gis.
E cado a terra, vuoto. Sporco. Felice.

Le due si baciano sopra di me. Si leccano le dita, le cosce, si bevono la mia sborra.

«Ora sì,» dice Nicole, «questo è il nostro vero paradiso.»
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