orge
Angelina la Troia il finale
di 
Angel1965
22.04.2025 |
36 |
0
"Valérie si inginocchiò dietro di me e iniziò a infilarmi un plug lubrificato, sussurrandomi in francese:
— Tu es à nous maintenant… notre esclave, notre roi..."
L’Apoteosi del Troiame – Il Rito della Villa”Era passata un’ora dall’arrivo di Ali, ma sembrava che il tempo si fosse fermato.
Il letto era distrutto, i cuscini zuppi, le pareti appannate dal vapore dei corpi e dalla musica lontana del lago.
Ali si mise in piedi sul letto, nuda, lucida, ancora gocciolante.
Con un gesto teatrale si sfilò un lungo foulard di seta nera.
— Adesso basta giochi normali. Ora… inizia il rito.
Prese Angelina per i capelli e la fece inginocchiare.
Poi toccò Valérie, che si spogliò completamente, e infine Chiara, che tremava di piacere e paura. Tutte si misero in cerchio attorno a me.
Ali parlò con tono da sacerdotessa:
— Oggi questo uomo sarà il nostro dono, il nostro idolo… il nostro strumento di godimento.
Oggi nessuna regola, nessuna vergogna. Solo corpi, fluidi e grida.
Mi legarono con il foulard le mani dietro la schiena. Mi fecero sedere sul bordo del letto.
Angelina prese il mio cazzo in bocca con un furore animalesco, mentre Chiara mi leccava le palle, con gli occhi pieni di lacrime e lussuria.
Valérie si inginocchiò dietro di me e iniziò a infilarmi un plug lubrificato, sussurrandomi in francese:
— Tu es à nous maintenant… notre esclave, notre roi.
Ali, nel frattempo, si era stesa a gambe spalancate sul tavolo da massaggio.
— Quando sei pronto… voglio che mi scopi con le altre tre a leccarmi le tette e la figa.
Obbedii. Le mani ancora legate, la presi da dietro, mentre Angelina, Valérie e Chiara si spintonavano tra le sue cosce, baciandola, leccandola, sbavando su di lei come animali in calore.
Ali godeva come una divinità maledetta. Le urla sue e delle altre riempivano la villa.
Poi mi afferrò.
— Ora tocca a te… scopaci tutte insieme. In fila. Una dopo l’altra. E poi tutte insieme.
Il letto diventò un campo di battaglia.
Scopai Chiara a pecora, mentre Valérie le leccava l’ano.
Poi Valérie si mise sopra di me e iniziò a cavalcare con tale foga da farmi urlare.
Angelina si fece trovare con il culo in aria e la figa già aperta, grondante, pronta ad accogliermi.
Ali si faceva un fisting da sola, guardandoci e urlando:
— Siete le mie troie. Tutte. E lui è il nostro seme. Il nostro dio.
Poi arrivò l’ultima mossa.
Ali prese un dildo doppio, enorme, e lo infilò contemporaneamente tra Angelina e Valérie, mentre io scopavo Chiara e mi facevo succhiare le dita da tutte e tre.
Le loro urla erano impossibili da distinguere.
Sudore, saliva, squirt, sperma… ovunque.
Il letto era fradicio, i corpi esausti, i gemiti infiniti.
Alla fine, mi legarono nudo al letto, stremato, e Ali si mise in piedi su di me, i piedi tra il mio petto e la mia bocca.
Si abbassò, mi fece leccare la sua figa un’ultima volta.
— Sei nostro, amore. La nostra troia maschio. La nostra droga. E non scapperai mai più.
Mi svennero addosso tutte. Quattro corpi nudi, sudati, appiccicati al mio.
Nel silenzio, il rumore del lago sembrava quasi applaudire.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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