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Tra pancia, latte e desiderio


di Membro VIP di Annunci69.it Angel1965
15.06.2025    |    10    |    0 6.0
"Quella fu la vera chiusura di una notte da paura: la consapevolezza che Nicole e Gis erano tutto — il mio amore, la mia famiglia..."
La notte era calda e carica di promesse. Veronica, con i suoi lunghi capelli biondi che le scendevano morbidi sulle spalle, era già nel garage, pronta a scatenare ogni mia fantasia. Alta un metro e settanta, con un carattere sfacciato e puttanesco che la rendeva irresistibile, non aveva paura di sporcarsi le mani — o altro.

Io, maturo e porco, la guardavo con desiderio vivo mentre lei mi offriva quel sorriso di chi sa già come finirà la serata.

«Sei pronto?» mi chiese, appoggiandosi a me con un respiro affannato.

«Sempre. Fatti trovare pronta.»

La spinsi contro il muro e cominciai a baciarla con avidità. La sua bocca era un invito al peccato: calda, umida, pronta a inghiottire. Le mani si perdevano nei miei capelli, la lingua giocava con la mia. Sapeva cosa volevo e non aveva paura di darmi tutto.

Le mani scivolarono sotto la maglietta, toccarono i seni sodi, perfetti, che sussultavano a ogni mio tocco. Le accarezzai il corpo, scesi sulle sue curve fino al pube, già depilato e liscio. Lei gemette e mi spogliò in fretta, afferrando il cazzo duro, pronto a scoparla.

«Ti piace così?» sussurrò con voce roca.

«Sei una bomba.»

Mi inginocchiai e presi la sua bocca come un dono. Veronica aprì le gambe e il suo culo perfetto si offrì a me. Leccai e succhiai, le dita entrarono in bocca mentre lei mi spingeva più dentro, più forte. Era un gioco perverso che ci eccitava entrambi, e sapevo che non si sarebbe fermata finché non fosse stata completamente mia.

Il piacere esplose rapido, crudo, senza freni.



Pochi minuti dopo, il garage si riempì di un’altra energia. Sentii i passi di qualcuno che conoscevo bene. Aprii la porta, e lì, come un fulmine, arrivarono loro: Nicole e Gis.

Nicole, con la sua pelle ancora lucida e il seno gonfio di latte — fresca di parto ma più affamata che mai. Gis, con la pancia dolce e tonda, incinta e bellissima, il viso segnato dalla stanchezza ma illuminato dall’amore.

«Siete in tre, vedo…» disse Nicole con un sorriso sfacciato.

Veronica si alzò, asciugandosi il sudore dalla fronte, e la guardò senza paura.

«È tua?» chiese con curiosità.

«Nostra» risposi senza esitazione.

Nicole si avvicinò a Veronica, le prese il viso tra le mani e le sussurrò:

«Allora vieni, piccola… entra in famiglia.»

In pochi secondi i corpi si intrecciarono in una danza primordiale. Veronica accarezzava la pancia di Gis, sorpresa e affascinata. Nicole si lasciava leccare da Veronica, gemendo e spingendo contro di lei con fame.

Gis si inginocchiò davanti a me e liberò il mio cazzo, prendendolo in bocca con dolcezza e maestria. Il suo corpo si muoveva piano, consapevole e amante.

«Anche con la pancia, amore… voglio sentirti dentro di me.»

La presi lentamente, penetrandola profondamente. Nicole cavalcava Veronica, la guidava, la spingeva a farmi sentire ogni singolo brivido.

Quella notte si trasformò in un rito. Tre donne e un solo uomo, un legame carnale e spirituale.



Alla fine, quando Veronica dormiva sul divano, esausta ma felice, io, Nicole e Gis restammo soli.

Nicole si sedette sopra di me, il seno morbido e caldo, gli occhi pieni di passione.

«Hai fatto il bravo?» mi sussurrò.

«Mi sono solo divertito. Ma voi siete casa.»

Gis si avvicinò, con la pancia tonda e le mani calde che mi stringevano.

«Ora tocca a noi. Fino all’alba.»

Il sesso tra noi fu lento, intenso, un’esplosione di emozioni, di desideri condivisi. Nicole cavalcava, Gis gemeva, io le tenevo strette entrambe, mentre Veronica dormiva, parte di quel mondo.

Quella fu la vera chiusura di una notte da paura: la consapevolezza che Nicole e Gis erano tutto — il mio amore, la mia famiglia. E che Veronica, per quanto perfetta e sfacciata, sarebbe sempre stata solo un gioco condiviso. Un piacere da vivere insieme.



Fine
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