Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > incesto > Il Fuoco di Nicole
incesto

Il Fuoco di Nicole


di Membro VIP di Annunci69.it Angel1965
27.06.2025    |    13    |    0 6.0
"Il suo culo, la sua figa, la sua bocca… tutto era un tempio in cui perdere il senno..."
Una storia proibita di desiderio, carne e abbandono totale.



Prefazione

Ci sono storie che non hanno senso per il mondo esterno. Relazioni che sfuggono a ogni logica, ogni morale, ogni equilibrio.
Ma quando il desiderio prende forma e si incarna nella persona sbagliata — o forse nella più giusta di tutte — ogni resistenza crolla.
Nicole fu la mia rovina. E la mia salvezza.

Ogni volta che la guardavo, vedevo un abisso. Eppure, ogni volta, ci saltavo dentro senza esitare.



Capitolo 1 – Il Desiderio Sottile

Tutto iniziò senza fretta, come un temporale d’estate che si annuncia con l’afa.
Eravamo in Brasile, nella nostra casa con le persiane aperte e l’odore salmastro dell’oceano che arrivava fino a noi. Nicole camminava a piedi scalzi sul pavimento in cotto, indossando sempre meno, giorno dopo giorno.
Canottiera senza reggiseno. Shorts tagliati così corti da mostrare il fondo del culo. Ogni suo gesto sembrava casuale, ma non lo era.
Si chinava spesso davanti a me. Si stiracchiava lasciando scoprire il ventre. Mangiava il gelato leccandolo come se fosse un gioco, e mi guardava. Sempre. Con quegli occhi neri pieni di intenzione.

Una sera, mentre stavo sul divano a leggere, si sedette di traverso sulle mie gambe, senza dire nulla. Il suo profumo era forte, la pelle calda. Si appoggiò al mio petto, lasciando che la canottiera si spostasse abbastanza da mostrare un capezzolo.
Non dissi niente. Le presi la guancia tra le dita, l’obbligai a guardarmi. Lei sorrise.
«Zio…» sussurrò.
«Dimmi.»
«Niente. Solo… sei bello.»
E poi mi baciò. Lenta, sfacciata, con la lingua. La tenni stretta, senza parlare, sentendo il cuore esplodermi nel petto.

Fu lì che capii che sarebbe successo. Non sapevo quando. Ma lo volevo. E lei lo voleva più di me.



Capitolo 2 – Il Primo Contatto

Accadde pochi giorni dopo.
Stavo facendo la doccia. Era pomeriggio, la casa silenziosa. Sentii la porta del bagno aprirsi. Una pausa. Poi passi nudi sul pavimento umido.
Voltandomi, la vidi entrare. Totalmente nuda.
I seni piccoli e sodi, il ventre teso, i fianchi ancora da ragazza ma già donna in tutto.
Non disse nulla. Solo mi guardò, sorrise e salì sotto il getto dell’acqua con me.

Mi si avvicinò, le mani sulle mie spalle, la pelle liscia come seta.
«Posso lavarti?» chiese.
Non aspettò risposta. Prese il bagnoschiuma, iniziò a passarlo su di me. Prima sul petto, poi sullo stomaco, poi tra le gambe. Il mio cazzo si irrigidì in un attimo.
Lo prese tra le dita e sorrise.
«Ti piace, zio?»
Poi si inginocchiò. Lo guardò, poi lo prese in bocca con una lentezza studiata. Calda. Umida. Perfetta.
Mi fece godere così, inginocchiata nel box doccia, mentre l’acqua ci bagnava e il piacere mi saliva alla testa.
La feci alzare, le afferrai i fianchi. Le aprii le cosce, l’appoggiai al vetro. E iniziai a leccarla.
Aveva una figa stretta, dolce, bagnata. Tremava. Sussurrava il mio nome. Mi stringeva la testa tra le gambe.
Venimmo quasi insieme. Lei gridando. Io con il cazzo in mano, mentre lei mi guardava e godeva ancora.

Quando uscimmo, ci asciugammo in silenzio. Poi mi si avvicinò e mi baciò sul collo.
«È solo l’inizio, zio.»



Capitolo 3 – La Casa del Piacere

Con Gis fuori per lavoro, la casa diventò nostra.
Nicole si aggirava nuda o in lingerie, e ogni stanza era un invito.
Sul tavolo della cucina mi sedette e si mise sopra. La scopai lì, forte, mentre lei mangiava le ciliegie e gemeva.
Nel salotto, mi legò le mani al divano con un foulard. Mi si inginocchiò sopra.
«Ora sei mio.»
Mi succhiava il cazzo con devozione, poi si girava e si impalava da dietro.
Ogni posizione. Ogni variante. Ogni fottuta fantasia.
Mi usava. E si lasciava usare.
Un giorno la presi in giardino. Lei in ginocchio, tra i cespugli, con il cazzo in bocca e lo sguardo verso l’alto.
«Non voglio più respirare se non è il tuo odore» sussurrava.

Il suo culo, la sua figa, la sua bocca… tutto era un tempio in cui perdere il senno.
E io lo persi, ogni giorno, un po’ di più.



Capitolo 4 – Il Giorno della Sottomissione

Fu lei a decidere.
Entrò in camera con un body trasparente, senza mutandine. Tacchi. Calze a rete.
Mi prese la cintura e la gettò sul letto.
«O mi prendi, o ti prendo io. Ma stanotte mi devi distruggere.»

La feci inginocchiare. Le afferrai i capelli. La bocca sua era calda, viva, affamata. La feci succhiare fino a farmi tremare.
Poi la girai, le tirai via il body e le infilai un dito nel culo.
«Sì, anche lì. Voglio tutto.»
Le entrai piano. Poi con forza. Lei gridava, si lasciava andare. Si girò a guardarmi.
«Dai, vienimi dentro. Fammi sentire il tuo seme colarmi dentro.»
E lo feci.
Un orgasmo violento. Profondo. Sporcato da parole, baci, denti, unghie, sudore.

E fu lì che le dissi:
«Tu sei la mia perversione preferita.»



Capitolo 5 – L’Ultima Notte

Sapevamo che Gis sarebbe tornata la mattina dopo.
Nicole mi prese per mano e mi portò nella nostra stanza segreta.
Candele. Musica lenta. Vino.
E lei. Nuda, con un plug nero nel culo e un sorriso furbo.
«Stasera ti voglio ovunque.»
La leccai per mezz’ora, fino a farla squirtare.
Mi cavalcò guardandomi negli occhi. Si fece mettere a pecora, e poi si sdraiò sulla pancia.
«Prendimi. E se vuoi, resta dentro finché non senti di avermi completamente.»

Venimmo in sincrono. Urlando. Ansimando. Senza fine.



Epilogo – “Zio, sei unico.”

Il piacere ci travolse come un’onda impetuosa, senza fine. Cazzo, figa, bocca, culo e piacere si fusero in un’unica estasi selvaggia e infinita.

Non c’era spazio per la stanchezza, né per il domani. Solo quel presente ardente, quel desiderio primordiale che ci fece urlare di gioia, di fame, di vita.

Quando l’ultima ondata ci colpì, ci ritrovammo abbracciati, fradici e senza fiato, con i corpi ancora tremanti e le anime incendiate.

Nicole mi guardò negli occhi e, con un sorriso pieno di complicità e amore, sussurrò:

«Zio, sei unico.»

E in quel momento capii che niente sarebbe stato più intenso, più vero, più nostro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
6.0
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Il Fuoco di Nicole:

Altri Racconti Erotici in incesto:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni