Prime Esperienze
Sale sulla Pelle, Fuoco nel Sangue
di 
Angel1965
02.06.2025 |
11 |
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"«Sei una puttana buona, eh? Ti piace prendere il cazzo di un vecchio che ti fa urlare?»
Daniela rispose con un gemito profondo, il corpo che tremava dalla voglia..."
Sangue⸻
Prefazione – La Fame della Pelle 🔥
Daniela, 19 anni, aveva quel corpo giovane e perfetto che ti fa venire voglia di sporcarti le mani e perdere il controllo. Pelle liscia, labbra carnose, un culo da sballo che sembrava fatto apposta per essere scopato con fame e violenza. Angel, sessant’anni, cazzo duro come una roccia, esperienza da vendere e una voglia di lei che bruciava ogni inibizione.
Quella sera sulla spiaggia di Cogoleto il desiderio era una bestia pronta a scatenarsi. Daniela non era una ragazza da carezze timide o baci innocenti: voleva essere dominata, presa, fatta urlare come una troia assetata di cazzo vecchio. Angel sapeva leggere nei suoi occhi quella fame oscena e non avrebbe risparmiato nulla.
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Racconto
Daniela si tolse il bikini con lentezza provocante, lasciando cadere i due triangoli di tessuto bagnato sulla sabbia. Il suo corpo nudo si mostrava nella luce calda del tramonto, il culo tondo e sodo che ondeggiava come un invito irresistibile. Angel non riusciva a staccare gli occhi da quel capolavoro di carne giovane e irresistibile.
Senza esitazione, la raggiunse. Le mani affondarono decise nelle natiche morbide e rotonde, stringendo con forza mentre lei gemeva e si piegava sotto il tocco rude. Le unghie di Angel scavavano nella pelle, lasciando piccoli segni rossi che facevano accendere la voglia in Daniela.
Con un morso affamato, Angel le prese una natica, succhiandola con avidità. Lei si inginocchiò sulla sabbia, spalancando le gambe, la fessura bagnata che chiamava a gran voce il suo cazzo.
Angel non perse tempo. Si inginocchiò di fronte a lei, la lingua che le accarezzava la pelle umida, le dita che si infilavano tra le sue cosce, aprendo con decisione quella bocca calda e umida. Daniela accolse il cazzo di Angel in bocca con voracità, pompando lento all’inizio, poi sempre più veloce, stringendo le labbra intorno al glande e facendolo tremare di piacere.
Il respiro di Angel si faceva affannoso, i gemiti di Daniela erano ormai un canto selvaggio di voglia e bisogno. Quando il suo cazzo esplose nella bocca della ragazza, il calore del suo seme invase ogni angolo, e lei lo inghiottì senza esitazioni, sorridendo maliziosa.
«Sei una puttana buona, eh? Ti piace prendere il cazzo di un vecchio che ti fa urlare?»
Daniela rispose con un gemito profondo, il corpo che tremava dalla voglia.
Angel la sollevò per i capelli, la spinse contro le rocce ruvide, e senza pietà infilò il cazzo duro dentro di lei. Daniela urlò, il dolore iniziale si trasformò presto in un piacere crudele, quando Angel cominciò a scoparla con forza brutale, schiacciando il suo culo con una mano e tenendo strette le sue cosce con l’altra.
«Prendi tutto il mio cazzo, puttana sporca. Voglio sentire il tuo corpo rompere ogni limite.»
Daniela si abbandonò completamente, le mani che afferravano le rocce mentre Angel la infilzava dentro e fuori con un ritmo sempre più feroce. Le urla di piacere e bisogno si mescolavano al rumore del mare e del vento, creando una sinfonia di follia carnale.
Poi Angel la girò, la prese per il culo con una mano, le altre che la sostenevano sulle rocce, e la scopò ancora più profondo, infilando tutto quel cazzo lungo e spesso dentro la sua fessura calda, stretto, assetata.
Daniela urlava, le mani che afferravano i capelli di Angel mentre lui la sbatteva contro le pietre, ogni colpo un marchio di possesso e dominio.
Il respiro si faceva corto, il cuore batteva a mille, fino a quando Angel spruzzò dentro di lei, con un grido gutturale che si perse nella notte.
Daniela strinse forte il suo corpo, le gambe avvolte intorno a lui, la bocca che mordeva il collo di Angel per non urlare troppo forte.
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Epilogo
Rimasero abbracciati, sudati, sporchi di sabbia e sudore, con la pelle che bruciava e i cuori che ancora tremavano di piacere. Daniela lo guardò con occhi pieni di voglia, la bocca arrossata e ancora tremante.
«Sei solo all’inizio, vecchio. Ti farò impazzire ogni notte, ti spingerò oltre ogni limite.»
Angel sorrise, stringendola forte.
«Portami dove vuoi, ragazza. Sono tutto tuo.»
E mentre il mare continuava a lambire le rocce, loro si persero l’uno nell’altra, in un incendio di carne, sudore e piacere che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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