orge
Angelina la Troia sul lago
di
Angel1965
22.04.2025 |
69 |
0
"Valérie e Angelina si inginocchiarono davanti a noi e iniziarono a baciarsi, a toccarsi, scambiandosi saliva e gemiti..."
– la brasiliana che sapeva comandare”Erano quasi le tre di notte. L’aria sul Lago di Como era densa di desiderio e sudore.
Angelina era ancora distesa sul letto, le cosce sporche del mio sperma, Chiara dormiva nuda sul tappeto, e Valérie, in reggicalze e nulla più, sorseggiava champagne con uno sguardo compiaciuto.
Poi squillò il citofono.
Valérie sorrise.
— La sorpresa è arrivata… spero siate pronti a vedere cosa significa essere comandati dal piacere.
Pochi minuti dopo, la porta si aprì. Entrò Ali.
Alta, mora, pelle color miele, piercing al capezzolo sinistro e sguardo che bruciava più di ogni vestito. Indossava solo un trench di pelle nera, stivali alti fino alla coscia, e nulla sotto.
Appena lo aprì, il suo corpo scolpito si rivelò in tutta la sua potenza.
— Boa noite, putinhas… vi siete già divertiti? Bene… adesso giocate con me.
Angelina si sollevò, incerta. Chiara si svegliò come richiamata da un istinto animale.
Ali si avvicinò a me. Con un colpo secco, mi afferrò il mento.
— Tu sei lo stallone di queste signore? Vediamo quanto vali…
Mi fece inginocchiare davanti a lei.
Prese una cintura di cuoio dalla borsa, la arrotolò attorno alla mia gola.
— Oggi comando io. E voi guardate. Solo quando ve lo dirò, potrete toccare.
Ali si girò, mise una gamba sul letto e si piegò in avanti, offrendomi la sua figa liscia e la sua apertura posteriore perfetta, lucida d’olio.
— Inizia da qui, maschio. Lingua. Tutta. Fino in fondo.
Mi piegai, le divaricai le natiche e iniziai a leccare il suo buco stretto, mentre lei gemeva e tirava il guinzaglio, dominando ogni mio movimento.
Chiara si toccava. Angelina tremava. Valérie aveva tirato fuori un plug in vetro e lo leccava con calma.
— Guardate come si serve una Dea, puttanelle… — sussurrò Ali, e poi si voltò.
Con uno schiocco, mi fece sdraiare sul letto, montandomi con ferocia. Cavalcava forte, con la mano mi teneva stretto il collo e con l’altra si masturbava il clitoride con movimenti rapidi.
— Mi riempi, stallone? Vediamo se ne hai abbastanza per tutte.
Poi chiamò Chiara.
— Vieni. Siediti sulla sua faccia. Voglio vederti godere mentre io me lo scopo.
Chiara obbedì. Si mise a cavalcioni sul mio viso, la figa bagnata che mi colava sulla lingua, mentre Ali mi martellava il cazzo fino al limite.
Valérie e Angelina si inginocchiarono davanti a noi e iniziarono a baciarsi, a toccarsi, scambiandosi saliva e gemiti.
Ali si staccò, tirò fuori un dildo enorme, trasparente. Lo mostrò a tutte.
— Ora giochiamo davvero.
Fece stendere Chiara e glielo infilò lentamente, mentre la leccava.
Poi prese un piccolo vibratore a impulsi e lo posò sulle labbra di Angelina, mentre la dominava con due dita in gola.
Io la guardavo… Ali era il caos perfetto, la dominatrice selvaggia che trasformava ogni angolo della stanza in un altare del piacere.
Alla fine, mi prese ancora una volta, mi cavalcò con forza mentre tutte le altre si toccavano intorno a noi.
Il mio orgasmo fu devastante.
Ali urlò, e tutte insieme vennero in un delirio di piacere animalesco.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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