Racconti Erotici > trio > La patente - 4
trio

La patente - 4


di bird2012
07.02.2016    |    14.544    |    7 4.0
"Allora fu un gesto naturale baciarli, imboccarli e pomparli alternativamente, uno per volta, passando da uno all’altro..."
La patente

Cap.4



Appena entrati in camera da letto ci spogliammo immediatamente tutti e quattro, loro completamente nudi, mentre io, da classica zoccola, rimasi con le calze e le scarpe con il tacco alto.
Guardai i miei maschi mentre con le mani mi accarezzavo tutto il corpo, dal seno alle cosce.

"Beh! Che ne dite, sono abbastanza porca per i vostri gusti?"

Luciano espresse subito il suo pensiero.

"Dire solo che sei porca non ti renderemmo giustizia: sei una meravigliosa troia pronta a goderti questi tre cazzi... noi siamo pronti!"

Guardai i miei maschietti, con i loro cazzi completamente in tiro, già pronti all'uso!
Tre belle verghe, così diverse una dall'altra.
Quella di Franco, esageratamente lunga, ma non troppo grossa: come ho già detto proprio adatta per deliziare un buchetto del culo non particolarmente sfondato, diciamo un culetto verginello!
Anche del cazzo di Luciano ho già detto: un uccello impressionante, solo un pò più lungo della media, ma di una grossezza veramente imbarazzante!
Non è stato facile infilarmelo nella fica, ma una volta dentro ho goduto come una pazza, ho sbrodolato come mai in vita mia, tanto che ho deciso di scoparmi Luciano anche dopo il piacevole intermezzo dell'esame della patente!

Il pensiero di prenderlo nel culo mi sconvolgeva, ma non mi sarei certamente arresa alla prima difficoltà: avevo deciso di farmelo sfondare davanti mio marito e non mi sarei data per vinta finché non me lo fossi sentito entrarmi completamente dentro fino alle palle!

Per ultimo il cazzo di mio marito: una verga di tutto rispetto, le cui dimensioni erano certamente superiori alla media, senza tuttavia raggiungere quelle degli altri due.
Un pò più corto di quello di Franco e meno grosso di quello di Luciano, ma certamente in grado di soddisfare i bisogni di ogni femminuccia affamata di cazzo!
Sinceramente, a me il cazzo di mio marito aveva sempre pienamente soddisfatto, non solo per le sue dimensioni, ma anche per come lo usava: sia la fica che il buco del culo non avevano nulla da rimproverargli, aveva sempre prestato loro le massime attenzioni per farmi godere come una porca.
Dal punto di vista sessuale non lo potevo certo biasimare, mi aveva fatto sempre sbrodolare come una troia.

Ora era lì, davanti a me, che mi fissava eccitato, con il suo cazzo meravigliosamente in tiro, in attesa di vedermi riempita dai cazzi di Luciano e Franco.
Loro due si erano già avvicinati a me: Luciano mi venne davanti, prese il mio viso tra le sue mani e avvicinò la mia bocca alla sua.
Quando le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza si fermò e volse il viso verso mio marito.

“Mi fa impazzire baciare tua moglie mentre ci guardi! Vedere i tuoi occhi brillare dall’eccitazione mentre la vedi aprire le labbra per accogliere la mia lingua dentro la sua bocca… per succhiarla con gusto, come fosse il mio cazzo!
Mentre guardi la mia lingua che entra dentro le sue labbra aperte, pensa a quando vedrai il mio cazzo farsi largo tra le labbra della sua fica: lo vedrai immergersi senza ritegno dentro il suo ventre, senza alcun rispetto nei tuoi confronti, senza chiederti il permesso di montarti tua moglie… perché lei vuole essere montata senza chiedere alcun permesso a suo marito!”

Poi si girò verso di me, tirò fuori la lingua e me l’appuntò tra le labbra… e cominciò a spingerla lentamente dentro la bocca, girando i nostri visi verso mio marito, per fargli gustare bene il gioco perverso delle nostre lingue.
Abbracciai forte Luciano e lo strinsi a me: sentii il cazzo sbattere contro la fica.
Allargai le gambe, feci entrare l’uccello tra di loro e le richiusi, imprigionandolo tra le mie cosce!
Dio santo, sentirmi quel bastone di carne calda a contatto delle cosce e della fica mi faceva ribollire il sangue!

Stringendo il cazzo tra le cosce cominciai a succhiargli la lingua con un movimento della testa di avanti e indietro, dentro e fuori, come stessi facendole un pompino.
Poi tirammo fuori dalle nostre bocche entrambe le lingue e cominciammo e leccarcele oscenamente… e poi iniziammo a scambiarci baci appassionati sul volto, sugli occhi, sulle labbra… lui a me… io a lui!

Intanto Franco mi aveva abbracciato da dietro, circondandomi il torace con le sue braccia, con il cazzo che sbatteva contro le natiche, e aveva preso a baciarmi il collo, la schiena, le orecchie, mentre le mani accarezzavano il seno e strizzavano i capezzoli.
Il mio corpo era percorso da lunghi brividi dovuti alla forte eccitazione: ero stretta contro i loro corpi nudi, con i cazzi contro la fica e il culo, sommersa dai loro baci.
Avvicinai le labbra all’orecchio di Luciano, morsi il lobo e gli sussurrai.

“Sono certa mio marito accetterà con piacere la tua presenza dentro la mia fica! Fagli vedere come tratti bene la sua mogliettina… fagli vedere che è la tua presenza, il tuo cazzo, le tue labbra che mi fanno comportare da troia come piace a lui! A te piace io mi comporti da zoccola con te davanti a lui?”

“Non puoi immaginare quanto! Non avrei mai pensato fosse così eccitante possederti davanti a tuo marito!”

“Neanche io, mi va il sangue in testa vederlo sbavare mentre mi chiavi!”

Chiesi a Franco di venire davanti a me, insieme a Luciano: me li vidi di fronte con i loro magnifici cazzi, completamente in tiro, già pronti a farmi godere, ma mi piaceva allungare i preliminari.
Impugnai i loro cazzi, uno per mano, e cominciai a segarli insieme, mentre passavo da una bocca all’altra per scambiarci baci, slinguate e osceni scambi di salive.

Dopo un po’, come ogni brava troia che si rispetti al cospetto del marito, mi inginocchiai davanti a loro per cominciare a deliziare i loro cazzi con la mia bocca.
Li impugnai uno per mano, strofinai per un po’ le cappelle una contro l’altra, poi li unii tra loro e cominciai a leccare le due cappelle insieme: avrei voluto metterle entrambe dentro la bocca, ma la cappella super di Luciano mi impedì di esaudire questo desiderio.
Allora fu un gesto naturale baciarli, imboccarli e pomparli alternativamente, uno per volta, passando da uno all’altro.
E mentre me li gustavo tra le labbra pensai che da li a poco quei due cazzi mi avrebbero chiavato, inculato fino in fondo e sborrato in fica, in culo ed in bocca.

“Brava, fa vedere a tuo marito quanto ti piace succhiare due cazzi! Giorgio, devi essere orgoglioso di tua moglie, succhia il cazzo come una zoccola di professione: ritengo debba essere veramente appagante, per un marito, avere una moglie troia come Gina! E siamo ancora ai giochi iniziali! Pensa che meraviglia quando te la monteremo in doppia: un cazzo in culo e uno in fica!” disse Luciano

Mentre seguitavo a succhiare gettai uno sguardo a mio marito: aveva già gli occhi di fuori dall'eccitazione... e il cazzo in mano!
Gli sorrisi.

“Vieni, dammi anche il tuo cazzo da succhiare!”

Si avvicinò subito porgendomi il cazzo, lo presi in mano e lo strizzai, partendo dall’attaccatura delle palle, fino alla cappella: vidi sgorgare dal prepuzio una bianca goccia di liquido spermatico, chiaro segno della sua forte eccitazione.

“Cazzo! Vedo che ti eccita in maniera particolare vedere la tua mogliettina giocare con due cazzi… questa goccia preannuncia una tua sborrata! Cerca di trattenerti, altrimenti ti perdi il meglio della serata!”

Tirai fuori la lingua e con la punta raccolsi la goccia di sperma e la portai dentro la bocca per assaporarla per bene: conoscevo bene il gusto della sborra di mio marito, ma quella era una serata speciale e la gustai con maggior libidine.
Poi imboccai il suo cazzo e lo ingoiai completamente, fino alle palle, come ero solita fare: ero abituata a sentire la sua cappella che mi stuzzicava la gola e i suoi schizzi caldi scendere copiosi dentro lo stomaco, ma volevo conservare la sua sborrata per un momento migliore.
Tolsi la verga dalla bocca e lo guardai sorridente.

“Forse è meglio che mi fermi… non voglio farti godere in bocca! Riprendi il tuo posto di osservazione, goditi tua moglie alle prese con questi due cazzi, ma fa attenzione a non sborrare che dopo dovrai intervenire anche tu a soddisfare le mie voglie: voglio godere con tre cazzi insieme! Tieniti pronto... ti chiamo io!"

Mentre lui si spostava Luciano mi fece alzare in piedi e si rivolse a Giorgio.

“Guarda che bel servizio che facciamo alla tua porca: ormai possiamo ritenerci tuoi amici… e gli amici si riconoscono al momento del bisogno! E tua moglie ha un gran bisogno di sentirsi due cazzi che la sfondano!”

Era vero! Luciano aveva ragione! Desideravo intensamente essere montata, desideravo sentirmi troia, essere oggetto delle loro voglie più perverse e depravate.
Abbracciai lui e Franco, li strinsi forte… ed esternai i mie lascivi desideri.

“Vi prego… sto scoppiando! Voglio essere scopata, inculata, sborrata, voglio essere la vostra troia da monta, non tradite la fiducia che mio marito ha riposto in voi: sfondatemiii!!!”

Forse si scambiarono un cenno d’intesa, ma contemporaneamente si inginocchiarono davanti a me, Luciano davanti e Franco di dietro.
Capii immediatamente le loro intenzioni: allargai le gambe e mi accosciai leggermente per facilitare le loro operazioni.
Sentii le labbra di Luciano sopra la mia fica e la lingua intrufolarsi tra le labbra e stuzzicarmi dolcemente il grillo, mentre Franco mi aveva aperto le natiche e la sua lingua aveva iniziato a leccarmi il buco del culo!
Ero presa tra due fuochi e non riuscivo a frenare il mio godimento.

“Giorgio, amore, mi stanno leccando la fica e il buco del culo! Dio, che meraviglia! Bravi maiali, leccatemi! Fate godere la vostra porca: mi piacciono le vostre lingue… bravi!”

Quelle due lingue sulla fica e sul buchetto erano una delizia: afferrai con entrambe le mani la testa di Luciano e la spinsi contro la fica.

"Dai porco leccami la fica che ti sborro in bocca... e tu Franco non sei amante del culo? E che aspetti? Ma me lo vuoi mettere nel culo, cazzo!"

Per tutta risposta Franco si alzò, con una mano mi allargò le chiappe del culo, con l'altra appuntò la cappella contro lo sfintere e spinse: il mio buchetto, ben abituato all'uccello di mio marito, accolse senza problemi il cazzo di Franco.
Mi afferrò per le spalle, vicino al collo, e iniziò a pomparmi il culo con deliziosi affondi: il suo cazzo, essendo molto lungo, mi dava l'impressione mi arrivasse allo stomaco!
Mi stava inculando in piedi, come le zoccole da strada, mentre il suo amico mi stava mangiando la fica.
Franco si rivolse a mio marito.

"Giorgio, guarda come ti inculo per bene tua moglie: sento che glielo hai rotto a meraviglia il culo! Ha un buco caldo e accogliente: è proprio una delizia per il cazzo incularsela!"

Io intanto ondeggiavo il bacino avanti e indietro strusciando la fica contro la bocca di Luciano e inculandomi contro il cazzo di Franco.
All'improvviso Luciano scansò la bocca e mi infilò le dita nella fica: sentii le pareti aprirsi completamente… mi sentii piena
!
"Uhmmm! Quante ce ne hai messe?"

"Quattro, tesoro! Hai una fica molto esigente: meno di quattro non ci sentiresti niente!"

Splendido! Luciano, il mio futuro amante, aveva già capito quanto fossi troia e quanto fosse capiente la mia fica: da quando aveva conosciuto il suo cazzo si era ben dilatata e adesso per essere soddisfatta aveva bisogno di essere ben riempita!

Cominciò a fottermi con furia: le quattro dita, a mano aperta, entravano e uscivano dalla fica fradicia regalandomi un godimento straordinario, mentre Franco seguitava a farmi il culo.
Per completare l'opera Luciano aveva posato il pollice della sua mano sopra il grilletto così da strofinarlo per bene durante il movimento dentro e fuori della mano!

Stavo sbrodolando come una maiala, ma mi resi conto che il maggior piacere mi veniva dalla mano di Luciano dentro la mia fica: il cazzo di Franco era troppo fino per il mio culetto, il mio buchetto del culo era abituato a ben altro, al cazzo di tutto rispetto di mio marito... che stava da una parte a godere delle gesta di sua moglie!

Capii subito che mi stavo perdendo il meglio: stavo giocando con due verghe quando avrei potuto godermene tre!
Guardai mio marito.

“Amore, vieni, voglio anche te: vi voglio tutti e tre! Sdraiati sul letto che ci divertiamo!”

Giorgio non se lo fece ripetere: si sdraiò supino, con la sua bestia che si ergeva dal ventre in attesa della sua mogliettina porca.
Feci togliere Franco e Luciano dal culo e dalla fica, salii sul letto e mi impalai a cavallo di mio marito: sentii riempirmi la fica proprio come piaceva a me.
Lo abbracciai e gli morsi il labbro.

“Sei un figlio di puttana, mi tratti male, ma il tuo cazzo mi piace, mi fa godere! Se fossi meno stronzo ci potremmo divertire molto!”

Poi mi rivolsi a Franco e Luciano.

“Franco, ti ho promesso i culo: so che ti piace e allora goditelo! Sborraci per bene dentro: mi devi lubrificare per bene il buchetto perché dopo tocca a Luciano e il suo cazzone per potermi entrare deve trovare un buchetto ben lubrificato e non c’è niente di meglio della sborra per rendere lo sfintere bello scivoloso!
Tu Luciano, nell’attesa di visitare il mio intestino mettimelo in bocca: si… si… vi voglio tutti e tre insieme! Mio marito nella fica, Franco in culo e tu in bocca! Ma appena Franco mi ha riempito il culo entraci subito dentro al posto suo: dai, uno esce e uno entra!”

Tutto si svolse in pochi istanti.
Sollevai leggermente il bacino dall’uccello di mio marito per facilitare l’introduzione di Franco, poi mi allungai nuovamente sopra Giorgio per abbracciarlo forte e girai il viso di lato, verso Luciano, e mi trovai il suo cazzo a portata di bocca: aprii le labbra e lui lo spinse dentro.

Uhmmm! Tre cazzi tutti per me! Tre splendide verghe che cominciarono a fottermi all’unisono, in perfetto sincronismo da mandarmi fuori di testa dal godimento!
Mio marito mi fotteva la fica da sotto, con potenti spinte, come sapeva fare lui; Franco mi inculava con il suo cazzo lungo che mi arrivava allo stomaco e Luciano mi aveva afferrato la testa e mi stava scopando in bocca!

Cominciai a sborrare in continuazione, sbrodolavo come una maiala: quei tre cazzi che mi stavano scopando tutti i buchi mi stavano mandando in estasi!
Ogni tanto toglievo la bocca dall’uccello di Luciano per esternare il mio godimento, per poi imboccarlo nuovamente e sbocchinarlo come meritava!

“Uhmmm! Bastardi… figli di puttana! Sto godendo! Mi state facendo morire! Vi prego, non vi fermate! Franco, come ti ho detto appena hai terminato di sborrarmi in culo esci e fa entrare Luciano, ma mettimelo subito in bocca: te lo voglio pulire per bene il tuo cazzo, voglio gustarmi il sapore della tua sborra!”

Mio marito sentì quanto stavo godendo.

“Dio santo, Gina, non ti ho mai sentito così eccitata, hai la fica bagnata come mai: la sbroda mi sta bagnando l’uccello, sembra tu mi stia pisciando addosso!”

Tolsi l’uccello dalla bocca.

“Amore, non puoi capire: certe cose bisogna solo provarle! E’ un godimento inimmaginabile: tre cazzi che mi scopano ogni buco… sto impazzendo dal gusto… sto godendo… siiiii… cazzo quanto godooo!!!”

Imboccai nuovamente il cazzo e ripresi la pompa!
Dopo un po’ sentii Franco aumentare il ritmo: capii stesse per venire!
Sentii le sue mani afferrarmi forte i fianchi e il suo uccello affondare con forza dentro il mio intestino.

"Dai, Franco, ti sento, stai per venire... vienimi dentro... riempimi il culo!" lo incitai.

Bastarono altri pochi colpi e sentii il suo cazzo contrarsi ritmicamente dentro il buchetto: il porco mi stava schizzando dentro l'intestino!
La sborrata fu seguita da lunghi grugniti su godimento!

"Grrrrrrr!!! Puttana... Sei una troia!!! Ti sborro in culooo!!!"

Quando capii che Franco si era svuotato per bene dentro di me stavo per esortare il cambio tra Franco e Luciano quando cambiai improvvisamente idea.

“Luciano, aspetta, questa inculata me la voglio godere nel modo più depravato possibile!”

Guardai mio marito.

“Non ti avevo detto che avrei voluto il tuo aiuto per farmi sfondare il culo da Luciano? E tu quante volte hai espresso il desiderio di vedere il cazzo di un altro uomo penetrare senza ritegno dentro il mio intestino? Dai, amore, voglio condividere con te il piacere di farmi slabbrare il buchetto dal cazzone di Luciano!
Dai, vienimi dietro, spalma per bene la sborra che cola dal culo tutta intorno allo sfintere, poi allargami le chiappe più che puoi per facilitare l’ingresso della bestia! Dai, ti prego amore, fallo entrare tutto, aiutami ad esaudire questo mio desiderio da troia: lo voglio sentire tutto nel culo, fino ai coglioni!”

Appena terminai di parlare Giorgio mi baciò con una rinnovata passione.

“Grazie amore! Temevo volessi escludermi dal tuo piacere! Tranquilla: sarà un vero piacere vederti e sentirti godere mentre Luciano ti spacca il culo con la sua verga!”

Si sfilò dalla mia fica, uscì da sotto il mio corpo e si mise di lato del mio bacino, mentre io assumevo la classica posizione della pecorina, cosce belle aperte e culo un fuori.
Sentii la mano di Giorgio raccogliere più volte lo sperma che colava dallo sfintere e spalmarlo con cura sopra il buchino, ma non si limitò solo a questo: cominciò ad allargarmi il buchetto con le dita in maniera entusiasmante!
Non riuscivo a capire quante dita mi avesse infilato, le sentivo spingere dentro e roteare freneticamente intorno alle pareti anali: sentivo il buco allargarsi sempre di più.
Cominciai ad andare in escandescenza.

“Dio santo, amore, cosa mi stai facendo?”

“Tesoro mio, cerco di prepararti il buco del culo nel migliore dei modi per il cazzo di Luciano!”

Sentii un brivido lungo la schiena, stavamo vivendo il massimo della perversione: il marito che prepara il buco del culo di sua moglie per farla inculare dall’amante!
La voce di mio marito mi fece nuovamente fremere.

“Luciano, vieni, il culo della mia dolce mogliettina è pronto a riceverti! Daglielo tutto, guarda come ti vuole dentro di lei, guarda come ti offre il culo per farsi sfondare! Dai, falla godere!”



Attendo commenti. Se vi piace vado avanti.

Sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 4.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La patente - 4:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni