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Voglia di triangolo - 15


di bird2012
01.09.2015    |    17.019    |    5 9.4
"Fa godere anche me! Franca, ti prego, non ti fermare..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 15




Nico era li, sdraiato sul lettino sotto l’ombrellone, ad occhi chiusi, con le gambe leggermente divaricate a godersi la brezza marina.
Non mi sentì arrivare.
Mi guardai intorno: era il primo pomeriggio, quel tratto di spiaggia era ancora abbastanza deserta.
C’era solo una giovane coppia, ad una decina di metri da noi, che stava pomiciando allegramente: avranno avuto circa 18 anni, erano avvinghiati uno all’altra a limonare come due maialini e lei gli aveva infilato la mano dentro al costume… stava certamente facendogli una deliziosa sega.
Erano troppo occupati per interessarsi a me.

Mi tolsi silenziosamente il pareo e mi abbassai il reggiseno scoprendo entrambi i capezzoli, già belli duri.
Mi misi lentamente in ginocchio ai lati del lettino.

“Ciao, sono Franca, ho saputo che subito dopo il pranzo vieni a distenderti una mezz’oretta prima di riprendere il lavoro. Sono venuta a farti un po’ di compagnia! Non aprire gli occhi, tienili chiusi! Non devi guardare, devi solo sognare!”

Feci scorrere l’unghia del dito indice lungo il suo torace… e proseguii fino all’inizio del costume!
Nico ebbe un fremito: vidi il costume gonfiarsi sul davanti.

“Cosa vuoi fare?” sussurrò.

“Giocare un po’ con te! Questa mattina ho avuto un interessante colloquio con Marco e mi ha messo a parte di interessanti particolari della vostra vita privata, anzi, per essere precisi, della vostra vita di libertini! Mi ha confessato che avete un debole per la fica e che lavorate in coppia per soddisfare le puttane!
Mi sento offesa: se in tutti questi anni non ci hai mai provato con me devo arguire che la mia passera non ti attira!”

Avvicinai il seno al suo torace e cominciai a strofinare il mio capezzolo contro il suo: il porco cominciò a gemere.
Mentre deliziavo il primo capezzolo afferrai l’altro e lo strizzai con forza: vidi l’uccello sobbalzare sotto il costume!

“Fermati, cazzo, che me lo fai addrizzare!”

Non me lo filavo per niente: seguitavo a strusciare il seno lungo il suo torace e a stuzzicargli i capezzoli.

“Nico, devi sapere che con i maschietti che decido di scoparmi non faccio preferenze: questa mattina ho fatto addrizzare quello di Marco!
Devo riconoscere che ha una bella mazza: dovrebbe essere piacevole sentirsela dentro!
Lo sai che ci siamo mostrati reciprocamente: io gliel’ho fatta vedere e lui ha ricambiato calandosi il costume!
Veramente è stato quel porco di mio marito a spingerci ad esibirci uno di fronte all’altro! Al mio amato marito eccita molto vedere sua moglie che si esibisce oscenamente e a me eccita mostrarmi mentre lui mi guarda: come vedi io e Luciano abbiamo gli stessi interessi!
Adesso faccio addrizzare anche il tuo!”

Gli posai la mano sopra il pacco e strinsi il suo gioiello: lo sentii in un possente stato di erezione.

“Però! Anche tu sei ben messo! Sinceramente non mi dispiacerebbe farmi dare una profonda ripassata anche da te!
Marco sta organizzando per questa sera una visitina ad un locale che conosci bene, “L’Oasi del piacere” dove sembra sia possibile, se uno vuole, lasciarsi andare ad ogni porcata! Volevano venirti ad invitare Luciano e Marco, invece ho voluto essere io ad invitarti!
Ha detto Marco che c’è una musica molto coinvolgente: non sono mai stata né chiavata né inculata a tempo di musica!
Allora che fai, sei dei nostri o mi diverto solo con Marco e mio marito?”

Per tutto il tempo ero stata ad accarezzargli il cazzo sopra il costume e lo sentivo che stava per scoppiare!

“Certo che sarò dei vostri! Ma Franca, fermati, se seguiti mi fai venire! Devo andare a lavorare!”

“Tranquillo, ti faccio venire questa sera! Ancora qualche minuto e ti lascio tornare al lavoro! Rimani sempre ad occhi chiusi!”

Mi alzai e mi misi a gambe larghe sopra il suo piede: stavo per accosciarmi per fargli una deliziosa sorpresina, quando mi accorsi che i giovincelli avevano notato le mie mosse e mi stavano guardando.
Si erano sollevati seduti, lei sempre con la mano dentro il costume del suo amichetto, e mi guardavano fissi.

Cazzo! Mi avrebbero rovinato la sorpresa e il pomeriggio… ma decisi di fregarmene: in fin dei conti anche loro erano li in spiaggia per fare sesso, quindi! Saremmo stati compagni nel piacere!
Decisi di comportarmi spudoratamente e senza alcun ritegno: le situazioni erotiche più eccitanti sono quelle che si presentano all’improvviso, senza alcuna programmazione preventiva.

Portai l’indice alle labbra e feci loro segno di tacere, di fare silenzio, di non farsi sentire.
Poi chiusi il pugno e ondeggiai la mano facendo il classico movimento della sega: la puttanella capì subito!
Estrasse il cazzo dell’amichetto e cominciò a segarlo, mentre seguitava a fissarmi.
Sentii il sangue andarmi in testa: la visione della puttanella che segava il suo maschietto era troppo eccitante.

A quel punto i nostri sguardi furono reciproci: loro guardavano me ed io guardavo loro, anzi, guardavo la giovane con il cazzo in mano.
Mi accosciai con le gambe aperte sopra il piede di Nico, posai la fica coperta dal costume, al livello del clito, contro l’alluce e cominciai a ondeggiare il bacino per strofinare il grillo contro il suo dito.

I giovani mi fissavano sbalorditi, non avevano certo mai assistito ad una esibizione del genere… e vidi la ragazza aumentare il ritmo della sega.
Nico cominciò a gemere.

“Dio, che porca! Ne ho conosciuto poche di puttane come te!”

Intanto vedevo il ragazzo tempestare di baci il viso della ragazza, mentre lei seguitava a fissarmi come rapita dalla mia oscena esibizione… sempre con il cazzo in mano.
Guardai Nico: ad occhi chiusi si stava godendo lo strusciare della mia fica contro il suo piede.
Volsi lo sguardo verso il suo ventre: era gonfio da morire.
Non potei fare a meno di metterci una mano sopra per sentirlo: cazzo santo quanto era duro!
Guardai ancora la ragazza con il cazzo in mano: improvvisamente mi venne voglia di qualcosa di perverso, di depravato.
Con la mano aperta le feci segno di aspettare, di fermarsi: capì nuovamente subito e tolse la mano dal cazzo.
Mi sollevai e mi avvicinai al viso di Nico.

“Nico, è meglio che mi fermi, altrimenti ti faccio venire! Dai torna in albergo a lavorare, ci vediamo più tardi!”

Gli diedi un bacio in bocca e gli feci sentire la lingua… lui si alzò e si diresse verso l’Hotel.
Mi rimisi il pareo, lasciando sempre il seno scoperto, e andai verso i due ragazzi.

Quando arrivai la ragazza mi fece segno di sedermi sulla sabbia accanto a loro: notai subito che il maschietto aveva ancora l’uccello fuori del costume.
Lo fissai a lungo: nonostante la giovane età il ragazzo aveva un membro di tutto rispetto, ancora bello scappellato.
Guardai la ragazza e mi presentai.

“Salve ragazzi, mi chiamo Franca e vi pregherei vivamente di essere molto discreti su ciò che avete visto: certamente avrete capito che quello non è mio marito…”

Lei mi interruppe.

“Ciao, io mi chiamo Alessia e lui è Giorgio. Quello che ci dici ci eccita da matti: tuo marito in albergo a giocare a carte e tu in spiaggia a strofinare la passera contro il tuo amante! Una situazione da sballo! Fino all’ultimo abbiamo sperato glielo avessi tirato fuori per farci vedere che gli facevi un pompino! Una donna con il cazzo tra le labbra è uno spettacolo affascinante!”

Rimasi basita: così giovane, ma usava un linguaggio scurrile da troia consumata.
Non mi diede tempo di replicare che continuò.

“Per quanto riguarda la discrezione puoi stare tranquilla, anzi, se ti serve qualcuno che ti faciliti la tresca amorosa puoi contare su di noi: ci eccita molto partecipare a questa storia di corna!
Comunque anche noi abbiamo bisogno della tua discrezione: se si sapesse che mi hai visto con il suo cazzo in mano succederebbe il finimondo!”

Non capivo.

“Scusate, ma siete giovani, tutti i ragazzi della vostra età hanno esperienze sessuali, non capisco quale sarebbe il problema!”

La sua risposta mi scioccò!

“Il problema è che siamo fratello e sorella, anzi, per la precisione siamo gemelli! Abbiamo 18 anni compiuti ed è da quando siamo nati che stiamo sempre insieme e quindi è stato naturale cominciare a conoscere reciprocamente i nostri corpi e a giocare insieme. Ovviamente i giochi hanno avuto un crescendo con l’aumentare dell’età e delle conoscenze... abbiamo iniziato con semplici toccate, reciproche carezza… ma adesso…”

Rimasi allibita: fratello e sorella!
In un attimo tornai indietro con la mente, quando ero adolescente... insieme a mio fratello!
Avevo rimosso dalla mente le nostre effusioni amorose, ma Alessia e Giorgio mi stavano rammentando i dolci momenti trascorsi con Fabio, mio fratello.
Ho sempre pensato che le prime esperienze sessuali, le prime curiosità sugli organi genitali vengono provate tra fratello e sorella... e noi non eravamo diversi dagli altri!

Il primo uccello che ho avuto il piacere di conoscere e ammirare da vicino è stato proprio quello di mio fratello e ricordo ancora quel pomeriggio quando gli dissi di farmelo vedere da vicino: avevo sentito le mie compagne di scuola raccontare che avevano visto il pisello dei fratelli e ne erano rimaste affascinate per cui gli chiesi di far provare anche a me quel piacere!

Ero emozionata: quando Fabio si tolse le mutandine e si sdraiò sul letto a gambe larghe sentii un tuffo al cuore!
Mio fratello era di due anni più grande di me, quindi era già a conoscenza dei segreti del sesso.
Rimasi sorpresa quando lo vidi prendersi il cazzo in mano e iniziare a menarselo.
Mentre mi fissava inizio a parlare lentamente.

"Vedi sorellina, era molto tempo che avrei desiderato giocare insieme a te, ma non ne ho avuto mai il coraggio: anche i miei amici fanno con le sorelle quello che fanno le tue amichette con i fratellini.
Ma adesso non ho più alcun timore poiché sei stata tu a chiedermelo!
Vieni, guarda il mio cazzo! Adesso lo faccio addrizzare per bene così puoi ammirarlo anche meglio... guarda che cappella gonfia... è eccitata poiché mi stai guardando!
Però anche tu ricambia: dai, fammi vedere la passera... non ne ho mai vista una dal vero... solo nelle foto!"

Mi fece sdraiare a cosce larghe, mi allargò la fica e inizio a scrutare a fondo la sua conformazione, ripetendo a voce alta ciò che aveva letto sui libri.

"Uhmmm! Che bella fica hai, sorellina, molto più bella di quelle che vedo sulle riviste! Dio quanto mi eccita guardartela!
Ecco, queste sono le grandi labbra, quelle che si gonfiano quando la donna è eccitata!
Uhm! Questo buchetto rosso fuoco è la vagina, dove il maschio infila il cazzo per scopare la donna, farla godere e metterla incinta.
E questo bottoncino dovrebbe essere il clitoride: ho letto che quando viene stimolato con le dita o con la lingua la donna prova un piacere immenso... Franca, adesso te lo accarezzo, dimmi se ti piace!"

Benché avessi solo sedici anni, la stimolazione del grilletto da parte di mio fratello mi porto al primo orgasmo della mia vita: gemevo e ansimavo per il piacere provato.

"Fabio... Fabio... è stupendo, un piacere meraviglioso!”

Fu lui a dirmi che avevo raggiunto l'orgasmo, che me ne ero venuta sulle sue dita!

"Franca, tesoro, ti rendi conto: ti ho fatto godere, hai sborrato sopra le dita di tuo fratello! Vieni, ti insegno un altro gioco: prendimelo in mano come fanno le sorelle dei miei amici... dai, dimmi se ti piace! Dai, ti prego... muovi la mano su e giù... fa godere anche me! Franca, ti prego, non ti fermare... non ti impressionare quando vedrai uscire dal cazzo tanti schizzi bianchi, come se fosse latte! Sarà il mio piacere!”

Non mi sarei certo impressionata: avevo sentito dalle mie amiche che quando l'uomo gode spruzza dal cazzo lo sperma, ma un conto era sentirlo dire è un conto era vederlo!
Infatti quando vidi uscire con violenza le schizzate dal cazzo di mio fratello mi sentii il sangue andare al cervello! Fu la prima sborrata che vidi nella mia vita... la sborrata di mio fratello e fu una cosa meravigliosa!

Da quel giorno non ci fermammo più e scoprimmo insieme tutti i segreti del sesso! Essendo più grande era lui che dirigeva le operazioni: cominciò a leccarmi la fica e a farmi venire sulle sue labbra, poi mi chiese di prendergli il cazzo in bocca.

Cazzo santo, altro che le seghe: sentirmi quel paletto di carne dura e calda nella bocca mi mandò in paradiso! Da quel giorno se non me lo chiedeva lui ero io a chiedergli di darmi il cazzo da succhiare.
Mi avvertiva sempre prima di venire, per darmi tempo di toglierlo dalla bocca e farlo venire sul viso.

Un pomeriggio, mentre eravamo abbracciati a baciarci ed accarezzarci, mi fissò dolcemente e mi disse.

“Sorellina, devo parlarti. Sai che parlo spesso di sesso con i miei amici che giocano come noi e mi hanno confessato che le sorelle, quando li succhiano, li fanno venire nella bocca e ingoiano lo sperma: perché non proviamo anche noi? Però solo se te la senti: lo sai quanto ti voglio bene e non vorrei facessi qualcosa per forza, solo per farmi contento! Devi farlo solo se ne hai voglia e se pensi possa piacerti, altrimenti lasciamo stare: io ti voglio un mondo di bene anche se non ingoi il mio sperma!”

Come dire di no a una richiesta fatta con tanto amore e tanta dolcezza!
Lo baciai con passione e poi lo fissai sorridente.

“Anche io ti voglio un mondo di bene e voglio dimostrarti tutto il mio amore… e poi non voglio mica essere da meno delle altre sorelle! Dai, tiralo fuori che ti faccio il primo pompino con l’ingoio della nostra vita!”

E’ rimasto un ricordo indelebile: quando stava per venire cominciò a gemere e ad incitarmi.

“Franca, amore mio, stai per bere lo sperma di tuo fratello! Sorellina, ti vengo in boccaaa! Amore, sborrooo! Bevi tuttooo!! Amore, bevi tuttooo!!!”

Mi afferrò la testa con entrambe le mani e cominciò a muovere convulsamente il cazzo avanti e indietro nella mia bocca: Sentii il cazzo prima gonfiarsi, poi vibrare e poi contrarsi ritmicamente tra le labbra mentre gli schizzi di sperma bollente mi colpivano il palato per poi defluire in gola!

Non avrei mai pensato fosse così stupendo farsi sborrare in bocca, sentirsela piena di quella crema densa, calda, assaporarla, pasteggiarla con gusto con la lingua e con il palato e poi ingoiarla lentamente per godere attimo per attimo di quel dolce piacere!
Inutile dire che da allora uno dei miei maggiori piaceri, se non addirittura il maggiore, è quello di gustare una abbondante sborrata in bocca!

Poi crescemmo, lui si fece le amichette, io le seghe e i pompini iniziai a farli ai miei spasimanti.
Poi mio fratello si sposò e andò fuori d’Italia con la moglie per lavoro.

Alessia e Giorgio mi avevano richiamato alla mente quelle prime esperienze, certamente incestuose, ma meravigliose: le prime seghe, le prime leccate, i primi orgasmi, i primi pompini… le prime sborrate in bocca!
.
Volevo sapere di più, volevo entrare dentro la loro intimità… la cosa mi intrigava da morire!.

“Vi limitate alla masturbazione reciproca?”

Rispose subito Alessia.

“No… no! Facciamo tutto… sia davanti che dietro… e anche in bocca! Con l’esperienza abbiamo visto che il sesso è bello tutto, senza limitazioni, anzi… più è porco più ti fa impazzire!”

Il linguaggio di Alessia e il suo modo di comportarsi, unendo il fatto che fossero gemelli, mi stava facendo rabbrividire.
Seguitò a parlare.

“A casa è facile avere rapporti soddisfacenti: dormiamo addirittura nella stessa stanza e quindi possiamo divertirci e scopare quando vogliamo.
Ma qui in villeggiatura è un casino: per problemi di lavoro papà ha prenotato in ritardo e le stanze erano terminate.
Siccome veniamo tutti gli anni nello stesso albergo i titolari ci hanno fatto un favore e sono riusciti a trovarci una stanza in cui dormiamo tutti e quattro insieme.

Quindi dobbiamo arrangiarci di pomeriggio: papà e mamma vanno a riposare, e certamente si faranno qualche scopata, mentre noi ci dobbiamo accontentare di qualche toccatina in spiaggia… ma non ci basta.
Sono certa tu mi capirai: la mia passera è ormai abituata a farsi visitare dal mio fratellino e adesso è in crisi di astinenza!

Ormai il ditalino e la sega che ci facciamo reciprocamente non ci soddisfano più… siamo abituati a ben altro! Per far riprendere i nostri sessi da questo stato di abbandono forzato dovremmo farci una bella scopata ristoratrice con tanto di goduta dentro! Ci piacerebbe provare anche qualcosa di nuovo… la novità per il sesso è basilare!”

E mi fissò sfacciatamente negli occhi: sentii una scarica elettrica lungo la schiena.
La mia spudoratezza ormai non aveva limiti.
Seguitavo ad ammirare il giovane cazzo di Giorgio e feci il mio invito.

“Ho capito che avreste bisogno di una bella camera con un bel letto per dare sfogo alla vostra libidine! Potrei venirvi incontro: se lo desiderate posso mettervi a disposizione la mia camera d'albergo, il padrone è un nostro amico ed è molto fidato. Siamo solo io e mio marito e possiamo organizzarci per lasciarvela libera: sarebbe molto eccitante sapere che nel nostro letto hanno goduto due appassionati gemelli!”

Vidi i ragazzi guardarsi con gli occhi fuori dalle orbite.
Come il solito fu Alessia a parlare.

“Veramente ci lasceresti la tua stanza per farci scopare? Dio santo, Franca, sei un angelo! Io e Giorgio abbiamo un gran bisogno uno dell’altra, vogliamo godere come il Signore comanda! La mia fica smania dalla voglia di essere irrorata di sperma! Sentirmi l’uccello di Giorgio che mi viene dentro mi fa spasimare dal piacere!”

Osai il tutto per tutto.

“Comunque la mia offerta potrebbe non limitarsi solo a questo: se lo desiderate io e mio marito potremmo anche rimanere! Non vi piacerebbe fare un bel salto di qualità? Acquisire nuove eccitanti esperienze? Alla vostra età avete ancora molto da imparare!”

" Che intendi dire?" sussurrò Alessia.

"Che potremmo giocare tutti e quattro insieme! Tuo fratello potrebbe conoscere una bella fica di donna adulta, una fica puttana golosa di cazzo giovane: credo possa essere molto eccitante per un giovare fottersi una signora molto porca davanti e con il consenso del marito!

Tu, invece, Alessia, se credo di aver capito i tuoi desideri, scommetto non vedi l’ora di giocare con un bel cazzo di un uomo, un uomo esperto che sappia come far godere una donna, sia nella fica che nel culetto! Senza dimenticare che avresti due maschietti a tua disposizione, tuo fratello e mio marito, per provare l’inuguagliabile godimento della doppia penetrazione!

Ci pensi? Non sono molte le ragazze che a 18 possano piccarsi di aver provato il piacere di sentirsi la fica e il culetto penetrate contemporaneamente da due deliziosi cazzi! A me e mio marito piace molto giocare con altre coppie e senza alcuna limitazione, come piace anche a voi, ma non lo abbiamo mai fatto con due diciottenni… e la cosa mi intriga molto! Ci scambieremmo amorevolmente nuove esperienze sessuali: voi con due adulti e noi con due ragazzi! Che ne dite, vi eccita l’idea?"

Questa volta fu Giorgio a parlare.

"Vuoi dire che ti faresti scopare da me? Potrei fare con te tutto quello che faccio con la mia sorellina? Veramente senza limitazioni?"

Prima fissai il suo uccello, poi fissai lui, con il mio solito sorriso da porca, e poi, prima se ne potesse rendere conto, allungai una mano e cominciai ad accarezzargli il cazzo... non se lo aspettava… lo sentii sobbalzare!

"Perché no, tesoro: pensi di non potermi soddisfare? Vedo che hai un bel l'uccello… e a me l’uccello piace molto! Già soltanto accarezzartelo, come sto facendo adesso, me la fa bagnare! Sono certa che saprai deliziare la mia fica, e non solo, in maniera fantastica: saresti il primo diciottenne che ospito tra le mie cosce! Poi, per tua tranquillità, voglio precisarti che quando dico “senza limitazioni” intendo che se desideri infilarmelo nel culo, come fai con tua sorella, non mi tirerei certamente indietro, anzi, ne sarei felice! Non puoi immaginare quanto mi piaccia farmi fare il culo!"

Poi fissai Alessia: il suo respiro si era fatto pesante… la sua eccitazione, più che evidente, era arrivata alle stelle! I suoi occhi mandavano lampi di libidine.
Mentre con una mano seguitavo ad accarezzare l’uccello del fratello, con l’altra presi una sua mano e la strinsi con dolcezza.

“Tesoro, non vorrei ti sentissi a disagio farlo con mio marito: lui ne sarebbe ben felice… purché tu lo voglia!”

"Dio santo, Franca, ma quale disagio! Il pensiero di gustarmi il cazzo di un uomo adulto che potrebbe essere mio padre mi manda ai pazzi! Ho sentito ciò che hai detto a mio fratello e l’ho molto apprezzato: se te lo chiede sei pronta a dargli il culo! Io farò ancora di più: sarò io a chiedere a tuo marito di incularmi!”

Poi abbracciò il fratello.

“Giorgio, tesoro, il nostro desiderio si avvera: fare sesso con due adulti, come abbiamo sempre sognato!”

Poi mi guardò.

“Franca, quando intendi “senza limitazioni” vuoi dire che giocheremo anche noi due? A me piace anche la donna!”

“Certo, tesoro, adoro lesbicare mentre mi scopano! Se poi vuoi saperla tutta anche mio marito è bisex, per cui se anche tuo fratello vuole giocare con un bel cazzo per provare una esperienza omo, non ci sono problemi!”

Alessia era una maschera di libidine. Guardò suo fratello.

“Hai sentito, amore… hai sentito? I nostri sogni si avverano!”

Ormai avevo capito i loro perversi desideri e avevo perso ogni controllo.
Mi sentivo eccitata, la fica sbrodolava senza soluzione di continuità.
Già mi vedevo a pecora a farmi chiavare da lui mentre leccavo la fica di lei, la quale, senza alcun pudore, spompinava con gusto la verga di mio marito.
Stavo seduta davanti a loro con le gambe aperte e le ginocchia piegate: la porca si accorse subito della mia situazione.

“Cazzo santo, quanto sei porca, hai la pattina tutta bagnata: ti eccita il pensiero di fare sesso con due diciottenni che potrebbero essere tuoi figli! Anche a noi eccita da impazzire questa situazione: anche la mia passera è fradicia e guarda il mio fratellino, il pensiero di entrarti nella fica lo sta facendo scoppiare!”

La puttanella mi strinse la mano che stava accarezzando l’uccello del fratello, che ormai era bollente e duro come la pietra!

“Dai, ti prego… fagli una sega… fallo venire! Guardalo… sta morendo dalla voglia di schizzare! Dai, fallo felice!”

Non era più mia abitudine tirarmi indietro davanti ad un cazzo gonfio e desideroso di spruzzare tutta la sua giovanile passione!
I suoi occhi mi fissavano speranzosi: spinse il suo ventre contro la mia mano per offrire il suo uccello ad una oscena carezza!
Non potevo tradire le sue aspettative, non dovevo negare la felicità ad un giovane che voleva godere dei miei favori!
Impugnai bene il suo uccello… vibrava in mano che era una delizia.

“Alessia, ho paura qualcuno possa vederci… può venire gente!”

“No, tranquilla, non c’è nessuno… guardo io… se viene qualcuno ti avverto. Tu pensa al suo cazzo e fagli fare una bella sborrata: tanto è così eccitato che verrà subito! Dai fallo venire… che poi devi pensare a me!”

Oh, cazzo! Questa poi!

“Come pensare a te!”

“Si, ti prego! Voglio sentire le tue dita dentro di me! Voglio venire sopra la tua mano: sappi che ti desidero anche io, mica solo mio fratello! Poi voglio vedere se sei più brava tu o le mie amiche a farmi i ditalini!”

Solo 18 anni e già così puttana!
Dovevo accelerare i tempi: cominciai a segare Giorgio, lasciando sempre la cappella scoperta… mi è sempre piaciuto guardare la cappella che sta per scoppiare.
Giorgio gemeva e ansimava come un maialino.

“Si… si… brava mamma… segami il cazzo… dai, sei una porca… dai, fammi venire… fammi sborrare!”

Il porcellino stava fantasticando fosse sua madre a fargli la sega… e la cosa mi intrigava molto.
Sentii il cazzo gonfiarsi: ecco, stava per arrivare la schizzata.
Mi rivolsi ad Alessia.

“Guarda bene… viene nessuno? Sento che sta per venire!”

“No, non c’è nessuno! Vai tranquilla! Dai, fallo sborrare!”

Andai tranquilla: appena Giorgio cominciò a gemere che stava per venire, abbassai la testa e imboccai la cappella.
Fu una sborrata abbondante, una sborrata da 18enne, ma io ero abituata a farmi venire in bocca, per cui ingoiai tutto senza problemi.
Come avevo previsto, la venuta di Giorgio fu accompagnata da gemiti di fantasie incestuose.

“Si… si! Alessia, sorellina, ho sborrato in bocca a mamma… in bocca a mamma!!! La porca ha bevuto tutto!!!”

Dopo averlo pulito per bene, sollevai la testa verso Alessia e vidi che la puttanella non aveva perso tempo: mentre spompinavo il fratello si era tolta le mutandine e mi fissava con le cosce spalancate.
Devo dire che aveva una fica molto invitante: completamente rasata, già aperta e bagnata.

“Franca, ti prego, adesso tocca a me!”

Io stavo per scoppiare… la fissai.

“Penso la lingua sia meglio delle dita… che ne dici?”

Mi afferrò la testa e mi attirò tra le sue cosce.

“Si… si… angelo mio… leccami la fica… fammi sborrare sulle tue labbra!”

Alzai un attimo la testa.

“Alessia, fai attenzione: mi raccomando, guarda non ci sia nessuno!” e mi tuffai tra le sue cosce.

Dopo le prime slinguate lungo tutta la fessura, mi dedicai al suo grilletto: lo imprigionai tra le labbra e presi a spompinarlo con gusto.
Sentivo il suo corpo contorcersi sotto la mia bocca, ondeggiava il bacino strofinandomi la fica sopra le labbra.

“Dio santo… come lecchi… sei una meravigliosa leccafiche… si… si… mi piacerebbe vederti leccare quella di mamma! La faresti impazzire! Seguita… cazzoooo! Puttana… mi fai pisciareee… nooo… vengooo… vengooo!!! Franca… ti sborro in bocca!!!”

Il mio viso fu letteralmente invaso dai suoi succhi.
Rimasi a leccarla un altro po’, poi mi alzai e la baciai, strofinando il mio viso impiastricciato dei suoi umori contro il suo.

“Alessia, tesoro, ricordati che mi avanzi una leccata di fica!” le dissi ridendo, mentre riflettevo sulle sue parole: “Mi piacerebbe vederti leccare la fica di mamma”!
Chissà cosa intendesse: certamente fantasie incestuose come quelle del fratello!
Alessia mi fissò.

“Ma tu non vuoi venire? Te la lecco subito, ti faccio sborrare… tanto non c’è nessuno!”

“No, tesoro, grazie, ma questa sera devo soddisfare tre bei maschietti e devo essere in piena forma! Voglio essere bella carica per godermi quei tre bei cazzoni!”

“Con tre cazzi… ti fai fottere da tre cazzi! Dio, quanto sei troia! Franca, voglio diventare come te!”

Le sorrisi.

“Avrai tutto il tempo, tesoro… tutto il tempo!”

Ci scambiammo i cellulari per accordarci quando vederci.
Prima da lasciarli, però, volli essere sicura della loro maggiore età.

“Sentite, io e mio marito siamo molto amanti del piacere e della trasgressione, ma non vogliamo guai con la giustizia per troppa superficialità: per nostra e vostra tranquillità voglio vedere le vostre carte di identità per accertarmi che siate veramente maggiorenni!
Vi prego, non offendetevi, ma purtroppo se ne sentono tante.
Inviatemi le foto dei vostri documenti su WhatsApp, poi vi darò le istruzioni per vederci.”

Tornai in albergo con la testa che mi scoppiava: già pregustavo innominabili porcate con i due gemellini!
Mi tolsi il costume e mi sdraiai sul letto: Luciano non c’era, forse era uscito a fare una passeggiata.
La fica mi tirava maledettamente: la strusciata contro il piede di Nico, le carezze sopra il suo cazzo e soprattutto l’incontro ravvicinato con i due gemellini mi avevano eccitato oltremodo.
Cominciai ad accarezzarla languidamente, mentre cominciavo a programmare la mia attività sessuale estiva.

La sera stessa mi sarei fatta sia Marco che Nico, ovviamente insieme a mio marito: l'idea di farmi prendere da tre uccelli mi sconvolgeva… e non riuscivo ad allontanare dalla testa l’eventualità di farmi inculare da due cazzi!
Dopo uno o due giorni di riposo sarei stata bella pronta per i gemellini: un maschietto e una femminuccia tutti da svezzare e gustare.
Decisi di non dire niente a mio marito, volevo fargli una bella sorpresina, certa che avrebbe ben gradito: volevo presentargli su un piatto d’argento una deliziosa porcellina aperta in tutti i buchini, senza trascurare l’idea di fargli rompere il culetto anche al maschietto!!

Poi avevo il resto della settimana per recuperare le forze: sarebbero arrivati Claudio e Rosy, la sua fidanzata.
Mi sarei dovuta dedicare anima e, soprattutto, corpo per convertirla alla sessualità più libera e sfrenata, alla perversione, alla depravazione, al godimento del rapporto saffico.
Se volevamo costituire uno splendido menage a quattro con lei e Claudio dovevo fare del tutto per farla scopare da Luciano… e farmi leccare la fica!



Se vi piace vado avanti.

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