Racconti Erotici > trio > Voglia di triangolo - 17
trio

Voglia di triangolo - 17


di bird2012
16.02.2016    |    17.171    |    3 3.9
"Con lo sguardo feci un altro giro panoramico: mi eccitava da morire vedere tante coppie fare sesso spudoratamente davanti agli occhi degli altri! Notai alcune..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 17



Arrivammo nell'angoletto a noi riservato: arredato proprio per fare sesso! Un comodo e ampio divano, un soffice tappeto tempestato da vari cuscini, un frigo bar, un tavolinetto e una cassettiera.
Cominciai ad aprire quest'ultima, cassetto per cassetto: era un sexy shop in miniatura, c'erano tutti gli ingredienti per trascorrere una appagante serata di sesso, per tutti i gusti.

Preservativi di vari gusti e colori, vibratori e cazzi finti di varie dimensioni, strap-on, manette, bende, creme lubrificanti, di tutto e di più!
I sospiri, i gemiti, i gridolini che aleggiavano nell'ambiente rendevano l'atmosfera colma di sensualità e libidine.

Con lo sguardo feci un altro giro panoramico: mi eccitava da morire vedere tante coppie fare sesso spudoratamente davanti agli occhi degli altri!
Notai alcune coppie che mi guardavano fisse, forse in trepida attesa di vedermi in azione con i miei tre maschietti.
Una era particolarmente eccitante: lei completamente scosciata, si passava libidinosamente le dita tra la fessura, poi se le metteva in bocca e le succhiava oscenamente, mentre mi fissava senza ritegno!
La fica era completamente dilatata: mi venne una gran voglia di andarla a leccare!

Il suo compagno non era da meno: anche lui mi fissava voglioso mentre, con le gambe allargate, si stava segando un gran bell'attrezzo... sarebbe stato piacevole sentirselo in bocca!
Era proprio un peccato che le regole del locale vietassero lo scambio tra diverse postazioni: avrei fatto indigestione di uccelli e di passere!
Improvvisamente mi venne un'idea e la trasferii subito a Nico, che sapevo essere un buon amico di Gino, il padrone del locale.

"Sarebbe un'ottima idea: vediamo cosa ne pensa!" rispose Nico e prese il cellulare per chiamare il suo amico, mentre seguitavo a gustarmi le performance delle altre coppie.
Ormai erano quasi tutte nude, i cazzi svettavano poderosi dai ventri, le bocche delle femminucce già in piena azione, cosce spalancate in dolce attesa!

Mi tolsi quel poco che mi era rimasto addosso rimanendo completamente nuda e cominciai a spogliare i miei maschietti: iniziai da mio marito, mentre Marco mi accarezzava lascivamente la fica e il culo, poi spogliai lui, coadiuvata da Luciano!

Mentre aspettavo l’arrivo di Nico, per completare il quadrato, cominciai a limonare con mio marito e Marco: passavo da una bocca all'altra, da una lingua all'altra, prendevo la saliva da uno e la passavo all'altro, mentre le loro mani dedicavano al mio corpo carezze sempre più intime!

Terminata la telefonata Nico si unì a noi: mi misero in mezzo, adesso erano tre le bocche e le lingue con cui giocare... e sei le mani che percorrevano il mio corpo!
Le sentivo sul seno, ad accarezzarlo, a mungerlo, a strizzare dolcemente i capezzoli, tra le cosce, a penetrarmi la fica e a stuzzicare il grilletto, tra il solco del culo, a massaggiarmi il buchino.
Mentre mi stavo godendo quei deliziosi palpeggiamenti, all'improvviso si sentì la voce di Gino uscire dagli altoparlanti.

"Vi prego di prestare la massima attenzione a ciò che sto per dirvi.
Voi conoscete bene le regole del locale: sono vietati scambi tra le diverse postazioni.
Dietro il suggerimento di una avvenente signora che questa sera ci ha onorato della sua presenza, abbiamo deciso di fare una piccola, ma speriamo ben accetta, variazione del regolamento.

Ci saranno serate a sorpresa, senza che si sappia in precedenza, dove sarà possibile il libero scambio.
Stiamo valutando se, per rendere la serata più intrigante, non sia opportuno fare serate a "tema", dove sia consentito lo scambio solo per determinati rapporti.

Iniziamo questa sera: per il vostro piacere è consentito, ovviamente purché ci sia reciproco consenso, il libero scambio di baci, carezze, masturbazioni e rapporti orali, con l’esclusione dei rapporti completi!
Buon divertimento!"

A queste parole seguì un lungo applauso da parte di tutti i presenti.
Dopo l'applauso si sentì nuovamente la voce di Gino uscire dall’altoparlante.

"L'applauso non dovete rivolgerlo a me, in quanto l'idea è stata, come vi ho detto, di quella splendida signora accompagnata da tre uomini, di cui uno, mi sembra doveroso dirlo per farvi apprezzare maggiormente i loro giochi a quattro, è il legittimo consorte: il merito è suo, ringraziate e applaudite lei!"

Non me lo sarei mai aspettato e la cosa mi riempì di orgoglio: si rivolsero tutti, maschietti e femminucce, verso di me e mi tributarono un lungo applauso!
Mi venne spontaneo lanciare loro un pò di baci a cui seguì non solo un altro fragoroso applauso, ma anche il ben conosciuto coro che non ha certo bisogno di interpretazioni.

"Ullellè, ullallà, faccelà vedè, faccela toccà!"

Oh, cazzo santo, ero diventata una star del locale e la cosa mi attizzava da matti!
Avrei voluto urlare che ero ben disposta a farla vedere e a farla toccare: sarebbe bastato solo chiedere!

Vidi subito che molte coppie si stavano già organizzando: il desiderio di succhiare altre passere e altri membri era evidente!
Due signore si erano già scambiate le postazioni: ognuna era andata a far compagnia al maschio dell’altra!
Dopo la prima veloce presentazione fatta di baci e osceni scambi di saliva, vidi le due porche tuffarsi come due invasate sopra quei due nuovi cazzi da baciare, leccare, succhiare e ingoiare fino alle palle!

Lo scambio che avvenne tra altre due coppie mi fece rabbrividire dall’eccitazione: fu uno scambio omosessuale!
Una delle due coppie andò nella postazione dell’altra: le due donne si abbracciarono e iniziarono a scambiarsi eccitanti baci lesbici, mentre le loro mani correvano veloci alla ricerca delle loro fiche.
I due maschi non furono da meno: uno si inginocchiò subito di fronte all’altro, gli imboccò l’uccello e cominciò a pomparlo a fondo!
Il porco afferrava le natiche dell’altro maschio e lo attirava verso la sua bocca, ingoiando completamente la verga, lasciando fuori dalle labbra solo le palle… una zoccola non avrebbe saputo fare di meglio!

Mi rivolsi ai miei accompagnatori.

“Ragazzi, non voglio deludere i presenti: ho l’impressione si aspettino molto da noi! Dai, fate vedere loro come si delizia una signora: dobbiamo essere più bravi degli altri! Ormai sapete bene che sono una porca aperta a tutto… e allora fate un buon lavoro!”

Poi mi rivolsi a mio marito.

“Amore, questo ambiente colmo di passere vogliose e uccelli palpitanti mi ispira particolarmente: se mi dai il tuo consenso questa sera non vorrei pormi limiti, vorrei essere disponibile con chiunque mi desideri… ovviamente sempre dopo di voi!”

Mi sorrise.

“Franca, amore, c’è bisogno di chiedermelo? Fa vedere di cosa sei capace: fatti onore tesoro! Godi, amore mio adorato, godi: sarò sempre complice dei tuoi orgasmi!”

“Amore, questa sera sarai veramente orgoglioso di tua moglie!” e lo abbracciai, baciandolo con passione.

Mentre iniziavo un osceno lingua in bocca con l’amore della mia vita, mi sentii abbracciare da dietro e due dita penetrarmi nel culo.
Emisi un lungo gemito di piacere.

“Uhmmm! Luciano, amore, il gioco comincia a farsi duro: mi stanno già fottendo il culo! E’ proprio l’inizio che piace a me!”

Sentii Nico abbracciarmi di fianco, il suo cazzo turgido sbatté contro la mia coscia facendomi fremere, mentre la mano corse tra le cosce a stuzzicarmi il grillo.

“Franca, ti stai comportando come una educanda, ti conoscevo più porca! Che aspetti a succhiarci il cazzo a tutti e tre così cominciamo a lavorarti davanti e dietro!”

“Educanda? Ora te ne accorgerai, dolce figlio di puttana!” pensai tra me e me.

Li feci sedere sul divano, uno accanto all’altro, completamente nudi, con le loro verghe mostruosamente erette: erano una gioia per gli occhi!
Mi accucciai in ginocchio davanti a loro e mi accinsi a mettere in pratica tutta la mia arte di eccelsa bocchinara.
Passai in sequenza da un cazzo all’altro, dedicando ad ognuno il giusto tributo che meritavano!
Ma quelli non sarebbero stati pompini fini a se stessi, non avrebbero terminato con la sborrata in bocca, non li avrei spremuti fino all’ultima goccia: erano solo tre dolci pompini di preparazione per qualcosa di meglio… molto meglio!

Li accarezzavo e li slinguavo, sotto i colpi della mia lingua li sentivo indurirsi sempre di più in bocca e tra le mani, li imboccavo con gusto, li facevo scorrere tra le labbra per poi ingoiarli profondamente.

Con gli occhi ben spalancati, mi stavo godendo quel ben di Dio: tre superbi cazzi tutti per me, pronti a sfondarmi.
Dopo essere passata più volte da un uccello all’altro guardai mio marito.

“Amore, prima di mettermeli dentro li vuoi assaggiare?”

Mi sorrise.

“E me lo chiedi?”

Si mise in ginocchio accanto a me e cominciammo a passarci, da bocca a bocca, le splendide verghe di Nico e di Marco.
Ma con tre membri a disposizione non volevo passare troppo tempo con il sesso orale: volevo essere riempita, davanti e di dietro… anche tutti insieme… appassionatamente!

Mi rivolsi a mio marito.

“Luciano, amore, te la senti di prenderli nel culo? Sono due belle bestie, ma mi piacerebbe fare un bel trenino!”

La risposta di mio marito non si fece attendere.

“Non essendo più vergine il dolore dovrebbe essere attenuato, comunque stringerò i denti: me li voglio gustare anche io!”

“Ne sono felice: mettiti in ginocchio sul divano che ti metto un po’ di crema per facilitare l’introduzione!”

Poi mi rivolsi a Nico e a Marco.

“Ho tante belle idee per la testa, ma prima dovete dilatarci per bene i buchetti del culo: io e mio marito ci metteremo vicini, a pecora, e voi dovrete incularci! Scambiatevi pure uno con l’altro, sarà ancora più gustoso!
Per me sarà più facile in quanto sono abituata, ma con Luciano andate per gradi, sta alle prime armi: l’importante è che non ve ne veniate… i vostri uccelli mi servono belli duri per mettere in pratica i miei desideri!”

Presi il gel dal cassetto e lo spalmai per bene sul buchino di Luciano, poi mi misi a pecora accanto a lui: eravamo entrambi con il culo proteso a farci riempire.
Sentii subito una cappella posarsi sulla mia rosellina: mi girai e vidi Nico dietro di me, si stava mordendo le labbra dall’eccitazione che provava nel farmi il culo.

“Benvenuto Nico! Dai, aprimelo per bene: questa sera voglio essere sfondata come mai prima!”

Non finii di parlare che sentii un lungo gemito di Luciano.

“Uhmmmm! Piano… piano… Marco fa piano! Si, così… dai… piano!”

Marco si stava dedicando con cura al culetto di mio marito.
Nico cominciò a spingere: per aiutarlo portai le mani sopra le mie natiche, le afferrai e mi allargai completamente il culo!
Sentii lo sfintere dilatarsi dolcemente e la verga di Nico scivolarmi dentro senza problemi: il mio buchetto era ben abituato a farsi impalare.
Incitai Nico.

“Dai Nico, dacci dentro… allargamelo bene!”

Nico non si fece certo pregare: cominciò ad affondare la sua bestia senza tanti complimenti e trovai le sue spinte di mio completo gradimento.
Cominciai a sculettare come una zoccola: mi piaceva molto scodinzolare come una cagna quando avevo un bel cazzo nel culo!
Mentre mi godevo l’uccello di Nico che mi vangava l’intestino, sentii la voce di Marco.

“Sei un porco! Te lo sei preso tutto! Hai un culo delizioso: ora te lo sfondo per bene!”

Girai il viso verso Luciano: aveva il viso stravolto.
Mi guardò.

“Franca, amore… me lo ha infilato tutto! Dio santo che gusto!”

Ero felice mio marito stesse godendo!
Dopo un po’ i nostri amici si scambiarono di posto: Nico lo mise al culo di Luciano, mentre Marco lo infilò dentro il mio.
Anche la sua verga era di tutto rispetto e mi affondava dentro che era una delizia.

“Uhmmm! Marco, tu e Nico avete proprio due belle bestie! Me lo state aprendo proprio bene il culo! Mi piacete e dopo vi voglio tutti e due insieme: voglio che mi possediate insieme dentro tutti i buchi… e ho detto in tutti i buchi!”

Avevo deciso che quella serata me la sarei dovuta ricordare per sempre.
Dopo un po’ li feci smettere: li volevo dentro, volevo essere riempita nel vero senso della parola.

Mentre mi alzavo per dare le giuste indicazioni ai miei maschietti, vidi un bell’uomo che si era avvicinato alla nostra postazione: si teneva in mano un gran bel cazzo e lo accarezzava lentamente.

“Posso esserti utile?” gli chiesi sorridente.

“Magari!” mi rispose con gli occhi fuori dalle orbite. “Ho lasciato mia moglie alle prese con due giovani molto ben dotati: conoscendo i suoi gusti, sono certo vorrà farli svuotare per bene dentro la sua bocca, anche più di una volta, e poi ingoiare tutto come piace a lei!
Io, invece, ho preferito venire qui da te: se non posso partecipare, mi accontenterò di segarmi e ammirarti mentre ti godi i membri dei tuoi amici!”

Guardai ancora il suo uccello: veramente di tutto rispetto!

“Non credi che il tuo cazzo meriti più di una sega? Voglio premiare il tuo desiderio per me: ti farò partecipare al banchetto! Mio marito mi ha dato il suo consenso di potermi comportare da troia senza alcun limite: mi mancava giusto un uccello per essere presa da quattro maschi contemporaneamente!
Tieniti pronto: ad un mio cenno verrai a completare il quintetto!”

Poi mi rivolsi ai miei tre maschietti.

“Ragazzi, è ora di fare le cose serie!
Nico, sdraiati: ti vengo sopra, a cavallo dandoti le spalle, e me lo infilo nel culo! Tu, Luciano, me lo infili nella fica mentre Marco ti incula! Ragazzi, vi prego di non venire, se sentite arrivare l’orgasmo fermatevi: voglio godere come non mai e mi servono i vostri cazzi duri!”

Mi misi seduta sull'uccello di Nico dandogli le spalle: roteai un pò il bacino per assestarlo bene dentro il culo poi mi abbandonai contro il suo torace e allargai per bene lo cosce.
Guardai mio marito.

"Amore, vieni, mettimelo nella fica! Voglio sentirti dentro insieme al tuo amico! Non mi sono mai sentita tanto eccitata e tanto troia come questa sera! Vi voglio tutti dentro di me!"

Venne tra le mie cosce e me lo appuntò all'ingresso della vagina: mentre cominciò a spingermelo dentro mi lanciò un bacio.

"Amore, ti amo da impazzire, ogni giorno di più!"

Lo guardai negli occhi e mi sentii illanguidire: emanavano amore... amore!
Lo sentii entrare tutto dentro... cominciai a vibrare di piacere!

"Amami, amore, amami!"

Era sempre così, quando mio marito mi penetrava: percepivo la differenza tra lui e gli altri!
Gli altri erano solo cazzi che mi procuravano piacere fisico, lui era ciò che non potevano essere gli altri: era l'amore!
Cominciò a fottermi la fica, mentre muovevo il culo contro l'uccello di Nico... e cominciai a godere!
Ma quella sera volevo il massimo: mi rivolsi a Marco.

"Incula mio marito, mentre mi chiava fagli il culo, fagli provare il doppio piacere! Dopo datevi il cambio che ti voglio dentro! Questa sera voglio provare tutti gli accoppiamenti possibili!"

La scena che vedevo davanti ai miei occhi era veramente affascinante.
Mio marito, mentre mi fotteva, ansimava, teneva la bocca aperta dal godimento che stava provando, aveva reclinato la testa contro la spalla di Marco.
Questi lo aveva abbracciato da dietro, lo aveva circondato con le braccia per stringerlo a lui e se lo stava inchiappettando con gusto!
Ogni affondo inferto da Marco nel culo di mio marito si ripercuoteva dentro la mia fica, con i risultati facili da immaginare: sbrodolavo come una vacca!
Avevamo costituito proprio un bel quartetto: tre cazzi e una troia!
Ma la troia ormai non si accontentava più!

Mi girai verso il ragazzo che attendeva impaziente il suo turno: seguitava a smanicarsi l'uccello per mantenerlo bene in tiro.
Gli feci un cenno: si avvicinò e mi fissò con desiderio!
Ricambiai il suo sguardo mentre i miei tre porcellini seguitavano a deliziare i buchetti miei e di mio marito!

"Mi dispiace non poterti dare la dica, oggi ti devi accontentare di scoparmi in bocca: ma non venire... Te lo dico io quando! Come ti chiami?"

"Gianni!" Mi rispose.

"Benvenuto, Gianni! Dai, scopami in bocca!

Aprii la bocca e accolsi con gusto l'uccello del nuovo arrivato.
Ecco, adesso ero veramente al completo: Nico in culo, mio marito nella fica e Gianni in bocca!
Ma ormai non ero mai sazia di cazzo: dopo un pò chiesi di cambiare.

"Luciano, amore, mi hai scopato per bene, adesso cedi il posto a Marco, voglio sentire anche lui davanti mentre Nico mi forte dietro! Tu mettimelo in bocca, insieme a Gianni, un nuovo gradito ospite!"

Presero subito posizione: Marco si sfilò da mio marito e, appena questi uscì da me per mettermelo in bocca, mi impalò la fica!
Benché avesse l'uccello più grosso di quello di mio marito e la presenza di Nico nel culo rendesse l'ingresso nella vagina più difficoltoso, riuscì a infilarmelo tutto nella fica!
Wow!!! Adesso si: uno in fica, uno in culo e due in bocca!

Sentii subito come Nico e Marco fossero abituati a lavorare in coppia: trovarono subito il giusto ritmo e con movimenti ben sincronizzati cominciarono a sfondarmi entrambi i buchi in maniera portentosa!
Io, intanto, facevo la spola dal cazzo di Luciano a quello di Gianni, che stavano in piedi ai lati del mio viso!

Credo sia pleonastico dire che stavo impazzendo dal piacere: quattro verghe che ti riempiono il corpo è un qualcosa di celestiale, è impensabile poter descrivere le sensazioni che ti procurano, bisogna solo provarle!
Invito tutte le femminucce di provarlo, almeno una volta nella vita!

Mentre era tutta presa a godermi quelle quattro meravigliose verghe dalle voci capi che si erano avvicinate altre persone a godersi lo spettacolo.
Dalle voci riconobbi la coppia con cui avevo avuto uno scambio di battute mezz'ora prima: lei era la donna che voleva vedere la mia esibizione per essere spinta ad esaudire i desideri del marito!

"Dio santo che meravigliosa troia, se ne sta facendo addirittura quattro! Chissà che darei pur vederti al posto suo, amore: quattro cazzi solo per te, per farti morire dal piacere!" diceva il marito.

"Hai ragione tesoro la cosa comincia ad intrigare anche me: sentirsi quattro maschi addosso con tutto quel che segue dovrebbe essere meraviglioso! Basta guardare l'espressione della signora: sembra in estasi!"

In effetti quei quattro cazzi mi stavano mandando ai pazzi: godimento mai provato... e ancora non era finita!
I due uccelli in fica e in culo già mi avevano fatto sborrare un paio di volte, ma ora era il momento di cambiare: stava per arrivare il meglio della serata, almeno per me!
Interruppi un attimo i due pompini e mi rivolsi a mio marito, a voce abbastanza alta in modo da farmi udire anche da chi ci stava guardando.

"Amore, voglio farti una sorpresa, che spero sia di tuo gradimento: li voglio tutti e due nel culo!
Amore, ti prego, aiutami a farci entrare dentro anche Marco!”

Mio marito mi guardò incredulo.

“Stai scherzando? Due verghe nel culo? Non temi ti rovinino?”

“No, amore! Ho approfondito: se i maschi ci sanno fare lo sfintere può accogliere due uccelli e Marco mi ha confessato che lui e Nico già hanno avuto esperienze del genere! Aiutami anche tu: metti un po’ di gel e allargami bene il buchino!”

Poi mi rivolsi a Marco.

“Marco, hai sentito? Voglio che tu e Nico mi fate lo stesso servizio che avete fatto a quella signora di cui mi hai detto! Mi raccomando che per me è la prima volta!”

“Tranquilla: io e Nico ti tratteremo il buchetto come meglio non potresti desiderare!” mi rispose Marco.

Chiusi gli occhi: volevo concentrarmi per vivere e godermi ogni attimo di quella eccitante esperienza.
Sentii Marco uscire dalla fica e subito dopo mio marito applicare del gel intorno al suo membro e sopra il mio sfintere.
Poi mi sentii allargare completamente le natiche e, conseguentemente, lo sfintere: era Luciano che con tutto il suo amore si prestava ad aiutarmi a ricevere il secondo cazzo nel culo!

Sentii la cappella di Marco appuntarsi contro l’ano, a stretto contatto con l’uccello di Nico: sentii un brivido lungo la schiena… stavano per rompermi letteralmente il culo!
Marco si dimostrò veramente un gentiluomo: prima di sfondarmi volle accertarsi della mia disponibilità.

“Franca, sei sicura? Se senti dolore dimmelo che mi fermo subito!”

“Grazie, Marco, sei un amore! Ma ho deciso, voglio mettermi alla prova, una scommessa con me stessa!
Ho già provato l’enorme piacere di ricevere due verghe nella fica ed ora voglio provare a prenderne due nel culo: se ci riesco mi sentirei una femmina super e la cosa mi inorgoglisce! Dai, ficcalo dentro… riempitemi il culo come avete fatto con quella signora!”

Marco non poteva far altro che eseguire i miei desideri: impresse una spinta al suo uccello a cui seguì una fitta al mio povero buchino… ma io strinsi i denti e cercai di nascondere il dolore incitando Marco.

“Dai, Marco… inculami! Unisci anche il tuo cazzo a quello di Nico!”

Diede un’altra poderosa spinta: questa volta la fitta fu tremenda, sentii una scarica elettrica per tutto il corpo… sentii lo sfintere squarciarsi!
Capii che era entrata la cappella, ma il dolore era troppo forte.

“Marco, fermati! Non ti muovere… mi brucia da morire… fammi abituare!”

“Vuoi che lo tolga?” mi chiese.

“No… no! Aspetta solo un po’!”

Poi mi rivolsi a Gianni.

“Gianni, sgrillettami la fica: il piacere di essere masturbata allevierà il dolore!”

Sentii subito le sue dita intrufolarsi tra le labbra della mia passera e raggiungere il grillo: dal movimento delle sue dita capii subito che il porcellino ci sapeva fare, mi fece eccitare subito e sentii placare il dolore.
Non volevo più aspettare.

“Marco, dai… spingi, piano, ma non fermarti! Infilalo… tuttoo!!”

Imboccai l’uccello di Gianni e cominciai a pomparlo per aumentare la mia eccitazione, mentre l’uccello di Marco, lentamente ma con decisione, mi entrava completamente nell’intestino… a far compagnia alla verga di Nico.
Non potei fare a meno di urlare il mio piacere e il mio dolore, senza alcun ritegno, fregandomene ci fossero spettatori ad ascoltarmi!

“Sììììììì!!! Tutti e due dentrooo!!! Dio mio… due cazzi in culooo!!! Due cazzi in culooo! Luciano, amore, vieni… ridammi il tuo in bocca!”

Mio marito si rimise subito al mio lato e ripresi a spompinare alternativamente lui e Gianni
Quando Luciano vide Gianni deliziarmi il grillo pensò bene di collaborare attivamente al mio piacere: con delicatezza, ma con molta difficoltà data la presenza delle due verghe nel culo che avevano completamente ristretto la vagina, ci infilò un dito dentro!

Adesso avevamo completato l’opera: la zoccola, cioè la sottoscritta, era servita!
Due cazzi nel culo, due in bocca, un dito in fica e un altro a stuzzicarmi il clito!

Quando sentirono che lo sfintere si era completamente disteso e ammorbidito, cominciarono a incularmi per bene: lascio immaginare quale piacere potessi sentire con due uccelli che si muovevano dentro il mio intestino!

Bastò poco per sborrare nuovamente come una maiala.

“Sìììììììì!!! Godoooooo… godooooo!!! Sto venendooo!!!”

I commenti degli spettatori che si stavano godendo la mia performance mi mandavano il sangue al cervello!

“Guarda che troia: sta sborrando con due cazzi nel culo!” diceva uno.

“Questa si che è una donna! Farebbe la felicità di ogni marito!” aggiungeva un altro!

Ma ignoravano che lo spettacolo non fosse finito!
Dovevo fermare i miei quattro cavalieri: non volevo venissero e mi rovinassero il finale!
Quella doppia inculata mi aveva stremato!

“Ragazzi, vi prego, fermatevi un attimo: fatemi riprendere!”

Nico e Marco si sfilarono dal culo e io lasciai gli altri due uccellini.
Mi guardai intorno: circa una decina di persone, tra maschietti e femminucce, erano venuti vicino alla postazione per godersi lo spettacolo.
Vidi la coppia di moglie e marito che non nascondevano certo la loro eccitazione: lei si accarezzava la fica mentre lui si menava l’uccello!
Feci cenno loro di avvicinarsi.
Guardai la moglie.

“Come vi chiamate?”

“Carla e Mario.” Rispose lei.

“Allora, Carla, che ne dici, ti è venuta voglia di far felice te e tuo marito?”

“Si, penso proprio di sì! Mi hai fatto venire una gran voglia di farmi fottere da quattro maschietti ben cazzuti! Mio marito non vedrebbe l’ora di vedermi riempita in tutti i buchi! Dobbiamo ringraziarti: la tua esibizione mi ha dato la spinta che mi serviva per bandire le ultime remore! Posso darti un bacetto?”

Ormai ero in vena di porcate.

“Certo… ma in bocca e con la lingua!”

Mi guardò sorpresa.

“Non l’ho mai fatto, ma tu mi ecciti da morire!”

Mi abbracciò e mi baciò sulla bocca: la sua lingua calda si insinuò tra le mie labbra facendomi vibrare.
Ricambiai il bacio e l’abbraccio!
Volevo premiare il loro desiderio nei miei confronti.

“Ti piace succhiare il cazzo? Ti piace il sapore della sborra?”

I suoi occhi brillavano.

“Mi piace molto e ingoio tutto!”

“Ti andrebbe di partecipare al gran finale? Aiutarmi a succhiare tutti i cazzi che hanno sborrato e ripulirli per bene della loro sborra?”

Era una maschera di libidine!
Guardò il marito, attendendo la sua approvazione che non tardò a venire.

“Si, amore, se ti va succhiali tutti!”

“Guarda che ce n’è anche per te… se ti va di sborrarmi addosso!” dissi a lui.

Mi fissò incredulo.

“Sborrarti addosso?”

“Si, ho voglia di comportarmi da zoccola e voglio farmi sborrare addosso dai miei quattro cavalieri! Sei invitato anche tu!”

Poi guardai la donna.

“Dopo che mi hanno riempita puoi intervenire! Su, venite!”

Mi avvicinai ai miei amici.

“Ragazzi, questa sera mi sono comportata da gran troia e alle troie si sborra addosso! Su, da bravi, riempitemi tutto il corpo! Per aumentare il piacere cercate di venire tutti insieme!”

Mi sdraiai per terra e cosce larghe: i cinque maschietti mi circondarono e cominciarono a menarsi gli uccelli.
Non avrei dovuto aspettare troppo: erano certamente belli carichi!
Infatti dopo un po’ sentii mio marito che avvertiva gli altri.

“Io sono pronto… quando volete!”

Anche gli altri confermarono che erano pronti a venire… ed io diedi loro il via!

“Dai! Sborratemi addosso… tutta… tutta!”

Non capita tutti i giorni avere cinque cazzi a disposizione che simultaneamente ti schizzano addosso una marea di sperma!
Fu una sensazione esaltante!
Sentii gli schizzi caldi colpirmi in ogni dove: sulla fica, sulla pancia, sul seno, ma la maggior parte delle sborrate me le indirizzarono sul viso!
Forse per il maschio è molto eccitante sborrare sopra il viso della donna: non risparmiarono niente!
Sulle gote, sulle labbra, sugli occhi, dentro la bocca, che tenevo bella aperta per gustarmi il sapore dello sperma.
Le schizzate erano accompagnate dagli incitamenti degli spettatori, che sembrava facessero il tifo.

“Dai, dai… sulla fica, sulla fica!” spronava uno.

“Così… bravo… dentro la bocca! Riempila! Dai, porca… ingoiala tutta!! Le zoccole si cibano di sborra!” aggiungeva un altro… e così via!

Quando terminarono mi sentii completamente sommersa dallo sperma: cinque sborrate non sono certamente poche, per di più particolarmente abbondanti considerata la forte eccitazione accumulata!
Guardai Carla: mi fissava con gli occhi di fuori… le stesi le braccia!
Si adagiò completamente sopra di me, i nostri corpi nudi in stretto contatto, tenuti uniti dallo sperma che mi ricopriva!
Mi abbracciò stretta, strusciando il suo corpo contro il mio per sentire anche lei il calore dello sperma viscido e cremoso sopra la sua pelle.
Afferrò il mio viso tra le sue mani e mi fissò intensamente.

“Non sono lesbica, ma tu mi mandi fuori di testa!” e cominciò a baciarmi e a leccarmi il viso imbrattato di sperma come una invasata.

Leccava lo sperma e mi baciava… lo raccoglieva con le labbra e lo riversava nella mia bocca… mentre seguitava a strusciare il suo corpo contro il mio!
Sentivo in lei il forte desiderio di godere!
Intrufolai la mano tra i nostri corpi e raggiunsi il suo grilletto: lo sentii duro come un sassolino e glielo strizzai con gusto… emise un lungo gemito di piacere.

“Ohhhh!!! Si… si… sei un amore! Ti prego, non mi lasciare così: fammi godere! E’ la prima volta che una donna mi accarezza la fica e sono felice sia tu! Dai, ti prego… voglio venirti in mano… si… in mano!”

Mi circondò il collo con entrambe le mani e incollò le labbra contro le mie, mentre cominciava a dimenare il ventre contro le mie dita.
Mi baciava con passione, con libidine, con desiderio, mi sbavava in bocca dal forte piacere che stava provando e tra un bacio e l’altro gemeva di godimento.

“Sei il mio angelo del sesso! Le tue dita mi fanno impazzire! Mi stai facendo venire! Sei la prima donna che fa godere la mia fica… amore mio, sei la primaaaa!!! Daiiiii… svelta… sveltaaa…. Sìììììììì…. Cosììììììììì… amore mio, vengoooooo!!!! Vengooo!!! Amore… amore… amore!!!”

Sentii un fiume di umori inondarmi la mano: Carla se ne era venuta con tutti i sentimenti!
Rimanemmo qualche attimo ancora abbracciate, poi ci sollevammo lentamente con i nostri corpi tutti imbrattati di sperma.
I nostri cinque maschietti erano intorno a noi, si erano goduti lo spettacolo con i loro uccelli in mano che stavano lentamente riportando in tiro: certamente avevano voglia della schizzata della staffa, ma io ero stremata!
Tra pompini, inculate, scopate, doppie penetrazioni tra cui quella con due cazzi nel culo, avevo raggiunto l’apice del godimento: non sapevo più quante volte fossi venuta!
Guardai Carla.

“Tesoro, io sono distrutta: ti andrebbe di pensare tu a questi cinque cazzoni? Certamente qualcuno ha ancora voglia di svuotarsi: potresti festeggiare la tua entrata nel dolce mondo delle troie con un brindisi allo sperma! Che ne dici?”

Guardò di nuovo il marito.

“Amore, posso?”

“Tesoro, ormai hai saltato il fosso del piacere! Non chiedermi più il permesso: goditi tutti i maschi che desideri!”

Carla si volse verso di me e mi lanciò un bacetto.

“Grazie!”

Si mise in ginocchio in mezzo ai maschietti.

“Venite, ragazzi, che adesso a voi ci pensa Carla: se volete venirmi in bocca non fate complimenti che io ingoio tutto!”

Cominciò a pompare i cinque cazzi con vera maestria, mentre io mi godevo lo spettacolo sdraiata sul divano.
Mi venne da ridere: avevo la fica, il culo e le mandibole tutte indolenzite… avevo fatto proprio il pieno di cazzi! Chissà quante femminucce avrebbero voluto essere al mio posto!

Mentre guardavo Carla intenta a ingoiare la prima sborrata di Nico, sentii la voce di Gino nell’altoparlante.

“Attenzione! Alcune coppie mi hanno pregato di presentare alla signora accompagnata dai tre uomini tutti i ringraziamenti per la magnifica serata che ha offerto loro: una meravigliosa performance sessuale che ricorderanno con piacere!”

Chiusi gli occhi e mi abbandonai al piacere di sentirmi la reginetta della serata!!


Attendo commenti per andare avanti.

Sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 3.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Voglia di triangolo - 17:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni