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Il book fotografico - 6


di bird2012
07.06.2019    |    18.564    |    11 9.7
"Hai i tuoi figli a completa disposizione… pronti a soddisfare ogni tuo desiderio, anche il più perverso e depravato!” e iniziò a far colare dalle sue labbra..."
Il book fotografico

Cap.6



Bruno ci stava aspettando indossando solo l’accappatoio: il pensiero che sotto fosse già completamente nudo mi fece sentire un brivido lungo la schiena!
Giulia, appena lo vide, non perse tempo: lo abbracciò e gli ficcò la lingua in bocca, mentre intrufolò la mano dentro l’accappatoio per accarezzargli l’uccello.
Appena lo toccò emise subito un sospiro di piacere.

“Tesoro mio, sei proprio un maiale: già sei meravigliosamente in tiro!
Non vedevi l’ora di chiavarti la tua sorellina insieme a papà, vero porco?”

Giulia mi guardò e mi attirò a lei, prese con la mano la mia nuca e spinse la mia bocca contro la sua: sentii la sua lingua scivolarmi vogliosa tra le labbra e ci scambiammo un profondo bacio in bocca.
Poi la porcellina, chiaramente vogliosa di qualcosa di più, prese la testa di Bruno e la unì alle nostre: iniziò un perverso bacio, con tre lingue che si incontravano per toccarsi e con tre bocche che si univano per un incestuoso e profondo bacio a tre.
Giulia cominciò a saggiare, con entrambe le mani, il nostro grado di eccitazione, mentre con la bocca si lasciava trasportare a lunghi baci passionali, passando dalla mia bocca a quella del fratello!

Noi, intanto, mentre ricambiavamo con sempre maggior libidine i suoi baci, iniziammo a palparla indecentemente: Giulia si lasciò accarezzare dalle nostre mani, trovandosi in poco tempo completamente nuda e preda dei nostri baci e dei palpeggiamenti su ogni parte del suo corpo!

Dopo un po’ si inginocchiò davanti a noi e mentre Bruno si toglieva l’accappatoio, mi sfilò i pantaloni: si trovò davanti al viso due meravigliosi cazzi da soddisfare. Prese con foga il mio, lo avvolse con la mano destra, lo scappellò con delicatezza e leccò a fondo il glande con la punta della lingua per poi infilarselo completamente in bocca.
Lo lasciò per passare a quello del fratello, lo baciò sulla punta, lo avvolse con la lingua e lo inghiottì sino alla gola!
Poi si staccò per dedicarsi nuovamente al mio: lo leccò per tutta la lunghezza prendendomi le palle nella mano e massaggiandole a fondo, per poi prenderlo nuovamente tutto in bocca!
Lo abbandonò nuovamente per ripassare a quello del fratello: lo prese per i fianchi, allargò la bocca e lo spompinò facendosi scopare sulla lingua!

Per un po’ passò da un cazzo all’altro, poi si alzò e ci baciò nuovamente!
Bruno mi guardò e ci scambiammo un sorriso che era tutto un programma!

“Papà, Giulia mi ha detto tutto, dei vostri desideri nei nostri confronti… ed ho anche visto il video di mamma: pensavo di impazzire nel sentire dalle sue labbra i forti gemiti di piacere nel fantasticare fossi io, suo figlio, quello che la stava montando come una troia facendola godere e che le riempiva il ventre di sperma! Papà, sarebbe stato meraviglioso se oggi fosse stata presente anche lei… per realizzare, tutti e quattro insieme, i nostri reciproci desideri!
Dio mio, ci pensi? Io con mamma e tu con Giulia, poi io con Giulia e tu con mamma… e poi, io e te dentro mamma, davanti e di dietro… e poi, io e te dentro Giulia! E poi… perché no… Giulia con mamma e io con te!
Noi due a spompinarci come maiali e loro a leccarsi le fiche come due lesbiche incestuose!
Io e Giulia siamo sempre stati convinti che quando in una famiglie c’è tanto amore e tanta passione i rapporti omosessuali tra madre e figlia e padre e figlio sarebbero il meraviglioso completamento del rapporto incestuoso!!” e vidi nel suo volto un velo di commozione!

Ci pensò Giulia a consolare suo fratello: lo abbracciò e gli accarezzò languidamente il viso!

“Bruno, tesoro mio, hai ragione, ma purtroppo nessuno potrà ridarci mamma!
Sono certa che da Lassù sarà ben felice di vedere la sua famiglia unita nell’amore e nel piacere, proprio come era nei suoi desideri!
Io vado in bagno a prepararmi, voi aspettatemi sul letto che sarò subito da voi!”

Io e Bruno andammo in camera e ci sdraiammo sul letto, completamente nudi, con i nostri cazzi in mano, a segarli lentamente, in attesa venisse anche Giulia.
Vidi Bruno fissarmi languidamente l’uccello: riconobbi immediatamente quello sguardo, lo stesso di tanti nostri amici che non contenti di chiavarsi mia moglie sbavavano dal desiderio di gustarsi anche il mio uccello!
Non ero mai stato insensibile al desiderio dei maschi nei mie confronti, e l’eccitazione che stavo provando nel vedere gli occhi di mio figlio fissi sul mio cazzo ne erano la conferma!
Ripensai a ciò che aveva detto Bruno circa i rapporti omosessuali tra padre e figlio: in fin dei conti era una meravigliosa riunione di famiglia per dare libero sfogo ai nostri desideri, anche quelli più inconfessabili, per cui non ebbi alcuna remora a prendere l’iniziativa.

“Vedo che non riesci a togliere lo sguardo dal mio cazzo: ti piace?” gli chiesi spudoratamente, ma lui mi rispose per le rime.

“Sì, mi piace molto… e poi mi eccita vederti come te lo accarezzi! Aveva ragione la mia sorellina quando mi ha confessato che hai un attrezzo di tutto rispetto… proprio adatto per soddisfare qualunque voglia… sia delle femminucce che dei maschietti!”

La mia eccitazione stava salendo alle stelle e non riuscii a controllarmi… e gli feci una domanda spudorata!

“Anche la tua voglia? La voglia del figlio per il cazzo del padre? Non mi dirai che da adolescente, oltre che sulla fica di tua madre, hai fatto qualche pensierino anche sul mio cazzo!”

Non mi rispose, ma seguitava a mangiarmelo con gli occhi!
Capii non avesse il coraggio di chiedere… cercai di facilitargli il compito!

“Hai voglia di prendermelo in bocca? Dovrebbe essere molto eccitante per un figlio succhiare l’uccello del proprio padre… e per un padre sentirsi succhiare l’uccello dal proprio figlio!”

Vidi i suoi occhi brillare!

“Davvero me lo daresti?”

“Certo tesoro: non hai che da chiederlo e sarò ben felice di farti gustare il cazzo di tuo padre! E’ una piacevole sorpresa vedere che anche tu, come Giulia, sei un porco depravato: non solo ti scopi e inculi tua sorella fin dalla più tenera età, ma adesso desideri anche sbocchinare il cazzo di tuo padre!
Dai, fammi sentire come lavori di bocca, preparamelo per bene per la fica di tua sorella… dai, tesoro di papà, che dopo ce la sfondiamo insieme la nostra dolce porcellina!”

Mi si avvicinò e accostò il viso al mio: mi fissò con uno sguardo colmo di lussuria… e mi sussurrò dolcemente!

“Io e la mia sorellina siamo molto più depravati di quanto tu possa immaginare!” e prima me ne potessi rendere conto mi baciò in bocca e mi spinse la lingua tra le labbra!

Poi mi circondò il corpo con le braccia e mi strinse a lui, mentre sentivo la sua lingua mulinarmi in bocca: il suo corpo nudo contro il mio mi mandava in estasi!
Cazzo santo! Non avevo mai baciato un uomo, ma la lingua calda di mio figlio che mi rovistava tra le labbra mi stava eccitando oltre misura!
Mi venne spontaneo ricambiare: cominciammo a slinguarci oscenamente come due maiali, mentre le nostre mani corsero verso i nostri uccelli, impugnando ognuno quello dell’altro!
Non avevo mai preso un cazzo in mano, ma con mio figlio mi venne naturale!
Mentre ci baciavamo iniziammo a segarci reciprocamente… e la cosa mi eccitava da morire!
Dopo un po’ mi staccai e lo fissai.

“Dai, adesso fammi sentire come spompini il cazzo di tuo padre! Mi fa impazzire il pensiero di avere un figlio bocchinaro che me lo succhia! Dai, porco, succhiamelo come fossi la troia del tuo papà!”

Si avventò sopra il mio cazzo come impazzito: cominciò a leccarlo, succhiarlo, ingoiarlo come la più abile delle bocchinare!
Era una meraviglia sentire la sua lingua passare dal cazzo alle palle, leccarle e succhiarle con gusto, per poi tornare sopra il cazzo, prendere la cappella tra le labbra, succhiarla e affondare la bocca per ingoiarlo completamente!
Stavo godendo come un maiale!
Dalla abilità con cui me lo stava succhiando capii immediatamente come il mio non fosse certo il primo cazzo che deliziava con la sua bocca!
Mentre mi stavo gustando quel super bocchino entrò Giulia e appena ci vide sorrise compiaciuta!

“Però, vedo che avete subito fatto conoscenza! Molto bene: un altro desiderio che si avvera… quello di vedere papà farsi succhiare il cazzo da suo figlio!
Ora la cosa apre un nuovo scenario nel nostro rapporto: non solo l’incesto tra padre e figli, ma anche l’omosessualità!
Dio santo che goduria!
Spero non vi dispiaccia se partecipo al prelibato banchetto: dai, fratellone, facciamo vedere a papà come siamo bravi a far godere un cazzo con le nostre bocche!”

Si avvicinò e unì la sua bocca a quella del fratello per darmi ancora più piacere!
Si cimentarono in un pompino a due bocche che mi mandò in estasi!
Avevo molta esperienza in merito a rapporti sessuali di gruppo e mi fu facile intuire come non fosse la prima volta che i miei porcellini succhiavano insieme un cazzo!
Guardavo incantato le loro bocche alle prese con il mio uccello: avevano preso un sincronismo perfetto, alternandosi meravigliosamente con leccate, succhiate, pompate per procurargli il massimo del piacere!
Impazzivo nel sentire le loro due lingue scatenate succhiare e leccarmi anche l’anima.

Giocavano con il mio cazzo senza alcun ritegno: se lo passavano spudoratamente da bocca a bocca, come avessero voluto condividere, da bravi fratelli e senza alcuna gelosia, il piacere di succhiare insieme il cazzo del loro padre!
Ogni tanto le loro lingue si incrociavano: a quel punto le loro bocche lasciavano il mio cazzo per scambiarsi eccitanti baci incestuosi per poi riprendere a leccare, succhiare e imboccare tutta l'asta!

Ad un certo punto vidi Giulia intrufolare il viso tra le mie natiche: capendo immediatamente le sue perverse intenzioni, alzai e allargai le cosce per facilitarle il compito!
Sentii la mia dolce porcellina allargarmi le chiappe e iniziare a leccarmi e a succhiarmi il buco del culo: appena sentì che il buchetto si era ammorbidito ci spinse con forza tutta la lingua dentro!
Non riuscii più a controllarmi, andai fuori di testa: sfido chiunque a rimanere impassibile in una situazione del genere!

Mio figlio, accarezzandomi e stringendomi ritmicamente le palle, mi pompava il cazzo con una passione incontrollata facendoselo arrivare fino in gola, mentre mia figlia, come la più esperta delle zoccole, dopo avermi ficcato la lingua completamente nel buco del culo, iniziò a muoverla indecentemente dentro: mi stava inculando con la sua lingua viscida dentro al culo che era una meraviglia e la cosa mi mandava ai matti!
Stavo godendo come un maiale… il piacere mi faceva tremare!
Dopo un po’ sentii Bruno rivolgersi alla sorella.

“Sorellina, non credi sia arrivato il momento di gustarti il cazzo di papà… come hai sempre desiderato? Guarda come glielo abbiamo fatto addrizzare: è duro proprio come piace a te! Dai, sorellina, muoio dalla voglia di vederti mentre ti fai scopare da papà: lo sai quanto mi abbia sempre eccitato l’idea di vedere il suo cazzo penetrare la tua fica e chiavarti fino a farti sbrodolare come una porca!!”

Giulia mi venne vicino, mi guardò negli occhi e mi strinse a lei baciandomi in bocca: ci scambiammo sensuali baci profondi, poi mi sussurrò.

“Hai sentito il mio amato fratellone: dai, dammi la tua verga… fottimi… fino a farmi impazzire!”

Si sdraiò sul letto, allargò le gambe e mi stese le braccia.

“Dai, papà, vienimi sopra e mettimelo dentro!
Adesso non c’è mamma che finge di essere me: adesso ci sono proprio io, tua figlia, a cosce aperte e con la fica spalancata, che non aspetto altro che sentire il tuo cazzo che mi entra dentro per farmi sborrare l’anima!
Dai, papà: scopami… chiavami… fottimi… come abbiamo sempre desiderato!”

Non c’era altro da aggiungere: lei voleva me… ed io volevo lei!
Le andai sopra e le appuntai la cappella all’ingresso della vagina: la sua fica era bagnata come non mai e in un attimo il mio uccello scivolò completamente dentro di lei!
Sentii le sue unghie conficcarsi nella mia schiena, mentre i suoi lunghi gemiti e sospiri erano la prova di quanto avesse gradito la mia penetrazione!

“Ooohhhh… sìììììì… cosììììììì!!! Papààà… ti sento dentroooo… Oddio mio… come lo sentooo! Lo sapevo sarebbe stato meraviglioso sentirti nella mia ficaaa!!! Uhmmmm… Dio santooo, già mi stai facendo venireeee!!! Cazzooooo… che meravigliaaa… chiavami forteee… affonda il cazzo che sto sborrandooooo!!! Sììììììììììììì… godooooo… sborroooo!!! Sei meravigliosooo… mi chiavi da Dioooo!!! Aaaaahhhhh!!!!!!!”

Aveva raggiunto un orgasmo strepitoso, si dimenava e si contorceva sotto gli affondi del mio cazzo!
Aveva afferrato le mie natiche e mi teneva stretto a lei, come non volesse uscissi dal suo ventre!

“Papààà, mi fai morireee! Seguita, ti prego… non uscire… seguita a fottermi la ficaaa… voglio sentire ancora il tuo cazzo trapanarmi la fregnaaa!!! Ti prego… ti prego… papà, amore mio, fammi sborrare ancora! Sono certa tu non abbia dimenticato quanto io sia porca e che quando sono eccitatissima non conosco limiti al piacere, sono multi orgasmica e sborro a ripetizione!
E dimmi, papà: cosa può esserci di più eccitante che farsi chiavare dal proprio padre? Sentire il suo cazzo che ti vanga la fica in maniera stupenda come stai facendo tu?
Dai… dai… fottimi come una troiaaaa!!!”

Seguitai a scoparla con forza, con vigore, con colpi secchi e profondi: lei ansimava di piacere, ad ogni colpo mugolava, mentre suo fratello la incitava a godersi il mio cazzo più che poteva!

“Dai… dai sorellina… sborra ancora! Goditi il cazzo di papà! Ti ricordi quando volevi ti chiavassi fingendomi lui? Come urlavi il suo nome quando ti schizzavo dentro? Adesso è tutto tuo… il cazzo di papà è tutto tuo!!!”

L’ultima frase fu la classica goccia: sentii la sua vagina contrarsi spasmodicamente intorno al mio uccello… la mia porcellina stava per venire!

“Sìììììììììììì… sììììììììììì… papàààààààà… il tuo cazzo è mioooooooooooo!!!! Mi fa sborrareeeeeee… sborrareeeeeeee!!!”

Un altro meraviglioso orgasmo la fece sbrodolare in maniera indecente: era veramente eccitante sentire i suoi umori imbrattarmi l’uccello!
Rimasi ancora dentro di lei, sapendo quanto le piacesse sentirsi la fica piena dopo aver goduto!
Dopo qualche minuto, dopo aver smaltito gli orgasmi, mi guardò e mi sorrise.

“Cazzo che goduria: papà mi hai chiavato in maniera meravigliosa, mi hai fatto venire due volte, proprio come desideravo… ma adesso tocca a Bruno!”

Mi sembrava giusto: sfilai l’uccello dalla sua fica per permettere l’ingresso del cazzo di mio figlio, ma con grande sorpresa vidi Giulia alzarsi mentre suo fratello si metteva in ginocchio sul bordo del letto!
La porca mi guardò sorridente, si avvicinò al fratello e cominciò ad accarezzargli le natiche!

“Papà, guarda che bel culetto ha Bruno: dopo aver assaggiato la sua bocca ti piacerebbe farti una passeggiata anche all’interno del suo buchetto? Sono certa che, porco come sei, durante le orgette che facevi con mamma non ti sarai fatto sfuggire l’occasione di incularti qualche vostro compagno di giochi, qualche porco bisex rotto in culo più che voglioso di soddisfare, oltre la fica di mamma, anche il tuo uccello!
Dai, papà, guarda che meraviglia!”

Così dicendo afferrò le natiche del fratello e le allargò completamente, mentre mi fissava con uno sguardo colmo di libidine!
Il buco del culo di mio figlio comparve in tutta la sua eccitante bellezza!
Il porco lo contraeva ritmicamente, per dimostrarmi tutto il desiderio di essere penetrato e la cosa mi mandò il sangue al cervello!
Giulia aveva ragione: spesso e volentieri avevo avuto rapporti omosessuali con maschi desiderosi di farsi inculare, mentre la mia mogliettina si cimentava in osceni 69 con le sue amiche!

Nel rapporto omo mi piaceva solo la parte attiva, non perché avessi remore a prenderlo in bocca o farmi inculare, ma solo perché la cosa non mi ha mai eccitato... e nel sesso si deve fare solo ciò che piace... e a me piaceva moltissimo sfondare il culo dei maschietti!
Adesso mi si presentava l’opportunità di fare il culo a mio figlio... beh! Il solo pensiero mi faceva scoppiare il cazzo!
La porca di Giulia mi lesse nel cervello!

“Papà, guarda che bel buchetto di culo: sembra fatto apposta per ricevere cazzi! Io sono sempre presente quando lo prende nel culo e ti assicuro che tutti quelli che lo hanno provato sono rimasti entusiasti: mi hanno confidato che il mio fratellone ha un buco di culo caldo e profondo come quello di una donna! Dai, lo vedo dal tuo sguardo che ti piacerebbe entrarci dentro e fotterlo con gusto... e sappi che Bruno non aspetta altro che sentire il cazzo di suo padre entrargli nell’intestino!

Come avrai capito riteniamo il rapporto omosessuale un meraviglioso valore aggiunto al nostro rapporto incestuoso: quando sul video ho sentito il desiderio di mamma di lesbicare con me mi sono sentita morire!
Chissà cosa avrei dato per tuffare il mio viso tra le sue cosce e leccarle la fica come era desiderio di entrambe!
Ma ormai è inutile ripensare ancora al passato!

Come vedi non sono la sola a desiderare di farmi fottere dal tuo cazzo! Dai, porco... hai i tuoi figli a completa disposizione… pronti a soddisfare ogni tuo desiderio, anche il più perverso e depravato!” e iniziò a far colare dalle sue labbra un rivolo di saliva sul buchetto del fratello che poi provvide a spalmarcela diligentemente sopra!

L’eccitazione mi dava alla testa!
Mi avvicinai a mio figlio e appena fui alla giusta distanza Giulia mi afferrò il cazzo e prese a strofinarlo lungo tutto il solco del culo del fratello, che cominciò a mugolare dal piacere!

“Cazzo... che meraviglia! Lo voglio dentro... nel culooo!!! Papà... non ce la faccio più... mettimelo nel culo, ti pregooo... sfondamiii!!!”

Giulia appuntò la cappella contro il buchetto e la spinse dentro... mentre mi fissava con la bava alla bocca!

“Dai... inculatelo... fammi vedere come apri il culo a tuo figlio!”

Bastò una piccola spinta: quel delizioso buchetto di culo si aprì oscenamente e inglobò il cazzo completamente fino alle palle!
La penetrazione fu seguita da frasi di compiacimento da parte di entrambi.

“Uhmmm!!! Sì... così... Dio santo come ti sento in culo!!! Dai... inculami... fammi morire!!!” gemeva Bruno, mentre con entrambe le mani si teneva il culo completamente allargato per facilitare la penetrazione e permettere al mio cazzo di entrargli completamente dentro!!

Giulia, dal canto suo, mi abbracciò e prese a ricoprirmi di baci!

“Madonna mia, sei proprio un porco depravato: ti rendi conto che hai ficcato il cazzo nel culo di tuo figlio? Sono abituata a vedere Bruno farsi inculare, sin da quando eravamo adolescenti, e la cosa mi ha sempre eccitata da morire, ma vederlo dare il culo a suo padre mi manda fuori di testa!
Dai, papà... inculatelo di gusto... ma non venire... che dopo lo voglio pure io!”

Cominciai a fottere il culo di mio figlio con una libidine indescrivibile: affondavo nel suo intestino con colpi potenti e ogni affondo era accompagnato dai suoi gemiti di piacere e dai suoi incitamenti!

“Sì... sì... così... dammelo tutto... sì... tutto nel culooo!!! Madonna santa, papà, come ti sento dentro!!! Oddio mio... che goduria... mi sto godendo il cazzo di mio padreeee!!!”

Io, da parte mia, non lesinavo nei suoi confronti frasi oscene... per eccitarlo al massimo!

“Ignoravo di avere un figlio così rotto in culo: hai il culo sfondato come le troie! Da oggi, oltre al culo di tua sorella, dovrò pensare anche al tuo: sarà un piacere, amore di papà, farti gustare il mio cazzo! Dai, porco… stringi il culo… fammi sentire che ti piace di farti inculare dal tuo papà!!!!”

Mentre me lo stavo inculando mia figlia mi venne dietro e mi abbracciò, circondandomi con le sue braccia: il suo corpo nudo contro il mio mi fece rabbrividire!
Sentii i suoi capezzoli duri dall’eccitazione contro la mia schiena e la sua fica contro le mie natiche!
La porca cominciò a dimenare il bacino per strofinarmi la fica contro il culo, mentre, con le labbra posate contro l’orecchio, seguitava ad incitarmi a incularmi il fratello!
Poi cominciò a leccarmi il collo e a scendere lentamente con la lingua lungo la mia schiena, procurandomi dolci brividi di piacere!

Mentre seguitavo ad affondare il cazzo nell’intestino di mio figlio sentii la lingua di Giulia raggiungere i coglioni: prima cominciò a stuzzicarli con la punta della lingua, poi se li mise in bocca, uno per volta, e prese a succhiarli con gusto, facendomi impazzire!
Dio santo che goduria: incularmi mio figlio, che grugniva come un maiale sotto i colpi del mio cazzo, mentre mia figlia mi succhiava dolcemente le palle!!
Dopo un po’ si alzò, mi venne vicino e mi baciò… infilandomi tutta la lingua in bocca… forse per farmi gustare il sapore dei miei coglioni!
Poi mi fissò… con il volto stravolto dalle eccitazione!

“Papà, adesso incula pure me: dopo la fica voglio darti anche il culo! Dai, inculaci tutti e due!”

Andò sul letto e si mise carponi, vicino a suo fratello, con il culo in mostra, avido e voglioso di essere aperto, e come lui si aprì le natiche per mostrami la rosellina oscenamente dilatata!
Ero fuori di me dall’eccitazione: i miei gemelli stavano a pecora davanti a me, entrambi con il culo completamente allargato, per offrirmi indecentemente i loro buchetti desiderosi di farsi sfondare dal cazzo del loro padre!
Sfilai il cazzo dal culo di Bruno e lo affondai in quello di Giulia, che accolse la penetrazione con un lunghissimo gemito di piacere!

“Sìììììììììììììììììììììì… cosììììììììì… sfondamiiiiiiiiii!!!! Bruno, fratellone, papà ci sta inculandooooo!!! Rammenti quanto lo abbiamo desiderato… impazzivamo dal desiderio… ed ora, anche se troppo tardi, i nostri desideri sono esauditiii!!! Dai, papààààà… inculaciiiiiiiiii!!!”

Non c’era più bisogno me lo chiedessero… ero come impazzito!
Cominciai ad incularmeli a turno, affondando il cazzo dentro di loro alternandomi da un culo all’altro!
Li scopavo nel culo con ardore, sbattendoli con foga: i miei due dolci gemellini sembravano apprezzare molto il servizio che stavo dedicando ai loro buchetti, poiché ogni mio affondo dentro di loro veniva accompagnato da lunghi gemiti di approvazione.

L’eccitazione mi dava in testa, mi sentivo un porco depravato che si stava inculando i propri figli e la cosa mi inebriava!
La cosa che mi eccitava oltre modo era sentirli godere come maiali mentre conficcavo la verga dentro i loro buchetti già abbondantemente sfondati: i loro gemiti, i loro mugolii, i loro volgari incitamenti a incularli con affondi sempre più potenti mi facevano impazzire!
Me li inculai con gusto per un bel po’, trapanando i loro dolci buchetti del culo in maniera frenetica, poi fu Giulia che ci chiese di cambiare posizione.

“Papà, lo voglio ancora nella fica mentre Bruno mi lecca il grillo! Vieni fratellone, facciamoci un bel 69: mentre papà mi chiava di nuovo voglio sentire la tua lingua sulla fica e il tuo cazzo in bocca!”

Prendemmo subito posizione: lei si sdraiò supina scosciandosi come una troia, il fratello le andò sopra, le ficcò il cazzo in bocca e le allargò la fica offrendola nuovamente al mio cazzo!

“Dai, papà, fottila per bene: vedessi come sbrodola nel sentirsi un cazzo che la chiava e una lingua che la lecca!”

Colsi il suo invito: affondai il cazzo nella fica di mia figlia, mentre vidi distintamente la lingua del fratello iniziare a leccarle il grillo!
Raggiungemmo subito la giusta intesa: io a trapanarle la fica e lui a slinguarle il clito!
La porca, con un cazzo nella fica, uno in bocca e una lingua che la sgrillettava, cominciò a dimenarsi come una zoccola e ogni tanto toglieva il cazzo del fratello dalla bocca per esternare il suo piacere!

“Uhmmm! Siete due meravigliosi maiali, mi state facendo morire… mi state facendo sborrareeee! Papà, ti prego, seguita a chiavarmi anche dopo che ho sborrato! Mi piace sentirmi l’uccello che seguita a fottermi anche dopo che ho raggiunto l’orgasmo!
Ohhh… sìììììì… cazzooooo!!! Cosìììì… mi fate… venireee!!! Sìììììììì… papàààààààà… fottimiiiiii!!! Brunoooo… leccami la fregnaaaaa!!! Ahhhhhh… godoooooo… sborrooooo!!! Seguitateeee… seguitateeee!!!”

Giulia raggiunse un orgasmo strepitoso, mentre io e il fratello rispettammo il suo desiderio: io seguitai a chiavarla e Bruno a leccarla!
Dopo un po’ Bruno le chiese.

“Sorellina, davvero vuoi che seguiti a leccare?”

“Sì, ti prego! Sai cosa mi piace… cosa mi fa impazzire! Ti prego… seguita!”

Vidi Bruno allargarle completamente le labbra della fica e accelerare al massimo il ritmo della leccata, mentre io seguitavo a chiavarla e lei seguitava a gemere e ad ansimare: la lingua instancabile del fratello che le tormentava il clitoride la stava mandando in estasi!!
Ad un certo punto i suoi gemiti aumentarono d’intensità… pensai stesse raggiungendo un altro orgasmo…

“Bruno, dai che ci sonooo… sai cosa fareeee… allargamela tuttaaaaa!!!”

Bruno sollevò il viso dalla fica della sorella e le allargo le labbra della fica più che poteva!
Giulia urlò come una pazza… mentre dalla sua fica partì un getto bollente che mi colpì sul ventre!

“Sììììììììì… ti piscio addossoooooo!!! Sìììììììììììì… sììììììììììììì… papàààààààà, ti piscio addossoooooo!!! Cazzo… cazzoooo… che goduriaaaa!!!”

Bruno seguitava a tenerle la fica spalancata per mostrarmi oscenamente la fica della sorella mentre pisciava e con entrambe le mani dirigeva il getto del biondo liquido contro il mio ventre: evidentemente era un giochetto che facevano spesso per essere così ben affiatati!
Mentre seguitavo spudoratamente a chiavarla Bruno mi guardò.

“Papà, Giulia va fuori di testa quando la fa addosso all’uomo che la sta chiavando… è proprio una gran porca la mia sorellina!”

Concordai pienamente! Evidentemente Giulia amava molto il pissing: ripensai alla sua forte eccitazione quando, durante il primo book fotografico del giorno prima delle nozze, mi mostrò la sua fica spalancata mentre pisciava indecentemente!
Rimanemmo sdraiati sul letto per riposarci un pochino e quando ci riprendemmo guardai Giulia.

“Tesoro, da quello che ho visto ho l’impressione voi facciate sesso anche insieme ad altre persone, oltre che fra di voi: per provare certi piaceri, per esempio succhiare insieme lo stesso cazzo oppure essere scopata da uno mentre un altro ti lecca, bisogna come minimo essere in tre… o sbaglio?”

I gemellini prima si guardarono tra di loro, poi guardarono me… e Giulia prese la parola.

“Papà, ti ho raccontato solo una parte della nostra adolescenza: quando ti ho detto che abbiamo iniziato a conoscerci intimamente giocando al dottore è la pura verità, ma ho omesso di dirti che non eravamo soli…”


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