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I protagonisti del mio piacere - 2


di bird2012
15.04.2023    |    22.231    |    17 9.8
"2 Gli avevo offerto la giovane fica di sua figlia da sverginare! Fu questione di un attimo: ci abbracciammo come due innamorati pazzi! Incollai subito..."
I protagonisti del mio piacere

Cap.2


Gli avevo offerto la giovane fica di sua figlia da sverginare!
Fu questione di un attimo: ci abbracciammo come due innamorati pazzi!
Incollai subito le mie labbra con le sue, mentre seguitavo a segarlo.
Le nostre lingue si attorcigliavano fameliche in un bacio osceno e incestuoso e alternavamo i baci con frasi particolarmente eccitanti.

“Papà, va bene come ti sto masturbando? Ti piace la mia mano intorno al tuo uccello? Dai, ti prego, insegnami a darti piacere: sono alle prime armi, ho ancora tanto da imparare! Voglio farti godere!”

“Si, continua così tesoro! Lentamente, fa scorrere la mano lungo tutta l’asta, dalle palle alla cappella! Piano piano, così gusto meglio il calore della tua mano e poi resisto anche di più! E’ troppo bello quello che mi stai facendo: non voglio venire subito!”

Seguii i suoi consigli: la lentezza estenuante con cui gli accarezzavo il cazzo in tutta la sua lunghezza lo stava portando ad una eccitazione esasperata!
Il suo respiro si era fatto sempre più pesante, mi stringeva forte a lui mentre mi mordeva le labbra e gemeva di piacere.

“Lory, tesoro mio, mi stai facendo impazzire! Brava, hai imparato velocemente come dare piacere all’uccello di papà! Ora riempi bene il palmo della mano di saliva, spalmacela tutta intorno: senti quanto è più bello impugnare e segare un uccello completamente intriso di saliva e senti come ti scivola in mano!
Uhmmm! Brava, segami un po’ così, poi riempi ancora la mano di saliva e accarezzami i coglioni: ricopri anche loro di saliva! Sì… sì… così, amore!
Brava Lory! Adesso alterna cazzo e palle, passa da uno agli altri: seguita così, poi ti chiederò un altro desiderio!”

Pensavo di aver capito quale fosse il suo desiderio!
Ci misi tutta me stessa per dargli piacere: accarezzavo e segavo il suo cazzo viscido di saliva, poi passavo ad accarezzargli le palle, a stringerle delicatamente, immaginandole piene di calda sborra… che tra qualche minuto avrei visto zampillare dal suo cazzone!

Per un po’ feci la spola tra l’uccello e le palle, mentre i dolci suoni di risucchio delle nostre bocche erano un ottimo afrodisiaco per le nostre menti: ci baciavamo con violenza, ci scambiavamo oscenamente la saliva da una bocca all’altra, ce la succhiavamo, per poi riversarcela nuovamente in bocca!
Papà mi teneva avvinghiato a lui e, tra un bacio e l’altro, mi sussurrava parole di fuoco che mi mandavano fuori di testa.

“Lory, tesoro, mi stai facendo la più bella sega della mia vita! Lo sento che ti piace il mio cazzo! Sei un angelo, non avrei mai creduto tu fossi capace di darmi tanto piacere e sono certo saresti in grado di darmene tanto altro! Ohhhh!!! Cazzo, siiiiii!!! Il buco del culoooo!!! Si, amore mio, stavo per chiedertelo, ma mi hai preceduto! Mi piace da morire… da morire!!!”

Infatti, mentre lui mi parlava, dalle palle ero scesa lentamente tra le sue natiche e avevo iniziato a stuzzicargli il buchino con i polpastrelli uniti dell’indice e del medio: non avevo esperienza di cazzi, ma di buchetti di culo ero una maestra!
Ancora mi risuonavano nelle orecchie le urla delle mie amiche di giochi lesbici quando lavoravo loro il buchetto del culo!
Ora toccava a papà!

Il mio dolce porco godeva come non mai: aveva allargato completamente le cosce e spingeva il culo contro le mie dita per godersi il perverso massaggio.
Poi, senza farmelo chiedere, riempii nuovamente di saliva il palmo della mano e la spalmai tutta sul buco del culo: seguitai il massaggio dello sfintere con la saliva, lui grugniva ed ansimava, poi presi nuovamente io l’iniziativa!
Gli appuntai entrambe le dita sullo sfintere e con un colpo secco gli infilai entrambe le dita nel culo!
Un urlo bestiale risuonò nella stanza.

“Siiiii! In culooo!!! Così vengooo!!! Inculami forte che mi fai venire!!!”

Dio mio: farlo venire con le dita nel culo!
Tolsi il braccio che gli cingeva le spalle e portai la mano sul cazzo, lo impugnai e lo scappellai completamente tenendolo dritto in posizione verticale, con i miei occhi che fissavano la cappella in attesa di vederla eruttare abbondanti fiotti di sperma.
Con l’altra mano lo inculavo forte, per farlo venire: alternavo violenti affondi a movimenti rotatori dentro lo sfintere.

Sentivo il suo buchetto del culo contrarsi spasmodicamente contro le mie dita e il suo cazzo gonfiarsi sempre di più!
Mi resi conto che papà stava godendo molto di più con le mie dita nel culo unite alla masturbazione!
Lo sentii irrigidirsi! Eccolo… eccolo… sentii il buco del culo contrarsi come non mai!
Fissai la cappella… in trepida attesa!
All’improvviso fermò la mia mano.

“Amore… no così! Ti prego… no così!” esclamò, mentre mi fissava!

Mi attirò lui, mi strinse forte e mi sussurrò parole che mi mandarono in paradiso!”

“Amore mio, ti piacerebbe succhiarmi il cazzo come ha fatto mamma con i suoi amanti? Sarebbe molto più bello di una semplice masturbazione! Lory, ci pensi che meraviglia: la figlia che succhia il cazzo di suo padre e lo fa venire in bocca! Dai, ti prego, non dirmi di no… lo vogliamo entrambi: voglio godere dentro le tue labbra e vederti ingoiare tutto il mio amore… proprio come hai visto fare mamma! Non vuoi essere porca come lei? Angelo mio, ti confesso mi farebbe impazzire se tu diventassi troia come lei!”

Lo baciai con passione.

“Papà, dirti di no? Ma allora non hai capito: voglio proprio essere come mi vuoi tu! Voglio comportarmi con te proprio come mamma si comporta con i vostri amici! Voglio essere la tua troia, la tua zoccola, la tua bocchinara rotta in culo!
Papà, prima ti ho mentito!
Devi sapere che le mie amiche in collegio, con le quali facevo sesso, mi hanno abbondantemente sfondato il buchetto del culo con i loro strap-on! Per la verità ce lo siamo sfondato reciprocamente: loro inculavano me ed io inculavo loro!

Ora che sai che la tua bambina porcellina ha un culetto deliziosamente aperto non farti scrupoli: ti ci potrai divertire quando e come vuoi, sarà un piacere dare il culo a mio padre!
A differenza del culetto la mia fica, invece, è ancora intatta!
Papà, sono ancora vergine e aspettavo il momento propizio: aspettavo un cazzo per cui valesse veramente la pena di perdere la verginità!
Beh! Ho deciso debba essere quello di mio padre!
Detto questo, ti voglio godere tutto, piano piano: comincio a farti venire nella mia bocca e ingoiarti tutto, poi voglio il tuo cazzo nella fica!”

Dalle sue labbra uscirono le parole che desideravo dicesse!

“Amore, Lory, amore mio… dai! Succhiami la cappella mentre mi masturbi! Fammi sborrare in bocca: bevimi tutto, amore mio… bevimi tutto! Dopo papà ti sfonda la fica, proprio come desideri! Succhiamiii… che sto per venire! Amore… sto per sborrare!”

Lo incitai come non mai!

“Si… papà… sììììì! Daiiii… daiiii, ti prego… riempimi la boccaaa!!!”

Papà al momento del godimento si lasciò completamente andare!

“Lory… Lory… amore di papà… prendimelo in boccaaa!!! Senti come schizza il mio cazzoooo! Amoreee… godo per te!!! Lory… Lory… amore mio… in bocca… in boccaaaa!””

Sentii un brivido percorrermi il corpo!
Mi gettai sul cazzo per imboccarlo, mentre con una mano seguitavo a masturbarlo freneticamente e con l’altra lo inculavo con le dita!
Appena sentii quel palo di carne bollente tra le mie labbra provai un lungo brivido di piacere lungo la schiena: era il primo cazzo che prendevo in bocca… ed era quello di mio padre!
Sentii la sua mano accarezzarmi i capelli e spingermi la testa verso il suo cazzo: non opposi alcuna resistenza e cominci a succhiarglielo come avevo visto fare dalle donne sui video porno!
Più lo pompavo, più papà mi spingeva la testa.

“Dai, amore mio, in gola! Ti prego, imboccalo tutto, completamente… fattelo arrivare in gola! Come fa tua madre… che lascia fuori dalla bocca solo i coglioni! Daiii… sei la mia dolce porcellinaaa!!! Ohhh, sìììì… cosììì… sempre più giù… sempre più giùùù!!!” mi incitava papà, mentre spingeva sempre di più la mia testa per farmi ingoiare tutto il suo cazzo!

Mi ricordai che mamma lo prendeva tutto in bocca: se ci riusciva lei perché io no? Dovevo riuscirci anche io: non potevo essere assolutamente meno di lei e poi non volevo certo deludere papà!
Seguitai ad abbassare la bocca, anche aiutata dalla spinta di papà sopra la mia testa: la cappella cominciò a farsi strada piano piano dentro la mia bocca, ma papà aveva troppa voglia… non voleva aspettare!
Sollevò il ventre e venne incontro alle mie labbra… spingendomi tutto il cazzo in gola!
Quando sentii le labbra toccare il ventre di papà capii che avevo ingoiato tutto il suo cazzo!
I gemiti di piacere di papà mi stavano mandando in paradiso!

Cominciai a pompare con vigore, mentre avevo tolto la mano dal cazzo per massaggiargli le palle: volevo fargli provare il piacere di fargliele svuotare completamente dentro la bocca di sua figlia!
Stava godendo come un maiale: lo sentivo mugolare e ansimare di piacere!
All’improvviso mi prese la testa tra le sue mani per tenerla ferma e cominciò a chiavarmi in bocca con un dentro e fuori da paura, penetrandomi fino in fondo alla gola!
Ero impazzita, era meraviglioso, fantastico, non ero più in me per quel godimento mai provato prima.
Non avrei mai immaginato di gustare un piacere così profondo nel sentire in bocca l’eccitante sapore di un cazzo che ti entra nella gola!

“Adesso papà ti scopa la bocca e te la riempie di sborra, poi ti scopa la fica: voglio farti provare entrambi i piaceri! Voglio fartelo ricordare questo pomeriggio di sesso con il tuo papà!”

Papà era ormai al culmine dell’eccitazione: bastarono ancora pochi affondi del suo cazzo dentro la mia gola per farlo esplodere!
Dal cazzo uscì un violento getto di sperma che mi colpì il palato come una frustata… caldo e cremoso… da impazzire!
Non feci in tempo ad ingoiarlo che mi colpì anche il secondo schizzo… ero fuori di testa dal godimento!

Serrai le labbra intorno alla cappella, come avevo visto fare centinaia di volte nei video dalle donne che facevano godere nella bocca i loro maschi!
Sentii lo sperma defluire copioso sulla lingua e dentro la bocca, uno schizzo dietro l’altro, in una sequenza da togliermi il fiato!
Cominciai ad ingoiarlo con gusto, la mia gola deglutiva a più non posso: provavo intensi brividi di piacere nel sentirlo scendere in gola e nello stomaco, mentre papà mi accarezzava la testa e mi sussurrava tutto il suo godimento.

“Così… cosìììì! Sì… così… angelo mio… cosììì!!! Stai ingoiando il mio piacere! Dio mio, stai entrando in competizione con tua madre: è meraviglioso venirti in bocca!”

Mi sollevai dal suo cazzo con le labbra ancora sporche di sborra: ci guardammo negli occhi per un istante, poi misi la mano dietro la sua nuca, lo attirai a me e incollai prepotentemente la mia bocca alla sua!
Fu un bacio passionale, erotico, incestuoso, che mi sconvolse … e gustammo insieme il sapore del suo sperma!
Poi lo guardai nuovamente.

“No, papà, non entrerò mai in competizione con mamma: le voglio molto bene e poi lei è la tua donna! Comunque, se tu lo volessi, potremmo ancora godere insieme mentre ammiriamo altri suoi incontri… diciamo extra coniugali! Ti confesso che mi eccita molto vedere mamma mentre si fa chiavare e inculare da altri maschi!
Però la prossima volta che faremo sesso ti voglio nella fica, ricorda che me lo hai promesso: mi hai detto che me la sfonderai… ed io non aspetto altro!!”

Lo sentii fremere.

“Lory, amore mio: veramente vuoi offrirmi la tua verginità? Sei sicura di ciò che mi stai chiedendo?”

"Papà, sono più che sicura! Ti prego, voglio sia il tuo il cazzo a rendermi donna!
La mia amica intima del College, quella che mi ha iniziato ai piaceri del sesso, quella con cui ho condiviso innumerevoli dolci e sconvolgenti orgasmi, quella che mi ha insegnato a gustare l'inebriante sapore della fica, è stata lei stessa a confidarmi di avere rapporti intimi con suo padre: sapere che la mia amica si godeva il cazzo di suo padre, che si faceva fottere la fica senza alcuna remora né pregiudizi, mi ha piacevolmente sconvolto!

Mentre mi raccontava i particolari del suo primo rapporto con suo padre ho visto i suoi occhi brillare, vi leggevo la felicità nell'essersi concessa a lui!
Mi ha confessato che per lei non c'è nulla di più sconvolgente che concedersi completamente anima e corpo in quel perverso ed inebriante rapporto incestuoso: sentire il cazzo di suo padre sguazzare festoso dentro il suo ventre fradicio di piacere la mandava letteralmente ai pazzi e raggiungeva il parossismo del godimento!

Papà, lo voglio anche io: anche io voglio godere con il tuo cazzo… il cazzo di mio padre!
Papà, guardami negli occhi: voglio sia tu a deflorarmi!
Voglio sentire la tua verga dilatarmi deliziosamente le pareti vaginali ed affondare prepotentemente dentro la mia fica: sarà l’inizio del nostro rapporto incestuoso, perverso e depravato, un rapporto di amore e sesso che nessuno potrà più dividere!
Papà, voglio sia tu ad aprire la strada del piacere dentro il mio ventre!
Poi potrai passeggiarci dolcemente dentro quando vuoi! Hai capito porco? Rompimi la fica, sfondamela come più ti piace... e dopo potrai fottermi a tuo piacimento! Se tu lo desideri potrai anche scoparmi insieme ai tuoi amici, come fai con mamma: sarò la tua porcellina incestuosa, sempre pronta ad aprire le gambe per farmi infilare le verghe dei tuoi amici dentro la mia fica vogliosa… mentre mi fissi con il tuo sguardo vizioso!!"

Lo abbracciai nuovamente e riprendemmo a baciarci con un osceno lingua in bocca.
Il video di mamma, la masturbazione fatta a papà con conseguente schizzata in bocca con ingoio, questa situazione incestuosa altamente erotica, tutto stava contribuendo a procurarmi una eccitazione indescrivibile.
Papà sembrò leggermi nella testa.
Si staccò dal bacio e mi fissò: non potrò mai dimenticare quel suo sguardo colmo di libidine!
Ma il culmine del piacere mi venne dalle sue parole… dolci e oscene… sentii scoppiarmi il cuore!

“Lory, perché attendere la prossima volta? Non lo hai detto anche tu: “Carpe Diem”, cogli l’attimo? Non ti va di sentirlo adesso l’uccello di papà che ti entra dentro il corpo per renderti donna? Sentire la tua fichetta vergine che si apre dolcemente per accogliere con tutti gli onori il cazzo che ti ha messo al mondo?
Mi hai confessato che in questi anni hai goduto solo con rapporti lesbici, che il primo membro che hai conosciuto e preso in mano è il mio… ed è stato anche il primo che ti è venuto nella bocca!

Allora, amore mio, voglio completare l’opera!
Voglio farti godere con il mio uccello dentro il tuo ventre, voglio vedere i tuoi occhi brillare mentre ti abbandoni tra le mie braccia e raggiungi il primo orgasmo della tua vita con il cazzo di tuo padre! Sono appena venuto, ma se sarai brava a farmelo addrizzare di nuovo te lo infilerò nella fica: pensa Lory, esaudirei il tuo desiderio, sarei il primo uomo della tua vita! Dai, fammi vedere se sei porca come tua madre: leccami il cazzo, succhiami le palle e leccami il buchetto del culo… vedrai come me lo farai addrizzare per bene!”

E’ proprio vero che la storia è maestra di vita: “Il dado è tratto!” Mio padre, novello Cesare, attraversava il Rubicone per sfondarmi la fica!
Lo baciai con una passione incontrollata, presi a leccargli il viso come una fedele cagnetta eccitata e alternavo baci e slinguate a tenere ed eccitanti frasi.

“Dio santo, papà, davvero anche tu mi vuoi? Vuoi entrarmi nel ventre con questo delizioso cazzo? Sono pronta a riceverti: non ho esperienza di maschi, ma ce la metterò tutta per eccitarti di nuovo per farmi penetrare! Tu mi guiderai per fartelo diventare duro!
Sì, mio dolce porco depravato, ti voglio duro da morire… e le labbra della mia fica si spalancheranno per accoglierti dentro!
Dio, papà, ci pensi: mentre mamma seguita a farsi chiavare dai suoi amanti tu ti scopi tua figlia!”

Mi tolsi gonna e mutandine, rimanendo nuda dalla pancia ai piedi. Papà fece altrettanto togliendosi i calzoni.
Mi misi davanti a lui e mi girai lentamente per farmi ammirare.

“Ti piaccio? Sono eccitante? Ormai puoi avermi quando vuoi!”

Papà si avvicinò, mi abbracciò e cominciò ad accarezzarmi il culo, le cosce, il ventre, la fica!

“Mi piaci moltissimo tesoro, non solo perché hai uno splendido corpo da diciottenne, ma soprattutto perché sei una stupenda porcellina e a me piacciono molto le donne porche! Tesoro mio, tu sei solo all’inizio della tua vita sessuale, ma se lo desiderassi potrei insegnarti a diventare una troia come mamma: potrei farti provare tutti i piaceri del sesso! I miei amici sbaverebbero nel pensiero di chiavarsi una splendida diciottenne!”

Mentre mi accarezzava la fica gli presi l’uccello in mano e iniziai a massaggiarlo per fargli riprendere vigore e cominciai a baciarlo in bocca, alternando baci a frasi d’amore.

“Vuoi farmi diventare la tua amante? Potremmo soddisfare reciprocamente i nostri più inconfessabili desideri! Sarebbe meraviglioso avere dentro casa un cazzo e una fica sempre a disposizione per poterci giocare! Ti avverto che da ora in poi in casa indosserò solo una vestaglietta senza mutandine: così potrai infilarmi una mano tra le cosce e infilarmi le dita nella fica quando vuoi! Aggiungo anche che sarò sempre pronta a prenderti il cazzo in bocca e farti venire dentro le mie labbra… anche di nascosto di mamma quando lei sta a casa! Pensa che situazione eccitante: quando lei va a farsi la doccia io ti faccio un meraviglioso pompino con l’ingoio! Mamma mia che goduria!”

“Tesoro mio, quanto sei porca! Si, Lory, se lo vuoi diventeremo amanti, due amanti incestuosi!”

“Certo che lo voglio! Ma ad un patto: mamma non deve sapere niente, deve essere un nostro segreto, sarà molto più eccitante farlo di nascosto, a sua insaputa! Mentre lei si fa sbattere dai suoi amanti, io mi faccio sbattere da mio padre! Wow!!! Ci pensi, papà: avrai due troie a tua completa disposizione… tua moglie e tua figlia!”

Lo baciai nuovamente con la lingua in bocca: sentivo il suo uccello riprendere vigore.
Poi lo fissai profondamente negli occhi.

“Papà, lo sai che tra le tue braccia mi sento una gran troia? Questo per ribadirti che mi ecciterebbe un mondo farmi scopare dai tuoi amici mentre tu mi guardi godere e ti masturbi il cazzo come impazzito, come fai quando guardi mamma! Scommetto che ti eccita l’idea di vedermi penetrata da altri uccelli! Anzi, ne sono certa: vedere la tua bambina farsi sfondare il culetto da un altro maschio, mentre lei ti succhia il cazzo, ti manderebbe in estasi! Uhmmm! Ci pensi: vedere un altro uccello che entra ed esce dal mio buchino mentre tu mi scopi in bocca… da impazzire!”

Sentii papà fremere tra le mie braccia e il suo cazzo sobbalzare nella mia mano: al porco eccitava l’idea di vedermi tra le braccia di altri maschietti e la cosa non mi dispiaceva affatto!
Era arrivato il momento di dedicarmi al suo uccello: dovevo farglielo addrizzare bene per farmelo mettere nella fica.

“Papà, adesso te lo lecco per bene… poi voglio essere tua!”

“Tesoro, andiamo su letto: ti voglio possedere sul letto matrimoniale, dove chiavo tua madre!”

Questa volta fui io ad avere un brivido di piacere.
Andammo nella sua camera da letto e ci spogliammo completamente nudi.
Papà si sdraiò supino, a gambe larghe, ed io mi allungai con la testa tra le sue cosce, pronta a deliziare il suo amorevole cazzo.
Non avevo esperienza di pompini, ma ne avevo moltissima per quanto riguardava le fiche e pensai di trattare il cazzo come se fosse stata una succosa fica.

Richiamai alla mente le lezioni di educazione sessuale: il frenulo è la parte più sensibile del pene e lunghe sollecitazioni possono provocare l’orgasmo!
Scappellai completamente l’uccello e lo racchiusi tra le due mani, tenendo il frenulo completamente scoperto e cominciai a lavorarlo come fosse un delizioso clitoride da far godere.

Lo racchiudevo tra le labbra e lo succhiavo con vigore, poi lo leccavo con la lingua a spatola per poi passare a picchiettarlo con la punta della lingua.
Il cazzo cominciò ad indurirsi… molto bene!
Dopo un po’ di questo servizio passai alle palle, usando la stessa tecnica: raccolsi i coglioni tra le due mani a coppa e presi a leccarli e a succhiarli come fossero le labbra di una fica.
Il cazzo diventava sempre più duro e papà grugniva e gemeva come un maiale, con il respiro sempre più affannato.

“Lory, tesoro… hai una lingua da favola… me lo hai fatto già diventare duro!”

Ma io non avevo terminato: mancava la ciliegina sulla torta!

“Papà, mettiti a pecora che ti lecco il buchetto del culo: ho sentito quanto ti piaccia sentirti la mia lingua dentro la rosellina!”

Papà, ansimando sempre di più, si mise subito in posizione: appena lo vidi con il culo alzato gli diedi due sonore sculacciate, come facevo con le mie compagne di giochi saffici quando volevano farsi deliziare il buchetto del culo dalla mia lingua.
Papà vibrava come un fruscello: al porco piacevano le mie attenzioni ed io lo accontentai… gli diedi altre due forti sculacciate!
Papà non poté fare a meno di esternare il suo godimento.

“Si… sì… Lory… amore mio… così! Così, figlia mia… mi fai godere!”

Altre due sculacciate, poi infilai la mano tra le sue cosce e impugnai il cazzo per sondare l’effetto delle sculacciate: uhmmmmm! Un cazzo meravigliosamente duro, ma volevo di più!

“Porco, allargati le chiappe che voglio far godere il tuo buchino!”

Papà ubbidì subito al mio perverso invito: con entrambe le mani si allargò completamente le natiche mostrandomi un eccitantissimo buchetto del culo ancora dilatato a seguito della introduzione delle mie dita.
Non persi tempo: posai la bocca sul buco e cominciai a stuzzicarlo velocemente con la punta della lingua.
Intanto con una mano avevo impugnato il cazzo e avevo preso a segarlo, mentre con l’altra mi ero impadronita di coglioni per massaggiali e strizzarli ritmicamente.
Poi incollai le labbra sul buco e presi a succhiarlo con tutta la forza che avevo: papà cominciò ad urlare il suo piacere, mentre il cazzo era diventato duro da morire.

“Sììììììììì… Lory… sììììììììììì… succhiami il culo che mi fai morire!!! Succhialo… succhialo… anima mia!!!”

Glielo succhiai ancora un po’, poi mi alzai e gli diedi altre due sculacciate.

“Papà, dai, girati… ti voglio dentro! Dai, sfondami la fica!”

Si sdraiò supino, con il cazzo che svettava dal ventre… e mi stese le braccia.

“Vieni, tesoro… vienimi sopra… montami a cavallo e mettitelo dentro: voglio sia tu stessa a sverginarti!”


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