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La maturità - 1


di bird2012
04.07.2013    |    70.626    |    9 9.7
"“Ho sentito che stavi parlando al telefono e non volevo disturbarti!!” “Stavo solo parlando con Vanessa per andare insieme a vedere i quadri… niente di..."
LA MATURITA’
Cap.1


E’ trascorso qualche mese da quel santo giorno: il giorno della maturità di Asia, mia figlia. Ora frequenta l’Università, con un ottimo profitto, come suo solito. E’ la classica figlia che ogni genitore desidera avere: intelligente, solare, educata e rispettosa, studiosa, sempre ammirata e lodata per il suo comportamento! E questo è il lato del “Dr. Jakyll”… ma dentro di lei si cela anche un po’ (solo un po’?) di “Mr. Hide!!!”

Ma forse è meglio iniziare dall’inizio.

Io e mia figlia abitiamo insieme dopo la separazione con mia moglie la quale, per esigenze lavorative, è andata a vivere in un’altra città. Benché divisi, siamo rimasti in ottimi rapporti, tanto che spesso, quando ci vediamo, finiamo sempre a letto per dare libero sfogo alle nostre deliziose porcate.

Il sesso era l’unica cosa che condividevamo alla grande e non ci limitavamo certo ai soli rapporti matrimoniali: frequentavamo non solo altre coppie per deliziose ammucchiate a quattro, ma gradivamo in particolare, specialmente la mia mogliettina, rapporti a tre, con un altro valido maschietto. La mia dolce metà si sentiva completamente a suo agio quando poteva giocare con due uccelli solo per lei e sinceramente, vederla contorcersi mentre io e il nostro occasionale amico la riempivano in tutti i buchi, mi eccitava da impazzire!
Ma avevamo capito che non potevamo seguitare a convivere solo per scopare… potevamo anche scopare e fare i porcellini avendo vite, interessi, ecc. diversi… sempre in grande amicizia.

Tornando ad Asia, come ogni mattina stavo per portarle la colazione a letto: so che si stava preparando per andare a scuola per vedere i quadri: aveva fatto la maturità e mancava solo il responso.
Sentivo che stava parlando al telefono con Vanessa, la sua amica del cuore: certamente stavano prendendo accordi per andare insieme a scuola, ma, essendo la porta della stanza di Asia solo accostata, potei sentire distintamente che l’argomento era tutt’altro!

Mi risuonano ancora in testa le frasi di mia figlia… l’inizio di tutto!

“Sei proprio una puttanella!” diceva a Vanessa… e rideva.

“Lo so, me lo ripeti spesso che te lo vorresti scopare… lo so, lo so che sarebbe eccitantissimo scoparsi il padre della propria amica del cuore, ma addirittura a chiedere il mio aiuto… sei proprio una troietta spudorata!!!” e rideva.

Asia rideva, ma io ero serissimo e fortemente turbato.
Vanessa aveva voglia di scoparmi, io che potevo essere suo padre… non credevo alle mie orecchie, ma da li a qualche minuto avrei sentito ben altro.
Infatti Asia seguitò a parlare.

“Certo, Vanessa, che non hai limite alla perversione: non solo mi lecchi la fica, cosa che d’altronde io ricambio con molto gradimento, ma ti vuoi fare anche mio padre! Si lo so, me lo dici spesso mentre lesbichiamo quale è il tuo più grande desiderio… leccarmi la fica mentre papà ti sfonda il sederino… che troia sei!!!” e giù a ridere.

Io ero rimasto immobile, impietrito, con il vassoio della colazione in mano, incapace di ogni movimento.
Mia figlia… sesso con una donna, ma allora era lesbica… o forse bisex!
Ma da li a qualche attimo ogni mio dubbio sarebbe stato chiarito: con mio grande sollievo!
Mia figlia riprese a parlare, ma era diventata seria.

“Comunque lo sai, ne abbiamo parlato spesso, anche io ho una maledetta voglia di fare sesso con lui, lo sai che ho una infinità di pensieri osceni e incestuosi con lui, ma mi accontenterei anche di fargli solo una sega e il solo pensiero di prenderglielo in mano e sentire le contrazioni del suo uccello mentre schizza mi fa impazzire!!!

Purtroppo non mi sento in grado né ho il coraggio di sedurlo, anche se per casa vado sempre molto svestita, covando qualche inconfessabile speranza! Da quando mamma è andata via abbiamo un rapporto stupendo, ma non so quali potrebbero essere le sue reazioni a mie avances più esplicite!
Lo so con certezza che è un delizioso porcellino: ti ho detto che ho sempre spiato papà e mamma mentre scopavano e, ovviamente, anche i loro discorsi e sapevo perfettamente le porcate che facevano con i loro amici. Ricorderò sempre la prima sera che venni a conoscenza dei loro svaghi sessuali: mentre papà era intento a leccarle la fica, mamma gli confessava di aver goduto come una pazza quando la sera prima l’uccello di papà e quello di un loro amico l’avevano riempita davanti e dietro!

Il pensiero che mamma si godesse due uccelli con il consenso e la partecipazione di papà mi mandò il sangue al cervello! Sentii subito la passera fradicia: quella notte mi sfinii di ditalini, immaginando mamma abbracciata a papà che si impalava sopra il suo cazzo, mentre il loro amico le faceva il culo!
La mattina avevo la fica che mi bruciava per le lunghe manipolazioni notturne e invidiai mia madre per avere un uomo come mio padre accanto che le permetteva di godere dei piaceri della vita!

Sono tutte cose che tu già sai, ma un conto è fare porcate con la propria moglie e un conto è scoparsi la figlia… ce ne vuole… magari con me potrebbe trovarsi bloccato... che ne sai!!!

Comunque le cose della vita non si possono prevedere, per cui se capitasse l'occasione sta tranquilla che non me la lascerei sfuggire, ma ricordati che io ho la precedenza essendo sua figlia! Per cui patti chiari: se dovesse succedere, prima me lo scopo io e poi, se fai la brava, faccio fare qualche giretto anche a te!!!”

E riprese a ridere come una pazza: evidentemente trovava molto divertente prima scoparsi suo padre e poi far togliere lo sfizio anche alla sua amichetta di giochi lesbo!!!

Avevo sentito abbastanza… mia figlia, ed anche la sua amica, desideravano scoparmi e, inoltre, mia figlia era a conoscenza delle porcate che facevamo io e sua madre… e non ci eravamo mai accorti di niente!
Feci dietrofront e tornai in cucina con la colazione e mi misi seduto ad aspettarla.

Dopo pochi minuti arrivò in cucina pronta per uscire… la guardai… Dio santo che bella!!!
Una magliettina attillata che modellava i suoi stupendi seni, ovviamente senza indossare reggiseno: alla sua età di 20enne non ne aveva certo bisogno!
Una mini gonna a vita bassa come prevedeva la moda, cioè far vedere il bordi delle mutandine!! Uno spettacolo di per se già abbastanza eccitante… ma poi dopo aver sentito la telefonata!!!!

“Papà, non mi vuoi più bene? Oggi niente colazione a letto?” Sempre sorridente.

“Ho sentito che stavi parlando al telefono e non volevo disturbarti!!”

“Stavo solo parlando con Vanessa per andare insieme a vedere i quadri… niente di particolarmente privato.”

Quindi esternare il desiderio di scoparsi il padre non rientra nella sfera della privacy!!! Povero me!!!

“Adesso scappo che faccio tardi… ci vediamo dopo!”

Si avvicinò e mi dette un bacetto sulla guancia. Ne approfittai per sussurrarle:

“Se vai in giro vestita così c’è pericolo che ti stuprino!!”

Sorrise.

“Sai bene che sono in grado di difendermi!! Mi faccio stuprare solo da chi voglio io!!”

Altro sorriso e uscì.
E’ vero, da molti anni frequentava una palestra di arti marziali e aveva raggiunto il grado di cintura nera… per cui, come aveva detto, poteva decidere liberamente da chi farsi scopare!!!

Ripensavo continuamente alla telefonata.
Asia, se si fosse presentata l’occasione giusta, non si sarebbe tirata indietro!!! Ma io??? Come mi sarei comportato? Conoscendo i suoi desideri, avrei cercato di sfuggire le occasioni, oppure le avrei cercate, sapendo che lei non aspettava altro?

Non lo sapevo! Sapevo solo che avevo il cazzo dritto da un’ora immaginando di fare sesso con mia figlia, lasciarmi completamente andare senza pensare a niente! In fin dei conti era maggiorenne ed era lei che lo voleva! Si… però era mia figlia!!! Ma la cosa strana, ma forse non era tanto strana, è che quando pensavo fosse mia figlia invece di diseccitarmi mi sembrava che l’erezione avesse un ulteriore sussulto!!!
Aveva 20 anni, era più grande delle altre sue amiche di scuola in quanto, a causa di miei vari spostamenti per questioni di lavoro, aveva iniziato la scuola più tardi del normale: una stupenda e libidinosa 20enne che voleva farsi il padre!!!

Ma ormai non avevo più tempo per pensare!
Sentii aprirsi la porta di casa… Asia era tornata!!!

“Papà… papà… sono stata promossa! Con il massimo dei voti!!!”

Mi alzai, le andai incontro, mi gettò le braccia al collo e mi abbracciò forte. Anche io l’abbracciai… e la strinsi.

“Tesoro, sono veramente fiero e orgoglioso di te! Brava! Sabato sera, se non hai impegni, festeggiamo: la maturità è una cosa importante!!!”

Mi sembrò di percepire una ulteriore stretta del suo abbraccio.

“Tranquillo, papà… per stare con te disdico qualunque impegno!!”

Questa sua dichiarazione di affetto non fece altro che aumentare la mia erezione!
Eravamo abbracciati guancia a guancia, con i nostri ventri a contatto… non poteva non sentire la mia erezione!!! Ma lei rimase ferma: non si scostò di un millimetro!!!

“L’ho detto perché penso che forse preferisci festeggiare con i tuoi coetanei piuttosto che con un vecchio 40enne!!! Lo capirei e non mi offenderei!”

Forse mi sbagliavo… o no? Sentii una leggera pressione del suo ventre contro il mio! Ormai il suo pube era a stretto contatto con il mio cazzo duro all’inverosimile!!!

Avvicinò le sue labbra al mio orecchio, gli posò sopra un delicatissimo bacio che mi fece rabbrividire e mi sussurrò:

“Io invece preferisco di gran lunga un vecchio 40enne come te… per qualunque mia esigenza!!!”

E alla parola “esigenza” sentii che allargava le gambe, posizionò bene la fica contro il mio cazzo e ce la spinse contro!

Ebbi un riflesso condizionato… anche io spinsi il cazzo contro la sua fica!

Il tempo passava, ma noi rimanevamo abbracciati… senza parlare… a spingere i ventri uno contro l’altra… ormai i nostri corpi combaciavano perfettamente.

Provai a parlare…

“Asia, tesoro… staccati!!!”

La sua risposta fu perentoria… e mi spiazzò!

“Papà… non ci penso proprio!!! E poi… se non ti stacchi tu perché devo farlo io? Sto così bene…”

Provai a replicare.

“Ma sei mia…”

Non mi fece finire: mi mise una mano sopra le labbra per tacitarmi.

“Zitto! Non dire niente! Ti prego… non rovinare questo meraviglioso momento!!!”

Mi afferrò le natiche con entrambe le mani, attirò il mio ventre contro il suo e cominciò a sfregare la fica contro il mio cazzo!
Scostò il busto dal mio per facilitare la spinta del suo bacino contro il mio.
Guardai il suo volto: mi fissava con i suoi splendidi occhi verdi… era in estasi, era l'immagine della felicità!!!

Il suo respiro era affannato, aprì la bocca per respirare profondamente… .
In preda ad una profonda eccitazione, le parole le uscivano a malapena dalla bocca.

“Rimani fermo… ci penso io! Ti prego… ti voglio godere come ho sempre sognato!!!”

Tirò fuori la lingua e la passò lungo le labbra… evidente segno di eccitazione e libidine!
Seguitò a sfregare con forza il grillo contro il mio cazzo!
Anche se i nostri sessi erano coperti dai vestiti, l’eccitazione era indescrivibile! Non avevo mai provato una erezione così prorompente… e anche i suoi gemiti ne erano una riprova.

“Dio santo, papà… quanto sei duro… hai un paletto di marmo tra le gambe… che meraviglia!!! Proprio come piace a me!!! Il pensiero sia stata io a fartelo diventare così duro mi fa impazzire! Dio mio… si… ti ho fatto addrizzare il cazzo! Il tuo cazzo… il tuo cazzo… Madonna… solo a pronunciare questa parola sento la passera in fiamme!!!”

Il suo sfregamento contro il mio uccello mi stava mandando fuori di testa! Non potei fare a meno di incitarla.

“Asia, tesoro mio… sei stupenda! Mi fai impazzire!!! Dio santo… la tua fica contro il mio cazzo… ti stai sgrillettando contro il mio cazzo!!!”

“Si, ti sento quanto sei duro!!! Sono felice di renderlo così duro: significa che apprezzi le mie attenzioni nei tuoi confronti… e la cosa mi rende felice da impazzire!!! Finalmente, papà… ti sei accorto di me, di tua figlia! Anche io sono una donna… con tutti i desideri di una donna… anche quelli più inconfessabili! Papà, sappi che anche io sono una donna come mamma!”

Sentii un brivido… forse voleva farmi capire che anche lei era una porca come sua madre!
Poi seguitò, come se parlasse a se stessa.

“Madonnina santa! Cazzo!!! No!!! Già sto per venire… questo cazzo contro la fica mi toglie ogni resistenza!! Asia, fermati… riposati, non venire subito… goditi tuo padre con calma!”

Interruppe lo sfregamento e scostò il bacino dal mio.
Si accosciò lentamente davanti a me, scoprì il seno e cominciò a strofinarlo contro il mio cazzo, sopra i calzoni… prima la tetta destra, poi la sinistra! E mentre espletava questo delizioso servizietto, gemeva e si lamentava come una maialina ed esternava tutte le sue sensazioni e desideri!

“Vedi papà… così mi piace godere!!! Con calma! Mi piace portare sia me stessa che te all’esasperazione sessuale! Non mi piace il tutto e subito: so che potrei allargare le cosce e farmi scopare… la mia passera non aspetta altro… ma non voglio! Voglio desiderare il tuo cazzo, immaginare a cosa proverò quando mi impalerà in tutti i buchi!

Ugualmente per te! Dovrai svegliarti la notte con il desiderio di leccarmi la fica e dissetarti dei miei umori! Dio mio! A forza di strofinare i miei seni, mi stanno scoppiando i capezzoli dal piacere! Cazzo santo! Ho la fica fradicia… non ce la faccio più!!!”

Si rimise in piedi davanti a me, si alzò la gonna e pose la sua fica, questa volta coperta solo dalle mutandine, nuovamente a contatto del mio cazzo e mi afferrò di nuovo le natiche e spinse il mio ventre contro il suo… il suo viso era una maschera di libidine!!!

“Papà! Papà… guardami!! Adesso non mi fermo più e me ne vengo sopra il tuo cazzo!!!”

A gambe larghe, cominciò a sfregare velocemente la fica contro il mio cazzo e gemeva senza ritegno.

“Dio… Dio… mi piace! Il cazzo di mio padre mi piace, mi fa godere come piace a me! Madonna!!! Sto venendo!!! Siii!! Cosìì!!! Mi sento porcaaa!! Depravataaa!!! Così mi piace godere… sìììììììììì… sto venendo sopra il cazzo di mio padreeee!!!! Papààà… ti adoro… tra le tue braccia mi fai sentire una puttana…”

E mentre stava venendo dando furiosi colpi di fica contro il mio ventre, avvicinò la bocca alla mia.

“Papààà!!! Ti pregooo!!!”

Raccolsi il suo invito: incollai la mia bocca alla sua, così desiderosa di piaceri proibiti.
Ci baciammo!!!
Sentii la sua lingua infilarsi subito tra le mie labbra e frullarmi in bocca vorticosamente, leccare la mia lingua, il mio palato!
Sentii la sua saliva riempirmi la bocca… ingoiai con piacere e le passai la mia! Mi imitò, ingoiando tutto, e, alla fine, schioccò le labbra di gusto!!!

“Uhm!!! E’ meraviglioso, papà… meraviglioso! Non avrei mai immaginato fosse così eccitante baciarti in bocca… è proprio stupendo limonare con il proprio padre… si, non c’è niente di meglio!!!”

Mi baciò di nuovo, infilandomi ancora tutta la lingua in bocca… non volevo certo deluderla, per cui ripresi a succhiargliela con passione.
Eravamo ancora abbracciati, stretti: da quando aveva raggiunto l’orgasmo non aveva staccato di un millimetro il suo ventre dal mio! Il mio cazzo era ancora incollato divinamente e durissimo contro la sua fica!

All’improvviso si staccò dal bacio e mi sussurrò:

“Ti dispiace se sono io a prendere l’iniziativa? Mi fa impazzire poter essere io a condurre il gioco… lo trovo erotico ed eccitante… essere io a decidere cosa fare, come farlo e quando farlo!”

“Certo tesoro, mi piace vederti eccitata… fa ciò che vuoi!!!”

“Me la vuoi vedere? Mi eccita da impazzire fartela vedere! Dopo la venuta è completamente fradicia… la vuoi vedere?”

Pensavo di impazzire!
Mia figlia desiderava farmi vedere la fica, ma voleva sentirlo dire dalle mie labbra!
Mi lasciai completamente andare!

“E me lo chiedi tesoro? Angelo mio!!! Si! Si! Fammela vedere… fammi vedere la tua passerina!!!”

Mi fissò con una espressione al colmo della libidine.

“No, papà… ti prego! Chiamiamo le cose con il giusto nome che appartiene loro! La passerina è delle bambine, quando neanche lontanamente immaginano il piacere che procurerà loro! Io ti faccio vedere la mia fica, sempre desiderosa di provare piacere! E questa delizia che hai tra le gambe e che con la sua splendida durezza mi ha fatto venire, è il tuo cazzo… il cazzo che mi farà provare tante gioie! Mi piace usare termini volgari quando faccio sesso… aumenta la mia eccitazione! Vieni, papà… vieni… guardami la fica!”

Si staccò dall’abbraccio, si alzò la gonna fin sopra il ventre e si adagiò sul divano, allargando oscenamente le cosce!! Dio santo che immagine stupenda!!! La sua fica, coperta solo dalle minuscole mutandine, era offerta libidinosamente ai miei sguardi!

La fissavo ammutolito.
Ritengo estremamente eccitante ammirare una fica coperta solo dalle mutandine… e poi quella apparteneva a mia figlia!
Il cazzo mi stava scoppiando!
Il viso di Asia era irriconoscibile: era la libidine fatta donna!

“Papà, vieni… accarezzamela… sopra le mutandine… senti come sono bagnate!!”

Mi sentivo completamente nelle sue mani, ma sinceramente la cosa non mi dispiaceva affatto!
Mi avvicinai e vidi che allargava di più le gambe… posai la mano sopra la fica e sentii le mutandine intrise dei suoi succhi.

“Uhm!!! Dio mio… Asia!!!!”

Posò la sua mano sopra la mia e me la spinse contro la fica!

“Hai sentito come sono bagnata!!! Tutto merito tuo!!! Dio mio: il gusto del proibito, della perversione… papà, mi fai impazzire! Ma adesso guardamela… nuda! Toglimi le mutandine… piano… scoprila lentamente… come quando spizzi le carte a poker! Dai… voglio vedere l’espressione del tuo viso mentre me la guardi!”

Non avevo uno specchio per osservare la mia espressione: sapevo solo che una libidine così non l’avevo mai provata! Un gioco erotico che portava all’esasperazione!
Afferrai con entrambe le mani i bordi delle mutandine e cominciai a farle scendere lentamente… Asia non stava nella pelle!

“Si, bravo… così… mi eccita!!! Dai, porco… guarda la fica di tua figlia!”

Scoprii il monte di venere… mi fermai per ammirarlo!
Completamente depilato, con sopra tatuato uno splendido angelo a colori con le ali aperte.
Mia figlia stava osservando ogni mia mossa.

“Ti piace il mio angelo? L’ho tatuato lì per un preciso significato… indovini?”

“Il disegno è stupendo, ma non capisco il significato.”

“Beh! Gli angeli non stanno in Paradiso? Quindi anche il mio angelo l’ho messo al posto giusto… non credi?”

Sentii un brivido nella schiena!
Dopo 20 anni solo allora cominciavo a conoscere mia figlia!
Seguitai a far scendere le mutandine.
Ecco il suo grilletto, la fonte del suo piacere!
Lo fissai estasiato! Era stupendamente eretto e spuntava maestoso tra le labbra… per la sua grandezza sembrava la falange del mignolo!
Ero sbalordito e mi venne una gran voglia di mettermelo in bocca e succhiarlo, ma avevo capito che non dovevo essere io a prendere decisioni! Non potei fare a meno di esprimere la mia meraviglia.

“Madonna santa… che grilletto! Sembra un piccolo cazzo… che voglia di succhiartelo!!”

“Sono felice che ti piaccia! Ma adesso accontentati solo di vedere! Avrai tutto di me, anche ciò che non penseresti neanche lontanamente, ma tutto a suo tempo! Comunque ti anticipo che è così sviluppato a causa di molteplici succhiate… ma ti racconterò tutto con calma… adesso seguita!”

Ed io ubbidiente seguitai a far scivolare le mutandine, ma ormai ero arrivato al traguardo! La sua vagina, completamente aperta e colma di umori, comparve al mio sguardo voglioso in tutta la sua splendida oscenità!

“Dio santo… che splendore!!!”

Ormai tutta la sua fica era completamente esposta al mio sguardo. Le sfilai completamente le mutandine per godermi con calma lo spettacolo. Asia mi fissò e allargò completamente le cosce.

“Ti piace, papà? Ti prego, dimmelo, ti piace guardarmi la fica? Ti eccita? A me fa impazzire fartela vedere!”

Il suo volto era una maschera di piacere! Ed anche io non riuscivo più a ragionare.

“Sei stupenda, amore… la tua fica è stupenda! Poi in questa posizione così oscena sei così desiderabile… sto scoppiando!”

“Lo so, papà, ma abbi pazienza: lo so che così scosciata ci vorrebbe poco a infilarmi il cazzo dentro e scoparmi come una troia cosa che, sinceramente, desidero con tutta l’anima… ma non ora. Come ti ho detto mi piace portare la nostra eccitazione al massimo livello, per poi lasciarmi andare… e non te ne pentirai!
Ma adesso tocca a te: tiralo fuori… fammelo vedere… il tuo cazzo, l’oggetto dei miei perversi desideri segreti da quando l’ho visto la prima volta… era enorme, un uccello enorme… e lo stavi mettendo nel culo di mamma… lei urlava come una maiala nel sentirselo dentro! Lo so che mamma è una gran porca e che le piace molto il cazzo… credo di aver ripreso da lei! Da quella sera ogni volta che mi sgrilletto la fica ho la visione del tuo uccello davanti agli occhi!”

Non aspettavo altro! Mi sbottonai lentamente la patta e lo tirai fuori: sono abbastanza dotato e le mie molteplici amanti ne sono sempre molto soddisfatte! Chissà se sarei riuscito a soddisfare anche i desideri di mia figlia!

Avevo l’impressione che la forte eccitazione accumulata me lo ha avesse reso ancora più grosso e duro: ormai più di 20 cm di cazzo erano fuori dei miei pantaloni davanti allo sguardo di mia figlia!

Non poté fare a meno di emettere una esclamazione di piacere e meraviglia!

“Madonnina santa! Proprio come lo ricordavo… bello, grande, duro! Che voglia di prendermelo in bocca… sentirmi la cappella calda tra le labbra, ma ora ho altri desideri da realizzare! Papà, ti prego… segati mentre mi guardi la fica! L’ho sempre desiderato, vederti segare il cazzo mentre mi guardi! Dai, ti prego… segati per me! Per aumentare il tuo piacere te la allargo: guarda, te l’apro con tutte e due le mani… ce l’ho tutta aperta… per te! Godi, papà, godi… ma ti prego, avvertimi quando stai per venire!”

Ormai non avevo più capacità di intendere e volere: mi afferrai il cazzo, mi avvicinai di più a lei e cominciai a segarmi.
Lentamente, facendo in modo da lasciare sempre la cappella scoperta al suo sguardo… e accompagnai la mia masturbazione con commenti lascivi ed osceni.

“Tesoro, guardami… mi sto segando per te, per realizzare il tuo perverso desiderio di vedere tuo padre segarsi mentre ti guarda la fica! La tua fica è stupenda, mi piace molto, ma a te piace il mio cazzo? Guarda come lo hai fatto diventare con i tuoi giochi erotici! Devo confessarti che mi piaci così porca, vederti così scosciata con la fica aperta per il mio e il tuo piacere: sei una amabile maialina che si tiene la fica aperta per far sborrare il suo papà! Uhmmm! Te la terrai così aperta anche quando te lo infilerò nella fica? Dio mio… non ce la faccio più… sto per venire… sto per sborrare!!”

Appena Asia sentì che stavo per venire, mi fermò.

“No, papà… fermati, ti prego! Finisco io!!!”

Io ero in piedi e lei venne a mettersi in ginocchio davanti a me, con il cazzo all’altezza del suo viso.
Mi afferrò il cazzo con entrambe le mani e cominciò a segarlo.

“Una sega a due mani! Ho sempre desiderato farti una sega a due mani e farti sborrare l’anima… finalmente è arrivato il momento di vedere il tuo cazzo schizzare la sborra! Uhmmm!!! Che delizia sentirselo in mano, così duro, così caldo e tra un po’ sentirò le sue contrazioni mentre schizza! Madonna che gusto! Ma mi piace anche sentirmelo in mano bello bagnato!”

Avvicinò le mani alla bocca, le riempì di saliva che spalmò con libidine lungo tutto il cazzo!
Riprese a segarmi con entrambe le mani.

“Dai, papà… fammi vedere come schizzi! Ti prego… e dimmelo, avvertimi quando stai per sborrare!”

Ormai ogni resistenza era vana… stavo arrivando!

“Tesoro! Eccomi! Ci sono… sto per sborrare! Non ti fermare ti prego che vengo!”

“Daiiii…. Sborrami… sborramiiii…. Sul visooooo… Inondami il visoooooooo!!!”

Posizionò il cazzo verso il suo viso e seguitò a segarlo a due mani lasciando sempre la cappella scoperta per vedere gli zampilli di sborra che sprizzavano dal cazzo… e li diresse tutti contro il suo viso… mentre seguitava ad incitarmi…

“Così… così… sborramiiii… papà… sborrami… sul viso… sul viso… come nei miei sogniiii!!!”

Sulle gote, sugli occhi, sulla fronte, sulle labbra, non lasciò un centimetro quadrato di pelle senza sborra!
Il cazzo smise di eiaculare: allora strofinò la cappella sul suo viso per spalmarci sopra tutto lo sperma.
Pensavo fosse finito… ma non conoscevo Asia: mi fissò con uno sguardo pieno di libidine e perversione e sussurrò.

“Adesso sentiamo il suo sapore!”

Con il dito indice raccolse a più riprese tutta la sborra che le copriva il volto e se la portò tra le labbra: ad ogni raccolta, succhiava il dito golosamente per gustare fino in fondo il sapore del mio sperma.

“Uhmmm!!! Che gusto assaporare la tua sborra! Mi piace fare queste porcate… è questo il sesso che mi manda ai pazzi! Pensa a quando berrò la tua sborra direttamente da questa meravigliosa fonte che è il tuo cazzo! Dio… sentirmi i tuoi schizzi in gola… sentirmi la bocca piena di questa deliziosa crema… ma, come dice la pubblicità… l’attesa del godimento è già per se stesso un godimento! Adesso soffriamo nell’attesa… ma tranquillo, papà… ti succhierò il cazzo fino all’ultima goccia quando meno te lo aspetti!”

Il comportamento depravato di Asia mi aveva lasciato senza parole.
Non mi reggevo in piedi… la sborrata mi aveva stremato.
Si alzò dal divano, deliziosamente oscena con il suo viso ancora unto di sborra e mi fissò sorridendo.

“Forse noi due adesso dovremmo parlare!”

“Si, penso sia proprio il caso!”

“E’ confermato per sabato sera? Festeggiamo la mia maturità?

Notai il tono accentuato sulla parola “maturità”.

“Certo… sempre se sei ancora d’accordo!”

Avvicinò le labbra piene di sperma alle mie e mi diede un leggero bacio… rabbrividii!

“Adesso più che mai… specie dopo il nostro primo incontro ravvicinato!!!! Organizzo io?”

“Certo… ormai siamo d’accordo: conduci tu la danza!”

Mi diede un altro leggero bacio sulle labbra.

“O.K. Conduco io… e non te ne pentirai! Adesso mi faccio una doccia e vado da Vanessa… mangio da lei… ci vediamo questa sera!”

Ebbi l’impressione che non vedesse l’ora di raccontare alla sua amica gli ultimi avvenimenti!!

Mentre si dirigeva verso il bagno si fermò e si girò verso me.

“Papà, ci vediamo quando torno… abbiamo tante cose da dirci… anche molto spinte!”

Ormai avevo capito l’indole di mia figlia e volevo stare al suo gioco.

“E mi lasci tutto questo tempo a cazzo dritto?”

Mi sorrise, si avvicinò e mi pose una mano sul pacco.

“Non puoi neanche lontanamente immaginare quanto io sia felice pensando che hai il cazzo dritto pensando a me! Ma promettimi che non ti segherai pensando alla mia fica: dovrai segarti solo davanti a me… mentre ti guardo! Promettimelo!!”

“Promesso, tesoro: mi segherò soltanto quando tu mi guardi!”

Mi strinse il cazzo e mi morse il labbro: l’abbracciai!
La sentii fremere, mentre mi sussurrava languidamente:

“Grazie, amore… non te ne pentirai! Ripagherò i tuoi sacrifici… credo che il mio culetto sia il giusto premio!”


Continua…
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