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La mia futura nuora - 4


di bird2012
29.03.2012    |    60.232    |    4 9.7
"Il piacere del proibito, della trasgressione, della perversione potrebbero farti perdere la ragione..."
La mia futura nuora

4° Cap. – Riunione di famiglia

Non raccontai né a Marta né a mio figlio l’incontro avuto con Sandro.
Dissi solo a Franco:

“Dì a Marta che è confermato l’invito per sabato sera… verrà insieme al papà… a Sandro già lo ho detto..”

Franco mi guardò con uno sguardo interrogativo e un sorrisetto da furbetto.

“Devo aspettarmi qualcosa di buono?”

“Ci saranno pietanze per tutti i gusti… per chi le saprà apprezzare…”

E venne il sabato.

La serata trascorse in una atmosfera altamente sensuale… battute salaci… doppi sensi… ma la cosa che più mi intrigava erano gli sguardi che mi davano i “tre porcellini”…. sembrava che ognuno aspettasse da me l’inizio delle danze… nei loro occhi scrutavo una gran voglia di perverse porcate, ma nessuno aveva il coraggio di fare la prima mossa…

La cena fu deliziosa… frutti di mare altamente afrodisiaci, anche se, certamente, non ce ne era bisogno… il tutto innaffiato con un superbo vinello bianco fresco che contribuiva ad eliminare le residue timidezze…
Terminato di mangiare mi rivolsi a Franco.

“Mentre Marta ed io sparecchiamo, offri qualcosa a Sandro… aspettateci in salotto che vi raggiungiamo subito…”

Appena entrate in cucina Marta mi abbracciò e mi infilò una mano sotto la gonna, fino a toccarmi la fica sopra le mutandine…

“Oh, mamma… sei stupenda… mi fai impazzire… ho una gran voglia di te… ho sempre davanti agli occhi la tua splendida fica e sento ancora la tua lingua sul mio grilletto…”

Incollò le sue labbra sulle mie e mi ficcò tutta la lingua in bocca, che io cominciai a succhiare con passione.

“Fai piano… di là c’è tuo padre e può sentirci…”

“Magari… sarebbe ora che si accorgesse di sua figlia…”

Ovviamente non immaginava cosa l’attendesse.
Le misi anche io una mano sotto la gonna… le mie dita incontrarono la carne della sua fica completamente umida… la piccola era senza mutandine…

“Sei senza mutandine… sei proprio una gran porcellina…”

“Ho deciso di non indossarle quando so di incontrarti… voglio essere sempre pronta per gustare una tua carezza… anche solo di sfuggita… oh!!! Mamma… mi hai stregato…”

“Piccola mia… le tue parole mi illanguidiscono e mi accendono di desiderio…”

Le spinsi delicatamente il medio nella vagina… emise un lungo gemito mentre allargava le gambe e si accosciava leggermente per permettermi di penetrarla in profondità…

“Ohhhh!!!! Siiiiiii!!!!!”

La baciai e le riempii la bocca di saliva… Franco e Sandro ci aspettavano… mi staccai a malincuore…

“Andiamo… ci stanno aspettando…”

“Uhmmm! Mamma… ti prego… sto scoppiando… non ce la faccio più… andiamo in bagno… leccamela… fammi venire…”

“Tesoro… lo vorrei anche io… ma calmiamoci un pochino… la serata deve ancora cominciare…”

Mi guardò con aria interrogativa, ma prima che potesse chiedermi qualcosa mi diressi in salotto.
Franco e Sandro stavano centellinando due drink seduti sulle poltrone.

“A noi non offrite niente?”

Mentre Franco ci preparava i bicchierini, io e Marta ci sedemmo sul divano, una accanto all’altra, di fronte a Franco e a Sandro.
Misi una mano intorno alla spalla di Marta e la strinsi a me… la sentii vibrare.
Iniziai il mio show…

“Sandro, io e tua figlia dobbiamo farti una confessione… Marta, purtroppo non ha più una mamma e io non ho una figlia femmina, per cui, se tu sei d’accordo, Marta ha deciso, con mia grande gioia e approvazione, di chiamarmi “mamma”… ti dispiace?”

“Non solo non mi dispiace, ma sinceramente sono contento che mia figlia abbia una seconda mamma…”

Mi rivolsi a Marta…

“Sei contenta?”

“Ohh!! Si… mamma… tanto…”

Si avvicinò al mio viso e mi dette un leggero, ma carico di sensualità, bacio sulle labbra… questa volta fui io a sentire un brivido di piacere tra le gambe… baciarmi in bocca davanti al padre… per di più non fu un bacio sfuggente… Marta si trattenne a contatto delle mie labbra molto più del dovuto…

Guardai Sandro… la sua espressione mostrava tutta la sua sorpresa al comportamento inaspettato della figlia…
Mi rivolsi ancora a Marta.

“Vuoi bene al tuo papà?”

“Moltissimo… lui lo sa che lo amo molto…”

La conversazione stava prendendo una strada senza ritorno… proprio come desideravo…

“So che anche il tuo papà ti ama molto…”

“Ma lui non me lo dimostra mai!!!”

“Sono certa che lo blocca la timidezza nei confronti della figlia… perché non glielo dimostri prima tu quanto gli vuoi bene? Sono certa che dopo il tuo papà ricambierà con tutto il cuore il tuo affetto…”

Guardai Sandro e mio figlio… la tensione emotiva si poteva toccare con mano… strinsi forte Marta e le poggiai la mano sulla parte di coscia scoperta…

“Allora… vuoi dimostrare al tuo papà quanto lo ami?”

Marta rimase qualche attimo in silenzio… poi sussurrò dolcemente…

“Si… lo voglio tanto…”

“Allora fagliela vedere… non essere timida… sono certa che il tuo papà muore dalla voglia di vedere la tua deliziosa passerina… vero Sandro?”

Il mio futuro consuocero non aveva la forza di parlare… aveva una espressione carica di libidine… e fissava sua figlia… in attesa di ciò che aveva sempre desiderato… e forse rammentava ciò che avevo detto di lei durante il nostro intimo pranzetto…

“Vuoi che ti aiuti io?”

Cominciai a salire con la mano lungo la coscia sotto la gonna fino ad arrivare alla fica…

“Però… Marta, tesoro di mamma… sei proprio piena di sorprese… pensa Sandro che tua figlia non indossa mutandine… è proprio una dolce maialina… guarda!!!”

Alzai la mano sollevando la gonna fino alla vita… le cosce e il pube scoperto comparvero ai nostri occhi…
Marta, però, aveva le gambe ancora abbastanza chiuse che impedivano di vedere completamente la sua fica… le misi una mano sul seno e le strizzai teneramente un capezzolo… emise un leggero lamento di piacere…

“Amore, apriti… fagliela vedere come piace a te…”

“Si… si… eccolaaa!!! Papà… guardami… guardala…”

Alzò le gambe, piegò le ginocchia e allargò completamente le cosce… la sua fica aperta e umida comparve in tutta la sua oscena bellezza…

“Guardala… guardala papà… ti piace la mia fica?...”

Sandro aveva il viso stravolto… istintivamente aveva poggiato la mano sulla patta dei pantaloni e aveva preso a massaggiarsi il cazzo… come stava facendo, d'altronde, Franco che, benché conoscesse molto bene la fica della sua fidanzata, si vedeva come fosse fortemente eccitato dalla situazione…
Sandro non ce la fece più a tacere…

“Dio… sei stupenda Marta… hai una fica meravigliosa… come sei bella… così oscena…”

“Ti piace vedere la fica di tua figlia, vero papà? Sei un porco… proprio come piaci a me… adesso te la allargo di più, così puoi vederla meglio…”

Mise le mani sulle labbra della fica e le aprì… la vagina colma di umori era lì, come una bocca affamata, pronta a godere a far godere… ormai la strada era spianata… non era più il tempo delle parole… ma dei fatti… la mia fregna vibrava di desiderio… appuntai due dita all’ingresso della vagina di Marta e le spinsi nel suo ventre… scivolarono fino all’utero immerse in un lago di umori.

“Aaaaaaahhhh!!!! Siiii!!! Siiii… mamma penetrami… mi piacciono le tue dita… ficcamele dentroooo!!! Dentrooo!!!...”

“Sandro, la tua piccola è bagnata come una troia… si è eccitata la porcella vedendo il padre che le guarda la fica… senti, tesoro, il sapore della tua dolce fregna…”

Tolsi le dita colme del suo miele e gliele misi in bocca… cominciò a succhiarle con avidità…

“Slurp… slurp… che buon sapore ha la mia fica… mi piace succhiare le dita che sanno di fica…”

“Bravo il mio tesoro… ma non pensi che ormai sia il tempo di succhiare il cazzo del tuo papà? Guarda come sta soffrendo… vuoi farlo morire dall’eccitazione?”

“No… prima voglio che sia lui a dimostrare il suo amore per me… papà vieni… leccami la fica… ti voglio godere in bocca…”

Il padre la guardava incredulo… stava vivendo un sogno? Leccare la fica della figlia… sentire il suo sapore…

“Sandro, che aspetti? Spogliati… non vedi che tua figlia vuole godere? Franco, spogliamoci anche noi, partecipiamo all’iniziazione della tua donna all’amore incestuoso…”

In un attimo ci spogliammo e aiutammo a spogliarsi anche Marta… io e lei rimanemmo con le calze autoreggenti fumèe che sapientemente avevamo indossato per la serata.
Marta riprese la sua posizione sul divano completamente scosciata… mi misi seduta vicino a lei e allargai anche io completamente le cosce per mostrare la mia fregna, su cui cominciai a passare le dita lungo tutto lo spacco.

Nonostante Marta fosse capace di ricevere cazzi del calibro di quello di mio figlio, la sua fica rosa, con peli solo sul pube in quanto le piaceva depilarla, sembrava la fica di una adolescente alle prime esperienze.

La mia, invece, era diversa… era una fregna di donna matura… libidinosa… disponibile… abituata a prendere anche due cazzi contemporaneamente… tutta contornata da peli che io sapientemente acconciavo in maniera da lasciare lo spacco della fica sempre scoperto e disponibile agli sguardi dei miei amanti… era una fica oscena… deliziosamente oscena… da zoccola pronta a tutto…
Lo sguardo di Sandro tra le mie cosce era tutto un programma…

“Stai tranquillo, Sandro… assaggerai anche la mia fica… ma per me c’è tempo… ora pensa a tua figlia… vieni… inginocchiati tra le sue cosce e rendi omaggio alla fica che ti offre con tanto amore…”

“Si, papà… vieni… dammi la tua bocca…”

Sandro si inginocchiò tra le sue cosce… misi una mano sulla sua nuca e gli spinsi la testa sulla fica della figlia…

“Leccala… porco… lecca tua figlia… falla godere… Franco… tu mettile il cazzo in bocca…”

Marta cominciò a mugolare.

“Papà… dai… leccamela tutta…”

Girò il viso verso Franco, imboccò il cazzo e cominciò a succhiarlo, mentre Franco se lo segava.
Seguitavo a spingere la testa di Sandro contro la fica della figlia… sembrava un invasato… leccava, succhiava, ci strofinava sopra il viso, mordeva il grilletto, ci sputava sopra per poi risucchiare rumorosamente la saliva… poi scendeva con la lingua fino a leccarle tutto il buco del culo.
Marta gemeva dal piacere… ogni tanto toglieva dalla bocca del cazzo di Franco per esternare il suo godimento ed incitare suo padre…

“Bravo papà… leccamela tutta… mangiamela… avevo sempre immaginato che eri un abile leccatore di fica… uhmmm!!! Adesso ne ho la prova… leccami tutta… anche il culo… mi piace godere con il culo…” e riprendeva a succhiare il cazzo del suo uomo…

Sapevo quanto le piacesse farsi fare il culo… perché non accontentarla… infilai la mano sotto il viso di Sandro, appuntai due dita sul buchetto del culo di Marta e spinsi ficcandogliele completamente nel culo… sapevo della sensibilità delle sue pareti anali… emise un grugnito come una troia ferita…

“Grrrrrr!!!... uhmmm… godo nel culo… papààà… il grillettoooo!!... succhialooo!!!... vengooo!!! Ti vengo in boccaaa!!!... ti sbrodolo in boccaaa!!!”

Presi ad incularla con violenza… estraevo le dita per rificcargliele nel culo con un colpo secco, mentre il padre le succhiava il grilletto a morte…
Marta aveva avuto il suo primo devastante orgasmo sotto la bocca del padre…
Franco la baciò con passione…

“Amore… stiamo realizzando i nostri sogni… vederti a cosce larghe godere in bocca a tuo padre è un piacere inimmaginabile… ma abbiamo ancora tanti desideri, vero?”

“Oh!... si, Franco… anima mia… è stupendo… è proprio come lo abbiamo sempre immaginato… forse la realtà è anche migliore dell’immaginazione… godere con il proprio genitore… tu lo sai… quando hai inculato tua madre… è tutta un’altra cosa… è un piacere perverso… sapere che la lingua che mi martoriava il grilletto era quella di mio padre… solo chi lo ha provato può capirlo… ma voglio di più… vi voglio tutti e due dentro… sventratemi, ma fatemi godere…”

La mia piccola troia imparava presto…

“Marta, adesso devi ricambiare il servizietto che ti ha fatto tuo padre… voglio vederti succhiargli il cazzo…”

“Hai ragione… ancora non ho sentito il suo sapore… vieni, papà, sdraiati sul divano, allarga e piega le gambe… ti voglio leccare tutto… anche il buchino…”

Sandro era fuori di se…

“Piccola mia… sei una porca depravata… mi stai facendo provare piaceri inimmaginabili… ti amo…”

Abbracciò Marta e la baciò con passione… le lingue si intrecciavano in un osceno bacio incestuoso… Marta leccava il viso del padre come una cagna pulendolo di tutti gli umori della sua fica che gli avevano riempito il viso… vedere padre e figlia baciarsi e leccarsi in maniera così selvaggia era una scena altamente erotica…

Mi avvicinai a Franco, gli presi il cazzo in mano e gli ficcai la lingua tra le labbra… ricambiò subito sputandomi in bocca un bel po’ di saliva che assaporai con gusto per poi risputargliela in bocca…
Marta seguitava a coprire il padre di baci e leccate…

“Papà… dimmi che ti piaccio… così porca… voglio esaudire ogni tuo desiderio, anche il più perverso e depravato… potrai godere del mio corpo quando e come vuoi… vero Franco?”

“Certo, tesoro… è sempre stato nei nostri desideri…”

Seguitavo a segare il cazzo di mio figlio mentre lui aveva messo la mano tra le mie natiche e aveva preso a titillarmi il buchetto.

“La tua futura moglie si è già fatta un amante… sei geloso?”

“No, affatto, la cosa mi intriga e mi eccita… e poi anche io ho la mia amante che non cambierei per tutto l’oro del mondo…”

Così dicendo mi fissò sorridendo, mi spinse un dito nel culo e mi strinse a se dandomi due leggeri bacetti sugli occhi… mi sentii illanguidire… queste parole mi procurarono un brivido di piacere… io, l’amante di mio figlio!!

Marta, intanto, aveva iniziato a leccare il padre… la lingua partiva dal buchino, poi saliva fino alle palle, ci si soffermava qualche attimo per giocarci con la bocca, poi risaliva per tutta l’asta fino ad arrivare alla cappella, ci sputava sopra un bel po’ di saliva che colava lungo tutto il cazzo e poi con le labbra faceva il percorso inverso risucchiando tutta la saliva.
Il cazzo di Sandro sembrava scoppiare.

“Brava… leccami tutto… oh!... si… il culo… anche il culo… Dio… non me lo aveva mai leccato nessuno… è stupendo… cosììì… si… si…succhiamelooooo!!!”

Marta aveva incollato le labbra sul buchetto del culo del padre e lo succhiava con gusto… sapevo bene che piacere provoca un servizietto del genere… sono sempre stata amante dei giochi che coinvolgono il buchetto del culo…
Mi rivolsi a Franco.

"Mentre la tua donna spompina il padre, perchè non mi sbatti un pò la fica? Sono o no la tua amante?"

"Con immenso piacere mamma!!..."

Poi mi rivolsi a Marta.

"Marta, fai attenzione a non far sborrare tuo padre... ho in mente tante sorpresine e li voglio belli carichi... poi lavoragli bene il culetto... comincia ad allargagli il buchino... dobbiamo iniziare a preparare i nostri uomini a tanti bei giochini..."

Marta, per leccare il padre, si era messa in ginocchio davanti a lui... mi sdraiai supina e insinuai il viso sotto le sue cosce... appena Marta mi sentì sotto di lei si allargò bene e mi spinse la fica in bocca... era ancora piena della saliva di suo padre e dei succhi della sua sborrata... cominciai a leccarla... bastarono pochi colpi di lingua che sentii il suo grilletto indurirsi sotto la mia bocca...

Intanto Franco, in ginocchio davanti a me, mi aveva allargato le cosce e dopo qualche strofinata della cappella lungo tutto lo spacco della fica, mi aveva infilato tutto il cazzo nel ventre... sentii la cappella colpire la bocca dell'utero... sobbalzai dal piacere...

"Fottimi, Franco... chiava la tua mammina..."

Gli presi una mano e la portai tra le natiche di Marta...

"Inculala mentre la lecco..."

Allargai le chiappe di Marta... Franco appuntò due dita nello sfintere e gliele infilò completamente dentro... Marta spinse indietro il culo per sentirsele bene dentro...

"Dio mio, che gusto... il cazzo di mio padre in bocca... la mia mamma mi lecca la fica e il mio fidanzato mi ha infilato due dita nel culo... sto godendo come una porca..."


E questo è solo l'inizio, pensai dentro di me...

Il cazzo di mio figlio cominciò a devastarmi la fregna... per quanto fossi abituata a prendere grossi cazzi, quel paletto di carne mi stava sfondando il ventre... Dio santo che cazzo hai, figlio mio... avevo le labbra incollate sulla fica di Marta... sentivo i suoi umori colarmi in bocca... li ingoiavo golosamente... ma la mia mente era rivolta al cazzo di mio figlio dentro il mio corpo.

Avrei voluto urlare il mio godimento, la gioia che mi procurava l'essere scopata da mio figlio... sentivo le labbra della fica dilatarsi al massimo ad ogni colpo di cazzo... lo accoglievo tutto nel mio ventre, quel ventre che lo aveva generato e a cui ora lui stava rendendo omaggio con tutta la passione e la libidine di cui era capace...

Ebbi un attimo di gelosia... quel cazzo lo volevo solo per me... doveva far godere solo la mia fica... era mio figlio e doveva far godere solo la sua mamma...

Ma cosa stavo pensando... forse i colpi della cappella contro la bocca dell'utero mi stavano facendo perdere la ragione... non solo era giusto, ma anche doveroso che anche altre donne potessero assaggiare quel ben di Dio che avevo messo al mondo... non dovevo essere egoista...

Avevo il viso tra le cosce di Marta, ma riuscivo a sentire i lamenti di piacere del mio bambino...

"Oh!! mamma... sei stupenda... così aperta... stai offrendo la fica a tuo figlio... Uhmmm!!! aaaaaahh!!... vedere il mio cazzo che ti penetra... nella fica di mia madre... Dio... mamma... mi stai facendo impazzire... il mio cazzo nel tuo corpo..."

Le sue parole accendevano ancora di più il mio desiderio di lui... lo sentivo completamente dentro di me... chiusi gli occhi...

Quante madri hanno la fortuna, o il coraggio?, di farsi scopare dal figlio?........Solo loro possono capire cosa si prova a sentirsi penetrare dal suo cazzo... non si può giudicare l'incesto se non si prova... e se lo si prova ti senti ribollire il sangue... il piacere del proibito, della trasgressione, della perversione potrebbero farti perdere la ragione...

Stavo venendo... il cazzo di mio figlio nella fica mi stava facendo venire!!!! Il mio adorato pulcino stava facendo venire la sua mamma!!!!!!!...

Gli circondai le gambe intorno ai fianchi e con i talloni cominciai a spingere il suo bacino contro il mio, mentre contemporaneamente davo violenti colpi di bacino contro il suo cazzo.

Capì che stavo arrivando... aumentò i colpi... sentii una scarica elettrica attraversarmi il corpo... dal ventre al cervello... Madonna mia... mio figlio mi stava facendo sborrare!!!! abbandonai la fica di Marta e urlai il mio godimento...

"Figlio mioooo!!! luce dei miei occhiiiiii!!! pompamiiiiiii!!!! pompami la ficaaaaa!!! mi stai facendo venireeeee!!!! ancora, amoreeeee!!! ancoraaaaaa!!! amore mioooooo!!! pompami che sborrooooooo!!!! aaaaaaaaahhhhh!!!! sbrodolooooooo!!! amoreeeeee!!! amoreeeeeeeee!!!!.. amoreeeeeeee!!!! vengooooooooooo!!!"

Sentii il ventre contrarsi... strinsi la fica contro il suo cazzo mentre muovevo l ventre come un'indemoniata... mio figlio seguitava a pomparmi inesauribile...

"Godi, mamma... godi... Dio che stupenda sensazione vederti godere... sotto i colpi del mio cazzo..."

"Si, piccolo mio... ho goduto con il tuo cazzo... con il tuo cazzo..."

Mi abbandonai e ripresi a leccare la fica di Marta che stava seguitando a spompinare il padre.

"Marta, non ce la faccio più... mi stai succhiando l'anima... figlia mia... nessuna mai mi ha lavorato il cazzo come stai facendo tu... mi stai facendo sborrare..."

"No... no... papà, ti prego... non venire... mi fermo... riposato un pò... vi voglio dentro... tu e Franco... vi voglio tutti e due... gli uomini della mia vita insieme dentro il mio corpo... papà... a te ti voglio in culo... vuoi?"

"Amore mio... e me lo chiedi?"

Mi alzai e mi avvicinai a Marta.

"Vieni, piccola... non è da tutte provare la prima doppia penetrazione della vita insieme al padre e al futuro marito... vieni... adesso sentirai cosa si prova ad avere due cazzi in corpo..."

Feci stendere Franco supino, con quel super cazzo che si ergeva dal ventre.. lo presi in mano e mi rivolsi a Marta...

"Permetti che te lo infili io?"

"Si... si... mamma... dai...

Si accosciò a gambe larghe fino a toccare con la fica la punta del cazzo di Franco... cominciai a strofinarle la cappella lungo tutto lo spacco della fica, com e fosse un pennello... dalla vagina al clitoride... avanti e indietro... avanti e indietro... Marta cominciò ad ansimare...

“Mamma… dai… ti prego… dai…”

Scappellai completamente il cazzo di Franco e lo appuntai all’ingresso della vagina…

“Dai, piccola… impalati… prenditelo tutto…”

Marta scese lentamente con il bacino fino a ficcarsi tutto il cazzo nella fica.

“Grrrrr!!... uhmmm!!!... siii… amore… quando mi sento il tuo cazzo in corpo mi sembra di impazzire… uhmmmm!!!!... la fica è piena… adesso papà… riempimi il culo…”

La feci piegare in avanti… abbracciata al suo uomo…

“Franco, amore mio… ci siamo… tu e papà insieme… come abbiamo sempre sognato… allargami bene il culo… lo voglio sentire bene…”

Franco le prese le natiche e allargò al massimo il culetto del suo amore… la rosellina larga e palpitante apparve ai nostri occhi in tutta la sua oscena bellezza.
Sandro si mise dietro sua figlia… gli presi il cazzo e lo spompinai per qualche istante… non c’era bisogno di molta attenzione… era durissimo… appuntai la cappella sul buchino.

Appena Marta sentì il contatto della cappella del cazzo del padre allargò completamente il buco del culo… sembrava la bocca di un pesce che si era spalancata per fagocitare la sua preda… appena la cappella entrò nello sfintere in un attimo tutto il cazzo fu risucchiato completamente dentro il culo… non avevo mai assistito ad una scena del genere… l’urlo di godimento di Marta esplose nella stanza…

“Ahhhaaaaaaaaaaaa!!!!!!!... si… siiiiiiii… papààààààà… fammi il culooo… Francoooo… tu la ficaaaa…è stupendooooooo!!!!!!... vi pregooo!!!!!!... mi siete dentro… Dio santo… tutti e due dentrooo…”

Cominciò a muovere il bacino come una invasata avanti e indietro… contro il cazzo di Franco nella fica e contro quello del padre nel culo.
Sandro, a gambe larghe leggermente piegate, si piegò in avanti e abbracciò sua figlia afferrandole i seni e strizzandole i capezzoli.
In questa posizione avevo davanti agli occhi lo spettacolo affascinante della fica e del culo di Marta penetrata dai cazzi dei suoi amanti.

Mi misi carponi con il viso vicino ai sessi per godermi lo spettacolo in primo piano… Sandro e Franco avevano subito trovato un perfetto sincronismo… vedevo i loro cazzi uscire ed entrare completamente nel corpo della loro donna… la sua fica e la sua rosellina erano completamente dilatati per riceverli dentro fino alle palle…

Lo spettacolo era troppo invitante per non partecipare attivamente… avvicinai il viso a quel ben di Dio e presi a leccare le palle di Sandro e poi quelle di mio figlio… alternativamente… erano gonfie di sperma… i due maschietti apprezzarono con entusiasmo il servizietto…

“Si… mamma… brava… sei stupenda… uhmmmm… leccamele…”

“Dio… Iole… che bello… sei una adorabile porca…”

Dal canto suo, Marta stava impazzendo… non avevo mai sentito godere una donna come Marta… urla… gemiti… lamenti…

“Ancora… ancora… sventratemi… ancora… dentro… insieme… con due cazzi è stupendo… sempre due… ne voglio sempre due… uhmmmmmm!!!!! Dio come mi sentro troiaaaaaaaa!!! Me li darete vero? Tutti e due in corpo vi voglio… aaaahhhh… vi pregoooo!!! Continuate… non fermateviiiii!!!!... se no vi ammazzoooooooo!!!... bastardi… porciiiiiiii!!!!!.... sbattetemi… pompatemiiiiiiiiiii!!!!!!!!... Dioooooooo!!!!... non ho mai goduto tantooooo!!!!!!!....”

I due membri non gli davano tregua… la stavano sbattendo senza pietà nella fica e nel culo… Marta era in estasi…

“Mamma… che godimento… che tu sia benedetta per tutta la vita… questo piacere lo devo a te… ti sono in debito… aaaaaahhh!!! Siii… papà… dai… nel culo… nel culo…”

Dopo aver leccato e succhiato abbondantemente le palle dei due maschietti, decisi di dedicarmi a una delle attività che mi dava più piacere… giocare con il buchetto degli uomini.

La rosellina di Sandro era li, a mia completa disposizione… allargai al massimo le natiche per scoprire completamente il buchetto… lo vedevo contrarsi e dilatarsi a secondo dei colpi che Sandro dava nel culo di sua figlia… ci incollai sopra le labbra a ventosa e cominciai a succhiare più che potevo.

Sandro cominciò a mugolare…

“Ohhh!!! Si… si… cazzo che gusto… non avrei mai creduto di poter godere anche con il culo… dai… dai… porca… leccami il culo…”

Spronata da Sandro, appuntai la lingua e gliela infilai tutta dentro… lui allargava al massimo lo sfintere per farla penetrare meglio… cominciai ad incularlo lentamente con la lingua… quando vidi che il buchetto era bello dilatato, mi alzai in piedi, ci appuntai contro tre dita messe a cuneo e spinsi più che potevo… Sandro sobbalzò urlando…

“Noooooooooooo!!!!!!... troiaaaaaaaa… così mi rompi il culoooo!!!... Marta, amore di papà… Iole mi sta inculando…”

Marta, nel frattempo, presa da un furore erotico dovuto ai cazzi che la pompavano senza sosta nel culo e nella fica, era intenta a leccare il viso di Franco come una cagna… gli sputava sul viso per poi leccare tutta la saliva e mettergliela in bocca… queste porcate mi avevano sempre mandato in visibilio… quando sentì le parole del padre, emise un leggero sospiro…

“Oh! Bravo papà… ti voglio porco… dai… prendilo nel culo… resisti un pochino… poi vedrai che ti piacerà… dai papà, non temere… vedrai… è stupendo farsi inculare…” e riprese a leccare e succhiare la saliva che ricopriva il viso di Franco.

Io seguitavo a muovere le dita avanti e indietro spingendo più che potevo, incurante dei lamenti di Sandro.

“Oddio… piano… Iole, ti prego… fai piano… che mi rompi il culo… si… mi rompi il culo…”

Dopo qualche minuto di questo servizietto, sentii i suoi lamenti trasformarsi in mugolii di godimento… mi avvicinai al suo orecchio, sempre muovendogli le dita nel culo, e gli sussurrai…

“Vuoi che tolga le dita? Senti dolore? Sinceramente… se vuoi le tolgo…”

La sua risposta fu incoraggiante… “No, Iole… no… fai piano… ma seguita… si… dai, seguita… che mi piace…”

La sua frase non fece altro che avvalorare le mie certezze: anche agli uomini piace prenderlo nel culo.
Non lo vogliono ammettere, si vergognano di confessarlo, temono di essere giudicati gay e che venga messa in discussione la loro virilità.

Ma io ne sono sempre più convinta: solo con la bisessualità, sia maschile che femminile, si raggiunge la perfezione del piacere sessuale e la conferma era davanti ai miei occhi… Sandro si stava inculando sua figlia e ne provava un immenso godimento, ma nel contempo godeva nel sentirsi le mie dita che gli scopavano il culo… già pensavo al piacere che avrebbe provato quando, al posto delle mie dita, avrebbe sentito un bel cazzo duro…

L’espressione di Sandro e di mio figlio preannunciavano l’imminente sborrata… erano espressioni colmi di libidine, sia fisica che psicologica… il primo stava per sborrare nel culo della figlia… una delle massime perversioni del sesso… il secondo, appassionatamente abbracciato alla sua futura moglie, stava per vedere esaudito uno dei loro grandi desideri… vedere Marta riempita contemporaneamente nel culo e nella fica dallo sperma del futuro marito e del padre.

Marta, ormai, era fuori di testa dal piacere… sentì i corpi dei suoi amanti irrigidirsi… aumentare il ritmo delle penetrazioni… stringerla con più violenza… anche lei capì che stavano per venire… ma la porca, depravata ed incestuosa espresse un altro suo desiderio…

“Fermi, vi prego.. aspettate… Franco, amore della mia vita… questo è il primo rapporto che abbiamo insieme a mio padre… mi avete distrutto dal piacere… ma vorrei che questa prima volta fosse mio padre a sborrarmi dentro, nella fica… ti dispiace?”

Franco per tutta risposta la baciò con grande passione…

“Amore… non solo non mi dispiace, ma ho anche io un grande desiderio vedere tuo padre venirti dentro… non è, d'altronde, un nostro grande desiderio farti riempire la fica dalla sborra di tuo padre?”

Seguì un altro bacio appassionato… poi in un attimo cambiarono posizione… Sandro sdraiato, Marta, sua figlia, impalata sul cazzo paterno e Franco con il cazzo infilato completamente nel culetto che ben conosceva… ripresero subito a galoppare, ma ormai l’eccitazione era al culmine e la venuta era prossima…

Marta, nonostante i ripetuti orgasmi provati, fu la prima a capitolare di nuovo… cominciò a muovere il bacino avanti e indietro come un’invasata…

“Siiii… ancora… vi fotto… insieme… amori miei… insieme… vi sentooooo!!! Oh!!! Dio… come vi sento dentro… papà… amore… mi pompo la fica sopra il tuo cazzo… Ahhhhh!!! Francooooo!!! Angelo mio… mi inculo io… si… contro il tuo cazzooooooo!!!!... nooo!!! Non ce la faccio più a resistereeee… noooooooooo!!!!!!!... vengoooooo!!!... sbrodooooo!!!!... anche voiiiiiiii!!!!! Schizzatemiiii!!!... insiemeeee… papàààà… vieni nella ficaaaaaaaaaaa!!!!... Francoooooo!!! In culooooo…. Siiiiiiiiiii!!!!... Diooooooo!!!... venitemi dentrooooooooo!!!... insiemeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!.........”

Un orgasmo tremendo si impossessò di Marta… la piccolina tremava… dava terribili colpi di bacino contro i cazzi che la penetravano, mentre continuava a mormorare, in completa estasi…

“Insieme… venite insieme… venite insieme… vi voglio insieme…”

I due porci, con i loro cazzi completamente infilati nel corpo della loro amante, aderirono con gioia alla sua richiesta… Sandro abbracciò forte la figlia…

“Gioia mia… eccoci… stiamo per sborrarti dentro… Franco, io sto per venire… tu ci sei?

“Siiiiiiiiiiiiii… daiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!... Sandro schizzaaaaaa!!!! Riempi tua figliaaaaaa!!!!.... riempi l’amore mioooo… che io le sto venendo in culooooo!!!”

“Maartaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!! Tesoro di papààààààà… ti vengo dentroooooooo!!!... ti vengo dentroooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!...”

Una immagine irripetibile… Marta, stretta tra i corpi dei due uomini della sua vita, si godeva a bocca aperta ed ad occhi chiusi le loro schizzate dentro il suo corpo… Sandro e mio figlio davano ancora colpi di ventre per depositare nel corpo della loro amata gli ultimi schizzi di sborra…

Anche io ero al top… la visione della doppia penetrazione e gli urli, i lamenti, i gemiti di piacere non mi avevano certo lasciato indifferente… anzi!!!!!!!! Fu sufficiente infilarmi tre dita nella fica, muoverle un po’ e strizzarmi il durissimo grilletto, per raggiungere anche io il desiderato orgasmo…

Mentre i brividi dell’orgasmo percorrevano il mio corpo, guardavo Marta, la mia adorabile futura nuora… era certamente la migliore nuora che potesse desiderare una suocera porca e libidinosa come me… si faceva scopare dal padre e lesbicava in maniera egregia con me, sua suocera, davanti al marito… mancava solo di accogliere tra le sue invitanti cosce il suocero… il mio adorabile maritino…

Mah!!!! Chissà cosa ci prospetta il futuro…


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