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I protagonisti del mio piacere - 4


di bird2012
29.05.2023    |    3.859    |    4 9.6
"“Dai, non ti fermare! Mi stai lavorando il culo in maniera entusiasmante! Dai, amore… seguita che mi fai venire! Daiii… fammi sborrareee!!!” “No, mamma, ..."
I protagonisti del mio piacere

Cap.4


Dopo essere rimasti un bel po' abbracciati a goderci quel meraviglioso amplesso, papà si vestì per uscire, avendo un impellente impegno di lavoro!
Prima di uscire mi abbracciò e baciò con passione!

“Amore, tra poco rientra tua madre: pensa quanto sia eccitante vederla sapendo di essersi fatta sfondare completamente da due bei maschietti… sarà ancora piena di sborra!”

Rimasi in attesa mamma rientrasse dal suo convegno amoroso: avevo tante belle idee per la testa!
Appena la sentii aprire la porta di casa le andai subito incontro per salutarla.
Dopo averle dato un bacetto sulla guancia la fissai lungamente con un sorrisetto impertinente, mentre le accarezzavo languidamente il viso.
La sua domanda, come si dice, sorse spontanea.

“Amore, perché mi fissi? Ho qualcosa che non va?”

Avvicinai le mie labbra al suo orecchio e le sussurrai.

“Dovresti guardarti, sei stupenda: sprizzi libidine e lussuria da ogni poro! Conosco bene l’espressione che hai sul viso: hai l’espressione di chi ha provato i piaceri del sesso, di chi ha goduto!”

Mi guardò basita.

“Ma Lory, cosa dici?”

Le morsi il lobo dell’orecchio e la sentii fremere.

“Non mentire, a me non puoi mentire. Riconosco bene la libidine che rimane sul viso della donna dopo che se ne è venuta, dopo che ha raggiunto numerosi orgasmi… dopo che ha sborrato come una maiala per essersi fatta chiavare a lungo!!”

Il suo volto era diventato paonazzo.

“Tu sei pazza, non sai cosa dici!” mormorò.

Misi l’indice sopra le sue labbra facendole cenno di tacere.

“Invece so benissimo cosa dico! Zitta… porca! Vieni!”

La presi per mano e la condussi nella sua stanza da letto, dove, qualche ora prima, mi ero fatta chiavare da mio padre.
Appena entrate chiusi la porta e l’abbracciai.

“Mamma, non mentire: hai la stessa dolce espressione di godimento che avevamo io e le mie compagne di piacere dopo una lunga notte di sesso! Mamma, appena ti ho visto ho capito subito come oggi pomeriggio ti sia fatta chiavare da qualche bel cazzone!”

Prima che potesse ribadire qualcosa la baciai improvvisamente in bocca, le ficcai tutta la lingua dentro e gliela mulinai velocemente!
Poi mi staccai dal bacio e la fissai di nuovo.
Ero in netto vantaggio: sapevo che si era fatta sborrare in bocca e che si era fatta chiavare… non avrebbe potuto negare l’evidenza.

“Ho ragione, mamma! Hai ancora un sapore strano, ma piacevole, nella bocca: credo di non sbagliare, ma penso sia il sapore dello sperma, devo dire un dolce sapore!! Devo arguire che ti piace succhiare il cazzo e farlo venire tra le tue labbra! Sei una porca, ma mi manda fuori di testa sapere che mia madre è una porca come me! Amore mio, sei una meravigliosa troia!
Ti confesso che ancora non ho avuto il piacere di gustare lo sperma, tenere un bel cazzo in bocca e sentire gli schizzi che me la riempiono, ma confido in te!” mentii spudoratamente! Non potevo certo dirle che avevo già gustato la sborra di papà!

Mamma si sentì scoperta: mi abbracciò forte e la sentii tremare.

“Lory, amore, ti prego… posso spiegarti!”

“Tranquilla mamma, avremo tempo per parlare di noi due, ma non devi discolparti di niente: so bene quanto sia bello fare sesso!! Lo vedo nei tuoi occhi quanto tu abbia goduto, ti hanno scopato proprio per bene e ne sono felice! Ti confesso piacerebbe anche a me avere qualche bel maschio che mi sfonda la fica per poi riempirmi la bocca di sborra!”

La baciai nuovamente in bocca e la sentii arrendersi e aprire le labbra per accogliere la mia calda lingua, ma avevo ancora una sorpresina: tutta intenta a succhiarmi la lingua, non si accorse della mia manovra.

Le infilai una mano sotto la gonna e, lungo le cosce, la feci salire velocemente verso la fica: come immaginavo la puttana era senza mutandine, come piaceva a papà!
Appena sentì la mia mano contro la sua fica provò a stringere le cosce, ma non fece a tempo, io fui più veloce: le infilai due dita nella vagina e le roteai velocemente.
Udii il classico sciacquio delle dita immerse nella sborra!
Le sfilai e le portai davanti ai nostri visi: erano completamente intrise di sperma, bianco e lattiginoso.
Le avvicinai al naso e aspirai profondamente… uhmmm! Il meraviglioso odore della sborra che avevo cominciato a conoscere da papà.

“Mamma, vedo che oggi pomeriggio il tuo amante non ti ha fatto mancare niente: ti ha riempito sia la bocca che la fica! Ma io penso anche un’altra cosa: un amante che si rispetti non trascura il culetto della sua donna! Dai, mamma, sii sincera: a questo punto puoi confidarti con me! Sono molto discreta, so mantenere i segreti e, sinceramente, non me ne frega niente se ti fai chiavare dal tuo amante di nascosto di papà: forse anche lui si diverte con qualche puttanella golosa di cazzo! Dai, dimmelo: te lo ha messo anche nel culo? Mi eccita sapere che mia madre si fa inculare!”

Eravamo ancora abbracciate, guancia a guancia, con le nostre bocche a contatto delle nostre orecchie per sussurrarci i nostri desideri.
La sentivo fremere, ma non si staccava dal mio abbraccio.
Pensai che, in fondo, non le dispiacesse poi così tanto stare tra le braccia di sua figlia!
La sentii sussurrarmi poche parole.

“Lory, tesoro di mamma, ti prego, non farmi queste domande!”

Ancora non era pronta a confessarmi quanto fosse troia!
La baciai nuovamente in bocca e le misi la mano libera dietro la nuca per spingere la sua bocca contro la mia, mentre con l’altra mano seguitavo a muovere le dita dentro la sua fica!
La puttana cominciò a vibrare e ricambiò il mio bacio con inaspettata passione: le nostre lingue cominciarono a duellare oscenamente, un meraviglioso bacio incestuoso e lesbico.
Limonammo per un po’ come due tenere amanti, poi mi staccai e la guardai.

“Se non vuoi dirmelo me ne accerterò io di persona! Me ne intendo di culetti sfondati: ho assaggiato la tua bocca e la tua fica, ora vorrei esplorare il tuo buchino! Dai, mamma, girati di spalle, con il culetto rivolto verso di me: voglio visitare il tuo sfintere per avere una conferma di ciò che penso, che il tuo amante te lo ha messo nel culo! Non credo per te sia un problema farti infilare due dita nel culo: sono certa tu sia abituata a ben altro! Dai, girati!”

Rimase avvinghiata al mio corpo.

“Tesoro, ti prego… non chiedermi questo!”

Non le diedi retta: la presi per le spalle e la feci girare!
L’abbracciai da dietro, la circondai con le braccia, le afferrai i capezzoli e glieli strinsi, poi la baciai sul collo e la sentii tremare.
La strinsi forte a me, con passione, poi le sussurrai.

“Invece te lo chiedo, perché so che anche tu lo desideri! Mamma, ti prego, non fingere con me: da quando ho visto il tuo volto colmo di libidine, da quando ti ho abbracciato e baciato e tu non mi hai respinto! Beh! Tu sei per me un libro aperto! Se non avessi accettato le mie carezze intime mi avresti preso a schiaffi e cacciata via: invece sei qui, stretta a me, in attesa che le mie dita ti penetrino per darti piacere!
So come trattare le donne, sento quando fingono di respingerti, ma in realtà non attendono altro che essere possedute! Ma soprattutto so come farle godere: ho avuto le migliori istitutrici in materia, ma di questo poi ti parlerò! Adesso pensiamo a noi due!”

Mentre con il braccio sinistro la tenevo stretta a me e con le labbra le baciavo il collo e il viso, infilai la mano destra sotto la sua gonna, le accarezzai le cosce e lentamente salii verso il suo adorabile culetto.
Appena sentì le dita intrufolarsi tra lo spacco del culo strinse le chiappe per imprigionare le mie dita.
Ansimava come una maiala.

“Lory, amore… ti prego… fermati! Mi conosco, il mio limite di sopportazione è molto basso: se lo supero, non mi fermo più e perdo il controllo di me stessa! Ti prego… non infilarmi le dita nel culo!”

Non avevo alcuna intenzione di ubbidire.

“No, mamma, non voglio fermarmi e neanche tu lo vuoi! Amore mio, dai… rilasciati… allarga il culo! Voglio entrarti dentro, voglio sentirti mia: lo sento che anche tu mi vuoi! Dai, mamma… allarga il culo… e poi saremo due dolci e incestuose amanti!”

La sentii abbandonarsi tra le mie braccia, reclinare la testa indietro contro la mia spalla… e sentii le chiappe del culo aprirsi dolcemente!
Raggiunsi subito il suo buchetto con le due dita: era ancora sotto l’influsso della superba inculata!

“Mamma, cazzo santo: hai il culo ancora completamente aperto! Te lo ha proprio sfondato bene il tuo amante! E da come lo sento dilatato dovrebbe avere proprio un bel cazzone! Uhmmm!!! Credo sarebbe veramente piacevole farmi chiavare dal cazzo dell’amante di mia madre!”

Cominciai a titillarle l’orifizio con le punta delle dita e la sentii gemere ed ansimare sempre di più!

“Lory… Dio mio… perché mi fai questo? Vuoi incularti tua madre?”

“Mamma, ma ancora non lo hai capito? Ti desidero da morire, ti voglio, ti amo e voglio godere insieme a te! Voglio dare piacere al tuo corpo e voglio tu dia piacere al mio! Tu ti fai scopare dai tuoi amanti e io ho lesbicato con tutte le compagne del college, siamo due splendide porche: non pensi potremmo essere anche due meravigliose amanti? Madre e figlia: un rapporto incestuoso e lesbico, il massimo della perversione e della depravazione!”

Le mie parole le fecero perdere le ultime difese: sentire dalle mie labbra quanto la desiderassi la fece capitolare!
Girò il viso verso di me: era sconvolta dalla libidine.

“Si, si!!! Amore, le tue parole mi stanno facendo superare il limite del non ritorno! Anche io ti voglio! Sarai benvenuta tra le mie cosce! Allora dai, amore, entrami dentro, fammi sentire quanto sei brava a far godere la tua mammina! Dai, porca, ficcami le dita nel culo! Sappi che adoro farmi inculare… e allora inculami! Si, dai… inculati tua madre! Dai, tesoro, fammi godere!”

Agimmo simultaneamente, come fossimo comandate da un unico segnale: mentre io le infilavo profondamente le due dita dentro, lei spingeva indietro il culo contro le mie dita!
Sapevo per esperienza che con un buchetto così aperto il semplice movimento di dentro e fuori delle dita per incularla le avrebbe procurato poco piacere, per cui optai per la tecnica della rotazione più artiglio.

Incollammo le nostre labbra in un osceno lingua in bocca, mentre con il braccio sinistro la tenevo avvinghiata al mio corpo, e iniziai a girare vorticosamente le due dita dentro lo sfintere, aumentando sempre l’ampiezza del giro e la velocità di rotazione.
Per completare l’opera, piegavo le dita ad artiglio per sfregare bene le pareti interne con le punte delle dita!
Mamma cominciò ad andare fuori di testa.

“Lory… Lory… mi stai grattando il buco del culo da dentro! Dio… che meraviglia! Non me lo aveva mai fatto nessuno!”

“Ma adesso c’è la tua bambina a farti godere! Mamma, non potremo più fare a meno una dell’altra! Saremo una la puttana dell’altra! Saremo due splendide troie sempre pronte a darci reciproco piacere!!”

La porca cominciò a sculettare contro le mie dita.

“Dai, non ti fermare! Mi stai lavorando il culo in maniera entusiasmante! Dai, amore… seguita che mi fai venire! Daiii… fammi sborrareee!!!”

“No, mamma, voglio farti venire nella mia bocca, voglio gustare il sapore della tua sborra! Sbrighiamoci che papà potrebbe rientrare da un momento all’altro: dai, vieni!”

Le tolsi le dita dal culo, la spinsi sopra il letto, le alzai la gonna fino alla vita e le aprii le gambe: Dio, che meraviglia di fica!
Un delizioso ciuffo di peli corvini sul pube, due grandi labbra gonfie di desiderio, completamente aperte che permettevano di ammirare l’interno della fica e un clitoride completamente eretto che spuntava maestoso fuori dal cappuccio.
Ero una grande amante della fica e quella di mamma mi stava facendo girare la testa.

“Mamma, Dio… sei stupenda! Ho avuto la fortuna di conoscere decine di fiche, ma la tua è veramente sublime! Sinceramente non avrei mai immaginato che mia madre avesse una fica del genere!”

I miei complimenti non facevano altro che gettare benzina sul fuoco.
Mamma allargò ancora di più le cosce per mostrarsi ancora di più a me.

“Tesoro, davvero ti piace la fica di mamma? Ti eccita guardarmela? Angelo mio, vedere il tuo sguardo fisso tra le mie cosce ad ammirare la fica di tua madre mi manda il sangue al cervello! Mi eccita farmi guardare: quando percepisco gli sguardi degli uomini scrutarmi tra le cosce nella speranza di vedere la mia fica, mi sento subito bagnare… e sarei pronta ad allargare oscenamente le cosce per farmi sbattere senza ritegno se solo me lo chiedessero! Madonna santa: mi fa impazzire mostrarmi a mia figlia scosciata come una mignotta! Guardami amore… fammi godere con il tuo sguardo! Dai, masturbami la fica con i tuoi occhi!”

Mi avvicinai, afferrai dolcemente le labbra della sua fica con entrambe le mani e le allargai, per poter ammirare la sua fica completamente aperta.
Vidi un bianco rivolo di sborra colare lentamente fuori dalla vagina: lo sperma dei suoi amanti era ancora dentro il suo ventre!
Sentii un brivido lungo la schiena.

“Mamma, la tua fica è ancora piena della sborra del tuo amante! Dio mio… sei stupenda con la fica sborrata! Non ho mai leccato una fica colma di sborra!”

Mi tuffai tra le sue cosce come un’invasata, incollai le labbra all’ingresso della vagina e cominciai a succhiare con tutta la forza che avevo, come fossi un’idrovora: svuotai completamente la vagina dallo sperma che ancora le era rimasto dentro e lo sentii defluire lentamente nella mia bocca! Ne era rimasto abbastanza da riempirmela quasi completamente!
Non lo ingoiai e, come avevo visto fare nei video porno, accostai la bocca a quella di mia madre, la baciai e le riversai dentro un bel po’ di sborra… ce la dividemmo da brave amiche.
Dopo esserci baciate oscenamente e aver ingoiato la sborra fino all’ultima goccia le sussurrai con un tono altamente sensuale.

“E’ la prima volta che assaggio la sborra e la trovo molto gustosa!” mentii spudoratamente. Poi proseguii.

“Mamma, adesso ti faccio sborrare!”

Riandai con la bocca sopra la sua fica, gliela spalancai completamente per scoprire il grillo e cominciai a girarle la lingua intorno in maniera vertiginosa: le mie amiche di piacere dicevano che la mia lingua era come un vibratore!
Per completare l’opera le infilai di nuovo le dita nel culo: conoscevo bene il piacere che si prova nel farsi leccare la fica mentre vieni inculata!
Mamma cominciò a sobbalzare come impazzita, spingendomi con colpi secchi la fica contro la bocca e il culo contro le dita!

“Si.. sì… così… cazzo che lingua! Dai, puttana di mamma… leccami la fregna e inculami… che ti vengo in bocca!!! Sììì… sei la mia troiaaaa… fammi godereeee… fammi sborrareee!!!”

Quando la sentii irrigidirsi e capii stesse per godere le imprigionai il grillo tra le labbra e presi a succhiarlo con tutta la forza che avevo: era duro da morire e più lo succhiavo più lo sentivo ingrossarsi tra le labbra.
Mamma smaniava, si contorceva sotto la mia implacabile succhiata e inculata, cercava di spostare il bacino per togliermi la fica dalla bocca, ma io non lasciavo la presa: tenevo il grillo serrato tra le labbra e lei non sarebbe mai riuscita a togliermelo… finché non avesse sborrato!

Si dimenava che era una meraviglia! Batteva i pugni sul letto, ad occhi chiusi e con la bocca spalancata girava la testa a destra e sinistra in preda a un raptus sessuale: una bella differenza nel vederla passiva sotto la leccata di Franco!
Cominciò ad urlare il suo godimento: era una fortuna che a casa non ci fosse nessuno!

“Amore… amore di mamma… non ti fermare… angelo mio non ti fermareeee!!! Siiiiii… siiiii… cosììììì!!! Leccami e inculamiiiiiii!!! Cazzooooo!!! Cosììììì… ti godo in bocca! ahaaaa!!!! Ti godo in boccaaa!!!”

Lasciai il grillo e posai le labbra aperte all’ingresso della vagina che cominciò a sbrodolare una quantità impensabile di umori che mi riempirono la bocca: Dio mio, quanto sborrava mamma!
Anche in questo caso, come già avevo fatto con lo sperma, non ingoiai: le tolsi le dita dal culo e andai sopra di lei con tutto il corpo, le presi la testa tra le mani e avvicinai la bocca alla sua, fermandomi ad una decina di centimetri.
Vide le mie guance gonfie e capì che ero piena del suo godimento.

“Si, amore mio… sì…!” sussurrò mentre spalancava la bocca.

Socchiusi leggermente le mie labbra: gli umori della sua venuta cominciarono a colare lentamente dentro la sua bocca!
Glieli riversai tutti, svuotai completamente la mia bocca dentro la sua… e poi incollai le mie labbra contro le sue in un bacio osceno!
Mi circondò con le braccia e mi strinse forte: prima ci eravamo scambiate la sborra di Franco, ora ci scambiavamo il miele della sua fica!
Rimanemmo abbracciate e baciarci finché non ingoiammo tutto!
Le accarezzai dolcemente il viso: era una maschera di libidine.

“Mamma, pensi possa essere una valida amante?”

Cominciò a sommergermi di baci.

“Tesoro, me lo chiedi? Mi hai fatto impazzire!”

“Mamma, non puoi neanche lontanamente immaginare quanto mi rendano felice queste tue parole! Dopo tanti anni di lontananza finalmente siamo entrate in intimità, ma abbiamo tanto da raccontarci, nella massima sincerità, senza remore né falsi pregiudizi! Io ti dirò di me, delle mie esperienze lesbiche nel college e sono desiderosa di sapere delle tue esperienze extraconiugali.
Ho voglia di dormire insieme a te!
Una notte solo per noi, a godere senza limiti e a confessarci apertamente i nostri desideri, anche i più inconfessabili, e le nostre esperienze.
Questa notte, mamma: vieni in camera mia… dormiamo insieme! Dobbiamo conoscerci ancora meglio!”

“Ma tesoro, come facciamo? Cosa dico a tuo padre?”

“Ci ho già pensato: appena mangiato fingerò di sentirmi poco bene, di avere mal di pancia e ti chiederò di dormire con me per starmi vicino in caso di necessità.
Non credo che papà abbia niente da dire!”

Mi guardò seria.

“Lory, credo che questa sera tuo padre voglia chiavarmi!”

Certo, lo sapevo che papà l’avrebbe scopata: lei gli doveva raccontare nei minimi particolari il pomeriggio di sesso con i suoi due amanti, mentre lui l’avrebbe chiavata fortemente eccitato dal racconto.

“Oh! Si, mamma, così è anche più eccitante! Tu mi dirai di andare a letto a riposarmi e che poi mi raggiungerai dopo aver terminato di sparecchiare e di aver lavato i piatti.
Tu ti farai scopare da papà e lo farai venire dentro: quando verrai da me ti voglio con la fica piena… voglio gustare anche la sborra di papà e confrontare il suo sapore con quella del tuo amante! Ma ti prego, tu non devi venire: ti voglio eccitata… voglio essere io a soddisfarti!”

Mamma mi guardò e mi sorrise.

“Dio mio, Lory… quanto sei puttana!”

Ricambiai il suo sorriso.

“Non pensi che dovrò pur aver ripreso da qualcuno?”

Ridemmo insieme alla mia battuta e riprendemmo a baciarci con passione.
Mentre la mia lingua mulinava nella sua bocca cercai di confrontare il piacere che stavo provando tra le braccia di mamma con quello provato con papà: uno era meglio dell’altro? No… ognuno era diverso dall’altro! Ma la cosa che mi mandava in estasi era che uno non escludeva l’altro! Mi sarei goduta il cazzo di papà e la fica di mamma: sarei stata l’amante dei miei genitori, ognuno all’insaputa dell’altro!

La sera avvenne tutto come concordato: finsi di sentirmi poco bene, chiesi a mamma di dormire con me e lei acconsentì dicendomi di andare a letto che mi avrebbe raggiunto più tardi!
L’aspettai a letto completamente nuda, a cosce larghe come una zoccola!
Presi ad accarezzarmi la fica, pensando che allo stesso momento papà se la stesse chiavando, mentre lei gli raccontava le sue gesta da troia in mezzo ai due maschi!
Volevo farmi chiavare anche io dal cazzone di Franco e da quello del suo amico: dovevo convincere mamma a portarmi dai suoi amanti, volevo diventare una gran troia come lei, volevo provare anche io l’ebbrezza di essere penetrata da due cazzi per farmi scopare la fica e il culo!
La cosa non si presentava facile, considerando che Franco era un amico di famiglia e con papà si scopavano insieme mamma: mi sarei dovuta inventare qualcosa!

All’improvviso si aprì la porta e vidi mamma entrare velocemente e venire verso di me, completamente nuda: aveva una mano tra le cosce, mentre l’altra teneva la sottana da notte che, evidentemente, si era tolta prima di entrare!

“Tesoro, apri bocca… apri bocca!”

Gettò la sottana per terra, salì sul letto e si mise a cavallo del mio viso, con la fica a pochi centimetri dalla mia bocca!
Con entrambe le mani si allargò le grandi labbra dilatando la vagina: vidi uscire lentamente un lungo rivolo di crema bianca che cominciò a colarmi dentro la bocca!

“Dai, porca… bevi la sborra del tuo papà! Senti quanto è buona, ancora calda… appena uscita dal suo cazzo! Troia come sei, scommetto ti piacerebbe berla direttamente dalla fonte: sì, ti ci vedo proprio con il cazzo di tuo padre dentro la tua bocca mentre ti schizza in gola tutta la sua sborra! In fin dei conti se ti piace così tanto far godere tua madre, leccarmi la fica fino a farmi sborrare l’anima, fregandotene altamente dell’incesto, cosa ci sarebbe di male se facessi godere anche il tuo papà? Ti assicuro che ha proprio un gran bel cazzo, sono sicura ti piacerebbe molto!! Inoltre, devi sapere che è porco e depravato come noi due: sono certa che se gli facessi capire la tua ampia disponibilità a commettere incesto con lui, sarebbe ben felice di sfondarti sia la fica che il culetto!”

Rimasi allibita! Mamma mi stava spingendo tra le braccia di papà!
Avrei voluto urlarle che già avevo avuto il piacere di gustarmi la sua sborra che mi aveva schizzato non solo in bocca, ma anche nella fica dopo avermi sverginata, ma avevo deciso di tenere i due rapporti separati: scopare con papà e lesbicare con mamma, ma senza che ognuno sapesse dell’altro!

Era eccitantissimo vedere lo sperma che colava fuori dalla fica di mamma: ingoiai tutto, poi, quando vidi che non usciva più niente, incollai la bocca sulla sua fica e cominciai a leccarla… come sapevo fare io!
Le frullavo la lingua tra le labbra, dentro la vagina e sul grillo da mandarla in estasi e per darle ancora più piacere intrufolai la mano tra le sue chiappe e le infilai due dita al culo: ormai sapevo bene quanto le piacesse farsi leccare e inculare contemporaneamente!
Mamma cominciò a smaniare!

“Dio santo… che lingua… lecchi da Dio! E poi… queste dita nel culo… tesoro mio, così mi fai sborrare! Con tuo padre mi sono trattenuta, non me ne sono venuta… volevo godere insieme a te… sì… dai… daiiiiii… daiiiiiiiiiiii... troiaaaaa… daiiiiiii che vengooooo!”

Dopo la sborra di papà ingoiai completamente anche la marea di umori che usciva dalla vagina di mamma mentre se ne veniva: le avevo provocato proprio un meraviglioso orgasmo, ero orgogliosa di averla fatta sborrare così tanto!
Poi toccò a me: mi distesi e spalancai le cosce come una mignotta!

“Mamma… leccami! Farmi leccare la fica da mia madre sarà il massimo piacere io possa provare tra le braccia di una donna! Dai… leccami tutta… anche il buchetto del culo!”

Mamma si distese davanti le mie cosce ed io le aprii le labbra della fica: la porca iniziò a passarmi la lingua lungo tutto lo spacco, dal grillo fino al buco del culo e viceversa!
Cominciai a sbrodolare come una zoccola: il pensiero fosse mia madre a farmi godere mi eccitava in maniera impensabile!
Ero troppo carica, non riuscivo a trattenermi… sentivo montarmi l’orgasmo!
Cominciai a gemere trattenendomi dall’urlare: papà avrebbe potuto sentirmi!!

“Sììììì… mammaaaaa!!! Daììììì… daììììì… amore mio… sto venendooo!!! Bevimi tuttaaa… bevi tutto l’amore che mi sta uscendo dalla ficaaa!!!”

Tante donne mi avevano leccato, ma farmi leccare da mia madre fu l’estasi del piacere!
Rimanemmo abbracciate e seguitammo a baciarci, accarezzarci, coccolarci!
Dopo un po' le feci la richiesta!

“Mamma, ti prego: portami dal tuo amante, fammi partecipare ai vostri incontri di sesso! Non ti eccita vedere tua figlia che si fa chiavare dal tuo amante? Ci pensi che mentre lesbichiamo lui passerebbe dalla fica della madre a quella della figlia? Diglielo che finora ho goduto solo con le donne, che è stata una mia amica del Collegio a sverginarmi sia la fica che il culo con il suo strap-on, ma che è arrivato il momento di concedermi al maschio! Diglielo che lui sarebbe il primo maschio che mi infila il cazzo nella fica, così avrà più voglia di chiavarmi!” mentii spudoratamente!

Rimase qualche attimo in silenzio, poi mi abbracciò!

“Tesoro mio, la tua richiesta è veramente allettante: diventeremmo una meravigliosa coppia di troie, che si dividono gli stessi maschi da chiavare!
Se si sparge la voce che siamo madre e figlia che scopiamo insieme avremo la fila di pretendenti alle nostre fiche!
Mi hai convinto, amore: da oggi saremo una copia indissolubile, per cui ti farò partecipare ad ogni mio incontro di sesso!
A questo punto è giusto io ti chiarisca un po' di cose!

Devi sapere che i miei incontri non si limitano ad un solo uomo, ma minimo sono due e spesso anche tre: mi piace sentirmi al centro dei desideri di più uomini, sentire più corpi che mi stringono, più bocche che mi baciano, più poderosi cazzi che mi penetrano facendomi impazzire!
Ti confesso che oggi pomeriggio mi sono concessa a due uomini, il mio amante e un suo amico: prima uno per uno, poi tutti e due insieme!
Questo per dirti che se vuoi partecipare alle mie orgette devi essere pronta a giocare con più maschietti che si spartiscono il tuo corpo: te la senti?”

Avrei voluto dirle che avevo già avuto il piacere di vederla all’opera con due maschi, ma seguitai a tacere!

“Mamma, ti confermo che a me piace molto il sesso e non metto limiti né di genere, né di numero! Con uomini e con donne, più mi vogliono e più mi faranno godere! Metto solo una condizione: sempre insieme a te! Voglio godere i piaceri del sesso sempre insieme a te: abbracciarti, accarezzarti, baciarti, mentre altri uomini ci possiedono, e sentire i tuoi baci e le tue carezze, mentre i maschi si dividono il nostro corpo!
Mamma, dimmi: chi è il tuo amante, quello che mi scoperà per la prima volta? Lo conosco?”

Mamma mi abbracciò e mi baciò con passione!
Poi mi guardò!

“Amore, il mio amante lo conosci bene, essendo Franco, il nostro amico di famiglia: sono anni che mi scopa, lui è il mio amante fisso, poi ci sono gli altri! Oggi pomeriggio mi ha chiavato insieme ad un suo amico, che si chiama Claudio, che conosco bene, in quanto partecipa spesso ai nostri incontri a tre! Come hai potuto constatare mi hanno sfondato per bene!”

Finsi stupore!

“Franco? Dio mio, mi ha visto crescere… ed ora mi potrebbe scopare! Scusa, mamma, ma papà non si è mai accorto che ti fai scopare dal vostro amico di famiglia?” le chiesi, ero proprio curiosa di sentire la sua risposta!

Mi fissò e mi sorrise!

“Tesoro, devi sapere che io e tuo padre siamo due maiali depravati come pochi, amiamo il sesso in maniera sconvolgente: ecco perché ti ho detto che se te lo volessi scopare avresti la strada spianata, non si tirerebbe certo indietro a sfondare la fica e il culetto di sua figlia!
Tra di noi c’è un tacito consenso: io mi scopo qualche bel cazzo e lui si fotte qualche porcellina in cerca di evasioni, ma il nostro reciproco amore è fuori di dubbio! Fuori discussione! Diciamo che siamo una “coppia aperta”!

Sono certa che lui abbia capito che ho un debole particolare per Franco, ma non mi ha mai chiesto niente: sa bene quanto mi piaccia il cazzo ed è molto comprensivo… mi lascia libera di soddisfare tutte le mie voglie, senza interferenze!
Ovviamente lo stesso faccio con lui, anzi, mi eccita sapere che si chiava anche altre donne: questo per dirti che se sapessi che ti fai scopare da tuo padre, che gli dai la fica e il culo, la cosa mi ecciterebbe da morire!”

E brava mamma, mi ha confidato molto del rapporto con papà, mi ha solo nascosto che papà partecipa ai suoi incontri e che si eccita nel guardarla fare la troia!
Dopo qualche attimo di silenzio riprende a parlare!

“Amore, da questo momento condivideremo entrambe gli stessi piaceri! Entrambe metteremo una condizione ai maschi che vogliono scoparci: se vogliono la nostra fica dovranno prendere l’intero pacchetto… madre e figlia!
Però prima dobbiamo organizzarci per fare le cose per bene: domani ti porto dal mio ginecologo di fiducia per farti dare le giuste protezioni!
Tesoro, sappi che è veramente sublime far godere il maschio dentro la nostra fica, sia per noi che per lui, quindi è impensabile negarci questo piacere!
Non appena sarai protetta potrai farti allagare la passera da tutti i maschietti che ci scoperemo: sentirai che meraviglia quando il cazzo ti schizza dentro riempiendoti la fica di sborra bollente!”

Le parole di mamma mi procurarono un dolce brivido di piacere!
Avrei voluto ringraziarla per le sue attenzioni: con la protezione mi sarei potuta far riempire la fica anche dal cazzo di papà, senza più alcun problema!


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