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Figlia curiosa - 2


di bird2012
31.03.2012    |    58.101    |    2 9.8
"Ero sincera… in quel momento lo pensavo… Ma la mattina dopo, appena mi svegliai, capii che avevo detto la più grande cazzata del mondo… non era più come..."
FIGLIA CURIOSA
Cap.2

Ormai avevo gettato l’amo… e pure l’esca….

Adesso papà sapeva dei miei desideri, però stranamente non è stato particolarmente impressionato dalla mia richiesta… non capita certo tutti i giorni per un padre sentire la figlia chiedergli di essere penetrata nel culo e nella fica… si… la classica doppia penetrazione che tanto piacere dovrebbe procurare a noi femminucce… avevo sempre davanti agli occhi le espressioni di estremo godimento che assumevano le donne che avevano la fortuna di essere impalate contemporaneamente nei nostri due deliziosi buchetti, sedi di tanti perversi piaceri…

Non potevo forzare troppo la mano… dovevo attendere…

Papà mi aveva chiesto cosa sarebbe successo il giorno dopo… gli avevo risposto che sarebbe stato tutto come prima... ero sincera… in quel momento lo pensavo…

Ma la mattina dopo, appena mi svegliai, capii che avevo detto la più grande cazzata del mondo… non era più come prima… era molto, ma molto, ma molto più bello…

Me ne accorsi appena mi guardai alle specchio… mi vidi più bella… trascorsi interminabili minuti a fissarmi… non mi riconoscevo… non vedevo più una diciottenne liceale… vedevo una donna, nel pieno della sua femminilità, che aveva trascorso la più bella serata d’amore della sua vita…

Talvolta certe frasi possono risuonare banali e ripetitive, ma sono le sole che riescono pienamente ad esplicitare le proprie sensazioni… “domani, è un altro giorno…” ma nel mio caso forse avrei dovuto esclamare “domani è un’altra vita…”

Non potei fare a meno di riflettere… cosa era successo… come ho già detto era da molti anni che facevo sesso, avevo provato di tutto, anche il rapporto lesbico… eppure… c’era qualcosa che non tornava…

Sentivo il cuore palpitare… quelle due ore tra le braccia, e sul cazzo, di mio padre mi avevano trasformato… già pensavo che sarebbero state le due ore che non avrei più dimenticato per il resto della vita.

Il primo amore non si scorda mai… io direi che anche la prima scopata non si scorda mai… ma qual è la “prima”? Quella in ordine di tempo o quella in ordine di godimento e di sublime piacere…?

Credo senz’altro sia quest’ultima… al limite una donna può avere la sua prima scopata a 50 anni… se solo a 50 anni riesce a trovare un uomo che abbia “il cazzo adatto per la sua fica”… che la faccia urlare senza ritegno sotto i suoi colpi… che la faccia saltare come un grillo sopra il suo cazzo… come saltavo io sopra il cazzo di mio padre… un uomo che non ti faccia solo “venire” ma anche “godere”…

Si… in una sera ho capito tante cose… se mi titillano per un po’ il clitoride certamente vengo, ma non è che abbia goduto come una pazza, quindi posso venire, raggiungere l’orgasmo, ma non “godere”…

Mentre puoi godere le gioie del paradiso, anche senza raggiungere l’orgasmo… un cazzo che ti incula per mezz’ora ti può mandare fuori di testa dal godimento che ti procura, te lo sogni di notte, anche se al limite non hai raggiunto l’orgasmo…

Ed io l’uomo che mi aveva fatto godere lo avevo trovato, quello della mia “prima scopata”… mio padre…

Mi alzai dal letto di corsa e andai nella sua stanza… lui non c’era… lo sapevo… lui andava via presto, ma la speranza e l’illusione di vederlo, superava ogni realtà…

Andai a scuola… al primo impatto mi sembrò di guardare le mie amiche con un senso di superiorità… ma che ne sapevano loro della vita… avevo scopato con mio padre… avevo goduto come non mai… e loro seguitavano ancora a fantasticare sulla sega che avevano fatto la sera prima al ragazzo…

Avessero solo immaginato cosa avevo fatto io la sera prima… ma quale sega… avevo preso il cazzo di mio padre nella fica… poi nel culo… e poi ancora nella fica… e poi mi aveva sborrato dentro… e forse mi aveva messo incinta… Dio mio… si… si… si…

In classe ad occhi chiusi rivedevo ogni istante della sera precedente… lo stavo rivivendo…

La professoressa si accorse del mio stato… e mi chiese se non stessi bene… ne approfittai subito…

“Scusi Prof. Sono indisposta e non sto molto bene… permette che vada a casa?”

La Prof mi concesse subito un permesso per “indisposizione”… ma che cazzo… non ero mai stata tanto bene in vita mia…

Corsi a casa e mi misi in cucina per preparare una bella cenetta per me e papà… guardavo sempre l’orologio… quando sarebbe arrivato?

Arrivò prima del previsto… gli gettai le braccia al collo…

“Oh! Papà… non vedevo l’ora che venissi… stringimi forte…”

“Anche io, piccolina… non hai visto che sono tornato prima?” e mi abbracciò forte.

Lo guardai fisso negli occhi…

“Non mi basta un abbraccio, papà… non mi basta più” e incollai le mie labbra alle sue… la mia lingua non gli dette scampo… gli frullava in bocca come un serpentello impazzito…

Sentii le sue mani afferrarmi le natiche e attirare il mio bacino verso il suo… aiutai il suo gesto spingendo la mia fica contro il suo cazzo… sentii un bastone spingersi tra le mie cosce… Dio mio… era già duro…

“Dio mio, papà… già ce l’hai duro… ti sento… mi desideri… oh!!! Papà…”

Anche lui spinse il cazzo contro il mio ventre…

“Dio Santo… bambina mia… dove ci porterà questa improvvisa passione… ti ho pensato tutto il giorno…”

Lo soffocai di baci…

“Papà… non me ne frega un cazzo di dove ci porterà… adesso partiamo… io e te insieme in questa nostra avventura… poi vedremo dove arriveremo…”

E gli feci vedere subito cosa intendevo per partire insieme… mi inginocchiai davanti a lui e fissandolo negli occhi cominciai a sbottonargli la patta dei pantaloni…

“Ieri sera abbiamo fatto tanto… ma non ancora tutto… devo rimediare subito…”

Glielo tirai fuori… appena lo vidi cominciai a baciarlo come un’invasata…

“Bello… bello… come sei bello… amore mio… quanto mi hai fatto godere ieri sera… adesso Olga tua fa godere te… uhm!!! Mio bel cazzo… adesso che sei entrato in intimità con la mia fichetta ci divertiremo un mondo… tutti e quattro… io, papà tu e la mia fichetta… no, scusa… quale fichetta… prima di conoscerti era una fichetta… da quando ha avuto il piacere della tua visita è diventata proprio una fica… di donna… una bella fregna… merito tuo… Dio quanto sei bello, cazzo mio… quanto sei bello…”

Mentre lo riempivo di baci e di slinguate sulla cappella e lungo l’asta, mi ero anche impossessata dei coglioni… appena li presi in mano sentii un brivido… grossi, pelosi… li accarezzai con delicatezza… dovevo trattarli bene… erano loro che avrebbero dovuto rifornire con amore la mia bocca, la mia fica e il mio culetto di sborra… dovevo curarli come si conviene… sarebbero stati la sorgente del mio piacere… si… anche loro erano belli… belli… belli…

Il cazzo aveva preso dimensioni mostruose… i miei baci, le mie slinguatine, le mie carezze lo avevano portato al massimo dell’eccitazione… ma mancava il meglio… aprii bocca e lo ingoiai più che potevo… sentii la cappella arrivarmi in gola… non riuscii a prenderlo tutto… un po’ rimase fuori della bocca… non ero abituata… avrei dovuto fare molto allenamento… ma prima o poi me lo sarei preso tutto… come lo avevo preso nel culo e nella fica…

Sentii papà urlare…

“Nooo!!! Olga… ti prego… fermati… non mi far sborrare subito… abbiamo ancora tutta la serata…”

Questa promessa mi fece desistere… a malincuore lo tolsi dalla bocca… lo fissai e gli detti un bacio sulla punta della cappella… e gli sussurrai…

“A più tardi bel cazzo mio… smack… smack…”

Generalmente quando cenavamo eravamo uno di fronte all’altra… quella sera no… volevo essergli vicino… mi misi seduta alla sua sinistra…

Passò solo qualche minuto e sentii la mano di papà posarsi sulla mia coscia nuda… non ci sarebbe stato bisogno di parole… il suo sguardo parlava per lui… ma lui non potè fare a meno di dirmelo…

“Olga… tesoro… ho voglia di accarezzarti…”

Spalancai le gambe e spinsi il ventre contro la sua mano… ero senza mutandine… quando le sue dita incontrarono la carne della mia fica lo sentii trasalire… dissi solo poche parole,,,

“Papà… perché credi mi sia seduta vicino a te…”

Gli misi la mano sul cazzo… aveva ancora la patta sbottonata… glielo tirai fuori… lo strinsi… era bollente… Dio che voglia di infilarmelo nella fica…

“Papà… anche io voglio accarezzarti…”

E cominciai a segarlo, mentre lui aveva preso possesso del mio grilletto.

“Intanto mangiamo…”

“Si, papà… mangiamo…”

Ma mi era passata la fame… le sue dita nella spacco della mia fica mi avevano chiuso lo stomaco… e il cazzo che avevo in mano era l’unica pietanza che volevo gustare…

Lo fissai…

“Papà…. Non ho più fame…”

“Neanche io, tesoro…”

Come se avessimo ubbidito ad un unico comando, ci alzammo contemporaneamente… eravamo uno di fronte all’altro… io con il suo cazzo in mano… lui con la mano sulla mia fica…

Bastò il nostro sguardo… e fu il segnale…

Ci abbracciammo con le mani libere, mentre le altre due lavoravano i nostri sessi… eravamo impazziti dalla reciproca passione…

“Olga… Olga… amore… ti voglio… da ieri sera non vivo più…”

“Oh!!! Papà… prendimi… subito… ti voglio nella fica… subito… qui… fottimi come una troia…”

Con una mano scansai i piatti, mi sollevai la gonna sulla vita e mi misi seduta sul tavolino da pranzo… allargai completamente le cosce… avevo ancora il suo cazzo in mano… non lo avevo abbandonato un istante… lo attirai verso la mia fica e lo appuntai sulla vagina…

“Ficcamelo dentro… così… dai, papà… fammi sentire una troia… io vestita… con la gonna alzata e senza mutande… tu con il cazzo fuori dei pantaloni… non ti sembra di scoparti una zoccola da strada?… Non ti eccita?... Io mi sento morire dal gusto… dai… spingi… lo voglio in fregna… in fregna…”

Papà non si fece pregare… spinse il cazzo e mi riempì la fica… ohhhhh!!! Dio Santo…

“Ahhhhh!!!..., finalmente…. Papà… da questa mattina ho contato i minuti aspettando questo momento… chiavami… sventrami la fica… daiiiii!!!”

“Si, angelo mio… ti fotto… lo so che vuoi godere… e papà ti fa godere… prendilo… papà te lo da tutto… tesoro… tesoro… te lo devo dire… mai nessuna ha cavalcato il mio cazzo come hai fatto tu ieri sera… sei stata la migliore… sei la mia adorata amazzone che cavalca il suo destriero…”

“Siiiiiii!!! Papà… scopamiiiiiii!!! Cosìììììì!!! Dio… solo tu sai farmi godere… papà… solo tu… “

Gli gettai le braccia al collo e gli ficcai la lingua in bocca… lui mi aveva afferrato le gambe sotto le ginocchia e mi teneva le cosce aperte, mentre con violenti colpi di bacino mi trapanava la fica… Madonna mia, come mi scivolava bene dentro… il brodino del mio godimento aveva lubrificato alla grande la vagina… quel paletto di carne entrava e usciva dalla fica che era una delizia per il corpo e per la mente…

“Dai, papà… fammi godere… non voglio solo venire… voglio anche godere… godere…”

“Si… il tuo papà ti farà godere… lo vuoi sempre provare un cazzo nel culo mentre ti scopo? La vuoi sempre provare una doppia penetrazione?”

Sentii una scossa elettrica per tutto il corpo…

“Siiiiiiiiiii!!!!.... siiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!..............una doppiaaaaa!!!.......... un cazzo nel culo……. E uno nella ficaaaaaaaaa…. Siiiiiiiiiii!!!... noooooo… vengooooo… bastardoooo!!!! Vengooooooooo!!!”

“Olga….. amore…. Anche io………….ma non te lo chiedooooo!!! Ti sborro dentroooooooo!!!!!!!!!!!...!

Rimanemmo abbracciati… stretti… come due innamorati… con una piccola differenza… eravamo padre e figlia…

Piano piano ci riprendemmo e, sempre stretti l’uno all’altra, andammo in salotto e ci sedemmo sul divano… mi accucciai addosso a lui…

Rimanemmo accoccolati per un po’… poi papà cominciò a parlare, mentre mi accarezzava la testa…

“Olga… amore mio… oggi ho pensato molto a ciò che mia hai detto… ma adesso, a mente fredda, senza essere sotto l’influsso dell’eccitazione, voglio che tu me lo ripeta… ne voglio essere certo… hai sempre desiderio di fare l’amore con due uomini?”

Non ci pensai un istante a rispondere…

“Si, papà… credo che una donna amata da due uomini raggiunga il massimo del piacere… vorrei provare questa esperienza… mi hai insegnato un nuovo modo di godere e, come ti ho detto ieri sera, l’appetito viene mangiando… e il tuo cazzo mi ha messo una fame indescrivibile…

Però metto una condizione… deve piacere anche a te… anche tu devi desiderare vedermi godere tra due uomini, di cui uno, ovviamente, sei tu… se a te dovesse dare fastidio, per qualunque motivo, lasciamo stare e non parliamone più…”

Papà stette per un po’ in silenzio, ma poi sussurrò dolcemente…

“E’ questo il mio problema, Olga… penso che mi piacerebbe molto vederti tra me e un altro uomo… “

Lo guardai con aria interrogativa

“Perché è un problema?”

“Perché vedo che tra noi due sta nascendo una passione senza limiti… e ho paura… il tuo corpo, la tua voglia di sesso e la libidine che sprizzi da tutti i pori mi ha stregato… per tutta la mattina ti ho immaginato in mezzo tra me e un altro uomo… i nostri cazzi intrappolati nella fica e nel culo… le tue urla… i tuoi incitamenti… i tuoi gemiti… si, amore… lo voglio pure io…”

Lo abbracciai forte… un altro sogno si stava avverando…

“Papà… hai già pensato a chi sarà il prescelto?”

“Amore, è questa la parte più difficile, anche se non sembra… se fossimo una normale coppia di coniugi sarebbe semplicissimo… ma siamo padre e figlia… non solo dobbiamo trovare una persona fidata che non racconti le sue avventure, ma dobbiamo anche trovare una persona che accetti e condivida il nostro rapporto incestuoso…”

“Non conosci nessuno…”

“Ci ho pensato molto e mi sono rammentato di una cosa… tu sai che il mio migliore amico, di cui i fido ciecamente, è Tony, il padre di Veronica, la tua compagna di scuola… tu lo conosci bene, poiché è venuto spesso a casa nostra… lui è vedovo…

Un giorno che stavamo al circolo, venne a trovarlo la figlia… era veramente stupenda… gran bella fica… e poi tu la conosci bene…”

E si… la conoscevo bene…. Era lei la compagna con cui avevo avuto le mie esperienze lesbiche… eravamo molto amiche, anche se da tempo non avevamo più rapporti particolari… era veramente una gran fregna… e io potevo dirlo con cognizione di causa poiché la conoscevo intimamente…

Una volta mi confidò che il rapporto sessuale che prediligeva era l’inculata… come godeva con il culo non godeva con la fica…

Il padre era un bell’uomo, fisico sportivo, simpatico… il resto era una incognita… ma papà mi chiarì presto la situazione… riprese il discorso…

“Quando la figlia se ne andò via, vista l’amicizia che c’era tra noi mi permisi di dirgli…

“Franco, scusa se te lo dico, ma tua figlia è proprio… beh!! Diciamo bella…”

Mi guardò con uno sguardo strano, in cui intravidi un sottile velo di libidine nascosta… e seriamente mi disse…

“Di pure che è una gran fica… non mi offendo… anzi… sapessi che darei per scoparmela…”

Ovviamente non mi aspettavo una esclamazione del genere, ma quando si rese conto di aver parlato troppo, la buttò sullo scherzo…

“Ovviamente scherzo…. Mica posso scoparmi mia figlia…”

Ma io lo conosco bene… quello che aveva detto e come lo aveva detto denotava il suo forte desiderio verso sua figlia… poi non ho più pensato alla cosa.

Questa mattina mi è rivenuto in mente… sono certo che non si scandalizzerebbe se sapesse che un padre si scopa la figlia, anzi… certamente ne sarebbe invidioso…

Quindi, se tu sei d’accordo io avrei pensato a lui… è un amico… è un bell’uomo… accetterebbe con gioia l’incesto e poi… ha un gran bel cazzo… sai al circolo quando facciamo la doccia ci si vede e lui tra le gambe ha proprio una bella bestia…

Se pensi che la soluzione di Tony non sia di tuo gradimento, beh! Non rimane che internet… cercare con annunci una persona che faccia al caso nostro… non lo so, amore… decidi tu…”

Papà aveva lasciato a me la responsabilità di scegliermi chi mi si dovesse inculare… certamente apprezzavo la scelta di papà… visto che avevo deciso di farmi rompere il culetto era giusto che scegliessi da chi farmelo rompere…

Però feci subito la scelta... non mi andava l'idea di gente sconosciuta... circola tanta gente rozza, anche se hanno un super cazzo... invece Tony era un tipo, inoltre, anche affascinante...

"Papà... ho deciso per Tony... è un bell'uomo, è un signore e poi è un tuo amico... però non vorrei che gli dicessi brutalmente che mi scopi e se vuole accodarsi... mi piacerebbe che la cosa nascesse spontanea... tu hai sempre tante idee... fattene venire qualcuna bella..."

Papà concordò con me... avrebbe pensato a qualcosa di particolare per attirarlo nella rete...

Anche io cominciai a pensare come potevamo coinvolgere il padre della mia amica… volevo cercare di organizzare qualcosa di intrigante… e mi venne in mente qualcosa… ne parlai con papà… lui ne fu entusiasta.

Organizzammo un piano perfetto, anche perché papà confermò che il suo amico era un gran bel porcello a cui piaceva molto la passera.
Partimmo con la “fase 1”.

Mi feci fare da papà un bel po’ di foto molto porche con la fotocamera digitale… supina scosciata con la fica tenuta aperta con entrambe le mani… in ginocchio a pecora con il buchetto del culo bello aperto… con un vibratore infilato nel culo… con uno nella fica… e, infine, la più porca con due cazzi di gomma infilati insieme nella fica e nel culo.
Mettemmo un annuncio su Annunci69 nella voce “Singola” corredandolo con tutte le foto scattate.
Il testo dell’annuncio era il seguente:

“Sono una studentessa 18enne molto porcellina e conoscerei coppie di uomini maturi per farmi riempire entrambi i buchetti. Astenersi i giovani… purtroppo non mi stimolano… sono attratta dall’esperienza degli uomini maturi che sono certa sapranno come trattare i miei buchini. Vi attendo con impazienza in molti… se siete bravi e interessanti i miei buchini saranno certamente in grado di accogliervi tutti. Un bacio.”

Spedimmo l’annuncio che dopo un paio di giorni fu pubblicato… lasciammo in bella vista sul PC sia il test dell’annuncio che le foto allegate.
Era tutto pronto per far scattare la “fase 2” del piano.
La sera, con me presente, papà telefonò a Tony.

“Pronto, Tony, ciao, sono Franco… scusa, ma ho necessità di parlarti, ho bisogno di un tuo consiglio… è una cosa molto delicata… sono molto preoccupato… ho bisogno della parola di un vero amico cui possa fidarmi… confido nella tua discrezione… si tratta di Olga, mia figlia… è una cosa abbastanza urgente… dimmi quando puoi venire per parlare con calma…”

Papà ascoltò la risposta di Tony.

“Vuoi venire anche adesso? Mi dispiace farti uscire dopo cena… no… Olga non c’è… tornerà tardi… OK, ti attendo tra una mezz’ora e… grazie Tony… sapevo che potevo contare sulla tua amicizia e discrezione…”

Riagganciò il telefono.

“Viene tra una mezz’ora… era molto curioso… specie quando gli ho detto che la cosa riguardava te…”

“OK, papà… io mi nascondo nella stanza vicino al salotto… parlate a voce alta in maniera che io possa sentirvi…”

“Bene, amore… vediamo come prende la cosa…”

Non appena arrivò Tony mi nascosi dietro la porta socchiusa della stanza confinante con il salotto.
Sentii subito Tony parlare.

“Franco, sono venuto subito in quanto ti ho sentito molto agitato… stai calmo… e raccontami tutto con calma…”

“Tony, grazie… ma scusa se mi ripeto… non ti offendere… la situazione è delicata… mi raccomando la discrezione… mi fido di te… non farne parola con nessuno, neanche con tua figlia, che è molto amica di Olga… fa conto di essere un confessore…”

“Ma Franco… tranquillo… ti do la mia parola…”

Papà tacque per qualche istante…

“Tony, comprendimi… mi trovo a disagio… dammi un consiglio…”

Sentii armeggiare… sapevo che papà stava attivando il PC per far vedere l’annuncio e le foto… la prima foto che appariva era quella con i due cazzi nel culo e nella fica…

“Tony… guarda… non ci posso credere… guarda…”

Dopo qualche istante sentii l’esclamazione di Tony.

“Cazzo!!!... ma questa è Olga… Dio santo che porcona!!!...”

L’esclamazione gli era uscita spontanea e lui cercò subito di rimediare.

“Oh! Scusa Franco… non volevo… ti chiedo scusa… ma sai… vedere all’improvviso questa immagine…”

“No, Tony… non devi scusarti… ti comprendo… è proprio per questo che ti ho chiamato… guarda che annuncio ha messo… da quando l’ho letto non ragiono più… mia figlia sta cercando due uomini per farselo mettere nella fica e nel culo… ci pensi… la mia bambina… sta diventando una porca… una troia… una zoccola… la mia cucciola… così fragile e innocente…”

A sentire mio padre mi veniva da ridere… anche Tony aveva qualche perplessità sulla mia innocenza…

“Senti Franco… tu mi hai chiamato per un consiglio… io vorrei essere schietto con te… posso permettermi di dirti quello che penso senza offenderti?”

“Certo Tony… devi essere sincero… dimmi…”

“Scusa, Franco, ho letto l’annuncio e sto ammirando queste stupende foto che scorrono sul PC… certamente tu vedi Olga con gli occhi del papà e non sei obbiettivo… io la vedo con gli occhi di un uomo…” e tacque senza terminare la frase… papà lo incalzò…

“E allora? Che pensi?”

“Scusa, ma non posso tacere… Olga è un pezzo di fregna stupenda che farebbe addrizzare il cazzo a un frocione… e tu pensi che con quel buco di culo così bello aperto e con quei cazzi in corpo la tua bambina sia fragile e innocente? Olga ormai è una donna, e che donna, con tutti i desideri, anche i più osceni, che hanno le donne… una vera donna che ha voglia di godere senza falsi pudori… sai cosa ti dico? Io l’ammiro… perché ha il coraggio di confessare i suoi desideri… desideri che sa di non poter soddisfare, per ovvi motivi, tra le sue amicizie, ma non vuole farne a meno… ha voglia di due cazzi… vuole godere… e per raggiungere il suo scopo ha messo un annuncio… io, se fossi in te, non mi preoccuperei… devi solo accettare il fatto che Olga ormai non è più una bambina, ma una donna con tutti i desideri delle donne…”

“Grazie, Tony… quindi pensi che io non debba preoccuparmi? Tu, sinceramente, ritieni sia normale un comportamento del genere?”

“Assolutamente si!!! Anzi, non solo… sai cosa ti dico? Che io, al posto tuo, sarei orgoglioso di avere una fica del genere come figlia… ma le hai viste con attenzione queste foto? Olga sprizza libidine da ogni poro… guarda la perfezione della fica… blocca l’immagine… ecco, così… guarda!!! Le labbra aperte desiderose di essere violate… e guarda il grillo… ha tirato fuori la testina dal cappuccio… si vede chiaramente quanto fosse eccitata mentre faceva le foto… chissà se poi ha scopato con quel fortunato fotografo…”

Tony ormai stava andando a ruota libera… ma aveva visto giusto… dopo avermi scattato le foto papà mi inculò per più di mezz’ora, per terminare, alla fine, con una abbondante sborrata in bocca…

Per un po’ tacquero entrambi… forse stavano ammirando le mie foto… all’improvviso papà ricominciò a parlare.

“Vedi Tony, ti ringrazio per avermi rassicurato sul comportamento di mia figlia… si, forse hai ragione… sono i normali desideri di una ragazza che sta diventando donna… ma c’è anche un’altra cosa che volevo dirti… un altro tuo consiglio… ma sinceramente non trovo il coraggio…”

Addrizzai le orecchie… questo era il momento più importante del piano che avevamo architettato… Tony, ovviamente, prese a convincerlo a parlare.

“Franco, ti prego… con me non devi avere remore… tutto ciò che mi dirai, ti do nuovamente la parola, non uscirà da questa stanza…”

Altro breve periodo di silenzio, poi papà cominciò…

“Tony, amico mio… spero tu mi capisca al volo e vorrei mi comprendessi… da quando ho visto queste foto e letto l’annuncio… da quando ho capito i desideri di Olga, di quanto sia diventata porca io non campo più… Dio mio… ho sempre davanti agli occhi il suo corpo in queste posizioni oscene… la sua fica spalancata in segno di offerta non mi fa dormire… quando la vedo la spoglio con gli occhi… quando ci avviciniamo per il solito bacetto del buongiorno e della buonanotte mi viene voglia di metterle una mano tra le cosce… sperando stia senza mutandine per sentire la sua fica… Dio mio… Tony… dimmi qualcosa… sto male…”

“Franco, vuoi dirmi che hai desiderio di scoparti Olga… tua figlia?”

“Si… Tony… si…”

“Ti comprendo perfettamente… ma è normale… sappi, sperando la cosa non ti offenda, che quando ho visto le foto ho sentito il cazzo indurirsi improvvisamente ed ho cominciato a fantasticare… Olga è una fica stupenda e tu sei un uomo… quindi è normale…”

“Tony… con questo vuoi dirmi che te la scoperesti?”

“E me lo chiedi? Certamente!!!... scusami, ma più guardo queste foto più vado fuori di testa… tua figlia ha una faccia da porca che mi sta facendo ribollire il sangue… “

“No, Tony, non ti preoccupare… dimmi quello che pensi apertamente… voglio sapere il tuo pensiero… solo che io mi sento in colpa… per me non sono fantasie… nel senso che se Olga ci stesse io me la scoperei realmente… ma sono suo padre… mi sento un depravato… un porco… un pervertito… Dio mio…”

“Ma no, Franco, non devi pensare questo…”

Fai presto a parlare… tu non ti trovi nella mia situazione… dimmi sinceramente… ma tu te la scoperesti tua figlia Vanessa?”

Ci fu qualche attimo di silenzio, poi Tony rispose… la sua voce aveva assunto un tono particolarmente sensuale.

“Vuoi che sia sincero? Beh! Franco, te lo confesso… mi scoperei mia figlia con tutto me stesso… se sapessi che Vanessa avesse messo un annuncio come quello messo da Olga… se anche lei fosse così porca credo che glielo direi apertamente, senza falsi pudori “Amore di papà… sei diventata donna… ti piace il cazzo… ti prego… non tenermi fuori dai tuoi piaceri…” sperando che lei mi getti le braccia al collo e mi doni il suo corpo…”

“Tony, amico mio… non sai quanto le tue parole mi abbiano risollevato… quindi sia io che te ci scoperemmo volentieri le nostre bambine porcelline… e da quello che mia hai detto tu ti scoperesti anche Olga… beh! Siamo proprio due porcellini…”

“Si, amico mio… e sono certo che anche tu ti scoperesti mia figlia Vanessa… si, siamo proprio due porcellini…”

Era questo il momento giusto… entrai nella stanza.. erano girati di spalle intenti ad ammirare le mie foto sul PC… mi venne in mente quando entrai nello studio di papà… quel momento da cui iniziò la nostra meravigliosa storia… sentii un brivido… iniziai il mio show… preparato nei minimi dettagli… me li volevo gustare con tutta me stessa quei due superbi cazzi nel corpo…

“No, non siete due porcellini… siete due maiali depravati e pervertiti che vi inculereste le vostre figlie senza vergogna…”


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