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Cerca in famiglia - 5


di bird2012
30.01.2012    |    46.846    |    4 9.7
"Gli detti un bacio sulla guancia e lo guardai negli occhi..."
CERCA IN FAMIGLIA

CAP. 5

Mamma e papà


Trascorsi il resto della giornata ad aiutare mamma per le faccende di casa.

Non perdevamo occasione per accarezzarci, abbracciarci, baciarci e sussurrarci la nostra eccitazione.

“Mamma, non vedo l’ora che venga questa sera, chissà come andrà a finire…”

“Abbi pazienza amore, e abbi fiducia di te stessa… vedrai… riuscirai a goderti il cazzo di tuo padre…”

Venne la sera e papà finalmente tornò dal lavoro: non si aspettava di trovarmi a casa.

“Paolo, guarda che bella sorpresa, ci è venuta a trovare Flora… rimarrà a cena… Mario è fuori città per lavoro…”

Papà mostrò una grande gioia nel vedermi. Lo abbracciai forte, facendo attenzione di far aderire il più possibile il mio corpo contro il suo e nella foga dell’abbraccio misi la mia gamba in mezzo alle sue, poggiando la mia coscia contro il suo cazzo. Gli detti un bacio sulla guancia e lo guardai negli occhi.

“Sei contento di vedermi?”

Sostenne il mio sguardo, ma non spostò il ventre dalla mia coscia. Sospirò.

“Tu non immagini quanto, figlia mia…”

A malincuore mi sciolsi dall’abbraccio per non metterlo a disagio.

La serata trascorse normale, ma sentivo i suoi sguardi sul mio corpo… come se avesse voluto spogliarmi… e la cosa mi piaceva e eccitava molto…
Dopo cena andammo in salotto e ci sedemmo sul divano, papà in mezzo tra me e mamma. All’improvviso mi chiese:

“A cosa è dovuta questa visita inattesa?”

“E’ venuta per chiedermi un consiglio… cose tra donne…” – rispose mamma.

Papà mi guardò sorridendo.

“Bricconcella… hai dei segreti che non puoi dire al tuo papà?”

“Ma no, è che mi vergogno, mi sento a disagio…”

“Ah, bene, se ti vergogni è qualcosa di piccante… la voglio sapere anche io…” e fece una risata. Rispose mamma.

“La nostra bambina ormai è sposata, ha la sua famiglia, ma sai che nelle famiglie con il tempo aumentano i bisogni e le necessità… e per soddisfare questi bisogni tuo genero le sta facendo delle proposte diciamo un po’ audaci…”

Papà mi mise un braccio intorno alle spalle e mi attirò a se…

“Bambina mia, che tipo di proposte? Tuo marito ti manca di rispetto?”

“No, papà, al contrario… noi ci amiamo tanto e lui mi dimostra sempre il suo grande amore, in ogni momento… è proprio per questo che non capisco… se mi ama tanto, e di questo ripeto sono certissima, perché mi chiede…”

Non terminai la frase, rimasi in silenzio e poggiai la testa sul suo torace. Cominciò ad accarezzarmi i capelli.

“Ti chiede cosa?”

Mi strinsi di più a lui e nel far questo posai il braccio sul suo basso ventre… e seguitai a recitare la parte…

“Oh, papà, scusa, mi vergogno… chissà che penserai…”

“Ma no, dai, se lo hai detto a mamma… non temere…”

“Va bene… Mario desidera che io faccia l’amore con un altro uomo… insieme a lui… hai capito papà… gli piacerebbe che io facessi l’amore con due uomini insieme… oh, papà… come può dire di amarmi… dimmelo tu… dice di amarmi e vuole vedermi mentre scopo con un altro… e poi non credo proprio che si accontentino solo di scoparmi i due porci… vi conosco a voi uomini… un buchetto non vi basta mai…”

Andai subito giù pesante… volevo vedere la sua reazione… e volevo anche farlo eccitare.

A queste parole sentii papà irrigidirsi e sentii irrigidirsi anche qualcosa sotto il mio braccio… il pensiero che io potessi scopare con due uomini lo stava facendo eccitare… era proprio quello che volevo…

“Ho capito, figliola, vuoi che ti dica la mia opinione, anche se qualcuno potrebbe prendermi per pazzo?”

“Oh, si, ti prego… dimmela…”

“Beh! Credo che queste proposte, che ad alcuni potrebbero apparire oscene e colme di perversione, per me rappresentano la migliore dimostrazione d’amore nei tuoi confronti… ne sono certo… lui vuole vederti godere con un altro uomo perché ti ama…”

Alla parola “godere” sentii il suo cazzo pulsare contro il mio braccio…

“Ma papà, che dici… vuole vedermi scopare con un altro perché mi ama?”

“Certo, se lui non ti amasse ti tradirebbe con altre donne, a tua insaputa… ti escluderebbe dai piaceri del sesso e li godrebbe da solo… invece lui vuole condividerli con te, con la donna che ama, la donna della sua vita… ma accertato che lui ti ama, tu saresti disposta? Pensi ti piacerebbe? Questa è la cosa più importante… se anche tu condividi questo desiderio di trasgressione sarete una coppia felice e certamente da invidiare… ma ti ha già proposto di farlo con qualcuno che conoscete?”

“No, papà, proprio per dimostrarmi il suo amore mi ha detto che devo essere io a scegliere la persona che più mi aggrada… solo così il rapporto può essere piacevole e appagante…”

“Questo denota ancor di più l’intelligenza e l’amore di Mario… e tu hai scelto qualcuno?”

Altra pulsazione del suo cazzo… adesso veniva per me il momento più difficile…

“No, papà… è difficile… pensa che una volta scherzando gli dissi che se tu non fossi stato mio padre l’unica persona con cui avrei scopato insieme a lui saresti stato tu… e lo sai cosa mi rispose quel porco di Mario, in maniera seria? Che se desideravo scopare con mio padre e tu fossi stato d’accordo, per lui non ci sarebbero stati problemi… anzi, aggiunse che sarebbe stato molto più eccitante… Hai capito quanto è porco mio marito? Ma io come posso chiederti di sacrificarti… chiederti il sacrificio di scoparti tua figlia … di commettere un incesto per esaudire i desideri miei e di mio marito?”

Sentivo il cazzo che seguitava ad ingrossarsi… povero papà… certamente stava soffrendo le pene dell’inferno… guardai mamma… mi sorrise e mi fece un occhiolino…
Papà mi strinse a sé e io ne approfittai per spingere il mio braccio verso il suo cazzo… le parole uscirono dalla sua bocca come un sussurro… come se avesse avuto paura di ciò che stava per dire…

“Bambina mia… chi lo dice che per me sarebbe un sacrificio?”

Sollevai il viso dal suo torace e lo fissai, assumendo un’espressione sbalordita…

“Papà, cosa vorresti dire? Sinceramente, senza ipocrisie…”

“Voglio dire che poterti scopare non solo non sarebbe per me affatto un sacrificio, ma sarebbe addirittura la più grande gioia che potrebbe darmi la vita… sarei il padre più felice del mondo… sempre che tu lo desideri fermamente e sia sinceramente consenziente…”

Saltai in ginocchio sul divano e lo abbracciai.

“Oh, davvero papà scoperesti con me? Non lo dici solo per farmi piacere?”

“Affatto, piccolina, l’ho sempre desiderato… spero solo di darti tanto piacere…”

“E non ti darebbe fastidio la presenza di mio marito?”

“Affatto… anzi… è più eccitante vederti godere tra le braccia di due uomini…”

“Oh, papà, sono felice… ti voglio bene… posso darti un bacio?”

“Certo, piccola mia…”

Forse si aspettava un bacio sulla guancia: incollai le mie labbra sulle sue e gli ficcai tutta la lingua in bocca. Colto di sorpresa restò alcuni istanti immobile, poi contraccambiò alla grande il bacio incestuoso.
Le nostre lingue cominciarono a mulinare una contro l’altra, ce le succhiavamo, ce le leccavamo, ci scambiavamo le salive, ci leccavamo il viso.

Allungai una mano verso mamma, me la strinse in segno di approvazione e complicità… se la portò alla bocca e prese a leccare il palmo, dandomi brividi di piacere… poi se la mise su un seno e prese a massaggiarlo… io e papà, intanto, seguitavamo a slinguarci come maiali…
All’improvviso mamma tolse la mia mano dal suo seno e la poggiò sul cazzo di papà, sopra i pantaloni, e cominciò a muoverla in un osceno massaggio.
Lo sentii duro sotto la mano… papà ebbe un brivido di piacere…

“Ooooooooooh, siii, piccola mia… toccamelo…”

Mamma mi guidava la mano, alternando massaggi a mano aperta a leggere strette: lo sentivo sempre più duro.
Dopo un po’ mamma alzò la mano dalla patta e sentii il rumore della zip dei pantaloni…oh… siii… glielo stava tirando fuori… dopo alcuni attimi sentii la cappella colpirmi la mano… il cazzo era scattato fuori come una molla… questo contatto fece vibrare sia me che papà… ma era solo l’inizio… mamma avvolse sia la mia mano che la sua intorno al cazzo e come un tacito accordo cominciammo e segarlo insieme.

Dei brividi di piacere mi passavano per la schiena… avevo in mano il cazzo di mio padre… aumentai le slinguate sulla bocca e sul suo viso… gli stavo leccando il viso come una cagna… la saliva gli colava dalle guance… mi sentivo una gran troia.
Dopo un po’ mamma avvicinò il suo viso al mio e cominciò anche lei a baciarmi e a slinguarmi il viso, le orecchie, il collo aumentando i miei brividi di piacere… seguitavamo sempre a segare il cazzo di papà…
Mamma cominciò a sussurrare frasi oscene.

“Dai, Flora… scopatelo… scopati tuo padre… ficcati il suo cazzo nella fica… voglio vedervi mentre chiavate… padre e figlia… voglio vedere quando ti schizza la sua sborra nella fica… ti prego… mettitelo dentro…”

“Si, mamma, dopo me lo scopo, ma adesso voglio rendere partecipe di questi istanti meravigliosi anche il mio amore, mio marito… scusa mamma, mi prendi il telefono?”

A malincuore mamma si alzò e andò a prendere il portatile… adesso ero solo io che segavo mio padre…

“Pronto, amore, puoi parlare? Sono a casa dei miei genitori e devo darti una notizia meravigliosa…”

“Si, non c’è nessuno in ufficio… posso parlare liberamente…cosa devi dirmi?”

“Amore, non potrai mai immaginarlo… le nostre speranze e i nostri desideri sono stati esauditi… ho in mano il cazzo di mio padre e da circa 5 minuti io e mamma lo stiamo segando…”

“Stai scherzando? Sarebbe troppo bello…”

“No, amore, non sto scherzando affatto… poi ti racconterò tutti i particolari dei nostri colloqui… comunque la conclusione è che papà non vede l’ora di scoparmi, in realtà lo ha sempre desiderato fin da quando ero giovane, ma per ovvi motivi ha sempre nascosto i suoi desideri, e mamma, dopo che ho tanto decantato il tuo cazzo e la tua porcaggine, è desiderosissima di accoglierti tra le sue cosce… e non solo… adesso inserisco il viva voce così potrai sentire anche loro…”

Inserii il viva voce… il primo a parlare fu papà.

“Mario, innanzi tutto devo dirti che sono orgoglioso di avere una figlia come Flora, bella, eccitante e, da quello che posso capire, anche molto porca… quello che ha detto è vero… io e mia moglie siamo felicissimi di condividere con voi i piaceri del sesso… in piena libertà… senza gelosie… Mario, pensa che situazione eccitante… padre, madre, figlia e genero complici nel godimento senza limiti…”

Aggiunse mia madre.

“Mario, sabato sera siete invitati a cena… così ci conosceremo meglio anche io e te… anche se non sono giovane come mia figlia sono certa che non ti deluderò…”

Rispose Mario.

“Ne sono certo… avevo sempre sospettato che la mamma di mia moglie fosse potenzialmente una gran troia…”

Ridemmo tutti… Mario aggiunse:

“Paolo. Ti dispiace se ho detto che tua moglie è una troia?”

“Affatto Mario, anzi… chiariamo che il nostro rapporto deve essere basato anche sulla completa libertà di espressione… senza che nessuno si offenda… e per dimostrarti cosa intendo per libertà d’espressione ti dico che non vedo l’ora di incularmi questa zoccola di mia figlia, mentre tu sborri in bocca a mia moglie…”

“Ottimo Paolo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda… questi discorsi mi stanno facendo scoppiare il cazzo nei pantaloni… non vedo l’ora che venga sabato…”

Intervenni io.

“Mario, amore, c’è un piccolo problema da risolvere… io con questo cazzo che ho in mano da un quarto d’ora e con la passera che puoi ben immaginare in che condizioni stia, non ce la faccio ad aspettare fino a sabato…”

“Ma Flora, amore, il problema non esiste assolutamente… è proprio questo il bello del rapporto che dobbiamo instaurare tra noi quattro… ognuno può godere con gli altri come, dove e quando vuole con o senza la presenza di tutti… il tutto, ovviamente, non fatto di nascosto, ma verrà raccontato al proprio coniuge che, certamente, troverà piacere nel saperlo… se papà un giorno ti viene a trovare non credi sarebbe gentile ed educato da parte tua sollazzarlo con uno splendido pompino a gola profonda come sa fare tu? Poi telefoneresti alla mamma e a me per confermarci che sei una figlia premurosa che non fa mancare niente al suo papà…”

“Amore, grazie, era questo che volevo sentirti dire…”

Mario aggiunse:

“Pertanto voi non dovete aspettare sabato… godete più che potete… poi mi racconterete… e Flora, mi raccomando… fatti onore… non deludere i tuoi genitori…”

“Tesoro, stai tranquillo… ce la metterò tutta per farti fare bella figura… la tua mogliettina ti darà tante soddisfazioni…”

Intervenne mamma.

“Mario, stai tranquillo, ti prometto che sabato io e te ci riprenderemo il piacere con gli interessi…”

“Ci conto… adesso devo lasciarvi… buone sborrate…”

“Ciao amore, a presto…”

Chiudemmo la telefonata. Mi avvicinai a mamma e la baciai in bocca.

“Vieni, mamma, facciamo godere papà… spompiniamolo insieme…” Poi mi rivolsi a lui.

“Adesso io e mamma ti facciamo un bel servizietto… tu sta buono…”

In un attimo lo spogliammo e ci spogliammo. Lo facemmo sedere sul divano con il culo abbastanza in fuori e le gambe allargate… io e mamma ci inginocchiammo tra le sue gambe, io presi il cazzo in mano, mamma cominciò ad accarezzargli le palle… lo guardai attendendo un suo cenno… mi sorrise…

“Comincia tu, amore… sei tu la festeggiata…”

Non aspettavo altro… sputai sul cazzo una buona quantità di saliva che spalmai con la mano per renderlo bello viscido, misi la cappella in bocca e cominciai ad abbassare il viso verso il suo ventre… lentamente ma inesorabilmente… mi fermai solo quando le mie labbra non toccarono il suo pube… mi ero infilata il cazzo di papà fino in gola… mamma intanto aveva preso a leccargli e a succhiargli le palle…

Papà emise un gemito di godimento.

“Oh, Dio… no… figlia mia… te lo sei preso tutto… ti immaginavo una splendida pompinara, ma mai fino a questo punto… continua… ti prego che mi piace…”

Non me lo feci ripetere due volte… mi lasciai il cazzo tutto in bocca con la cappella che mi era arrivata alla gola… cominciai a respirare con il naso e a muovere la testa lentamente con piccoli movimenti di sù e giù sul cazzo per procurare alla cappella un leggero massaggio con la gola… sentivo la cappella ingrossarsi quasi a soffocarmi… ma resistevo… papà era al settimo cielo.

“Oh, si… si… così.. aaaaaah…si… massaggiami la cappella con la gola… Olga… nostra figlia è una bocchinara nata…”

Dopo un po’ di questo servizio tolsi il cazzo dalla mia bocca e lo offrii a mamma che non si fece pregare per imboccarlo e succhiarlo… io dal canto mio cominciai a massaggiare con due dita il buchino del culo di papà… dal suo gemito capii che gradiva molto questo trattamento.

Poi cominciammo a leccarlo insieme… anche se era la prima volta che io e mamma leccavamo insieme un cazzo sembrava lo avessimo sempre fatto… se io leccavo la cappella mamma slinguava tutta l’asta… poi poggiavamo insieme le labbra sulla cappella e la slinguavamo insieme facendo attenzione a slinguarci anche noi due… leccavamo insieme le palle, mamma succhiava la destra e io la sinistra… intanto la prima falange del mio dito si faceva lentamente strada nel culetto di papà che mugolava dal piacere.

“Brave… avete due lingue fantastiche… passerei le ore a farmi leccare e succhiare il cazzo e le palle… uhmmmmmm… che gusto… di chi è questo dito appuntato nel mio culetto?”

“E’ mio, papà…”

“Oh, tesoro… devo confessare che mi piace…”

“Ne sono felice… allora te lo faccio sentire meglio…”

Spinsi la mano e gli infilai tutto il dito nel culo: grugnì dal piacere ed allargò di più le cosce per sentirsi il dito bello dentro…
Ripresi a succhiare il cazzo insieme a mamma, mentre iniziai un leggero movimento avanti e indietro del dito nel culo… stavo inculando il mio papà…
Mi è sempre piaciuto giocare con il buco del culo dell’uomo e ne sa qualcosa mio marito quando con il cazzo di gomma legato alla vita lo inculo come la peggiore delle troie… ad ogni colpetto del dito papà spingeva il culo verso la mia mano.

“Dio… mi piace… succhiatemi… inculatemi… aaaaaaaaaaah…”

Mi venne un’idea… tolsi il dito dal culo…

“Nooooo… perché… infilatelooo…

Presi la mano di mamma, misi il mio dito a contatto con il suo, appuntammo entrambe le dita sul buchino e spingemmo fino in fondo… adesso le dita nel culo di papà erano due… una mia e una di mamma… papà mostrò di gradire molto questa nuova penetrazione.

“Papà… se ti stiamo spompinando in due non credi sia giusto incularti anche in due?”

“Bambina mia quanto sei porca… ma quanto mi piaci…”

Adesso lo leccavamo, lo succhiavamo e lo inculavamo insieme… piacere sublime… sentivo il brodino della mia fica colarmi sulle cosce…
Ad un certo punto mamma, mentre avevo il cazzo in bocca, cominciò a baciarmi e a leccarmi il viso come un’invasata.

“Flora, amore, ti prego, non ce la faccio più… ficcatelo dentro… mettitelo nella fica… voglio vedere il cazzo di tuo padre che ti chiava…che te lo infila in corpo per la prima volta… è come se ti sverginasse… dai… penetrati…”

Mi alzai, montai sul divano, mi misi a cosce larghe davanti al viso di mio padre e gli poggiai la fica in bocca.

“Non vuoi sentire il suo sapore prima di infilarci il tuo cazzo?”

Papà mi allargò le labbra della fica e cominciò a leccarmi il grilletto… con entrambe le mani presi la sua testa e la spinsi contro il mio ventre.

“Bravo papà… lecca la fica della tua figlia porcellina… senti bene il suo sapore… poi me la leccherai dopo avermi scopato… mi dirai quale sapore preferisci…”

Dopo un po’ mi scostai, mi misi in direzione del suo cazzo e cominciai lentamente a piegare le ginocchia con le gambe aperte completamente scosciata finché non arrivai quasi a toccare la cappella con la fica…
Io e papà ci fissavamo negli occhi… sapevamo entrambi che stavamo per vivere un momento indimenticabile… presi il suo cazzo e mi passai due o tre volte la cappella per tutto lo spacco della fregna finché non lo appuntai all’ingresso della vagina… mio padre mi vedeva lì, davanti a lui, completamente scosciata, con la fica aperta e il suo cazzo appuntato tra le labbra…

“Papà, dopo questa sera tu potrai scoparmi quando vuoi… sarò sempre disponibile a soddisfare tutti i tuoi più perversi desideri… ma questo momento non dovremo dimenticarlo mai… la prima volta che hai infilato il tuo cazzo nella fica di tua figlia… guarda e ricorda…”

Cominciai ad abbassare il ventre con lentezza esasperante per fargli godere la visione del cazzo che mi penetrava centimetro dopo centimetro… quando sentii che mi era entrato tutto dentro, rimasi immobile, sempre spingendo il mio ventre contro il suo per tenerlo completamente dentro, mi misi in ginocchio, mi gettai su di lui, lo abbracciai e lo baciai in bocca…

“Oh, papà… ce l’ho tutto dentro… mi hai riempito la fica…”

Mio padre mi strinse forte a lui e cominciò a sussurrarmi le parole più dolci che potevo aspettarmi.

“Figlia mia… non puoi neanche lontanamente immaginare quanto ho desiderato questo momento… da quando eri giovane… non potevo farne a meno… pensavo a quando ti masturbavi… avrei voluto essere li, di fronte a te, a guardarti mentre ti titillavi la micetta implume… pensavo alle prime seghe che certamente avresti fatto ai tuoi amici… quanto li ho invidiati… avrei voluto stare al loro posto… sentire la tua mano intorno al mio cazzo e sborrarti in mano tutto il mio amore… avrei sempre voluto che tu fossi la mia puttanella… la mia troietta… la zoccoletta del suo papà… sempre pronta a farlo godere con le mani e con la bocca… e quando ti sei fidanzata con Mario soffrivo in silenzio… avevo sempre davanti agli occhi l’immagine del suo cazzo che ti penetrava nella fica, nel culo, che ti sborrava in bocca… perché a me doveva essere negato il piacere di godere del tuo corpo… solo perché sono tuo padre…”

Mi strinsi forte a lui e cominciai a roteare lentamente il bacino per sentirmi bene il cazzo nella fica…

“Papà, da questo momento le tue sofferenze sono finite, i tuoi desideri realizzati… se ancora lo vuoi, da questo momento sarò per te la migliore delle troie… ti farò vivere momenti che neanche la più porca delle zoccole potrà darti… sempre pronta a soddisfare i tuoi più perversi desideri… con le mani, con la bocca, con la fica, con il culo… nulla ti sarà negato… e pensa papà, tutto questo con l’approvazione e la complicità di mamma e di mio marito…”

Incollai la mia bocca sulla sua e cominciai a slinguarlo… sollevai il ventre dal suo cazzo fino a far rimanere solo la cappella dentro la fica e dopo qualche attimo mi lasciai cadere… la punta del cazzo colpì la bocca del’utero facendomi gridare dal piacere….

“Oooooooh… siiiiiiii… mi voglio sventrare sul cazzo di mio padre…”

Cominciai a galoppare sul suo cazzo come la più troia delle amazzoni… ci scambiavamo le salive nel più osceno e incestuoso dei baci… presi i suoi capezzoli e li strinsi… sentii il cazzo fremere nella mia vagina.
Intanto mamma non era rimasta inoperosa.
Inginocchiata tra le gambe di papà gli leccava e succhiava le palle e gli leccava il cazzo quando usciva dalla mia fica… la sentivo mugolare…

“Uhmmmmm… uhmmmmm… si… è più buono leccare il cazzo con il sapore della fica della mia bambina…”

Io seguitavo a fottere come una maiala… saltavo sul cazzo di mio padre come un’indemoniata… lo volevo sentire sempre più dentro…
Ad un certo punto sentii allargarmi le natiche… non feci in tempo a realizzare che sentii la bocca di mia madre incollata sul buchetto del culo come una ventosa e prese a succhiarmelo…

“Oooooooooooh… siiiiiiiiiiiiiiiii… papà… ooooh… mamma mi sta succhiando il buco del culo… è meraviglioso…”

Dopo un po’ di succhiate sentii la lingua penetrarmi tutta nel culo… la mia adorata mammina mi stava inculando con la lingua…
Il godimento che stavo provando era una cosa inimmaginabile… non si può descrivere… solo chi lo ha provato lo può capire… non era tanto il fattore fisico, di sentirmi un cazzo nella fica mentre una lingua mi leccava il buco del culo… il gran godimento era principalmente mentale… sapere che il cazzo che stavo scopando era di mio padre e che la lingua che mi inculava era di mia madre… bello da impazzire…

Dopo un po’ di questo trattamento mamma si alzò, ci venne vicino e posò la sua bocca sulle nostre… cominciammo a baciarci tutti e tre… le nostre tre lingue si intrecciavano e si slinguavano… mischiavamo e scambiavamo le nostre salive come tre maiali… mamma mi accarezzava la schiena dandomi brividi di piacere… poi scese lentamente con la mano fino ad arrivare con le dita sul mio buchetto del culo… le sue leccate lo avevano reso viscido e bello aperto… appuntò due dita e cominciò a spingere… rabbrividii… sollevai leggermente il culo per farmi penetrare meglio…

“Si, mamma, ti prego… penetrami il culo… in fondo… spingi le dita… riempimi il culoooooo…”

Mamma spinse in fondo…

“Così… così… mi avete riempito la fica e il culo… è stupendo… mammina, pensa a quando papà e Mario ci infileranno contemporaneamente i loro cazzi nella fica e nel culo… aaaaaaah… mamma ti prego… muovi le dita… inculami mentre mi scopo papà… uuuuuuhmmm…”

Ripresi a galoppare con più foga il cazzo di papà mentre mamma cominciò ad incularmi con grande frenesia con le due dita… dentro… fuori… dentro… fuori…

“Brava mamma… così… così… fammi godere anche con il culo…”

Queste parole le fecero perdere la ragione.

“Si, si… ti rompo il culo… sei una zoccola bastarda… non ti basta il cazzo di tuo padre nella fregna… vuoi anche le dita di tua madre nel culo… e allora io ti accontento… prendile… tieni… in culo… non sei solo la troia di tuo padre… sei anche la mia troia… e le troie devono godere… prendi… forse però due dita non ti fanno godere completamente… ne vuoi di più… ti accontento ancora…”

Tolse le due dita, mise l’indice, il medio e l’anulare a cuneo, le appuntò sul culo e spinse… sentii il buco dilatarsi e accogliere dentro di se tutte e tre le dita di mamma… urlai dal piacere…

“Aaaaaaaaaaaaaaaaah… siiiiiiiiiiiiiiii… mi stai rompendo il culooooooooo… ancora… ancoraaaaa… non ti fermareeeeeee…..”

Mentre seguitava ad incularmi prese a darmi tanti piccoli baci sul volto e a sussurrarmi dolci frasi…

“Amore della mamma… ti sto facendo godere vero?... lo sento dalle vibrazioni del tuo corpo… la tua mammina ti sta dando piacere… e anche il tuo papà con il suo cazzo… sei la nostra bambina… ti amiamo e vogliamo farti godere… adesso è il momento del gran finale… l’ho immaginato mentre stavo leccando le palle di tuo padre e vedevo a pochi centimetri dai miei occhi il suo cazzo che entrava e usciva dalla tua fica… adesso voglio vedere quando tuo padre ti sborra in fregna… Paolo, sei pronto a riempire la fica della tua bambina con il tuo sperma?”

“Olga, amore… è da molto che sento che sto per sborrare… sto resistendo al massimo… ma non ce la faccio più…”

“Allora Paolo, dai… venite… cambiamo posizione… voglio stare in prima fila mentre la riempi…”

Ci alzammo, mamma mi fece sdraiare supina, mi allargò le gambe e mi fece piegare le ginocchia… ero completamente scosciata con la fica spalancata in dolce attesa… mamma sputò sulla fica due o tre volte per ricoprirla di saliva… prese in mano il cazzo di papà… strofinò la cappella sulla saliva e in mezzo alla fica, poi lo appuntò sulla vagina e lo spinse dentro… davanti ai miei occhi avevo goduto della più oscena delle immagini… la madre che prende il cazzo del marito e lo infila nella fica della figlia… credevo di impazzire…

Papà cominciò a chiavarmi… alternava colpi lenti a forti colpi di cazzo contro l’utero… ora era lui che conduceva la danza… mamma si mise a cavallo del mio viso e spinse la sua fregna contro la mia bocca… sentii i suoi umori colarmi in gola… inghiottii tutto… cominciai a leccarle e succhiarle il grilletto… stavo nuovamente leccando la fica di mia madre.

Il suo sapore mi inebriava… mi abbracciò aderendo il suo corpo al mio nella classica posizione del 69 e prese a leccare alternativamente il mio clitoride e nuovamente il cazzo di papà che entrava e usciva dalla mia fica… si rivolse a mio padre.

“Paolo, ti prego, quando stai per sborrare tira fuori il cazzo quasi tutto dalla fica… lascia solo la cappella dentro la vagina… voglio vedere le contrazioni del tuo cazzo mentre schizza la sborra… voglio godermi ogni attimo mentre riempi di sperma il ventre della nostra bambina… dai… chiavala e schizzale in fregna…” e riprese a leccare la mia fica e il suo cazzo.

Non resistevo più, stavo quasi per venire, sentivo l’orgasmo che cominciava ad afferrarmi il ventre… aumentai i colpi di lingua sulla fica di mamma… lei cominciò a roteare il bacino e a strofinarmi tutta la fregna colma di umori sul viso… sentivo che anche lei stava per sbrodare.
La troia qualche minuto prima mi aveva inculato… dovevo pareggiare i conti… chi con dita ferisce con dita perisce… appuntai anche a lei tre dita sul buco del culo, presi il suo clitoride tra le labbra e cominciai a ciucciarlo come se le stessi facendo un pompino… e le spinsi le dita nel culo… per mamma fu troppo…

“”Aaaaaaaaaaaaaaaaah… bastardaaaaaaaaa… vengoooooooo… vengooooo… siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii… sbrodooooooooo… aaaaaaaaaaaah… in bocca a mia figlia… le sto pisciando in bocca tutta la mia sbroda… Paolo daiii… spaccale la fica… riempila di sborra… questa zoccola mi ha fatto venireee… uhmmmmm…”

Sentii inondarmi la gola dei suoi umori di godimento… si abbandonò spossata sul mio corpo spingendomi ancora la fica sulla bocca… ne voleva ancora… l’avrei accontentata… con la punta della lingua cominciai a vellicarle velocemente il meato urinario… dopo alcuni secondi cominciai a sentire le prime gocce della sua pipì colarmi sulla lingua… mamma non se lo aspettava e non seppe trattenersi… ormai sapevamo che la pipì in bocca piaceva ad entrambe… aumentai al massimo i colpi di lingua…

“No… noooooooo… oddio… non può essere… aaaaaaah… Paolo… Paoloooo… Dio santo… le sto pisciando in bocca… che bello… piscio in bocca a mia figlia…”

Papà cominciò a stantuffarmi la fica come un invasato.

“Troia… zoccola… hai fatto pisciare tua madre… maiala… porca…. muoioooooo… figlia mia ti vengo dentrooooooooooooooooo… ti sborro nella fica… ah… uhmmmmmmm… schizzo…”

Sentii le mani di mamma allargarmi le labbra della fica per vedere meglio.

“Tiralo fuori… lascia dentro solo la cappella… schizza amore… schizza dentro tua figlia…”

“Si… si… la sto riempiendo di sborra… Olga, l’ho inondata di sperma… Olgaaaaaaaaaa… la sto mettendo incintaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…”

Anche se non era vero perché prendevo la pillola, queste parole mi mandarono fuori di testa… l’orgasmo mi colpì come un pugno alla stomaco… sentii la fica e il ventre contrarsi… contraevo le pareti vaginali intorno la cappella di papà… la stavo mungendo con la mia fica per fargli uscire le ultime gocce di sborra.

“Papà, mi hai fatto venire… ho goduto insieme a te… mentre mi venivi in fica… che bello… siamo venuti insieme…”

Mamma aveva sborrato come una maiala, si era goduta tre dita nel culo e mi aveva pisciato in bocca… ma ancora non era soddisfatta.

“Paolo, pompala… ancora… pompale la fica piena di sborra… fai sgorgare la sborra fuori dalla vagina… pompalaaaaaaaaaaaa…”

Papà riprese sfottermi, sentivo lo sciacquettio del suo cazzo immerso nella sborra che mi riempiva la fregna… mamma si tolse dalla posizione del 69, appoggiò le labbra sulla fica all’inizio della vagina a contatto del cazzo… non appena i colpi del cazzo fecero fuoriuscire la sborra dalla fica, mamma cominciò a succhiarla e se ne riempì quasi la bocca… alzò il viso e mi fissò con il volto colmo dall’eccitazione…

La fissai anche io.

“Ingoiala…” le sussurrai…

Mamma con la bocca chiusa piena di sborra accennò un sorriso e cominciò ad avvicinare il suo volto al mio, finchè non arrivò con la bocca a circa 10 centimetri dalla mia.
Capii le sue perverse intenzioni… le sorrisi anche io, aprii la bocca e tirai fuori la lingua… mamma dischiuse le labbra… la sborra cominciò a colare sulla mia lingua con un rivolo senza fine… dalla lingua mi scese in bocca, ma non l’ingoiai… volevo ricambiare il piacere alla mia mammina… con entrambe le mani afferrai la sua testa e attirai la sua bocca a contatto con la mia… le ripassai buona parte della sborra che avevo in bocca… l’accolse con un brivido che si ripercosse sul mio corpo.

Spinse il suo ventre contro il mio… cominciammo a strofinare i pubi una contro l’altra, mentre le nostre bocche giocavano con la sborra di papà… un po’ ce la scambiavamo e un po’ la ingoiavamo, finchè un po’ per una non la ingoiammo tutta… poi con la lingua ci leccammo reciprocamente fino a ripulirci bene i nostri visi dalle ultime tracce di sborra.

L’abbracciai forte… i nostri corpi nudi in un osceno ed incestuoso contatto… seno contro seno… avevamo allargato le gambe e ognuna premeva la coscia contro la fica dell’altra… eravamo spossate per il gran godimento provato.

“Oh, mamma, quanto ho goduto… ci siamo scambiate equamente fino all’ultima goccia lo sperma di papà… pensa che da oggi possiamo scambiarci tutto… i nostri mariti ed anche i nostri corpi… ho visto che ti piace gustare la sborra di papà…”

“Si, piccola mia, mi piace tanto… mi è sempre piaciuto bere la sua sborra… quando facciamo l’amore può farmi tutto ciò che vuole… rompermi il culo e la fica, ma sa che in ogni caso deve riempirmi la bocca della sua calda crema… solo così mi sazio completamente…”

“Se ti piace tanto, sabato sera ti farò assaporare quella di Mario… voglio che ti riempia la bocca di sperma… voglio vederti pasteggiarlo con la lingua per gustarne a pieno il suo sapore…”

Mamma mi baciò mordendomi leggermente il labbro.

“Porca, già me lo sento in bocca… non vedo l’ora che venga sabato… conterò le ore…”

Durante tutto questo tempo papà, dopo la sborrata nella mia fica, era rimasto sdraiato vicino a noi e si era gustato in silenzio tutte le porcate e i discorsi fatti tra me e mamma.

“Sento che state organizzando un sabato all’insegna della libidine senza limiti… ci sarà qualcosa anche per me?” ci chiese sorridendo papà.

Volsi il mio viso verso di lui, stringendo forte il corpo di mamma.

“Per te, papà, ci sarà un premio per ripagarti di tutti questi anni di sofferenza che hai provato nel desiderarmi senza potermi avere… e nel contempo voglio far felice Mario… so quanto abbia sempre desiderato vedermi godere tra le braccia di un altro… voglio che veda sul mio volto il godimento che proverò quando io e te insieme daremo vita a quello che io ritengo il più perverso e osceno atto incestuoso che può avvenire tra padre e figlia… papà… sabato sera ti darò il culo… voglio che mi inculi davanti a mio marito.”


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