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Io non sono come mamma - 10


di bird2012
27.12.2018    |    28.445    |    9 8.9
"Io non sono come mamma Cap..."
Io non sono come mamma

Cap.10


Quella di far scopare mia moglie da un prete era sempre stata una fantasia che mi aveva eccitato come non mai, ma, considerata la ritrosia di mia moglie per certi giochi, questa fantasia, come tutte le altre, d'altronde, era rimasta un sogno irrealizzabile!
Ma ora c’era Claudia… e non dico altro!
Come si dice: un nome… una garanzia!
Porca, zoccola, lesbica, esibizionista… incestuosa… e chi più ne ha più ne metta!
Quando le proposi di farsi chiavare da un prete andò in brodo di giuggiole!

“Cazzo, papà, cosa di meglio di un bel cazzone di prete che mi sfonda la fregna per iniziare alla grande la nostra vita di libertini!! Ricordati che ormai la mia fica, dopo aver conosciuto il tuo cazzone, è diventata molto esigente: accetta solo cazzi di una certa levatura, almeno come il tuo!
Tu trova un bel prete porco quanto basta e ben fornito che poi, appena torno dal viaggio di nozze, al resto ci penso io: gli svuoto per bene i coglioni facendomi riempire tutti i buchi!”

Giravano strane voci sul comportamento di Padre Paolo, il parroco della nostra parrocchia, per di più il sacerdote che avrebbe dovuto officiare il matrimonio di Claudia: si diceva fosse sempre molto disponibile per consolare le parrocchiane bisognose di particolari attenzioni!

Poiché non mi fidavo delle chiacchiere del popolo, volli accertarmi di persona, ovviamente con il dovuto tatto, della veridicità o meno di quanto si mormorasse, cioè se fosse pronto ad offrire le prestazioni del suo uccello per soddisfare le perverse fantasie mie e di mia figlia!
Un paio di giorni prima delle nozze dissi a Claudia e mia moglie che sarei andato in Chiesa per verificare fosse stato predisposto tutto per il matrimonio: con questa scusa mi recai da Padre Paolo che fu ben felice di ricevermi!

“Buongiorno, Padre, io mi chiamo Giorgio e sono venuto per parlarle del rapporto con mia figlia!”

Non mi fece continuare.

“Ti capisco, i rapporti tra genitori e figli sono complicati, ci sono sempre delle conflittualità, specialmente se sono adolescenti! Se posso aiutarti a dirimere delle incomprensioni fra voi due chiedi pure!”

Evidentemente il prete aveva frainteso!

“No, Padre, tra me e mia figlia assolutamente nessuna conflittualità né incomprensione, anzi, andiamo d’amore e d’accordo come non mai! Inoltre non è affatto una adolescente: è una meravigliosa ragazza di 23 anni, che tra l’altro lei dovrebbe conoscere in quanto dovrà officiare le sue nozze sabato prossimo!
E’ venuta alcune sere fa insieme al suo futuro marito per il colloquio prematrimoniale: rammenta? Si chiama Claudia!”

“Sì, ora ricordo! Ma non capisco: se andate d’amore e d’accordo quale è il problema?”

Lo guardai e abbozzai un sorrisetto enigmatico.

“Il fatto, Padre, è che noi andiamo “troppo” d’amore e d’accordo!” risposi, calcando il tono della voce sulla parola “troppo”!

“Scusa, figliolo, ma seguito a non capire!”

“Padre, sono venuto poiché spesso mi vengono dei sensi di colpa che credo di non meritare ed ho bisogno del giudizio di un uomo di Chiesa! Vorrei una sua parola di conforto! Deve sapere che tra me e mia figlia c’è un rapporto che vorrei definire intimo… molto intimo: lei mi comprende, vero? Sono certo lei sappia cosa possa significare, e cosa possa comportare, quando tra un uomo e una donna c’è dell’intimità…”

Padre Paolo strabuzzò gli occhi e mi chiese quasi timoroso.

“Non mi dirai che te la scopi!”

Rimasi basito dal modo volgare di esprimersi del sacerdote, ma non risposi e feci solo un cenno affermativo della testa!
Non lo avessi mai fatto: cominciò a sbraitare!

“Ma ti rendi conto cosa fai? Violentare tua figlia, per di più alle soglie del matrimonio, per indurla a sottostare alle tue insane voglie!
Approfittare della tua posizione dominante di padre per intimorirla, magari anche ricattandola in maniera ignobile, affinché si pieghi ai tuoi turpi voleri! Ma non ti vergogni! Non credi quanto le possano fare schifo le tue mani sopra il suo corpo alla ricerca del piacere proibito!”

Ovviamente il padre non aveva capito un cazzo e cercai di zittirlo.

“Fermo, fermo che forse c’è stato un malinteso! Non è come pensa lei: non c’è alcuna violenza, io non intimorisco e ricatto nessuno! Il nostro è un meraviglioso rapporto accettato e condiviso liberamente da entrambi! Inoltre posso assicurarle che a mia figlia non fanno affatto schifo le mie mani sul suo corpo… e neanche le mie labbra… e, per amor di verità, neanche il mio membro! E per sgombrare il campo da dei giudizi affrettati le preciso che è stata proprio lei a offrirsi spudoratamente e senza ritegno a suo padre!
E’ proprio questo, Padre, che non capisco: se tra me e mia figlia c’è tanto amore, amore che ci porta a condividere anche il piacere sessuale, perché deve essere condannato dalla Chiesa?”

Alle mie parole Padre Paolo cambiò espressione!

“Beh! Certo, se non vi è violenza né sopraffazione il peccato allora è meno grave! Ma dimmi: veramente è stata tua figlia a concedersi a te? Te lo chiedo poiché in confessione sono sempre i padri che mi dicono di fare delle avance verso le figlie! A questo punto devo anche dirti che mi riferiscono che la maggior parte delle volte le figlie sono ben felici di accettare le depravate proposte del genitore: sembra non aspettino altro che farsi impalare dal cazzo paterno!!
Da quello che molti padri mi confessano sembra che farsi scopare dal padre sia per molte figlie un godimento pazzesco! Anche per tua figlia è la stessa cosa?”

Capii immediatamente come il sacerdote volesse qualche piccante particolare dei nostri rapporti: perché non accontentarlo? Ero lì apposta, per scoprire i suoi desideri e la sua disponibilità al piacere!
Mi inventai anche cose non vere, per aumentare la sua eccitazione!

“Padre, so che come sacerdote deve mantenere i segreti, per cui posso confidarmi liberamente con lei: deve sapere che Claudia ha il sesso nel sangue! Ho potuto rendermi conto di persona come i genitori spesso non conoscano i propri figli e io non avrei mai immaginato mia figlia fosse così… non vorrei usare un appellativo volgare di fronte a lei… beh! Diciamo libertina!”

Padre Paolo si stava eccitando: lo vedevo dai suoi occhi!

“Ho capito! Volevi dirmi che non avresti mai immaginato tua figlia fosse una troia!” mi disse quasi sussurrando!

Bene, al porco piaceva il turpiloquio!

“Sì, Padre, una troia da non credere!
Capisco che per lei è difficile capire: lei è un uomo di Chiesa, ha fatto il voto di castità, quindi non può immaginare cosa si provi di fronte a certi spettacoli!
Deve sapere che il rapporto tra me e lei non è nato per caso: il mio amore aveva organizzato tutto in maniera premeditata!
Mia figlia ha sempre cercato di eccitarmi e farmi ribollire il sangue con i suoi continui atteggiamenti provocanti!

Sa bene che noi maschietti ci eccitiamo facilmente di fronte a certi spettacoli scandalosi e mia figlia, sempre vestita in maniera discinta, ha sempre assunto pose indecenti per mandarmi fuori di testa!
Approfittava di ogni situazione per mostrarmi le cosce, il culo e spesso, fingendo di allargare disattentamente le gambe, mi mostrava la sua fica coperta dalle mutandine!

Un pomeriggio, quando ha visto che il suo modo di fare mi aveva eccitato oltre misura, mi ha dato il colpo di grazia!
Ricordo che io ero seduto sul divano e lei su una poltrona di fronte a me!
Indossava una gonnellina inguinale che a malapena le copriva le parti intime!
Quando dal rigonfiamento della patta dei miei pantaloni capì quanto il suo abbigliamento mi avesse estremamente eccitato mi guardò con uno sguardo da porca e mi chiese:

“Papà, vedo che hai una patta bella gonfia: lo so che ti eccita guardarmi! Dimmi la verità: ti piacerebbe guardarmi ancora meglio? Sappi che eccita anche me farmi guardare!”

Compresi immediatamente dove volesse andare a parare, ma feci finta di niente cercando di eludere la sua domanda!

“Claudia, non capisco!”

Lei non rispose, ma cominciò ad aprire lentamente le gambe finché non si scosciò completamente: quando vidi che la porcellina non indossava le mutandine mi sentii ribollire i sensi!

Padre, si rende conto? Pensi fosse stato al mio posto: vedere la fica di mia figlia totalmente spalancata, tutta depilata che si potevano vedere le goccioline della sua eccitazione imperlare le labbra gonfie della sua micia!
Ma quello che mi fece maggiormente impazzire fu la sua frase!

“Papà, ti piacerebbe inzuppare il biscotto? Dai, dimmi la verità, senza ipocrisie: te lo faresti un giretto tra le mie cosce? Sono certa mi faresti godere più di tutti quelli che mi hanno scopato! Dai, cazzo: lo vedo dai tuoi occhi che vorresti mettermelo dentro… e allora che cazzo aspetti!” con l’evidente spudorato invito a penetrarla!

Padre, la prego, può un padre resistere di fronte a tanto amore che gli dimostra la figlia?
Non ci ho visto più: in un attimo mi sono denudato e mi sono avvicinato a lei!
Ho visto i suoi occhi brillare quando ha visto il mio membro completamente eretto!
Padre, avrebbe dovuto vedere con quanto amore la mia bambina prima me lo ha preso in mano per accarezzarlo dolcemente, poi me lo ha baciato con gusto, quasi in senso di adorazione, e se lo è infilato in bocca!
Ha iniziato a succhiarmelo per insalivarlo per bene e poi ha cominciato a strofinarlo sopra la sua intimità, tra le labbra fradice della sua fica, finché dalla sua bocca non è uscita una frase che ogni padre vorrebbe sentirsi rivolgere dalla propria figlia!

“Dai, papà, mettimelo dentro! Scopami… scopami! Ti prego, fottimi la fica: voglio che mi vieni dentro… voglio essere riempita dal tuo seme! Voglio sentire il calore della tua sborra che mi inonda il ventre! Dai, cazzo santo, dai… mi sento una gran porca incestuosa… e voglio il cazzo di mio padre nella fica!!!”

Padre, mi dica: può essere peccato quando il sesso della figlia si unisce a quello del padre con amore e passione per donarsi reciproco piacere?
La prego, sia sincero, avrei bisogno di una sua parola di conforto per liberarmi da questo peso: quando mia figlia ha accostato il mio membro all’ingresso della vagina, ho fatto peccato se ho spinto delicatamente il mio bacino contro di lei finché non glielo ho infilato tutto dentro?

Padre, avrebbe dovuto vederla quando ha sentito di avere il mio membro completamente dentro il ventre! Gemeva, sospirava, mi accarezzava, mi riempiva di baci e mi sussurrava dolcemente che ormai era la mia dolce puttana, che non dovevo toglierlo, voleva lo tenessi dentro di lei affinché raggiungessimo insieme l’orgasmo: desiderava sentire il mio sperma riempirle il ventre mentre lei godeva!”

Padre Paolo aveva perso la parola!
Era evidente come il mio discorso lo avesse eccitato oltre misura: non capita tutti i giorni sentire dalle labbra di un padre raccontare come si sia scopato la figlia!
Io non gli diedi tempo di replicare e rincarai la dose!

“Padre, un altro peso riguarda i rapporti contro natura: so che la Chiesa li condanna, ma il mio tesoro adora il rapporto anale e non me la sento di negarglielo!
Dovrebbe vederla quando mi chiede di sodomizzarla: mi dice che dopo averla fatta godere davanti la devo far godere anche dietro!
Me lo chiede con così tanto amore che non riesco a dirle di no… ed io l’accontento: le voglio così bene che voglio esaudire ogni suo desiderio!
Mentre la sodomizzo si contorce, si dimena, agita i fianchi come una indemoniata, ansima e gode senza ritegno: si vede quanto possa piacerle sentirsi un membro che la possiede analmente!”

Padre Paolo non riuscì più a trattenersi: si dimenticò del suo stato sacerdotale!

“Ti capisco, figliolo! Vedere la propria figlia che allarga le cosce per mostrare la sua fica desiderosa di essere penetrata farebbe impazzire chiunque!
Per non parlare sentirla chiederti di farle il culo!
Comunque, se può farti sentire meno colpevole, sappi che l’incesto è molto più frequente di quanto si possa immaginare!
Sapessi quante ne sento in confessione: di tutto e di più!

Non solo padri e figlie, madri e figli, fratello e sorella, ma anche rapporti non solo incestuosi, ma anche omosessuali!
Madri e figlie che si leccano le fiche, padri e figli che si inculano a vicenda, tra sorelle, tra fratelli, ormai il sesso in famiglia è diventato un piacevole passatempo!
Purtroppo nonostante tanti anni di sacerdozio non rimango insensibile a sentire i particolari che mi vengono riportati durante la confessione, per farmi capire la gravità del peccato in modo possa comminare la giusta penitenza!

Io cerco di fermarli, ma sentendosi protetti dal segreto del confessionale vanno a ruota libera, senza alcuna vergogna!
C’è una madre, che viene ogni settimana per avere una parola di conforto, che mi racconta nei minimi particolari i rapporti sessuali con il figlio, anche come si fa inculare, un padre mi riporta nei minimi dettagli come si scopi le due figlie mentre lesbicano, e così via!
E’ vero che sono un sacerdote, ma sono anche un uomo: non sono mica di marmo, cazzo santo!”

Lo sfogo del prete era chiaro e io ne approfittai!

“Padre, vuole forse dirmi che si è eccitato sentendo che mi scopo e mi inculo mia figlia?”

Mi guardò negli occhi e rimase qualche attimo in silenzio: poi rispose timidamente.

“Beh! Diciamo che non sono rimasto insensibile al tuo racconto così dettagliato! Da quello che mi dici credo dovrebbe essere meraviglioso scoparsi e incularsi tua figlia! Beh! Ti confesso che me lo hai fatto addrizzare per bene! Comunque piano piano l’eccitazione scemerà!”

Non lo feci continuare!

“Oppure la farà scemare lei con una bella sega pensando alla troia di mia figlia che si fa inculare da suo padre? ”

Mi sorrise, ma eluse la mia domanda!

“Senti figliolo, veniamo a noi: perché sei venuto da me? Volevi confessarti? In questo caso mi metteresti in grave difficoltà: per darti l’assoluzione dai tuoi peccati deve esserci il pentimento e mi sembra tu non sia affatto pentito di giocare con tua figlia! E allora?”

“Padre, se permette le dò del tu! Senti, sono venuto poiché ho bisogno del tuo aiuto!”

“Un mio aiuto?”

“Sì! Il mio tesoro mi ha esternato un suo grande desiderio che vorrei fortemente esaudire! E’ un po’ di tempo che durante la penetrazione mi ripete che le piacerebbe avere un altro membro con cui giocare! In poche parole vuole essere posseduta da due uomini!”

L’espressione del sacerdote era tutto un programma: eccitato come un maiale!

“Sì, il triangolo! Lo sento spesso in confessione da donne che mi dicono di aver peccato con due uomini insieme! Sembra sia un piacere enorme per la donna farsi penetrare da due maschi e, da ciò che mi dici, anche tua figlia vorrebbe provare questa esperienza! Ma da me cosa vuoi?”

Lo fissai negli occhi!

“Senti, gettiamo la maschera! Girano strane voci sul tuo conto: sembra ti piaccia la fica e che non ti fai scrupoli e non ti tiri indietro per accontentare le parrocchiane bisognose di attenzioni particolari… molto particolari! O mi sbaglio!”

Mi sorrise.

“Davvero girano queste voci? Beh! Forse un fondo di verità ce l’hanno!”

“Allora sappi che la mia adorata porcellina andrebbe in estasi se il secondo cazzo che la penetra fosse quello di un prete!
Anche mia figlia è una tua devota parrocchiana: che ne diresti di aiutarmi ad esaudire il suo perverso desiderio di farsi chiavare da un prete? Ovviamente non lascerei sola la mia bambina, ma prenderei parte attiva per farle sentire la mia vicinanza!
Sono certo che il cazzo santo di un sacerdote più il cazzo incestuoso del suo papà manderebbe in visibilio il mio angioletto... che ne dici!”

“Sono lusingato tu abbia pensato al mio cazzo per esaudire i perversi desideri di tua figlia! Quando vorrete sarò ben felice di unirmi a te per farla morire di piacere!”

“Ti ringrazio per la tua disponibilità: se sei d’accordo appena tornata dal viaggio di nozze organizziamo!”

“Ok! Ora ti sono debitore e a me piace ricambiare!
Spero avrai capito che con la scusa della confessione molte persone, sia uomini che donne, mi fanno capire di essere aperte per provare nuove esperienze! Se la cosa vi interessa posso tenervi presente!”

“Certo che ci interessa: la mia bambina è affamata di sesso e oltre che ai maschietti si dedica anche alle femminucce! Tienilo presente! Devo dirti anche un’altra cosa: alla mia porcellina piacciono molto i cazzi grossi, come a tutte le donne particolarmente troie!”

Paolo mi fissò con gli occhi di fuori!

“Cazzo santo! L’idea che oltre farsi inculare dal padre lecchi anche la fica mi fa indurire il cazzo ancora di più! Hai detto che le piacciono i cazzi grossi: pensi che questo possa fare al caso suo?”

Così dicendo si afferrò il bordo della tonaca e la sollevò scoprendo interamente il basso ventre: spuntò fuori un cazzo maestoso, leggermente più lungo e grosso del mio!
Il porco lo impugnò e, tirando lentamente giù la pelle, lo scappellò completamente, mostrandomi una cappella le cui dimensioni mi fecero rabbrividire: grossa come una susina, di colore violaceo, sormontava l’asta in modo da imprimere al cazzo un aspetto fiero e potente!
Immaginai quella cappella lacerare il buco del culo di Claudia e la cosa mi fece tremare!
Paolo cominciò a muovere lentamente la mano lungo tutta l’asta, mentre mi fissava eccitato!

”Dio mio, non vedo l’ora di vedere l’espressione di tua figlia quando questa cappella le squarcerà la fica! Non ce la faccio più, devo godere: tutto quello che mi hai raccontato di lei mi ha procurato uno stato di eccitazione come non mai!

Mi piace masturbarmi, lo faccio spesso la sera quando ripenso a tutto ciò che ho sentito nella confessione durante il giorno… cose eccitantissime!
Dopo le confessioni rimango a cazzo duro per tutta la giornata, poi la sera, se non mi viene a trovare qualche signora per farsi chiavare la fica come si deve, mi meno il cazzo ripensando a tutte le porcate raccontatemi!
Le più porche sono le donne: come ti ho detto mi raccontano dei loro rapporti sessuali peccaminosi nei minimi particolari!
Spesso lo fanno apposta per farmi eccitare con la speranza me le scopi: farsi chiavare da un prete è una cosa che eccita molte donne… e tu ne sai qualcosa!
Non puoi neanche lontanamente immaginare di cosa siano capaci: non hanno alcuna vergogna di comportarsi come delle troie!
Non crederai mai a ciò che sto per raccontarti: è l’ultima eccitante situazione che mi è capitata una settimana fa!

E’ venuta una ragazza, avrà circa vent’anni, e appena ha cominciato ad elencare i suoi peccati ho capito subito come fosse venuta a confessarsi proprio per eccitarmi!
Mi ha detto subito apertamente che scopa con suo padre: come vedi l’incesto padre-figlia è molto più frequente di quanto tu possa pensare!
Stavo per iniziare a fare le domande di rito, per capire la gravità del peccato, quando mi precedette: mi disse subito che si faceva leccare la fica da suo padre e che poi lei glielo prendeva in bocca per farglielo addrizzare per bene!

Non mi diede tempo di replicare: seguitò a dirmi che si rendeva conto di essere una peccatrice che commetteva un incesto, ma il piacere che provava nel farsi scopare dal padre la ripagava di tutti i sensi di colpa!
Aggiunse che non era certo colpa sua se la natura l’aveva fatta così lussuriosa e libidinosa tanto da amare il piacere a 360 gradi!
Capirai che a queste parole mi eccitai immediatamente ed il cazzo mi si addrizzò in maniera repentina, ma quello che mi mandò fuori di testa fu quando mi disse improvvisamente, dandomi subito del tu:

“Senti Padre, dimmi sinceramente: scommetto ti stia eccitando come un maiale sentendo le porcate che faccio con mio padre e al solo pensiero te lo abbia fatto addrizzare mi sento ribollire il sangue! Dai, ti prego, dimmelo… ti si è addrizzato?”

Giorgio, il cazzo mi scoppiava: non mi sarei mai aspettato una situazione del genere tanto meno un comportamento così spudorato e non ce la feci a mentire… e le risposi come certamente auspicava!

“Beh! Devo dirti francamente che sentire dalle tue labbra, con le quali succhi dolcemente il cazzo di tuo padre, quanto ti piaccia farti chiavare da lui, non mi lascia assolutamente indifferente! Anzi, per essere più chiari, ti confermo la tua sensazione: me lo hai fatto addrizzare di brutto!”

La sua risposta non si fece attendere.

“Dio mio, lo immaginavo! Non potevi far finta di niente nel sentire che allargo le cosce e mi infilo dentro il cazzo di mio padre! Lo sai che sono io che me lo metto nella fica? Mi eccita molto di più, dopo averglielo fatto indurire per bene con la bocca, afferrarglielo e spingermelo con forza dentro la fregna… mi sento una gran puttana e mi va il sangue in testa!

Appena ho iniziato a confessarti che la dò a mio padre ho iniziato subito ad eccitarmi, ma sapere che te l’ho fatto addrizzare mi manda ai matti!
Sappi che sono eccitata come non mai e che mi sono infilata la mano nelle mutandine per dare piacere alla mia fica completamente fradicia!
Dai, tiralo fuori, dalla grata forse riesco a vedere mentre te lo meni: mi fa impazzire vedere un uomo che si sega il cazzo mentre lo guardo!
Dai, che in chiesa non c’è più nessuno: ho aspettato proprio di essere l’ultima a confessarmi nella speranza di trovare un sacerdote compiacente per divertirci un pochino!
Dai, masturbiamoci insieme, mentre ti racconto, però mi raccomando: voglio sentirti sborrare… come ti farò sentire io mentre me ne vengo!”

Giorgio, devi credermi, ma non mi era mai capitata una cosa del genere: una ragazza che mi chiedesse in maniera così spudorata di sborrare insieme mentre si confessava… pensavo di impazzire!
Non me lo feci ripetere per la seconda volta: mi sollevai la tonaca e misi a nudo il mio cazzo!
Cominciai a segarmi, assumendo una posizione che le permettesse di vedere abbastanza chiaramente, attraverso la grata, la mia mano che smanettava l’uccello!

Dalle sue parole: ”Mamma mia, che cazzo! E’ molto più grosso di quello di mio padre!” capii che la visione era sufficientemente chiara per farle apprezzare la mia dotazione!
Fu una cosa di una eccitazione unica: cominciammo a scambiarci frasi oscene allo scopo di eccitarci sempre di più!

“Dai, l’ho tirato fuori e me lo sto toccando! Sei proprio una porca: me lo hai fatto diventare di ferro con il tuo racconto… ho un cazzo duro da non credere! Dimmi… cosa fai con tuo padre!”

“Ogni volta che scopiamo per prima cosa mi faccio leccare la fica e il buchetto del culo per eccitarmi per bene, poi glielo prendo in bocca e glielo succhio finché non lo sento duro come piace a me!
A quel punto, come ti ho detto, sono io che me lo infilo nella fica e quando me lo sento tutto dentro lo incito a chiavarmi come una troia!!
Comunque sappi che il tuo cazzo mi sta mandando ai matti, ce l’hai grosso da paura: mi piace molto farmi fottere da mio padre, ma ho l’impressione che una scopata con il tuo cazzo mi manderebbe in paradiso!
Mamma mia che meraviglia di cazzo! Ti prego, mettilo vicino alla grata, fammelo vedere meglio!
Sappi che mi sono sfilata le mutandine e mi sono infilata due dita nella fica per chiavarmela mentre ammiro la tua verga: il tuo cazzo mi sta eccitando da morire!”

Ormai l’eccitazione era al culmine!
Mi alzai in piedi, mi girai verso la grata e ci appoggiai contro la cappella!

“Eccola, tesoro, guardala! Guarda che bella cappella: ti piacerebbe sentirtela nella fregna al posto delle dita? E anche al posto del cazzo di tuo padre? Hai mai pensato di mettergli le corna facendoti scopare da un altro uomo?”

Cominciai a sbattere il cazzo contro la grata, mentre lei, dalla sua parte, ci aveva posato contro il suo viso: la sentivo ansimare dall’eccitazione!

“Non ho mai pensato di tradirlo, ho sempre creduto che per ora mi potesse bastare il suo cazzo per soddisfare le mie voglie… ma le tue parole mi stanno facendo riflettere! Ho l’impressione che un cazzo come il tuo sarebbe proprio quello che ci vorrebbe per la mia fica sempre vogliosa di farsi chiavare! Mamma mia… sentirsi un cazzo del genere che ti entra dentro e ti slabbra la fica dovrebbe essere qualcosa fuori da ogni immaginazione! Quasi quasi…!!!”

Dalle sue parole capii che dovevo osare!

“Che vuoi dire con “quasi… quasi”? Sappi che se vuoi assaggiare la mia cappella che ti slabbra la fregna io non mi tiro indietro: mi sta scoppiando il cazzo in mano e credo sarebbe un vero peccato sprecare una abbondante sborrata contro la grata! Preferirei farti sentire gli schizzi dentro il tuo ventre!”

La porcellina per qualche attimo non rispose… poi…

“Posso venire dentro il confessionale?” mi chiese. Era fatta, voleva il cazzo!

“Aspetta!” le risposi. Scostai la tenda per accertarmi non ci fosse nessuno in chiesa: a quell’ora la chiesa era sempre deserta, ma non si sapeva mai.

“Sì, vieni!”

In un attimo si aprì la tenda e entrò lei: bella, giovane, con una espressione colma di lussuria e libidine!
Il confessionale era ampio abbastanza per ospitare due persone: per stare più comodi l’avrei potuta portare nei mie appartamenti, ma non mi era mai capitato di scoparmi una donna dentro il confessionale… sarebbe stata di una eccitazione unica che non volevo perdere!

Appena entrata chiuse la tenda e mi abbracciò!
Le nostre lingue si incontrarono immediatamente e cominciarono a leccarsi una contro l’altra!
Mentre limonavamo come due maiali, afferrò il cazzo, se lo appuntò tra le cosce contro il grillo e iniziò a strofinarcelo sopra!
Cominciò a mugolare come una porca!

“Dio santo, una cappella da sogno! Questa sì che te l’apre per bene la fica! Scommetto che lo hai fatto assaggiare a molte parrocchiane, o mi sbaglio?”

“No, tesoro, non ti sbagli!”

“Uhmmm!!! Sarà un onore far parte di quella élite che ha avuto il piacere di godersi questo superbo cazzo!
Ma adesso mettimelo dentro, che non ce la faccio più: mi sto sbrodolando addosso!”

Le feci la domanda di rito.

“Sei protetta?”

“Tranquillo: puoi sborrarci dentro quanto vuoi, prendo la pillola! Anzi, più sborri e più mi piace!”

Mi misi seduto e lei mi venne sopra a cavallo: alzò una gamba, per facilitare al massimo la penetrazione, impugnò il cazzo e iniziò a strofinare la cappella all’ingresso della vagina!
Ansimava che era una meraviglia sentirla!

“Ce lo strofino per bene sopra in modo da far aprire al massimo la vagina: non è abituata a farsi penetrare da un cazzo del genere! Dio mio, mi gira la testa dalla eccitazione di farmi fottere da un prete con una verga da paura, per di più dentro il confessionale! Quando racconterò questa esperienza alle mie amiche moriranno d’invidia! Comunque stai tranquillo che sono molto discreta: non dirò mai il nome del prete che mi ha fatto impazzire slabbrandomi la fica… sarà un piacere che terrò solo per me!

Ecco, sento che la vagina si è bella dilatata: ci appunto la cappella e provo a scendere con il bacino per farcela entrare dentro!
Eccolaaa… sta entrandoo! Madonna miaaa, mi sta squarciando la fregnaaaa!!! La sentooo… la sentooo!!! Il tuo cazzo sta entrando tuttooo… me la sta spaccandooooo… il tuo cazzo mi sta sfondandoooooo! Neanche quando mi ha sverginato mio padre mi sono sentita così sfondataaa!!! Sto godendooo, sìììììììììììììììììììì… cazzoooooooooooo… sto sborrandooooo!!!”

Giorgio, devi credermi, fu una sensazione stupenda: mi sbrodolò addosso una marea di umori che mi colarono sopra i coglioni e lungo le cosce!
La porca cominciò a chiavarsi mentre mi teneva stretta a lei e mi riempiva di baci e libidinose leccate!
Agitava il bacino come una indemoniata per gustarsi al massimo il mio cazzo dentro di lei!
Dalle sue labbra uscivano frasi che mi mandavano ai matti!

“Lo sai che il tuo cazzo mi sta facendo impazzire? Pensa che mi faccio scopare da mio padre da quando avevo sedici anni, quindi pensa quante volte me lo ha infilato dentro! Eppure è la prima volta che raggiungo l’orgasmo appena sento il cazzo entrarmi nella fica! E’ stato un orgasmo inaspettato e meraviglioso e voglio seguitare a scoparti! Ti prego, cerca di non venire, voglio sborrare un’altra volta, ma questa volta insieme a te: voglio godere mentre sento i tuoi schizzi inondarmi la fica! Ho sempre pensato che farmi scopare da mio padre fosse la cosa più eccitante della vita, ma devo ricredermi: farmi scopare dal tuo cazzo dentro questo confessionale vale dieci scopate con mio padre!
Dio santo, già sento che non potrò più fare a meno di sentirmi questa verga che mi trapana la fica!
Mamma mia… è troppo bello… troppo bellooo!!! Uhmmm, come me lo sento bene dentrooo!!! Oddiooo… oddiooo… sento che sto per venire per la seconda volta! Ohhh, sì, sono prontaaa!!! Aspetto i tuoi schizzi per sborrare insieme!”

Anche io ero ai limiti, ma volevo farla godere per bene: le circondai il culo con entrambe le mani, con una le allargai una natica, con l’altra cercai il buchetto e le spinsi un dito in culo!
Mi strinse ancora di più a lei e mi morse il labbro!

“Ohhh, sìììììì… bravo maiale… fottimi anche il culooo!!!”

Ero arrivato al limite!

“Sei pronta tesoro? Il mio cazzo sta per schizzareeee… eccomiiiiii!!! Ti sborro dentrooo… li senti gli schizziiii… li sentiiiiii!!!!!! Aaaahhhhhh!!! Ti schizzo nella fregnaaaaaaa!!!”

“Sìììììììììììììììììì… li sentooooo!!! Mi fanno sborrareeee!!! Me ne vengooooo!!! Che meraviglia di sborrataaa!!!”

Rimanemmo per un po’ abbracciati, poi prima di lasciarci la baciai.

“Quando vuoi confessarti sarà sempre un piacere assolverti dai tuoi peccati!” le sussurrai.

La porca ricambio il mio bacio e mi sorrise.

“Sappi che sono una grande peccatrice, per cui ritengo sia indispensabile venga a confessarmi almeno una volta a settimana: non potrei aspettare più a lungo… la mia fica non me lo perdonerebbe! A proposito, io mi chiamo Livia, e tu?”

“Io sono Padre Paolo!”

Mi guardò, mise una mano in tasca e tirò fuori le mutandine che si era tolta!

“Prendile! Un mio ricordo! Il pensiero che le annusi mentre ti meni il cazzo pensando a me mi eccita da morire!”

Rimasi senza parole, ma ancora non era finito!
Mentre si allontanava si voltò e mi sorrise.

“La prossima volta andiamo a letto: lo voglio nel culo!”

Poi si girò e si allontanò definitivamente.

Giorgio, devo confidarti che aspetto con ansia torni a confessarsi: è stato veramente meraviglioso scoparmela!”

Per tutto il tempo aveva seguitato a menarsi il cazzo, che era diventato enorme: ritenni giusto lasciarlo a godersi da solo la sua sborrata!

Prima di uscire ci scambiammo i saluti di rito.

“Ovviamente ritieniti invitato anche alla cena del matrimonio, così comincerai a conoscere un po’ meglio mia figlia!” gli dissi e lui fu ben felice di accettare!


Come sempre attendo commenti: fatemi sapere se devo continuare!

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