Gay & Bisex
La femminilità di Marco Part. 2


13.04.2025 |
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"Lo fece alzare, slacciandogli i pantaloni e tirando fuori il cazzo duro, già lucido di desiderio..."
(epilogo)Marco, o meglio Mary, aveva trovato una nuova luce dentro di sé, un desiderio che non poteva più ignorare, un amore che lo trasformava ogni giorno di più sotto lo sguardo amorevole di Luca. La loro relazione era un intreccio di passione e tenerezza, un fuoco che non si spegneva mai, un legame che li univa in ogni momento, anche nei più semplici. Mary aveva abbracciato la sua identità con una dolcezza che era pura scoperta, e Luca era al suo fianco, un amante che la desiderava, la sosteneva, la faceva sentire donna in ogni gesto, in ogni tocco.
La routine quotidiana di Mary era diventata un rituale di femminilità: ogni mattina si svegliava presto, si depilava con cura per mantenere la pelle liscia, si truccava con un rossetto leggero e un po’ di mascara, e indossava perizomi di pizzo e autoreggenti sotto i vestiti da uomo che usava ancora per andare al lavoro. Il plug anale con la gemma rossa era una presenza costante nel suo culo, un simbolo della sua sottomissione a Luca, ma anche del suo desiderio di essere sempre pronta per lui, di sentirsi donna in ogni momento. Al lavoro, Mary viveva una doppia vita: da fuori era ancora Marco, un uomo riservato che lavorava in un ufficio, ma dentro era Mary, una donna che si sentiva viva ogni volta che il plug le premeva dentro, ogni volta che vedeva lo smalto rosso sulle unghie dei piedi nascosto nelle scarpe.
Ma la vera Mary emergeva quando tornava a casa da Luca. Una sera, dopo una giornata lunga e stancante, Mary decise di sorprenderlo. Si preparò con cura: un vestito di seta nera che le accarezzava il corpo, un perizoma rosso, autoreggenti a rete, tacchi alti, il trucco completo con un rossetto scarlatto che le illuminava il viso. Quando Luca entrò in casa, la trovò ad aspettarlo in piedi, vicino al letto, un sorriso timido ma carico di desiderio sulle labbra. “Cazzo, Mary, sei bellissima,” sussurrò Luca, il cazzo che si induriva nei pantaloni solo a guardarla. Si avvicinò, prendendola tra le braccia, e la baciò con una passione che li fece tremare entrambi, le loro lingue che si intrecciavano in un bacio profondo e umido, un amore che si esprimeva in ogni movimento. Le mani di Luca scivolarono sotto il vestito, accarezzandole il culo, sentendo la gemma del plug, e un gemito gli sfuggì dalle labbra. “Sei sempre pronta per me, amore,” disse, e Mary annuì, il cuore che batteva forte.
Luca la fece sedere sul letto, inginocchiandosi davanti a lei, e le tolse i tacchi, accarezzandole i piedi con una dolcezza che la fece fremere. Le succhiò le dita dei piedi, ammirando lo smalto rosso, e poi salì con la bocca, baciandole le cosce, fino a raggiungere il perizoma. Lo abbassò lentamente, liberando il cazzo duro di Mary, e lo prese in bocca, succhiandolo con una passione che era pura devozione. “Sì… Luca… succhiami,” gemeva Mary, le mani nei capelli di Luca, il corpo che si inarcava mentre si sentiva donna sotto la sua bocca. Luca lo succhiava con amore, la lingua che scivolava lungo l’asta, leccando ogni centimetro, la bocca che si stringeva intorno al cazzo, un ritmo lento e profondo che la faceva gemere forte, un piacere che la travolgeva.
Ma Mary voleva dare a Luca lo stesso piacere. Lo fece alzare, slacciandogli i pantaloni e tirando fuori il cazzo duro, già lucido di desiderio. Si inginocchiò, il vestito di seta che le scivolava sulle cosce, e lo prese in bocca, le labbra che si chiudevano intorno all’asta con una passione che era pura adorazione. Lo succhiava con devozione, la lingua che leccava la cappella, scendendo lungo l’asta, prendendolo tutto in gola, il sapore muschiato che la faceva gemere. “Cazzo… Mary… sei incredibile,” ansimava Luca, le mani nei suoi capelli, i fianchi che si muovevano per spingere il cazzo più a fondo. Mary lo succhiava con amore, le mani che gli accarezzavano le palle, e quando Luca fu vicino all’orgasmo, esplose, sborrandole in bocca, fiotti caldi che le riempivano la gola, e Mary bevve tutto, leccando ogni goccia con passione, il sapore salato che sigillava il loro amore.
Il desiderio reciproco li consumava, e Mary voleva sentire Luca dentro di sé, attese che Luca riprendesse vigore continuando a leccarlo, Luca riusciva ad aver anche tre orgasmi consecutivi. Poi si alzò, il rossetto sbavato, e si mise a carponi sul letto, il vestito sollevato, il plug ancora nel culo. Luca lo tolse con un movimento lento, facendola gemere, e sputò sul suo culo, lubrificandolo prima di penetrarla con un affondo deciso. “Ti faccio sentire donna, amore,” grugnì, il cazzo che la apriva, allargandola con una dolcezza che si trasformava in forza. “Sì… Luca… prendimi,” gemeva Mary, il culo che si stringeva intorno al cazzo del suo amante, un piacere che la travolgeva. Luca la scopava con passione, i colpi profondi e ritmici, il cazzo che la riempiva, facendola urlare di piacere, il corpo che tremava sotto di lui. “Sei la mia donna, Mary,” le diceva, e Mary annuiva, il desiderio di essere donna che si realizzava in ogni affondo.
Ma il loro amore era reciproco, e Luca voleva sentire Mary dentro di sé. Si fermò, uscendo da lei lentamente, e si stese sulla schiena, il culo esposto, il desiderio che gli brillava negli occhi. “Scopami, Mary,” sussurrò, e Mary, eccitata, baciò e leccò il culo di Luca, lubrificandolo, e lo penetrò con un affondo lento, il cazzo duro che lo riempiva, un piacere che li unì ancora di più. “Cazzo… sì, amore, scopami,” gemeva Luca, il culo che accoglieva ogni centimetro, un’unione che era pura passione. Mary lo scopava con un ritmo lento e profondo, i colpi che li facevano gemere insieme, il corpo di Luca che si inarcava sotto di lei, un amore che si esprimeva nel dare e ricevere piacere.
Dopo averlo scopato, Mary si fermò, il cazzo ancora duro, e Luca si alzò, il desiderio di prendere Mary che lo consumava di nuovo. La fece girare, mettendola sulla schiena, le gambe alzate, i tacchi ancora ai piedi, e la penetrò di nuovo nel culo, con una profondità che la fece urlare di piacere. “Ti amo, Mary,” le disse, i colpi che si facevano più intensi, il cazzo che la sfondava, facendola sentire donna, amata, completa. Mary, travolta dal piacere, sentì un orgasmo montare, un fuoco che non poteva più trattenere. “Sto venendo, Luca,” urlò, e un orgasmo anale la travolse, schizzi di sperma che uscivano dal suo cazzo, colando sul suo ventre, un piacere che la faceva tremare. Luca, sentendo il culo di Mary stringersi intorno al suo cazzo, esplose a sua volta, sborrandole dentro, fiotti caldi che le riempivano l’intestino, un orgasmo che li unì in un piacere condiviso.
Esausti, si accasciarono sul letto, i respiri pesanti, i corpi sudati. Luca accarezzò il viso di Mary, il rossetto sbavato, gli occhi lucidi di emozione. “Ti amo, Mary,” le disse, e Mary sorrise, un sorriso che era pura felicità. “Ti amo anch’io, Luca,” rispose, stringendosi a lui, un amore che li univa per sempre.
Nei mesi successivi, Mary prese una decisione che cambiò la sua vita per sempre: smise di vivere come Marco, anche nella vita quotidiana. Iniziò una terapia ormonale per accentuare i suoi tratti femminili, cambiò il suo nome legalmente in Mary, e si licenziò dal lavoro in ufficio per dedicarsi completamente alla sua nuova vita. Con il sostegno di Luca, trovò un lavoro a tempo pieno al club L’Ombra Proibita, non più solo come barista, ma anche come performer, ballando e incantando il pubblico con la sua grazia e la sua bellezza. Luca era al suo fianco, orgoglioso della sua Mary, un uomo che l’amava per quello che era diventata, una donna che aveva trovato la sua vera identità nell’amore e nel desiderio.
Un anno dopo, Mary e Luca si sposarono in una cerimonia intima, con pochi amici che avevano conosciuto il loro viaggio. Mary indossava un abito bianco semplice ma elegante, i capelli lunghi e biondi grazie alla parrucca che aveva scelto per il grande giorno, il sorriso luminoso che incantava tutti. Luca la guardava con occhi pieni di amore, un uomo che aveva trovato nella sua Mary la compagna perfetta, una donna che lo completava in ogni modo. La loro vita insieme era un intreccio di passione e tenerezza, un amore che non conosceva limiti, un riflesso del desiderio che li aveva uniti per sempre. Mary, finalmente, era sé stessa, una donna realizzata, amata, completa, al fianco dell’uomo che l’aveva aiutata a scoprire chi era davvero.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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