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Scambio di Coppia

Lisa Seduzione soft di coppia


di Membro VIP di Annunci69.it Efabilandia
19.04.2025    |    3.019    |    2 8.6
"Clara la seguì, il corpo che si tendeva, un orgasmo che la fece urlare, le unghie che graffiavano la schiena di Marco, il suo sguardo che incontrava quello..."
Lisa, 32 anni, era una donna minuta ma magnetica, alta 1,55 e appena 44 kg, con un corpo snello e tonico che catturava gli sguardi senza bisogno di eccessi. I suoi capelli castani, tagliati in un caschetto elegante, incorniciavano un viso dai lineamenti delicati, con occhi azzurri che brillavano di curiosità e una bocca piccola ma sensuale, spesso dipinta di rosso. Segretaria d’azienda a Milano, Lisa era impeccabile nel suo lavoro, ma nella vita privata era selettiva al massimo: si lasciava coinvolgere solo quando ne valeva la pena, quando il desiderio la accendeva davvero. Roby, 37 anni, era il suo opposto e il suo complemento perfetto. Alto 1,73, 74 kg, con un fisico asciutto e un fascino maturo, era un noto imprenditore nel mondo della finanza, i capelli brizzolati e gli occhi verdi che tradivano una mente brillante e un animo passionale. Insieme, formavano una coppia che amava giocare, esplorare, spingersi al confine tra seduzione e trasgressione, mantenendo sempre un’eleganza raffinata.
Quell’estate, decisero di sfuggire alla frenesia milanese e volarono in Sardegna, a Porto Cervo, dove il mare smeraldo e le spiagge dorate promettevano una vacanza di relax e piaceri sottili. Affittarono una villa sul mare, un gioiello di design con vetrate che si aprivano sulla costa, una piscina a sfioro e un patio perfetto per cene sotto le stelle. Ogni mattina, si sistemavano sotto il loro ombrellone in una spiaggia esclusiva, immersi nel profumo di salsedine e nel suono delle onde. Fu lì che notarono i loro vicini di ombrellone: una coppia di giovani fidanzati, poco più che ventenni, che emanavano una freschezza irresistibile. Clara, bionda, alta e slanciata, indossava un bikini verde che esaltava la sua pelle abbronzata. Marco, atletico, con capelli mossi e un sorriso disarmante, sfoggiava un costume azzurro che metteva in risalto il suo fisico scolpito.
Il gioco iniziò quasi per caso. Lisa, sdraiata sul lettino, indossava un bikini nero che abbracciava le sue curve minute, il tessuto che lasciava intravedere la pelle chiara e i capezzoli appena accennati. Notò che Clara la guardava, un misto di curiosità e ammirazione negli occhi, mentre Marco lanciava occhiate furtive, cercando di non farsi notare. Lisa, con il suo istinto da predatrice selettiva, decise di stuzzicarli. Si alzò, lasciando che il bikini scivolasse leggermente sui fianchi, e si diresse verso il mare, camminando con una grazia calcolata, il corpo che ondeggiava appena. Roby, sdraiato accanto, la osservava con un sorriso complice, sapendo che il gioco era iniziato. “Fai la brava,” le sussurrò, ma il tono era un invito a provocare.
Lisa si immerse nell’acqua, lasciando che le onde accarezzassero la sua pelle, e quando uscì, il bikini bagnato aderiva al suo corpo come una seconda pelle, il tessuto trasparente che rivelava più di quanto nascondesse. Clara e Marco non riuscivano a staccarle gli occhi di dosso. Lisa tornò al lettino, si sdraiò a pancia in giù e slacciò il reggiseno del bikini, lasciando la schiena nuda sotto il sole. “Roby, mi spalmi la crema?” chiese, la voce dolce ma carica di intenzione. Roby obbedì, le sue mani che scivolavano sulla sua pelle, un massaggio lento e sensuale che era più uno spettacolo per i giovani vicini che una necessità. Clara arrossì, Marco si mosse a disagio, ma nessuno dei due distolse lo sguardo.
Il gioco continuò per due giorni. Lisa si divertiva a provocare, indossando bikini sempre più audaci, lasciando cadere una spallina, chinandosi per raccogliere qualcosa e mostrando il culo perfetto. Roby alimentava la tensione, sfiorandola in pubblico, sussurrandole frasi che la facevano ridere e arrossire. Clara e Marco, inizialmente timidi, iniziarono a rispondere. Clara si avvicinò una mattina, complimentandosi con Lisa per il suo stile. “Quel bikini è stupendo,” disse, e Lisa sorrise, invitandola a sedersi. Parlarono, risero, e presto Marco si unì, il suo sguardo che si posava su Lisa un po’ troppo a lungo. Roby, con il suo charme, li mise a loro agio, raccontando aneddoti divertenti, ma i suoi occhi dicevano a Lisa: “Seducili.”
La svolta arrivò il quarto giorno. Lisa, sentendo il desiderio montare, propose un invito. “Perché non venite a cena da noi stasera?” chiese, il tono casuale ma gli occhi che promettevano di più. “Abbiamo una villa qui vicino, sarebbe bello conoscervi meglio.” Clara e Marco accettarono, un po’ sorpresi ma intrigati, il gioco di seduzione che li aveva ormai avvinti.
Quella sera, Lisa si preparò con cura, scegliendo un look che era pura seduzione. Indossò un tubino lilla, aderente come una seconda pelle, che esaltava le sue curve minute e lasciava poco all’immaginazione, l’orlo corto che mostrava le gambe snelle. Ai piedi, sandali a punta viola metallizzato con tacchi da 10 cm, che slanciavano la sua figura e ticchettavano sul pavimento con ogni passo. Smalto rosso su mani e piedi, un tocco di fuoco che contrastava con la delicatezza del suo aspetto. Al dito, il suo amato anello, un cerchio d’oro con un piccolo diamante, un regalo di Roby che portava sempre, un simbolo del loro legame. Il rossetto rosso completava il quadro, le labbra che sembravano pronte a baciare o stuzzicare. Roby, elegante in una camicia bianca e pantaloni neri, la guardò con desiderio. “Sei un pericolo stasera,” disse, e lei rise, un suono che era puro invito.
Clara e Marco arrivarono alle otto, lei in un vestito corto verde che metteva in risalto le sue gambe, lui in una camicia azzurra e jeans, entrambi nervosi ma eccitati. La villa era un sogno, le luci soffuse, la tavola apparecchiata sul patio con vista sul mare, il profumo di basilico e vino bianco che si mescolava alla brezza salmastra. La cena fu un gioco di sguardi e sottintesi. Lisa, seduta accanto a Clara, sfiorava la sua mano mentre passavano i piatti, il suo sorriso che la faceva arrossire. Roby, di fronte a Marco, raccontava storie di viaggi, ma le sue occhiate a Lisa dicevano che il vero spettacolo stava per iniziare. Il vino scorreva, sciogliendo le inibizioni, e la conversazione si fece più audace.
Dopo il dessert, Lisa propose di spostarsi in salotto, dove un divano ampio e una chaise longue invitavano al relax. Accese delle candele, il profumo di vaniglia che si mescolava all’aria, e mise una playlist di jazz morbido. “Facciamo un gioco,” disse, la voce un sussurro seducente. “Verità o penitenza, ma con un twist.” Clara rise, un po’ incerta, ma Marco annuì, il desiderio evidente nei suoi occhi. Roby, appoggiato alla chaise longue, sorseggiava il suo vino, lasciando a Lisa il comando.
Il gioco iniziò con domande leggere – sogni, viaggi, desideri – ma presto le penitenze si fecero audaci. Lisa, scegliendo una penitenza, si alzò e lasciò che il tubino scivolasse leggermente, rivelando l’assenza di intimo, il suo corpo che catturava la luce delle candele. “Oops,” disse, ridendo, ma non si coprì, lasciando che Clara e Marco la guardassero, i loro respiri che si accorciavano. Clara, arrossendo, accettò una penitenza: baciare Lisa sulla guancia. Lisa girò il viso, le loro labbra che si sfiorarono, un contatto elettrico che fece sussultare Clara. Marco, spinto da una penitenza, si tolse la camicia, il petto muscoloso che attirò lo sguardo di Lisa, che gli sorrise, approvando.
La tensione era palpabile. Lisa si avvicinò a Clara, sedendosi accanto a lei sul divano. “Ti piace guardarmi, vero?” sussurrò, la mano che sfiorava la coscia di Clara, il tessuto del vestito che frusciava. Clara annuì, ipnotizzata, e Lisa la baciò, un bacio lento e sensuale, le lingue che si intrecciavano, il respiro di Clara che si spezzava. Marco guardava, il cazzo che premeva contro i jeans, e Roby, dall’altro lato della stanza, sorrideva, incitando Lisa a continuare. “Tocca a te,” disse Lisa a Marco, invitandolo a unirsi. Lui si avvicinò, e Lisa lo baciò, le sue labbra morbide che lo attiravano, la mano che scivolava sul suo petto.
Il gioco si trasformò in un’esplorazione soft. Lisa, sentendo il desiderio montare, si alzò e lasciò cadere il tubino, restando nuda tranne che per i tacchi viola e l’anello d’oro. Il suo corpo, minuta ma perfetto, era un invito. Clara si tolse il vestito, rivelando un corpo snello e un intimo di pizzo bianco. Marco si spogliò, il cazzo duro che sporgeva dai boxer. Roby, ancora vestito, accarezzò la schiena di Lisa, un gesto che la fece gemere piano. “Mostragli quanto sei bella,” le sussurrò, e Lisa obbedì, sdraiandosi sulla chaise longue, le gambe appena aperte, la fica che brillava sotto le luci.
Clara si inginocchiò accanto a Lisa, le mani che sfioravano i suoi seni, i capezzoli che si indurivano. Marco accarezzò le cosce di Lisa, il suo respiro pesante. Lisa, con un sorriso malizioso, prese il controllo. “Toccami,” disse a Clara, e lei obbedì, le dita che scivolavano sulla fica di Lisa, il calore che la faceva gemere. Lisa, audace, allungò una mano verso Marco, sfiorandogli il cazzo sopra i boxer, poi infilando le dita sotto il tessuto, accarezzandolo lentamente, il membro duro che pulsava sotto il suo tocco. Marco gemette, il corpo che si tendeva. Roby, avvicinandosi a Clara, accarezzò dolcemente il suo seno sopra il reggiseno, le dita che sfioravano i capezzoli, un tocco leggero che la fece ansimare. Clara, eccitata, si lasciò andare, il respiro corto e presto le mani le sfiorarono l'interno coscia.
Le coppie, incendiate dai tocchi reciproci, si abbandonarono al desiderio, uno accanto all’altro. Lisa si sdraiò sulla chaise longue, le cosce aperte, la fica bagnata che chiamava Roby. Lui si spogliò, il cazzo duro che sporgeva, e si posizionò tra le sue gambe, penetrandola con un movimento lento, il calore di Lisa che lo avvolgeva. Clara, sul divano, spalancò le cosce, il pizzo bianco che scivolava via, e Marco si inginocchiò tra le sue gambe, il cazzo che scivolava nella sua fica, un gemito che sfuggiva a entrambi. Le due coppie scopavano fianco a fianco, i loro sguardi che si intrecciavano, il piacere amplificato dal vedersi.
Lisa gemeva, le mani che afferravano le spalle di Roby, il suo cazzo che la riempiva, ogni affondo che la portava più vicina al confine. Clara, con le gambe intorno a Marco, ansimava, il suo corpo che si inarcava, i seni che sobbalzavano a ogni colpo. Roby guardava Clara, il suo seno che ondeggiava, mentre Marco fissava Lisa, il suo corpo minuta che si muoveva sotto Roby, l’anello d’oro che brillava al dito. Il ritmo accelerò, i gemiti che si mescolavano al jazz in sottofondo, il profumo di vaniglia e sesso che saturava l’aria. Lisa venne per prima, un orgasmo che la fece tremare, la fica che si contraeva intorno al cazzo di Roby, un gemito acuto che echeggiò, i suoi occhi azzurri fissi su Clara. Clara la seguì, il corpo che si tendeva, un orgasmo che la fece urlare, le unghie che graffiavano la schiena di Marco, il suo sguardo che incontrava quello di Lisa.
Roby e Marco, spinti dal piacere delle loro donne, vennero quasi insieme. Roby si lasciò andare dentro Lisa, il suo sperma caldo che la riempiva, un gemito profondo che vibrava nella stanza, gli occhi verdi fissi su quelli di Lisa. Marco esplose dentro Clara, il corpo che si irrigidiva, un grugnito che si mescolava ai gemiti di lei, il suo sguardo che non lasciava Lisa. Le due coppie, ansimanti, si guardarono, i corpi ancora intrecciati, il piacere che li univa in un momento di pura connessione, i loro respiri che si sincronizzavano.
Esausti, si separarono, i sorrisi che scioglievano la tensione. Lisa si accoccolò contro Roby, il tubino ancora a terra, i tacchi viola che scintillavano. Clara e Marco si rivestirono, le guance arrossate, un misto di imbarazzo e soddisfazione. “È stata… incredibile,” disse Clara, e Lisa rise, il suo anello che catturava la luce. “Solo l’inizio,” rispose, il tono che prometteva altre avventure. Si salutarono con baci leggeri, Clara e Marco che promettevano di rivedersi. Quando se ne andarono, Lisa e Roby si guardarono, il mare fuori che cantava. “Ti amo,” sussurrò lei, e lui la baciò, un bacio che era amore e complicità, la promessa di altre notti di seduzione.

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