tradimenti
Un Regalo di Passione Cuckold Part. 1


15.04.2025 |
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"Ivano, ormai al limite, si segava con furia, gli occhi incollati alla scena..."
(Racconto vero di una coppia di A69)Eleonora, 46 anni, capelli castano chiaro che le cadevano morbidi sulle spalle, un sorriso che catturava e un corpo che trasudava passione, era una donna che non passava inosservata. Ivano, suo marito di 51 anni, la venerava, la sua devozione così assoluta da spingerlo a desiderare di regalarle un’esperienza che accendesse ancora di più la sua sensualità. Navigando su A69, trovò il profilo di Luca, un consulente farmaceutico di 36 anni: alto, magro, un fascino magnetico e, a giudicare dalle foto, una dotazione che prometteva scintille. Ivano, senza esitazione, contattò Luca, gli mostrò le foto di Eleonora e gli propose di corteggiarla. Luca, colpito dal suo corpo sinuoso e dal sorriso ammaliante, accettò con entusiasmo, chiedendo il numero di Eleonora per iniziare a scriverle.
Il corteggiamento di Luca fu un crescendo di provocazioni. Per una settimana, le chat si fecero sempre più audaci, cariche di doppi sensi e promesse sussurrate. Eleonora, inizialmente sorpresa, si lasciò travolgere: ogni messaggio le accendeva un fuoco tra le cosce, facendola bagnare al solo pensiero di cosa sarebbe potuto succedere. Le telefonate furono ancora più intense, la voce profonda di Luca che la faceva sciogliere, portandola a fantasticare su di lui mentre si toccava di nascosto. Quando arrivò l’invito a raggiungerlo nella sua villa sul mare vicino Genova, Eleonora sentì un brivido percorrerle la schiena. Luca aveva specificato che voleva che si presentasse senza mutande né reggiseno, un ordine che la fece tremare di eccitazione.
Il viaggio in macchina verso la villa fu un turbine di emozioni. Eleonora, seduta accanto a Ivano, indossava un vestito da sera nero, elegante, con una scollatura posteriore che lasciava intravedere la pelle nuda e l’assenza di biancheria. Ogni sobbalzo della strada le ricordava la sua nudità sotto il tessuto leggero, il pensiero di ciò che l’aspettava che le faceva pulsare il clitoride. Si mordeva le labbra, le mani che stringevano nervosamente l’orlo del vestito, la fica che si bagnava sempre di più. Guardava fuori dal finestrino, la mente già con Luca, immaginando le sue mani su di lei, il suo corpo possente che la dominava. Ivano, al volante, sorrideva, il suo cazzo già duro nei pantaloni al pensiero di vedere la moglie, la sua dea, abbandonarsi al piacere con un altro uomo. La adorava così tanto che il suo unico desiderio era renderla felice, e sapere che stava per vivere un’esperienza tanto intensa lo faceva fremere. Ogni tanto le posava una mano sulla coscia, sentendo il calore della sua pelle, e lei rispondeva con un sorriso complice, sapendo quanto anche lui fosse coinvolto in quel gioco.
Quando arrivarono alla villa, un’elegante costruzione affacciata sul mare, Luca li accolse sulla porta. Indossava una canottiera aderente che metteva in risalto i muscoli definiti e un paio di pantaloni lunghi che non nascondevano la sua erezione evidente. Alto, 195 centimetri di pura mascolinità, il suo sorriso sfrontato fece tremare Eleonora. I loro occhi si incontrarono, e il mondo intorno sembrò svanire. Lei sentì un’ondata di calore tra le gambe, la fica già fradicia solo a guardarlo. Luca si avvicinò, le prese la mano e la attirò a sé, le loro labbra che si univano in un bacio famelico, tongues intrecciate con urgenza, le mani di lui che accarezzavano la schiena nuda, scendendo fino a sfiorare il culo. Ivano, a pochi passi, osservava la scena con un sorriso eccitato, il cazzo che si induriva ancora di più vedendo la moglie così persa nel desiderio, il suo corpo che si arrendeva a Luca. Si appoggiò al muro, godendosi lo spettacolo, il cuore che gli batteva forte nel petto.
Un abbaio improvviso ruppe l’atmosfera. Era Toby, il Golden Retriever di Luca, che si faceva sentire da un’altra stanza. Luca, con un gesto rassicurante, indicò che il cane era chiuso e non li avrebbe disturbati, tornando a concentrarsi su Eleonora. Le sue mani ora erano più audaci, scivolavano sotto il vestito, trovando la pelle nuda del suo culo. Lei gemette piano, il corpo che si inarcava verso di lui, completamente in balia del desiderio.
Luca la guidò verso il salone, un ampio spazio con vetrate che si affacciavano sul mare. La fece sedere sul divano, il vestito che le scivolava sulle cosce, rivelando la sua fica lucida di umori. Eleonora si sentiva una zoccola, e le piaceva. Si inginocchiò davanti a lui senza bisogno di ordini, le mani che tremavano mentre gli slacciava i pantaloni. Il cazzo di Luca, lungo e spesso, le apparve in tutta la sua potenza. Lo prese in bocca con avidità, leccandolo dalla base alla punta, succhiandolo con dedizione, il corpo che fremeva di eccitazione. Ivano, in un angolo, si era abbassato i pantaloni e si stava segando lentamente, gli occhi fissi sulla moglie che si dava completamente a Luca.
Luca la fece alzare, la girò e la fece piegare sul divano, sollevandole il vestito per esporre la sua fica bagnata e il culo perfetto. Le infilò due dita dentro, facendola urlare di piacere, poi, con un movimento deciso, le penetrò la fica con il cazzo, scopandola con colpi profondi e ritmici. Eleonora gridava, il corpo scosso da un piacere mai provato, ogni spinta che la portava più vicina al bordo. Un orgasmo devastante la travolse, uno squirt potente che le sfuggì, schizzando sul divano e sul pavimento, mentre tremava e gemeva come posseduta. Luca, senza fermarsi, tirò fuori il cazzo e lo puntò contro il suo culo, penetrandola con forza, ogni colpo un’esplosione di dolore e piacere. Eleonora si sentiva completamente dominata, una troia al suo servizio. Spalancò le gambe, infilandosi due dita nella fica e masturbandosi freneticamente mentre Luca continuava a incularla. Ivano, ormai al limite, si segava con furia, gli occhi incollati alla scena.
Un secondo squirt la colpì, ancora più potente, un getto che inzuppò il divano e schizzò fino a terra. Eleonora urlava, il corpo che si contorceva. Luca, con un movimento rapido, tirò fuori il cazzo dal suo culo e lo infilò di nuovo nella sua fica, scopandola con una furia animalesca. Eleonora, ansimando, rivelò di non usare la pillola, ma Luca, con un sorriso soddisfatto, le fece capire che voleva riempirla di sperma. Con un ultimo affondo, le venne dentro, il suo sperma che la riempiva mentre lei tremava in un ennesimo orgasmo.
Luca, ancora ansimante, la fece inginocchiare davanti a lui. Eleonora, il corpo madido di sudore e umori, lo guardò con occhi pieni di lussuria. Lui le lasciò cadere una pioggia dorata sulle tette, il getto caldo che le colava sulla pelle. Inizialmente sorpresa, Eleonora sentì un’ondata di eccitazione travolgerla, lasciando che la piscia di lui la bagnasse mentre il suo corpo fremeva ancora. Ivano, che aveva raggiunto il suo orgasmo guardandola, sorrideva soddisfatto. Eleonora, la sua dea, era stata la protagonista di un’esperienza indimenticabile, e lui non poteva desiderare di più.
La serata era solo all’inizio, e la villa di Luca prometteva altre notti di passione.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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