La Quercia d’Oro

Il sole filtrava appena attraverso le persiane dell’agriturismo "La Quercia d’Oro", un B&B nascosto tra le campagne vicino Frosinone. Erano le nove del mattino, e l’aria fresca di primavera mi accarezzava la pelle mentre scendevo dall’auto. Dopo settimane di chat infuocate con Marco e Laura, il momento era arrivato. Il cuore mi batteva forte, il desiderio che ci aveva uniti online era ormai una fiamma che non potevo più ignorare.
Li ho trovati sulla veranda, intenti a finire una colazione semplice: caffè e marmellata fatta in casa. Marco mi ha stretto la mano, i suoi occhi scuri che mi scrutavano con un’intesa immediata. È un uomo asciutto, con un fisico scolpito e un sorriso che promette guai. Laura, invece, mi ha squadrato con uno sguardo che mi ha fatto tremare le gambe: capelli castani ribelli, curve generose sotto una gonna corta, un tatuaggio che spuntava malizioso. "Sei ancora meglio che in foto, Fabio," ha detto con quella voce roca che mi aveva già stregato in chat, sfiorandomi il braccio.
Non c’è stato bisogno di girarci intorno. "Andiamo dentro," ha proposto Marco, e in un attimo eravamo nella loro stanza: un letto enorme, lenzuola bianche già sgualcite, la luce del mattino che rendeva tutto più reale. Laura si è spogliata senza esitazione, mostrando un corpo che urlava sensualità: seni pieni, fianchi morbidi, una fame negli occhi che mi ha fatto perdere la testa. "Adoro essere presa da due uomini," ha sussurrato, sdraiandosi e aprendo le cosce come un invito.
Marco si è avvicinato, il suo membro già duro, e l’ha penetrata con un colpo deciso. Laura ha gemuto forte, e io mi sono inginocchiato accanto al letto, ipnotizzato dal loro ritmo. Quando Marco è uscito da lei, il suo pene luccicava dei suoi umori, e non ho resistito: l’ho preso in bocca, succhiandolo con una voglia che non sapevo di avere. Il sapore di lui, salato, si mescolava alla dolcezza di Laura, e io lo leccavo dalla base alla punta, mentre lei mi guardava mordendosi le labbra e accarezzandosi i seni.
"Voglio sentirvi entrambi," ha detto Laura, la voce spezzata dall’eccitazione. Mi sono messo sopra di lei, penetrandola piano. La sua vagina era calda, mi stringeva come se non volesse lasciarmi andare, e io ho gemuto, perso in quella sensazione. Poi ho sentito Marco dietro di me: un brivido mi ha attraversato quando mi ha penetrato in profondità, riempiendomi mentre ero ancora dentro Laura. Ci muovevamo insieme, un intreccio perfetto: io spingevo in lei, e Marco spingeva in me, ogni colpo un’onda di piacere che ci travolgeva.
Laura era fuoco puro. Il primo orgasmo l’ha colpita mentre la possedevamo insieme: il suo corpo si è inarcato, i muscoli si sono contratti intorno a me, e un urlo rauco le è sfuggito dalla gola. "Sì, così, non fermatevi!" ha gridato, le mani che graffiavano le lenzuola. Il secondo è arrivato subito dopo, quando Marco ha accelerato dentro di me, trasmettendo la forza anche a lei: Laura tremava, il viso rosso, il respiro spezzato da un piacere che sembrava infinito.
Poi è arrivato il momento finale. Mi sono tirato indietro, lasciando Laura stesa e ansimante. Marco si è messo in ginocchio sul letto, e Laura si è avvicinata per prenderlo in bocca, succhiandolo con una maestria che mi ha fatto venire i brividi. Io mi sono messo dietro Marco, l’ho afferrato per i fianchi e l’ho penetrato con forza, sbattendolo senza sosta. Ogni mia spinta lo faceva gemere, e Laura, sotto di lui, lo lavorava con le labbra, gli occhi lucidi di eccitazione. Quando Marco è esploso, il suo sperma le ha riempito la bocca: lei l’ha bevuto tutto, leccandosi le labbra con un sorriso soddisfatto, mentre io rallentavo, esausto ma appagato.
Siamo crollati sul letto, sudati e felici, con il sole del mattino che ormai inondava la stanza. "Meglio di qualsiasi chat," ha detto Laura ridendo, accarezzandomi i capelli. Marco ha annuito, e io ho pensato che quel weekend alla "Quercia d’Oro" sarebbe rimasto per sempre nella mia testa.