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Gay & Bisex

La femminilità di Marco Part. 1


di Membro VIP di Annunci69.it Efabilandia
12.04.2025    |    2.466    |    5 9.9
"“Cazzo… Luca… sto venendo!” urlò, e un orgasmo potente la travolse, schizzi di sperma che uscivano dal suo cazzo, colando sulle lenzuola mentre il corpo le..."
Marco e Luca si amavano con un’intensità che li consumava, un fuoco che bruciava ogni volta che i loro corpi si sfioravano, un desiderio che li univa in un abbraccio di passione e complicità. Dopo quella notte al La Maschera di Velluto, Marco aveva scoperto una parte di sé che non poteva più ignorare: voleva essere Mary, una donna che si abbandonava dolcemente al volere di Luca, che desiderava succhiare il suo cazzo e farsi sfondare con forza, ma che trovava in Luca un amore reciproco, un uomo che a sua volta amava essere penetrato e succhiato, condividendo ogni piacere con lui. La trasformazione di Marco in Mary non era solo sottomissione: era un atto d’amore, un desiderio profondo di sentirsi donna per il suo amante, e Luca lo accompagnava in questo viaggio con una tenerezza che si mescolava alla sua dominanza.
I giorni successivi a quella notte furono un’esplosione di scoperta. Marco si svegliò una mattina con un’idea che lo fece arrossire: voleva sentirsi più donna, più Mary. Prese una boccetta di smalto rosso scuro dal cassetto di Luca e, con mani tremanti, iniziò a stenderlo sulle unghie dei piedi, un gesto che lo fece sentire vulnerabile ma incredibilmente vivo. Quando Luca si svegliò e lo vide, i suoi occhi si illuminarono di desiderio. “Sei bellissima, Mary,” sussurrò, tirandolo a sé e baciandolo con una passione che li fece tremare entrambi, le loro lingue che si intrecciavano in un bacio umido e profondo, un amore che si esprimeva in ogni tocco. Luca gli accarezzò i piedi, ammirando lo smalto, e poi scese con la bocca, succhiandogli le dita dei piedi con una dolcezza che fece gemere Marco, il cazzo che si induriva al pensiero di essere la sua Mary.
Luca alzò lo sguardo, notando l’erezione che tendeva il perizoma di pizzo nero, e un sorriso gli curvò le labbra, un misto di amore e desiderio che brillava nei suoi occhi. “Cazzo, Mary, sei così eccitata per me,” sussurrò, la voce roca, carica di passione. Si avvicinò lentamente, le mani che scivolavano lungo le cosce di Mary, accarezzando la pelle liscia e depilata, fino a raggiungere il perizoma. Con un gesto delicato ma deciso, lo abbassò, liberando il cazzo duro di Mary, che pulsava sotto il suo sguardo famelico.
Luca si chinò, il respiro caldo che sfiorava la cappella, e poi lo prese in bocca, le labbra che si chiudevano intorno all’asta con una dolcezza che fece tremare Mary. “Sì… Luca… succhiami,” gemette lei, le mani che si intrecciavano nei capelli dell’amante, il cuore che batteva forte mentre si sentiva sempre più donna sotto le sue attenzioni. Luca lo succhiava con passione, la lingua che scivolava lungo l’asta, leccando ogni centimetro con una devozione che era puro amore, la bocca che si stringeva intorno al cazzo, succhiandolo con un ritmo lento e profondo. Ogni tanto si fermava per baciare la cappella, succhiandola leggermente, e poi lo riprendeva tutto in gola, facendolo gemere forte, il corpo di Mary che si inarcava sul letto, un piacere che la travolgeva. “Sei così buona, Mary,” mormorò Luca tra un succhiotto e l’altro, la voce carica di desiderio, e Mary si sentiva sciogliere, il suo essere donna che prendeva vita sotto la bocca del suo amante.
Ma Luca voleva di più, voleva farla sentire completamente sua, completamente donna. La fece girare con dolcezza, mettendola a carponi sul letto, il culo sodo di Mary esposto, le autoreggenti a rete che le stringevano le cosce, lo smalto rosso che brillava sulle unghie dei piedi. “Sei bellissima, amore,” sussurrò Luca, accarezzandole le natiche con una tenerezza che contrastava con il desiderio selvaggio che gli bruciava dentro. Sputò sul culo di Mary, lubrificandolo con la saliva, e poi avvicinò il cazzo, duro e pulsante, sfiorandole l’ano con la cappella. “Ti faccio sentire donna, Mary,” disse, la voce un misto di amore e dominanza, e con un affondo lento ma deciso la penetrò, il cazzo che le scivolava dentro, allargandola con una dolcezza che si trasformava in forza.
“Cazzo… Luca… sì, prendimi,” gemeva Mary, il culo che si stringeva intorno al cazzo di Luca, un piacere che la faceva tremare mentre si sentiva posseduta, amata, donna. Luca iniziò a muoversi, i colpi lenti e profondi, ogni affondo un’esplosione di piacere che li univa, i loro corpi che si incastravano perfettamente. “Ti piace, vero, Mary? Ti piace essere la mia donna,” grugniva Luca, le mani che le stringevano i fianchi, i colpi che si facevano più intensi, più selvaggi, il cazzo che la sfondava con una passione che era pura devozione. Mary urlava di piacere, il culo che accoglieva ogni centimetro, un misto di dolore e godimento che la faceva sentire viva, amata, completa. “Sì… Luca… sfondami, amore… fammi tua,” ansimava, il corpo che si inarcava sotto di lui, il desiderio di essere donna che si realizzava in ogni spinta.
Luca, sentendo il culo di Mary stringersi intorno al suo cazzo, non riuscì più a trattenersi. “Sto venendo, amore,” gemette, e con un ultimo affondo esplose, sborrandole dentro, fiotti caldi che le riempivano l’intestino, un orgasmo che lo fece tremare, il corpo scosso da fremiti di piacere. Mentre veniva, Luca allungò una mano sotto Mary, afferrandole il cazzo duro con una dolcezza possessiva, e iniziò a masturbarla, la mano che scivolava lungo l’asta con un ritmo veloce, le dita che stringevano appena la cappella. “Vieni per me, Mary,” le sussurrò all’orecchio, e Mary, sentendo il calore del seme di Luca dentro di sé e la mano del suo amante sul cazzo, si abbandonò al piacere. “Cazzo… Luca… sto venendo!” urlò, e un orgasmo potente la travolse, schizzi di sperma che uscivano dal suo cazzo, colando sulle lenzuola mentre il corpo le tremava, un piacere che la faceva sentire donna, amata, completa.
Luca uscì da lei lentamente, il seme che colava dal culo di Mary, un’immagine che lo fece sorridere con tenerezza. La fece girare, prendendola tra le braccia, e la baciò con una dolcezza che era puro amore, le loro labbra che si sfioravano in un bacio profondo, un’unione che andava oltre il piacere fisico. “Ti amo, Mary,” le sussurrò, accarezzandole il viso, e Mary, con gli occhi lucidi di emozione, rispose: “Ti amo anch’io, Luca.” Si strinsero l’uno all’altra, i corpi sudati che si intrecciavano, il cuore che batteva all’unisono, un amore che li univa mentre Mary continuava il suo viaggio per diventare la donna che desiderava essere, sotto lo sguardo amorevole del suo Luca.
Da quel momento, lo smalto divenne parte di lui, un piccolo rituale che lo faceva sentire donna ogni giorno. Luca gli comprò perizomi di pizzo e autoreggenti a rete, insistendo perché li indossasse sempre, anche sotto i vestiti da uomo. “Voglio che tu sia la mia Mary in ogni momento,” gli diceva, e Marco obbediva, il pizzo che gli accarezzava il cazzo, le autoreggenti che gli stringevano le cosce, un segreto che lo eccitava e lo faceva sentire più vicino a Luca.
Luca voleva che Mary fosse sempre pronta per lui, che il suo desiderio di essere presa fosse costante. Una sera, gli mostrò un plug anale nero con una gemma rossa alla base, un oggetto che lo avrebbe tenuto aperto e pronto. “Lo porterai sempre, amore, anche al lavoro,” gli disse, la voce carica di possesso ma anche di tenerezza. Marco annuì, il desiderio di compiacere Luca che lo consumava. Si chinò sul letto, il culo esposto, e Luca lubrificò il plug prima di spingerlo dentro di lui, un’invasione lenta che lo fece gemere, il culo che si allargava per accogliere l’oggetto. “Ti piace, vero, Mary?” chiese Luca, e Marco annuì, il cuore che batteva forte mentre sentiva il plug riempirlo, un promemoria costante del suo amore per Luca. Al lavoro, Marco non riusciva a concentrarsi: il plug gli premeva dentro, il culo che si stringeva intorno all’oggetto, un misto di disagio ed eccitazione che lo teneva sempre al confine del piacere. Ogni sera, quando tornava a casa, Luca lo controllava, togliendogli il plug e riempendolo a pieno con passione con il suo cazzo, il culo già dilatato e pronto iniziava a godere e a vibrare, un’unione che li faceva gemere insieme, un amore che si esprimeva in ogni affondo fino a che Luca non riempiva di sperma Mary che appagata lo baciava con passione.


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