incesto
Il Triangolo del Desiderio
di 
Angel1965
07.07.2025 |
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Epilogo – Peccatori, Non Pentiti
Da quel giorno, nulla è stato più come prima..."
La porta d’ingresso si aprì con un lieve tonfo. Nicole era rientrata.Voci leggere dal piano inferiore. Passi.
Gis si voltò verso di te, ancora stesa nuda sul tappeto, le cosce aperte, il suo culetto segnato dal vostro gioco.
«Dobbiamo rivestirci?»
Tu le sorridesti.
«No. Dobbiamo solo vedere se anche lei… ha voglia di peccare con noi.»
La porta della mansarda scricchiolò. Nicole stava per salire.
E voi eravate ancora lì. Nudi. Uniti. Peccatori.
Ma questo…
era solo l’inizio della prossima tentazione.
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Capitolo – Il Triangolo del Desiderio
Nicole salì gli ultimi scalini piano. Quando aprì la porta e vi vide, si bloccò.
Il tuo corpo nudo. Gis ancora a terra, il sesso arrossato, le labbra dischiuse, il segno del plug nel culo ancora visibile.
La stanza odorava di piacere.
Nicole deglutì. Lo zaino le cadde dalle spalle.
«Avete cominciato… senza di me?»
Gis la guardò e si leccò piano il labbro inferiore.
«Tu ci hai lasciati soli. Ma ora sei qui. Vuoi entrare?»
Nicole si avvicinò. La voce le tremava.
«Se mi volete… sono vostra.»
Le mani le tremavano mentre sfilava il vestitino.
Sotto, niente.
Solo la sua fica liscia, tesa, bagnata.
Tu ti avvicinasti e le sfiorasti la guancia.
«Sei pronta, piccola? Tua zia ti guiderà. Io ti prenderò.»
Lei si morse il labbro. Annuì.
Gis le si avvicinò da dietro. Le accarezzò i fianchi.
Poi le baciò il collo.
«Ti voglio con me. Ti voglio veder succhiare il suo cazzo mentre ti lecco la figa.»
Nicole gemette piano. Le mani su di voi. La pelle che bruciava.
Ti inginocchiasti. L’odore della sua fica ti invase. Calda. Appena schiusa.
Le passasti due dita tra le labbra. Lei si inarcò.
Gis la prese da dietro, le allargò i glutei.
«Guarda che culo… guarda come si apre. È pronta anche lì.»
Le vostre bocche su di lei. Tu davanti, con la lingua che le cercava il clitoride. Gis dietro, con la bocca sul suo culetto.
Nicole si lasciava fare, tremava, gemeva, diceva solo:
«Prendetemi… vi supplico…»
Quando la stendeste sul tappeto, le gambe aperte, la tua cappella umida premeva contro la sua fessura calda.
Gis le teneva le mani. Le baciava la bocca.
Entrasti dentro di lei.
Un colpo lento. Profondo.
La sentisti stringere, tremare.
«La tua figa è stretta, piccola. È la tua prima volta vera?»
«Sì… sì zio… solo tu… solo voi…»
I tuoi colpi si fecero più forti. Il suono di pelle contro pelle riempiva la stanza. Gis la baciava mentre venivi dentro sua nipote.
Nicole venne urlando il tuo nome.
Ma non era finita.
Gis la prese dopo. La leccò. L’aprì. La fece godere ancora.
Poi si voltò verso di te.
«Adesso… tocca al mio culo. Fallo mentre lei ci guarda.»
Nicole si inginocchiò accanto. Ti baciò mentre tu prendevi tua cognata nel culo, forte.
Le tue mani sulle anche, il tuo cazzo che la riempiva.
Nicole si toccava, guardandovi.
Era tutto proibito.
Era tutto vostro.
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Flashback – Quando Tutto È Cominciato
Fu tua l’idea.
L’avevi intuito. Nicole guardava Gis in un modo che nessuna nipote dovrebbe. E Gis… la osservava. La cercava. La voleva.
Quel giorno uscisti apposta.
Le lasciasti sole.
Nicole salì con una scusa. Un libro, un caffè.
Gis la accolse in camicia. Nulla sotto. Gambe nude, sguardo lento.
Sedettero vicine. Il bicchiere tra le dita. Le parole sempre più rade.
Poi Nicole disse:
«Zia… ti sogno. Lo so che non si può, ma…»
«Siamo già dentro il peccato, amore.»
Gis le prese il viso. La baciò piano.
La spogliò.
Nicole tremava. Ma si apriva.
Sul tappeto, leccò la sua fica come fosse una promessa.
Nicole gridò piano. Le mani nei capelli di Gis.
«Non fermarti… voglio tutto.»
Tu le trovasti così.
Nude. Ancora avvinghiate.
Gis ti guardò.
«È tua, ora. Ma è anche mia. Per sempre.»
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Epilogo – Peccatori, Non Pentiti
Da quel giorno, nulla è stato più come prima.
Tua nipote. Tua cognata.
Le donne che ti appartengono. Che si appartengono.
Un triangolo senza vergogna, dove cazzo, fica e culo sono i vostri strumenti. E il piacere, la sola fede.
Perché ormai,
non cercate più il perdono. Solo un altro orgasmo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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