Prime Esperienze
Angelo & Daniela

01.07.2025 |
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"«Ti prego, più forte…»
Angelo aumentò il ritmo, i colpi profondi e decisi..."
Sull’isola di Elysara, dove il mare cristallino lambiva spiagge dorate e le montagne si ergevano come guardiani antichi, il sole tramontava in un tripudio di colori che sembravano dipingere il cielo di fuoco. L’aria era calda, carica di promesse e segreti, mentre i turisti si affollavano lungo la costa, godendosi l’ultima luce del giorno.Tra loro, una figura giovane e radiosa attirava gli sguardi: Daniela, diciotto anni appena compiuti, con i capelli biondi che danzavano al vento e un corpo scolpito come da mani divine. Indossava un bikini bianco che lasciava poco all’immaginazione, il tessuto aderente esaltava curve perfette e seni pieni. I suoi occhi azzurri brillavano di curiosità e di una fame che andava oltre il semplice desiderio di avventura.
Lei era lì per una vacanza, ma non una qualsiasi. Era una fuga. Un’occasione per esplorare i suoi desideri più profondi, quelli che a casa non osava nemmeno sussurrare. Daniela era consapevole della propria sensualità, e quell’isola sembrava il luogo perfetto per lasciarsi andare. Aveva sentito parlare delle notti selvagge di Elysara, delle feste sulla spiaggia dove tutto era permesso, dove i corpi si intrecciavano sotto le stelle senza vergogna. E lei voleva farne parte.
Camminava a piedi nudi lungo la riva, lasciando impronte che il mare cancellava con dolcezza. Si fermò vicino a una roccia, dove un uomo sedeva, immobile, come se stesse aspettando qualcosa. Era Angelo, un uomo sulla trentina, con un fisico atletico e un’aria di sicura disinvoltura. I capelli scuri erano spettinati dal vento, gli occhi intensi fissavano l’orizzonte con uno sguardo profondo. Indossava solo un paio di pantaloncini corti, il petto nudo e abbronzato segnato da cicatrici misteriose.
Daniela lo notò subito. C’era qualcosa in lui, un’energia grezza che la attirava. Si avvicinò con passo lento. Lui la vide arrivare e la guardò, dritto negli occhi.
«Ciao,» disse lei, con voce morbida ma carica di intenzioni. «Mi sembri lontano. Stai aspettando qualcuno?»
Angelo sorrise. Un sorriso gentile e pericoloso allo stesso tempo.
«No. Solo il tramonto. E tu? Cosa ti porta qui, così sola?»
Daniela si sedette accanto a lui, incrociando le gambe con naturale provocazione.
«Non sono sola. Sono qui per divertirmi. E tu? Lavoro o piacere?»
«Piacere.» Gli occhi di lui scivolarono lungo il corpo della ragazza. «E tu sembri perfetta per il piacere, piccola. Quel bikini ti sta d’incanto.»
Daniela rise. Un suono malizioso, libero.
«Non è solo il bikini. È quello che c’è sotto che conta.»
Angelo inclinò la testa, il sorriso si allargò.
«Allora forse dovremmo scoprirlo. Qui. Ora. La spiaggia è quasi deserta. Chi ci vedrebbe?»
Daniela sentì un brivido di eccitazione percorrerle la schiena. Era esattamente ciò che cercava.
«Sei diretto, lo sai?» mormorò. «Ma mi piace. E se qualcuno ci vedesse?»
«E allora?» rispose lui. «Siamo su un’isola dove le regole non valgono. E tu sembri il tipo che adora infrangerle.»
Lei si alzò, il bikini che aderiva al corpo come una seconda pelle. Si avvicinò a lui, lentamente.
«Hai ragione. Mi piace infrangere le regole. Soprattutto quando c’è di mezzo il piacere.»
Angelo si alzò a sua volta. Le prese i fianchi e la attirò a sé. La pelle di entrambi bruciava.
«Allora non perdiamo tempo.» Le sussurrò all’orecchio. «Voglio assaggiarti. Qui. Adesso.»
Daniela poggiò le mani sul suo torace.
«Fallo,» disse. «Ma fallo in fretta. Non posso più aspettare.»
Il bacio fu immediato, profondo, affamato. Le mani di lui la strinsero, sollevandola con forza. La spinse contro la roccia, e lei gli avvolse le gambe intorno alla vita. Il bikini scivolò via con un gesto rapido. Il sesso di Angelo la penetrò con un colpo secco, che le strappò un gemito.
«Così veloce…» ansimò Daniela. «Sei… così grande.»
«E tu… così stretta.» rispose lui, la voce roca. «Mi stringi come un guanto. È perfetto.»
Si muovevano in un ritmo selvaggio, primitivo. Il mare sussurrava, il vento accarezzava le loro pelli bagnate di sudore. Il cielo sopra di loro si tingeva di rosso e oro.
«Più forte,» gemette lei. «Ti prego, più forte…»
Angelo aumentò il ritmo, i colpi profondi e decisi.
«Vieni per me, piccola. Urla il mio nome.»
Daniela si abbandonò completamente, il corpo scosso da un orgasmo potente.
«Angelo!» gridò, mentre le onde del piacere la travolgevano.
Poco dopo, anche lui raggiunse il culmine, gemendo contro la sua pelle. Per un attimo rimasero fermi, uniti, il respiro pesante e il mondo sospeso intorno a loro.
«Questo è solo l’inizio,» sussurrò Angelo, baciandole la fronte.
«Su quest’isola, faremo cose che non hai mai immaginato.»
Daniela sorrise.
«Non vedo l’ora. Ma prima… troviamo un posto più comodo. Questa roccia inizia a farmi male.»
Angelo rise, la prese tra le braccia come fosse leggera come l’aria.
«Ti porto io. Ho un posto speciale. Dove nessuno ci disturberà.»
Si allontanarono dalla spiaggia, nudi, con la sabbia tra i piedi e il tramonto alle spalle. Elysara era un’isola di desideri proibiti. E per Daniela, tutto era appena cominciato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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