incesto
“Obbedienza Totale”


06.07.2025 |
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Capitolo 2 – Il Marchio
Martedì mattina – Studio privato
Nicole era nuda, distesa sul lettino..."
Capitolo 1 – Il WeekendVenerdì, ore 18:00
La porta della villa si chiuse dietro di loro.
Angelo lasciò cadere le chiavi sul tavolo e si tolse la camicia.
Nicole lo osservava con un sorriso malizioso: indossava solo una camicia bianca, troppo corta per nascondere qualcosa. Nulla sotto.
Gis, più matura, sfiorava con calma i bordi delle sue autoreggenti, in silenzio.
«Da adesso fino a domenica sera,» disse Angelo con voce decisa, «niente vestiti, niente domande. Siete mie. Obbedienza totale.»
Gis si inginocchiò per prima. «Lo siamo già.»
Nicole la seguì, più lenta, ma con gli occhi accesi. «E vogliamo esserlo sempre di più.»
Angelo sorrise. Il weekend poteva cominciare.
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Venerdì notte – L’altare del piacere
Il grande letto al centro della stanza divenne presto il fulcro del rito.
Nicole portava un collare. Gis, una benda sugli occhi e un plug trasparente.
Angelo si era seduto a guardarle, il respiro profondo.
«Toccatevi lentamente. Ma non venite.»
Le due donne iniziarono. Nicole baciava le labbra di Gis, poi le leccava il seno, mentre Gis le accarezzava i fianchi, le sussurrava parole proibite. Il piacere saliva. Ma l’ordine era chiaro.
Angelo si alzò. Una mano nei capelli di Nicole, l’altra sulle natiche di Gis.
Poi le prese. Una davanti, l’altra dietro.
Il suono dei colpi si mischiava ai gemiti. Nicole con il culo pieno, Gis completamente aperta e disponibile.
Quella notte il letto fu il loro altare. Nessun Dio. Solo lui.
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Sabato, ore 14:00 – Il gioco animale
Nicole camminava nuda nel giardino, il plug ben visibile tra i glutei sodi.
Gis era distesa sulla sdraio, con un vibratore wireless sotto il telo. Ogni tanto gemeva.
Angelo uscì con due collari neri e una ciotola d’acqua.
«Da adesso, siete cagnoline. Quattro zampe. Niente parole. Solo il vostro padrone.»
Nicole si mise a carponi e strisciò. Gis la seguì.
Arrivate davanti a lui, iniziarono a leccargli il cazzo come ordinate. Lingue umide, occhi sottomessi. Si alternavano con precisione, sfidandosi in silenzio per dargli più piacere.
Angelo godeva, ma tratteneva l’orgasmo.
Non era ancora il momento.
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Sabato notte – La sottomissione totale
La vasca era piena di bolle e profumi. Nicole tra le gambe di Gis, il corpo rilassato.
«Ti piace il cazzo di tuo zio, eh?» sussurrò la zia.
«E il tuo culo è la mia scuola preferita,» rispose Nicole, leccandole il seno.
Angelo entrò con due cinture di cuoio.
«Stanotte dormite legate. Ma prima… una alla volta. Mani dietro la schiena. Bocche aperte.»
Legò Nicole. La prese in piedi, davanti a Gis. Poi fece lo stesso con Gis, inginocchiata, presa da dietro mentre Nicole la baciava.
Due donne. Una mente. Un corpo. Un padrone.
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Domenica sera – Il Patto
Stesi sul tappeto, esausti, i corpi segnati e soddisfatti.
«Da domani non si finge più. Questa è la nostra verità. Una famiglia che vive nel piacere.»
Nicole si voltò.
«Fallo davvero. Marchiaci. Così non si torna indietro.»
Angelo sorrise. E fu così che nacque il secondo atto.
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Capitolo 2 – Il Marchio
Martedì mattina – Studio privato
Nicole era nuda, distesa sul lettino.
Il disegno era pronto: una piccola fiamma, tracciata a mano da Angelo, sopra il solco tra i glutei.
«Marchiami. Così il mio culo sarà tuo per sempre.»
La macchinetta partì. Il rumore metallico si mischiava ai gemiti. Nicole mordeva il cuscino, non per il dolore… ma per il piacere. Gis la accarezzava, sussurrandole promesse sporche.
Poi fu il turno della zia.
Si offrì con fierezza: nuda, aperta, decisa. Il disegno fu inciso poco sopra il pube: due punte intrecciate.
«Due donne. Una appartenenza.»
Quando finì, Angelo le baciò entrambe.
I segni erano lì. Fissi. Veri. Eterni.
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Martedì sera – Il piacere totale
Nella villa, il fuoco acceso. Nicole e Gis in ginocchio, nude, con i tatuaggi freschi.
«Stasera vi voglio una sull’altra. Nicole sopra. Gis sotto. E io dentro tutte e due. Voglio sentirvi urlare il mio nome.»
Le guidò. Gis sdraiata, Nicole sopra.
Si baciarono. Si toccarono. Si aprirono.
Angelo entrò in Nicole da dietro.
Le spinte affondavano fino a farla gemere sul corpo caldo di Gis.
La zia le stringeva i fianchi. Nicole gemeva, il plug ancora al suo posto, il collare stretto.
Poi toccò a Gis.
Angelo la prese sul tavolo, legata, mentre Nicole la guardava godere.
Ogni colpo era una dichiarazione di possesso. Ogni urlo un sigillo.
E poi esplosero. Tutti. Insieme.
Corpi intrecciati. Pelle calda. Respiro che mancava.
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Epilogo – La verità
Dormivano abbracciati, nudi, marchiati.
Nicole aveva il viso appoggiato sul petto di Gis. Angelo le teneva entrambe.
Non erano più solo cognata e nipote.
Erano complici. Serve. Amanti.
Una famiglia nuova. Nata nel piacere.
E da quel giorno, non cercarono più la normalità.
Perché l’avevano superata.
Perché avevano scelto di appartenersi.
Nella carne. Nel fuoco.
Per sempre.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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