Matilde 05-15 - Debra e io ci masturbiamo assieme

(11 ottobre 2003)
Alla conclusione di questa sessione Debra ne ha ancora voglia e lo dice apertamente abbracciando il marito e mormorando: - Amore, da te ne voglio ancora...
E poi, rivolta a me: - Voi, brutti bastardi, vi siete scopati alla grande mentre io sfacchinavo al supermercato...
- Ah, sì... certo... chissà che sfacchinata rinchiudersi in un cesso con un telefonino nella figa - scherza Michele.
- Vabbè, quello era extra... di fatto le borse le ho sgamellate io... quindi adesso mi dovete qualcosa. Tu, Matilde, specialmente...
- Che cosa vorresti? - le chiedo mentre Michele si alza per preparare una bibita per tutti.
- Vorrei fare l’amore con te.
- Tipo che ci masturbiamo assieme?
- Tipo continuare quello che facevamo prima, solo noi due... mi va di vedere chi di noi due è più troia, per esempio… chi di noi due è più capace di venire nella stessa mattina… cose del genere...
- Mmmmm... una sfida dunque... a chi gode di più...
- Sì, ma a chi gode di più provocata dall’altra, non masturbandosi... perché per questo lo sappiamo bene che non passa sacrosanto giorno senza che ci facciamo almeno una goduta solitaria. Cioè, quello è il minimo... sindacale... - aggiunge ridendo.
- Va bene - concedo - ma subito cominciamo un po’ da sole. Vuoi usare anche giocattoli?
- Sì, certo... i nostri cazzi... adesso li vado a prendere.
Quando lei ritorna ha con sé un sacchetto... li ha presi quasi tutti, i miei, i suoi e quelli in comune; ci beviamo un bel bicchiere di aranciata, Michele si sistema appoggiato al muro.
- Beh - dico io - allora comincia tu... e comincia con le tue dita... dai fammi vedere bene come fai, quando sei da sola.
- È questo quello che vuoi vedere? Di fronte a te?
- Sì, è proprio questo che voglio - le ripeto, sempre più eccitata.
- Mi vergogno - piagnucola lei (ma le scappa da ridere).
- Come, vuoi fare l’amore con me e poi ti vergogni a farmi vedere come giochi e come ti sbatti quando sei sola? - dico io continuando la sceneggiata.
- No, Matilde... è solo che lo considero un po’... privato...
- Allora descrivimelo...
- Beh, questo è più facile... Come posizione, vanno bene le più disparate... ma in genere lo faccio sdraiata e nuda. Mi accarezzo per un po’, poi lo faccio con le dita fino all’orgasmo - dice lei cominciando a mettere in pratica.
- Ci metti molto a bagnarti?
- Pochissimo... in genere quando comincio è perché sono già bagnata.
- Ma... cosa fai esattamente?
- Qualche volta comincio a farlo guardandomi allo specchio...
Allora mi inginocchio sul letto accanto a lei sdraiata e mi siedo sui sandali. Allargo le gambe un poco, con una mano mi allargo la fessura, la apro un po’ quindi le do due o tre colpetti con le dita che non mi provocano certo dolore, anzi mi eccitano ancor più fino a capire che sono pronta, che posso entrare con le mie dita, cosa che Debra ha già fatto su di sé guardandomi.
- Dai Matilde... fallo anche tu... lo vuoi, vero?
In risposta entro con due dita, provocandomi un gemito profondo e arrovesciando indietro la testa. Le punte del mio seno sono in avanti, con due capezzoli che più duri non si può.
- Siete le dee del sesso! - esclama Michele guardandoci mentre ognuna di noi si smanetta la figa come se oggi fosse la prima volta dopo tanto tempo. La parte più bella del nostro show è come ci guardiamo a vicenda, come lei, che ha ancora su la camicia, se la tiri su freneticamente per permettermi di vederle bene la figa, la voglia, la libidine di una femmina per un’altra femmina.
Io sono molto vicina a venire e non appena la vedo sollevare il bacino capisco che è il momento. Esplodiamo entrambe con violenza, urlandoci a vicenda il nostro amore.
- Ti amo... ti amooooo!!!!!
Quando ci riprendiamo un poco realizziamo che è l’una di pomeriggio e che, se vogliamo ancora massacrarci di sesso anche oggi, dobbiamo mangiare qualcosa.