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Lui & Lei

Matilde 08-01 - La nudista


di Alex46
10.10.2019    |    8.690    |    3 9.7
"Lei mi cavalca e io mi avvicino all’orgasmo in modo tale che non posso più tenermi, le afferro i fianchi, la sbatto su di me..."
Dal diario di Michele:«La prima volta che sono andato in Provenza, o meglio in Costa Azzurra, con Debra è stato due o tre anni dopo il matrimonio, direi nel 2000. Se adesso scopiamo come ricci, figuriamoci allora! La nostra unione è sempre stata splendida.
Quella volta abbiamo deciso di andare a Cannes, tanto per concederci un weekend di sesso e divertimento in un ambiente carino e non la solita tenda cui sono abituato io.
La sera che arriviamo vediamo subito che c’è un angolo di piscina che può essere praticato dai nudisti o meglio, senza fare tante categorie, ospiti dell’albergo che non hanno problemi a prendere il sole nudi.
È con piacere che sento Debra chiedermi se può andare a prendere il sole lì, quando non siamo altrove su qualche bella spiaggia.
Il sabato parte pigro. Verso le undici decidiamo di fare un salto alla piscina, tanto per vedere che giro c’è. Vedo delle gran belle fighe nude e la cosa ovviamente mi fa piacere. Siamo noi ora che dobbiamo adeguarci all’usanza.
- Chi comincia? - chiede Debra.
Io esito un attimo, guardandomi attorno. E allora lei, senza aspettare: - Beh, credo che devo essere io la prima. Così si toglie il top, dandomi un sorriso di incoraggiamento, subito dopo scivola via dagli slip e ridendo si tuffa nella piscina. Allora anch’io rimuovo i miei shorts e la seguo.
Mi accorgo subito che Debra non passa inosservata. La guardano con i vestiti, figuriamoci qui...
Dopo un po’ di nuotate, più per il piacere di fare il bagno che per lo sport, lei dice di aver sete, così andiamo al bar. Mentre io mi sorseggio la bibita su uno sgabello del bar, lei preferisce farlo stando in piscina, immersa fino alle spalle. Ma al secondo drink lei è vicino a me, del tutto rilassata, senza cercare di nascondere la sua nudità, stupenda con i suoi magnifici capelli neri, il seno perfetto, la pancia liscia e la figa depilata.
Non so come è andata, ma alla fine decido di guardare le prove della Formula 1 alla TV del bar ma immerso in piscina, mentre Debra opta per un po’ di sole, così mi lascia lì dopo un bacetto veloce. La vedo allontanarsi, completamente nuda e spontanea. Ho un accenno di erezione, presto smorzato dalla situazione, comunque invisibile a tutti.
Da dove sono io riesco a vedere cosa succede ai bordi della piscina, riesco a seguire Debra che si accomoda su una sdraio. Poi però non la guardo più, preso come sono dalle prove che si svolgono sullo schermo gigante. Quando mi riscuoto vedo che uno le si è messo vicino e... le sta parlando!!! Mi prende un morso di gelosia... però succede che di nuovo ho un accenno di erezione. Vedo che lei mi fa anche cenno di raggiungerla, ma lì per lì preferisco non muovermi e attendere di poter rispettare l’etichetta nudista.
È lei alla fine che viene da me, così posso informarla sul reale motivo della mia immobilità... lei ride come una pazza, poi alla fine decidiamo di ritirarci in stanza. Mentre ci avviamo, potrei contarli tutti quelli che la guardano...
Una volta da soli, mi allungo sul letto. Debra mi scivola accanto, mettendo una gamba sulla mia. Mi accarezza sul torace e mi dà due colpetti di lingua sull’orecchio.
- Mi sembra che ti sia piaciuto vedere le prove... - accenna.
Io sorrido impacciato.
- Ma erano le prove o qualcosa d’altro?
- Cosa vuoi dire - rispondo, in ovvio imbarazzo.
- Beh, sembrava che ti piacesse più guardare me che le prove - mi sussurra andando a toccarmi il cazzo, diventato duro definitivamente - non ti andrebbe di parlarne?
- Non ne sono sicuro...
- Beh, e io non posso esserti d’aiuto se non vuoi.
Dio! Mi sa che Debra voglia dividere con me una fantasia... oppure vuole semplicementefare l’amore. Lei si dispone sopra di me e mi sfrega le tette addosso, poi sento che si sfrega la figa su una mia coscia. È chiaro cosa vuole, ma non tutto. Lei forse vuole sapere i miei segreti...
- Non è che sei un po voyeur?
- Beh, eri piacevole da vedere, in piscina - le sorrido.
- Questo non risponde alla mia domanda. A te piace guardare?
- Forse mi piacciono tutte e due le cose...
Debra allora diventa aggressiva, ora si sente autorizzata: - Preferisci avermi o vedermi mentre godo con qualcuno?
A questa domanda pesante dapprima non riesco a rispondere e rimango lì come un tonto. Allora Debra mi afferra per le guance: - Tu hai voluto andare dove c’erano dei nudisti... e non mi sembri interessato ad altre donne. Penso di capire cosa tu voglia veramente e sarebbe ora che tu lo ammettessi, non solo con me ma anche con te stesso.
Io mi sento assai vulnerabile, incapace di parlare.
- Ho visto che ti piaceva quando parlavo con quel tizio, nuda davanti a lui. Se ti piace così tanto da avere un’erezione vedere che parlo con qualcuno, magari ti piace ancora di più vedermici fare l’amore assieme. Sei sicuro di non essere un voyeur?
Il mio corpo batte la mente, perché sono chiaramente eccitato. Debra se ne accorge e riprende a sfregarsi su di me, senza insistere sui genitali. Sta prendendo il controllo della situazione e mi chiede di rispondere a una domanda la cui risposta conosco benissimo ma non voglio ammettere. La guardo negli occhi e sento il calore del suo inguine sul mio ginocchio.
- Sì - rispondo, a bassa voce.
- Sì, cosa?
- Si, mi ecciterebbe... - ammetto.
Lei si alza con il busto di fronte a me, mi prende le mani e se le appoggia sulle tette.
- Ti piacerebbe vedere un altro uomo che mi fa questo?
Esito, mentre lei mi porge un capezzolo da succhiare. Avvicino le labbra, lo ricopro e immediatamente diventa duro. Lei geme e mi attira ulteriormente a sé.
- Ti darebbe piacere vedere un altro uomo farmi proprio questo?
- Sì, molto - rispondo, ormai deciso.
- Dunque godresti a vedermi carezzata da un altro uomo... ti piacerebbe... davvero? - mi sussurra aspettando la mia reazione.
- Mi piacerebbe provare. Tu lo faresti?
- E quanto vorresti che io andassi lontano?
- Non so... dipende dalle situazioni... - e mentre le dico questo capisco che potremmo farlo davvero...
- Quali situazioni? - insiste, ormai sfregandosi apertamente il pube sul mio ginocchio e sulla mia coscia. So che si sta masturbando il clitoride su di me. Non geme ancora, ma ogni cosa che chiede termina con un sospiro.
- Penso che dipenda da chi, da dove e quando. E quanto siamo a nostro agio. E poi dipende da te e da quanto TU vuoi andare lontano... - dico alla fine, un po’ distratto dal fatto che lei vuole fare l’amore.
- Oh, caro il mio maritino ingenuo... guarda che io sono perfettamente felice di avere solo te, anche per il resto della vita. Ma se tu hai piacere a vedermi con qualcun altro, mi piacerebbe esplorare queste possibilità. Ma devo sapere cosa vuoi tu, come lo vuoi.
Sento che così la conversazione potrebbe finire subito... e io non voglio, anzi voglio con fermezza che continui. Stiamo confessandoci, ed era ora che lo facessimo.
- Non sono sicuro di rispondere chissà cosa. Non voglio offenderti od oltrepassare le linee imposte dal nostro matrimonio... e soprattutto non voglio suggerire quello che ti potrebbe fare incazzare!
- Mi piacerebbe soltanto una risposta onesta - mi dice sorridendo.
È chiaro che è confusa, ma al tempo stesso è infoiata, visibilmente. Infatti, riprende: - Vorresti che lo facessi con un altro? - mi sussurra ancora strisciando su di me e baciandomi il collo con labbra bagnate. Poi mi bacia sulla bocca, mi spinge dentro la lingua, sempre strusciando la figa sulla mia coscia nuda. Poi si ferma. Le donne sono bravissime a lasciarti lì e chiederti quello che interessa loro dopo averti fatto arrapare.
- Sì, va bene. Mi ecciterebbe molto. Trovi anche tu quest’idea intrigante? - le chiedo. E lo dico con terrore. Paura che la prenda male, che tutto questo sia un test per vedere la mia fedeltà, o cose del genere.
Invece Debra afferra il mio cazzo e incomincia a masturbarlo, con fermezza e decisione. E mentre lo fa, mi guarda e mi dice: - Sì!
Mi bacia ancora, e quando rompiamo il bacio lei si riprende il mio cazzo in mano, considerandolo, valutandolo, soppesandolo.
- Vorresti che prendessi il cazzo di un altro in mano, così? E ti piacerebbe guardarmi mentre lo faccio?
- Oddio... sì! - sbuffo.
- E se lui volesse venirmi in mano? - mi stuzzica ancora.
- Sarebbe grande! - mormoro - lo faresti davvero per me?
Mi sta masturbando e continua a sorridere. Io sono vicino a sborrarle in mano, lei lo sente e rallenta.
- E se quest’altro vuole qualcosa di più della mano? Cosa ne dici se a lui piacesse qualcosa di questo genere? - e mentre dice questo si china a prender il mio cazzo in bocca, mi dà due o tre sbocchinate, poi rialza gli occhi per chiedermi con voce arrochita: - Sarebbe OK per te?
- Sìììì, sìììì - dico, nell’onda dell’eccitazione. Sapesse quante volte avevo fatto questa fantasia su di noi... ora respiro pesante.
- E se lui volesse venirmi in bocca? Glielo permetteresti? - mi chiede continuando a sfregarmi e succhiarmi.
- Mi piacerebbe vedere e ascoltare questo - dico - oh, dio, così mi fai venire... Lei rallenta subito il ritmo. Il suo farmi un pompino è un puro strumento di potere in questo caso, non di piacere come normalmente è.
- E se io mi eccitassi e ne volessi di più? Se lo volessi dentro? Se lo volessi un casino perché mi sono bagnata da non poterne più? Me lo lasceresti fare?
- Mmmm... - mugolo io - penso che potrei morire...
- Ah, dunque me lo lasceresti fare... lasceresti che tua moglie si facesse scopare, così, davanti a te...
Alza i fianchi e mi si mette sopra, poi me lo prende e se lo guida dentro la figa, impalandosi. Sento subito che è fradicia, che è sempre la più bella figa del mondo che mi sta mandando in paradiso.
- E allora... se volessi davvero fare questo con lui? Ti piacerebbe? Godresti con il cervello a guardarmi? Ti piacerebbe davvero che io mi dessi in questo modo a un altro uomo, magari un perfetto sconosciuto?
Ora anche lei è in un altro posto. Ora si sta scopando sul mio cazzo. Io sto perdendo il controllo. Il pensiero di mia moglie che dà piacere a un altro... l’idea che lei abbia avuto la mia stessa fantasia...
Lei mi cavalca e io mi avvicino all’orgasmo in modo tale che non posso più tenermi, le afferro i fianchi, la sbatto su di me. Anche lei comincia ad ansimare duro e un attimo dopo esplode, assieme a me. Dio, come la amo. La amo pazzamente. Lei è la mia donna e lo sarà per sempre. Lo capisco dalle grida che sta lanciando nel pieno del suo orgasmo di donna che ama.
Dopodiche ce ne stiamo lì buoni buoni, la sua testa rilasciata sul mio torace. Entrambi pensiamo a cosa starà pensando l’altro... ».
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