Racconti Erotici > trio > Matilde 06-23 - Le vacanze di Pasqua 2 (aprile 2004)
trio

Matilde 06-23 - Le vacanze di Pasqua 2 (aprile 2004)


di Alex46
03.09.2019    |    729    |    0 6.0
"Di quasi niente! Questa sera fuori fa più freddo, perciò siamo chiusi in casa e non sul terrazzo come ieri sera..."
«Il giorno dopo piove. Cazzo! Con tutta la strada che abbiamo fatto, non ci mancava che questa sfiga! Quando mi alzo (e in realtà mi sono già svegliato alle sette, ma sono tornato a dormire dando la brutta notizia alle donne), loro due sono già in piedi, il tempo è appena migliorato ma ormai è troppo tardi per i nostri programmi di ieri.
Così usciamo per una gita ad Arles, cittadina che non abbiamo mai visto. E quando torniamo è abbastanza tardi, perché abbiamo cenato fuori, qui vicino.
Per tutta la cena ci sono stati discorsi vari, però verso il dessert, complici evidentemente le laute bevute di vino rosso, sia Debra che Matilde mi hanno chiaramente fatto capire di avere avuto per tutto il giorno una gran voglia di cazzo. E in macchina decidono per giocare a che questa sarebbe stata la sera di Matilde.
Arrivati all’appartamento, Debra versa per tutti un altro bicchiere di vino, mentre Matilde scompare in camera sua per una doccia.
Quando ritorna da noi è vestita... di quasi niente! Questa sera fuori fa più freddo, perciò siamo chiusi in casa e non sul terrazzo come ieri sera. Lei entra sorridendo, cinguettando la sua pressoché totale nudità. Indossa infatti soltanto un paio di hot pants e i sandali, e come al solito è uno schianto.
- Matilde ha bisogno di esplorare la sua sessualità - commenta Debra squadrandola da cima a fondo - penso che dovremo aiutarla.
Sento una fitta piacevole all’inguine. E nello stesso tempo appoggio una mano sul basso ventre di Debra, che è ancora vestita come oggi, cioè jeans e maglia + sneaker.
- Non così presto, amore - mi dice spingendo via la mano - penso che lei abbia qualcosa in mente.
Matilde intanto si è seduta alla mia destra, invadendo subito l’aria attorno del suo buon profumo, accuratamente scelto assieme a Debra.
- Ho sempre avuto dei pensieri segreti - dice.
- Le fantasie sono la cosa più naturale del mondo, e qualche volta riusciamo anche a realizzarle - risponde Debra.
Intanto Matilde si rialza al solo scopo di abbassarsi gli hot pants. Sotto non ha nulla, e riusciamo a vederle la figa sovrastata dalla sottile strisciolina di pelo biondo che lei cura tutti i giorni. Il ventre piatto, le gambe lunghe esaltate dai tacchi, la posa sexy che assume, le tette i cui capezzoli si stanno indurendo a vista d’occhio...
- Abbiamo comprato l’olio d’oliva, vero? - chiede Matilde.
- Extra vergine? - scherzo io - sì, l’abbiamo comprato.
- Te lo vado a prendere - si offre Debra.
- Già che ci sei prendi anche un asciugamano - le chiede Matilde.
Poi, quando lei si sdraia per terra sull’asciugamano dopo essersi tolta gli hot pants, capiamo cosa vuole. Non appena le ungo la figa, lei geme. Allora insisto, con altre gocce d’olio, a lubrificarle inguine, cosce e vagina.
Vedo il clitoride indurirsi, protendersi sotto alle mie dita, più tese a lubrificare che a eccitare. La fessura le si apre come un fiore mentre io pretendo di ungere e basta.
Mi metto in ginocchio e guardo le forme di Matilde. Sento il profumo della figa e dell’olio. La tocco ancora, la bottiglia d’olio ormai appoggiata per terra. Lei chiude gli occhi concentrandosi sul piacere che sta provando.
Debra intanto non sta ferma. Si toglie i jeans e la maglia, s’inginocchia anche lei e comincia a baciare e leccare il collo a Matilde, con particolare insistenza sulla zona tra le spalle e i capezzoli. Anch’io ora le sto baciando il seno. Matilde con le mani guida le nostre teste, fino a fare in modo che quella di Debra vada a finire tra le sue cosce. Solo ora mi accorgo che anche Debra si è spogliata nuda, non ha neppure i sandali. Dopo qualche leccata, Debra gira con il corpo e si dispone sopra Matilde, a 69. E non appena si sente leccata dall’amante lascia andare un gemito profondo e inarca la schiena, mentre intensifica i movimenti delle dita nella figa di Matilde.
Questa risponde tremando, ormai eccitata al massimo. Si sentono rumori di figa, sciacquii dolci e meravigliosi, mentre i volti delle due donne si contorcono nel piacere che si stanno dando in questa terra di Francia.
Debra cerca la mia mano per guidarla accanto alla sua, impegnata a trasmettere eros alla nostra compagna. Anch’io dunque accarezzo la fessura di Matilde, sempre più fradicia. Con il liquido con cui le mie dita si bagnano le accarezzo il clitoride, mescolando succhi a olio. Una figa bagnata d’olio è più che una figa, è pura libidine, per chi la tocca e per la fortunata che si fa toccare.
Entrambe le donne ora respirano pesante e gemono, nell’orgasmo che si avvicina al galoppo. Per me la più evidentemente vicina è Matilde, il cui bacino si alza di continuo a incontrare le nostre dita.
Poi anche Debra si mette a leccare, soprattutto il bottone di Matilde, sentendo il piacere di avere in bocca un oggetto tanto sfuggente quanto voglioso. Io invece le affondo le dita dentro, ma in quella sono come sorpreso da Debra che urla il suo primo orgasmo.
- Ahhhhhhhh!!!!!! Ahhhhhhhh!!!!!! Mi fai godereeeeee!!!! - urla accasciandosi sulla bocca di Matilde, quasi impedendomi di masturbarla.
Poi si riscuote, si toglie dal mucchio e si siede accanto a noi, mentre Matilde, anche lei ormai sull’orlo, si masturba con due dita. A maggior ragione ora che vede Debra che si è presa il mio cazzo in bocca e lo sta succhiando come un lecca-lecca.
- Mi voglio far venire mentre le scopi la gola - mi dice con il tono di chi è già oltre la barriera. E così, mentre ci guarda, accelera i suoi movimenti e dopo poco chiude gli occhi, inarca la schiena e sborra, sì, praticamente sborra, con gli stessi movimenti e gli stessi gemiti che fa un uomo ma con un’intensità che ha del divino. Vedere Matilde che gode è la cosa più bella del mondo, una di quelle comunque che ti fa ringraziare d’essere nato.
E non appena si riprende un poco, invece di mettersi da parte, si butta anche lei sul mio cazzo, andando ad aggiungere le sue leccate a quelle di Debra.
- Vediamo quanto gli piace - sussurra.
- Dio... così mi fate sborrare - ho il tempo di dire prima di schizzare il mio sperma sui loro volti, mugolando. Le innaffio di seme denso, faccia, capelli, spalle, perfino le tette. E subito dopo le due si baciano, si leccano, fino a deglutire fino all’ultima goccia di quello che evidentemente ritengono un nettare, ma non prima di esserselo scambiato ripetutamente in bocca.
Mentre il cazzo mi si affloscia, con la testa sono ancora dentro la scena, eccitato come non mai. L’odore che emanano è addirittura intossicante.
Dopo qualche minuto sono già a leccare Matilde, che mi ha appoggiato una gamba sulla spalla, mentre Debra, due dita affondate dentro la propria figa, le sta titillando il seno.
Dopo due o tre leccate alla figa di Matilde preferisco muovermi tra le due donne, baciando, succhiando e leccando indistintamente. Entrambe respirano di nuovo pesante, una che si masturba non appena la mia attenzione è sull’altra. Tra di loro si accarezzano i seni, con la mano libera.
Faccio scorrere la lingua su e giù per le loro fessure, da capo a fondo, andando assai vicino ai buchi più stretti. Quando con la punta della lingua cerco di entrare nel bel culetto segreto di una, con le dita sono sempre nella figa dell’altra. E non trascuro i bottoni, più che altro aiutandomi con la parte superiore del pollice.
Certo, è più difficile accedere al culetto di Matilde, così le faccio mettere anche l’altra coscia sulle mie spalle. Lei accetta volentieri e subito dopo mi spinge il culo in bocca, godendo di offrirsi così totalmente.
Leccando il buchino di Matilde, con la mano mi lavoro Debra, fino a che le due stupende donne che ho tra le mani esplodono contemporaneamente.
- Ahhhhhhhhhh!!!!! Mmmmmmmmmm!!!! Michele... mi fai godere - urla Debra.
- Arghhhhhhhhhhhhhh! - gode Matilde innaffiandomi il naso con altro liquido.
Entrambi i corpi sono come presi da convulsione mentre godono il loro secondo orgasmo della mattinata.
L’avere avuto sotto la lingua il culo di Matilde, me ne ha fatto venire voglia. È un po’ che non lo facciamo così. Lascio che si riprendano un poco, poi attacco il buchetto di mia moglie, ma lei non si lascia fare e si mette da parte.
Allora è Matilde che si alza, mi fa sedere, mi scavalca con le gambe: - Voglio il cazzo dentro, ora.
È Debra che l’aiuta a penetrarsi, mentre lei con movimenti sexy mi si struscia contro. Non ce ne sarebbe stato bisogno, ma è un gesto bellissimo. Sento che ha la figa strettina, ma appunto per quello le vado fino in fondo al primo colpo, provocandole un urletto di piacere strozzato. Si è disposta dandomi la schiena, quella posizione che permette a una donna, se ha uno specchio di fronte (e noi lo specchio l’abbiamo) di guardarsi fare l’amore sul suo uomo. Ma questo le permette anche di dare a Debra libero accesso sul bottoncino del piacere...
- Succhiami il clitoride, Debra... voglio sborrare così sul cazzo di tuo marito... voglio che tu mi veda bene!
Mentre io da sotto spingo, Debra non perde tempo a titillare con la lingua il bottoncino di Matilde, la quale dopo pochi secondi di questo trattamento viene come una forsennata, un minuto di orgasmo favoloso mentre io continuo a sbatterla.
- Ahhhhhhhh!!!!! Ahhhhhhhh!!!!! Mmmmmmmm... Arghhhhhhhh!!!!! Ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!! - urla di continuo pizzicandosi i capezzoli e inarcando la schiena che di più non si può. Sento del liquido che mi cola sulle balle...
- Ora tocca a me... a me... cazzo, vieni qui - praticamente mi stacca Matilde di dosso e si sostituisce a lei impalandosi sul mio cazzo durissimo. Mi cavalca una dozzina di volte, con la faccia rivolta verso di me, fino a che anche lei viene urlando per parecchi secondi fino ad accasciarsi su di me priva delle minime forze.
Io lo so che non è finita. Prima di tutto io ho ancora tanto da dare, la mia sborrata di poco prima m’impedisce di ripetere così in fretta. Poi loro sono assatanate e mi pare che ora vogliano farsi tra di loro. Debra si è messa china in avanti a gambe tese e larghe e sta offrendo il culo a Matilde, seduta sul letto.
- Infilami le dita, Mati... fammi venire ancora...
E mentre Matilde la masturba le guarda il culo e dice quello che le viene in mente: - Vorrei che tu le prendessi il culo, Michele... ho voglia di leccarle il clitoride mentre tu la inculi, tua moglie - mi dice guardandomi con tutta l’intensità di chi praticamente dà un ordine.
- Spalmatemi d’olio d’oliva... - suggerisce Debra.
È un attimo. Dopo un minutino di lavoro accurato, Debra si ritrova unta e bisunta, ci siamo aiutati con le dita. Poi, mentre Matilde continua a ungerla, sono io che mi spalmo il cazzo con l’olio.
Debra è sempre in piedi a 90 gradi, così io posso appoggiarglielo e in breve penetrarle il buchino più stretto, con facilità. Unto così, il suo ano sembra una figa più stretta. Ma nel cervello mio, l’idea che le sto prendendo il culo è davvero maschia. L’idea che questa donna mi stia dando tutto, anche l’estremo delle sue viscere. Continuo a spingere fino a che non è più possibile. Lei emette un gemito quando mi ritraggo lentamente, poi muggisce quando rientro fino alla radice. Matilde le si è inginocchiata davanti e tra poco la penetrerà con le dita, la bocca sul clitoride.
Questo vuol dire prendere carnalmente una donna. Un uomo, suo marito, le si agita all’interno di quanto una ha di più segreto, una donna, la sua amante, le devasta la figa con le dita, quella stessa figa che la natura ha destinato al cazzo, mentre con la bocca le succhia il centro nervoso più femminile.
Io trovo un ritmo, Matilde la succhia e la masturba. Debra sta galoppando verso il quarto orgasmo, e questa volta sarà devastante.
- Vi prego... continuate a succhiarmi e scoparmi, quando esplodo... non fermatevi, vi prego... fino a che non vi dico basta!
Debra sa bene che non le verrò dentro.
Con le mani tengo larghe le natiche di Debra, anche perché così posso vedere bene come il cazzo entra ed esce dal culo. Uno spettacolo paurosamente erotico che mi eccita in modo estremo. Dopo un poco accelero, voglio farla esplodere questa donna. Cosa che avviene con una regolarità impressionante. Debra si agita per qualche minuto, biascica parole d’amore e di sesso, ci dice quanto sta godendo, come si sente presa in modo totale, chiede a Matilde se sente sulle dita il mio cazzo, proclama d’essere in paradiso... fino a che appunto inarca la schiena e gode selvaggiamente, sborra sulle dita di Matilde, le dita sui capezzoli, gli occhi che non le vedo sicuramente chiusi nella più celestiale goduria: - Ahhhhhhh!!!!!! Arghhhhhhhhhh!!!! Uhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!! Non... fermatevi... ancora... cosìììììì... arghhhhh!!!!!!!!!! Ancora... succhiami, Mati... scopami... e tu... inculami di più, di piùùùùùùùùù!!!! Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!
Poi però, necessariamente, capiamo che dobbiamo fermarci. Il suo corpo ha bisogno di riposare. Con una mano dolcemente fa segno a Matilde di ritirarsi, anch’io lo faccio, con dolcezza.
- Lo sai che è il tuo turno, vero? - ha ancora la forza di dire a Matilde.
- Scambiamoci semplicemente posto - dice questa.
E così si dispone, mentre subito Debra la unge, con lo stesso amore con cui lei era stata unta da Matilde. Io intanto faccio una capatina in bagno, si sa che il sesso anale non è la cosa più pulita del mondo. E quando ritorno, la canna sempre diritta ma ben pulita, Debra mi riunge.
- Dai, prendila... - mi incita.
Ormai è davvero facile. Le entro dentro come nel burro. E incomincio a muovermi. Matilde ha i tacchi, dunque con lei è ancora più bello, vedere una così bella donna ondeggiare sui sandali mentre le sfondo il culo...
- Cosa vuoi che faccia? - chiede Debra a Matilde.
- Sai cosa? Mi piacerebbe che tu ti sdraiassi qui davanti e ti facessi con il tuo dildo... se ci riesci - aggiunge sorniona.
- Non vuoi che ti lecchi?
- No, preferisco godermi solo il cazzo di Michele... se non ti dispiace... allora, faresti questo per me?
- Certo, amore - conclude Debra avviandosi a prendere il giocattolo richiesto.
Matilde è già prossima all’esplosione, è troppo eccitata. Debra le si sdraia a terra proprio davanti agli occhi, a gambe larghe.
- Ora mi sbatto dentro questo dildo, ma sei tu quella che conta. Ora sei tu che devi godere, io cerco di seguirti... di dirti che ti amo... perché non sai quanto godo a vedere che mio marito tra poco ti farà godere con il culo... oh, sìììììì... con il culo... come me prima... ahhh!!! Dio, che bello... ne ho ancora... sento che verrò assieme a te, amore... guardami un po’ anche tu... e tu fottila, porco, spaccale quel culo...
Tutto questo parlare sozzo di Debra non fa che eccitarci sempre di più. Tengo per le natiche anche Matilde, vedo i suoi capelli biondi agitarsi davanti, la sento gemere, respirare, questa donna viva che mi dà tutto... io mi sento fatto di cazzo...
Ora Matilde muggisce come una vacca e questo sento che mi dà il colpo definitivo, sento lo sperma che si affolla per uscire schizzando, sento che vengo.
- Vengoooooooooo - urlo - oraaaaaaaaa!!!!!!
Istantaneamente Matilde mi viene incontro sgroppando e subito urla anche lei la sua esplosione. E mentre gode gridando, ha anche il modo di incitare Debra che è leggermente in ritardo, fino a che anche questa trova il suo orgasmo (il quinto), rotolandosi per terra come una biscia in calore, la figa oscenamente invasa da tre quarti del suo azzurro cazzo finto.
- Dio, questo è stato bestiale - osservo io dopo un po’ - davvero “sporco”.
Siamo unti, sporchi, stanchi. Forse è l’ora di andare in bagno e poi correre a dormire. Siamo davvero sfiniti».
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Matilde 06-23 - Le vacanze di Pasqua 2 (aprile 2004):

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni