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Matilde 05-17 - Un bel regalo


di Alex46
01.07.2019    |    739    |    0 6.0
"Io continuo a far lavorare la punta del vibratore sul clitoride, mentre li ascolto incitarmi con suadenti frasi erotiche, come vorrebbero infilarmi dentro le..."
(11 ottobre 2003)
Nell’intervallo di tempo che segue mangiamo. Finalmente! L’ultimo piccolo orgasmo mi ha debilitata, se non mangiavo qualcosa... non so dove sarei andata a svenire. Mentre consumiano il nostro spuntino (pasta, insalata, formaggio) chiedo a Debra come mai ci ha messo tanto tempo ad arrivare dopo gli exploit del supermercato.
- Sono passata in un posto e ti ho comprato un regalo! - mi dice lei tutta eccitata.
- Cosa mi hai comprato? - le chiedo incuriosita, anche se credo d’indovinare, dato il tipo di giornata, dove sia andata...
- Lo vedrai... ma prima mi devi promettere che mi lascerai guardare quando...
- Ho capito - dico io - ho capito... oggi sarà una di quelle giornatine... va bene, te lo prometto. Ma tu non farmi morire nel frattempo... tiralo fuori subito!
- Neppure Michele sa nulla... quindi zitta, muta e aspetta!
Debra scompare per un po’, tornando con una scatola rettangolare fasciata in carta regalo. Sono seduta sul divano quando lei me la porge. Ci siamo non dico rivestite, ma abbiamo su qualcosa, top e shorts, e per una volta senza sandali bensì con gli sneaker. Lei mi sta sorridendo con un sorriso intenzionalmente lurido. Se avevo qualche dubbio sulla natura del regalo, di sicuro ora va scomparendo. Poi mi concentro sull’apertura del pacchetto, lentamente preservando da rotture la carta da regalo... In realtà strapperei via tutto...
- Ma no... non dovevi - faccio schermaglie con Debra.
- Aspetta a vedere...
E quando lo apro appare un vibratore, rosso fiammante, ma con la particolarità di essere grosso come un dildo, lungo circa 14 centimetri, 3 centimetri di spessore... una meraviglia! Ne avevamo parlato, giorni fa... ed ecco la novità entrare finalmente in casa!
- Ma è bellissimo, amore!!! È stupendo... Ora che lo vedo penso che forse lo desideravo davvero... senza rendermene conto!
Lei sta ancora sorridendo, felice della sorpresa che mi ha fatto.
- E le batterie? - chiedo, tradendo il mio desiderio di provarlo al più presto.
- Ci sono, ci sono... eccole! - dichiara trionfante Debra tirandole fuori dalla sua borsa.
Mi guarda mentre carico l’oggetto con le sue batterie, poi finalmente mi sente domandarle quanto da un po’ lei aspettava: - Quando lo uso...? Adesso?
Michele interviene: - Amore... i regali vanno goduti subito... se no che regali sono?
- Giusto - riconosco - però ci vorrà un po’ di tempo... Io da questa mattina sono venuta sette volte...
- Ma non erano sei... - osserva Debra.
- Sì, prima che voi vi rinchiudeste in bagno - le sorrido io.
- Ah... ti sei tirata una sega guardandoci...
- Sì, amore... e mi è piaciuto un sacco. Dunque dicevo, sette volte... forse sono un po’ stancuccia.
- No, Matilde, non ci credo. Tu devi ancora sborrare per me... e io ancora per te!
- E non è detto che pure io non voglia scoparti ancora un po’, prima del definitivo ricovero...
Scalcio via le sneaker, poi mi alzo per abbassarmi gli shorts e mi risiedo, con gli shorts e le mutandine alle caviglie. Debra mette su un cd dei Rolling Stones, Undercover, si vede che in vena di revival. Mi accosto al lato del divano mentre Michele si avvicina per baciarmi con un bacio bagnato, io mi adagio un po’ tra schienale e bracciolo, infine accendo il vibratore.
Fa un ronzio lievissimo, si vede che questo non è fatto in Cina... o se lo è, è fatto comunque bene e costa più degli altri. Negli occhi libidinosi di Michele e Debra leggo tutta la fretta che hanno di vedermi usare la cosa... e allora lo spengo!
- Prima devo eccitarmi, essere pronta... - dico.
Rilascio per bene le gambe allargate, con al fondo l’ingombro sexy degli shorts e degli slip. Vedo che mi guardano la figa, per capire se è ancora bagnata. Io faccio scivolare la mano di taglio per la fessura, in modo da aprirmi e da mostrare il luccicore del bagnato. Abbasso il top in modo da far risaltare le tette e i capezzoli, già duri. Poi faccio un giro di dita sul clitoride. Lo so, sono sempre le solite cose che si fanno, ma ogni volta è nuovo, è come se fosse la prima volta, non mi stanco mai di mostrare la figa che gode a Debra e Michele.
- Allora, volete vedere quanto mi piace questo regalo? Dico riprendendolo in mano e accendendolo al minimo. Con una mano mi allargo le labbra, con l’altra sfioro il clitoride con la punta del vibratore.
Fare questo mi manda onde calde di piacere alle cosce, e mi fa gemere sommessa.
- Matilde... sei sexy... sei figa - mi sento incitare da Debra.
- Vogliamo vedere quanto te lo infili - vuole Michele - e come ti farai godere...
- Quando vieni ti lecco, subito dopo... - dice Debra.
Io continuo a far lavorare la punta del vibratore sul clitoride, mentre li ascolto incitarmi con suadenti frasi erotiche, come vorrebbero infilarmi dentro le dita, farmi bagnare ancora di più, come vorrebbero che mi leccassi le dita roride di umori e soprattutto come vorrebbero vedermi venire come una fontana.
- E mentre lei ti lecca io ti scopo, per farti venire ancora - aggiunge Michele.
E più mi parlano, più io mi eccito. Curiosamente penso anche, guardando a come ho infradiciato anche il vibratore, che da un po’ di minuti mi faccio scorrere per tutta la lunghezza della figa, se non ci sia pericolo che il congegno si blocchi per via del troppo bagnato!!!
Poi penso all’attimo, a quell’attimo in cui me lo infilerò. Lo so che loro vogliono proprio quello... Michele si sta massaggiando la patta dei jeans.
Quando me lo infilo, emetto un gemito profondo... è meraviglioso!!! Il vibrare del fallo mi si trasmette all’anima, direttamente dalla figa, così aumento subito la velocità. Ormai il liquido di figa mi scorre giù nel solco, sto bagnando il divano, nella stanza c’è l’odore del mio sesso... Mi sfioro il clitoride con le dita dell’altra mano e vado in un secondo sull’orlo dell’orgasmo...
Allora decido di cambiare gioco, così estraggo il vibratore e lo riappoggio con la punta sul clitoride. Questo mi fa impazzire, ma procrastina l’esplosione. Faccio cenno a Debra di leccarmi, subito. Lei s’inginocchia, mette il viso a pochi centimetri dal ronzante fallo rosso che mi sto strofinando sul clitoride e mi penetra con la lingua, un secondo dopo le sto venendo in bocca urlando: - Ahhhhh!!!! Ahhhh!!!! Arghhhhh!!!!!!!!!!!!!!
Mi sembra di aver buttato fuori mezzo litro di sborra, da tanto che mi sento fradicia, anche sotto il sedere il divano ha una chiazza paurosa. Debra continua a leccarmi e io, che ormai ho lasciato cadere al mio fianco il vibratore, lascio fare, lascio fare... fino a che non vengo ancora...
- Sììììì... ancora..... mi fai morireeeeeee!!!!! Ahhhhhhhhh! Ahhhhhhhhhh!!!!
E mentre Debra mi fa squassare sulla sua bocca, Michele prende il vibratore, lo accende e lo infila nella figa di Debra, bypassando la tela degli shorts e le mutandine. Lei geme, lì inginocchiata, a gambe allargate è pronta a un altro orgasmo e continua a leccarmi.
- Sììì, spingimi dentro quel fallo... sììììì... ahhh... mi fa godere...
- Mi fai morire, Debra... morireeeeeeee!!! - urlo.
- Ahhhhh, Michele... godooooooooo, godoooooooo!!!!!!!!!!
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