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Matilde 01-11 - In assenza di Michele


di Alex46
21.01.2019    |    2.612    |    0 9.1
"- Debra, voglio vederti impazzire..."
Alla sera, è con frenesia che accendo il computer. Trovo subito l’e-mail di Debra.

Mia dolce Matilde,
l’aver interrotto la telefonata ha destato in me un’ansia che non credevo di provare.
Questa mattina è stata bellissimo e molto dolce.
Sono impazzita dal piacere, come avrei voluto che tu mi vedessi: il bacino proteso in avanti , le gambe aperte sollevate con i piedi sul letto, completamente nuda a masturbarmi mormorando il tuo nome... mio dio cosa sto scrivendo! Ti rendi conto di cosa stiamo facendo? Solo qualche giorno fa mi sarei vergognata soltanto a pensarlo... però quello che c’è tra di noi è bellissimo, perché fatto di confidenza e intimità, con te riesco ad aprirmi, sento che se ci aiutiamo forse riusciamo anche a vedere in fondo a noi stesse.
È possibile che già mi mancano le nostre fantasie?
Nel primo pomeriggio ho fatto un pisolino e ti ho sognata. Mi vedo con te in un bosco, dovrebbe essere una pineta vicino al mare perché sento un vago sottofondo di onde e di lieve risacca, oltre a un che di salino nell’aria. Stiamo passeggiando, tu davanti io dietro, ti abbraccio forte, affondo tra i tuoi capelli, mi accorgo che siamo in costume da bagno. Giunte a uno spiazzo, ci fermiamo all’ombra degli alberi, ci abbracciamo e ci baciamo. Ti spoglio, tu spogli me, ma esitiamo a fare l'amore lì sugli aghi di pino.
Ci limitiamo a stare lì, in piedi, nude, a sfregarci una contro l’altra, ti bacio sulle spalle mentre con le braccia ti stringo e con le mani ti accarezzo il seno...
un bacio
tua, Debra

Non esito a chiamarla ancora.
- Debra... ciao tesoro!
- Matilde! Hai letto la posta?
- Sì... l'ho letta ora! Sono senza parole... è bellissimo quello che mi dici.
- E tu cosa mi dici?
- Debra, sono emozionata... Ci pensi? Siamo due donne, Debra, due donne che si piacciono, che si amano... è bellissimo ed emozionante.
- Infatti, ci deve importare solo la bellezza e l'emozione del nostro rapporto, nient'altro.
- Ti ho pensata Debra... con il pensiero ho fatto ancora una volta l'amore con te.
- Ti sei toccata?
- Non ho potuto... e tu?
- Ero a letto nuda e ancora frastornata quando ho fatto quella fantasia di cui ti ho scritto... non ho resistito... mi sono fatta un ditalino.
- Ma tu ti masturbavi così spesso, Debra?
- Spesso sì, ma non così tanto: prima un paio di volte la settimana, o tre... ora invece è bestiale...
- Hai parlato con Michele, stasera?
- Sì, tutto bene. Domani torna.
- Lo sai che mi piacerebbe fare un viaggio con voi... noi tre assieme.
- Dove?
- Non saprei, ma non importa dove.
- Sarebbe fantastico... Faremmo colazione in un albergo di Parigi con vista sulla Senna?
- Sarebbe bellissimo.
- Colazione nel nostro lettone, con noi nude.
- Debra... ti voglio, ti voglio da impazzire, stavo... toccandomi un po'.
- Matilde! Me lo devi dire! Anch'io muoio dalla voglia.
- Non mi sto ancora masturbando... solo qualche carezza.
- Cosa mi faresti?
- Ti sdraierei nuda... mi metterei sdraiata su di te a baciarti sul seno.
- Poi?
- Poi scenderei con la bocca... fino sulla pancia... poi sulle cosce.
- Sììì, comincio a respirare profondo e a gemere... poi?
- Con le mani ti apro le ginocchia... sei stupenda Debra... vedo il tuo fiore, tu avvicini la mano... ti accarezzi piano davanti ai miei occhi.
- Sì, guardami mentre mi sfioro il clitoride, duro, mi eccita farlo davanti a te, mi sento più tua, inarco il bacino.
- Debra, voglio vederti impazzire... Debra... è così bello se mi dici che impazzisci per me.
- Matilde, sto impazzendo... vedo il tuo splendido viso tra le mie gambe. Mi guardi... ti prego Matilde fallo... Matilde, ti amo.
- Ti amo... ti bacio la figa, amore.
- Ti amo Matilde... ti amo, leccami tutta... voglio sentire la tua lingua sulla figa.
- Voglio che ti impregni dei miei umori.
- Spingo la tua testa con le mani verso di me.
- Sei la mia bella figa.
- Sono tua... sono la tua bella figa... amore, fammi quello che vuoi.
- Io ti voglio bene... e ti amo... sei la mia ragazza.
- Allora Matilde fallo, masturbami Matilde, ti voglio amore.
- Ti tocco... delicatamente... fra le gambe.
- Matilde, mi fai impazzire così.
- Quando mi dici 'ti voglio amore', impazzisco.
- Ho voglia di masturbarti, ti voglio Matilde, sei mia, sei il mio amore.
- Vorrei vederti godere amore, voglio sentirti urlare di piacere... dimmi che sei fuori di te dall'eccitazione... come lo sono io.
- Fottimi con le dita amore... sono partita.
- Ti entro nella figa.
- Sì, dai, dai, mi fai morire.
- Matilde... sto per venire...
- Anch’io.
- Amore, masturbami.
- Ti masturbo.
- Sono andata... Debra... dimmi... mi vorrai sempre così porca?
- Matilde, amore, tu sei la mia porca... ti voglio così sempre... mi piace tutto di te... lasciati andare.
- E ti piaccio solo se sono così porca?
- Ma noi siamo porche!
- Sì... sììì!
- Mentre ti faccio un ditalino, sempre più veloce.
- Porca porca dolce mia porca!
- Le mie mani ti... mulinano... sento che ti si contrae la pancia... sento montare l'orgasmo dentro di me... dentro di te!
- Ora ti lecco la figa Matilde... allarga le gambe... la senti la mia lingua sotto di te... passo dietro al sederino.
- Sì, sììì, ho le cosce spalancate e tu mi stai leccando.
- Ti piace se ti lecco anche il culo?
- Tu dimmi che sono una puttana!
- Matilde, sto per venire... vieni con me... Matilde, sei la mia puttana... t’inculo con un dito... ti piace? lo muovo su e giù!
- Debra... Debra continua a muoverlo, dai, così... ho perso il controllo Debra... dai... Debraaaa!
- Sei piegata col culo in aria mentre io ti fotto con il dito... ti piace? sei la mia puttana!
- Dillo, dillo... amore dillo!
- Cosa ne dici di quei dildo di vetro, quelli non lisci, quelli che sono una serie di sfere?
- Mai usato uno così, però mi piacerebbe.
- Secondo me ti fanno godere da pazzi.
- Vorrei provare con te, amore, uno solo, ce lo scambiamo.
- Ti piace anche nel culo? Matilde, amore, vieni con me.
- Mi fai impazzire... Debra, sììì, sto venendo... Debra, Debraaa...
- Ahhh!
- Mia, mia, mia, sei mia Debra, mia!
- Anch'io sono venuta, è stato fantastico, ti prego dimmi in che stato sei.
- Sono fradicia... il sesso bagnato.
- Mi fai impazzire... vorrei leccarti tutta, Matilde... ti amo.
- Ti amo anch’io... Debra... Tu pensi... di essere lesbica?
- Che importa, non mi sono posta il problema.
- Se questo significa essere lesbica... sono felice di esserlo... non posso descrivere cosa provo!
- Lo rifarei adesso... non mi sono mai sentita così!
- Anch’io... lo rifarei.
- Mi fa male lasciarti... vorrei ancora stare con te. Ma dobbiamo anche dormire, ogni tanto!
Ha ragione. Forse è meglio smettere. E quando ci salutiamo le nostre voci sono un po’ roche, perché complici e reduci dall’orgasmo appena condiviso.
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