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Matilde 07-02 - Guardando dal ripostiglio


di Alex46
08.09.2019    |    960    |    0 9.2
"? - Ti farò un segnale, va bene? Vedrai che ce ne sarà anche per te..."
Così mi sono preparata per il loro arrivo, che adesso attendo con impazienza, anche se mi sono lavata e sommariamente rivestita.
Quando arriva Michele gli racconto ovviamente delle mie performance, orgogliosa di me e di lui.
Per tutta risposta, Michele mi dice: - Ti andrebbe di fare un gioco? Dovresti cancellare le tue tracce di stasera, poi entrare nel ripostiglio lasciando la porta socchiusa. E da lì osservare tutto ciò che Debra e io faremo... Sai come ci resta quando esci?
- Cosa farete?
- Non lo so... ma sicuramente qualcosa che ti piacerà.
- E io posso masturbarmi?
- Puoi toccarti quanto vuoi...
- E tu mi penserai mentre io vi guardo e mi strofino la figa?
- Amore, come puoi pensare? Se no, che gioco sarebbe...
- E quando potrò uscire...?
- Ti farò un segnale, va bene? Vedrai che ce ne sarà anche per te...
Ci diamo un bacio, poi io raccolgo la mia borsetta e mi organizzo un soggiorno in ripostiglio (cioè mi munisco di vibratore). Michele telefona a Debra e facendo finta di nulla s’informa sul quando lei arriverà. Dieci minuti!
Per non correre rischi preferisco rinchiudermi subito nel ripostiglio, lasciando appunto la porta un po’ aperta. Ci entro dentro nuda, a parte i sandali.
Michele accoglie Debra con un bicchiere di vino bianco e sicuramente uno sguardo assassino.
- Grazie... Matilde non è ancora arrivata?
- No, non ne so nulla.
Michele lascia che Debra vada in bagno, poi quando lei esce l’abbraccia da dietro, baciandola sul collo e carezzandole i seni al di sopra della camicia. Lei per un po’ lascia fare, poi si volta e lo abbraccia baciandolo. Indossa una gonna blu scuro al ginocchio, auto reggenti e sandali. Sopra ha una camicia bianca che, uscendo dal bagno, ha lasciato semiaperta.
Ora Michele la spinge sul divano, si siede accanto a lei, le scopre definitivamente il seno e, sempre baciandola con passione, glielo accarezza.
Dalla mia posizione vedo tutto molto distintamente. Quando lui comincia a pizzicarle i capezzoli, Debra rilascia il primo gemito. È il segnale. Ora faranno l’amore. Lei si toglie la gonna e le mutandine, lui si spoglia per rimanere completamente nudo, con un’erezione da sballo. Michele, che sa bene che io sto guardando, è eccitatissimo. Debra fa per togliersi le autoreggenti, ma lui la blocca: - Ti voglio così... mettiti carponi... ti voglio prendere da dietro.
La vedo obbedire, la vedo di profilo porgergli il culo, toccandosi un pochino davanti nell’attesa. Lui s’inginocchia, s’acconcia, mi guarda di sottecchi, poi si afferra il cazzo e impala deciso la figa di Debra che è lì pronta ad accoglierlo.
Vedo la smorfia di piacere di lei. Lui la scopa tenendole le natiche con due mani.
- Dio, Michele, che bello che tu mi prenda appena entro in casa... ne avevi molta voglia?
- È tutto il giorno che ti penso, amore... È tutto il giorno che voglio sborrarti dentro e adesso... perdio... lo faccio.... !!!
Ben nascosta nel mio ripostiglio a vedere loro che scopano non resisto. Devo toccarmi ancora, al suono dei loro gemiti. La figa mi sta colando, penso a come Debra non sappia nulla, entro con un dito nella figa mentre con il pollice mi tocco il clitoride. Con l’altra mano freneticamente mi rollo i capezzoli, m’immedesimo in Debra e nel piacere che ora lei sta provando, vedo il cazzo che le entra e le esce... vorrei davvero uscire e mettermi a leccare le balle di Michele o la figa di Debra. Vorrei essere io lì a scoparla con lo strap-on. Voglio vederlo sborrare, spero che un attimo prima di venire lui esca e mi lasci vedere gli schizzi sul suo culo.
- Vorresti che ci fosse anche Matilde? - le chiede Michele pompandola sempre più forte.
- Ssìììì...
- E cosa vorresti che facesse?
- Vorrei che fosse seduta qui davanti a me e vorrei leccarle la figa... ahhhh... Michele, ora vengo...
- Anch’io ci sono vicino amore... anch’io vorrei che Matilde ci vedesse...
- Ahhhhhhhhhhhhhhhh, arghhhhhhhhhhh!!!! Mmmmmmmm.... - esplode Debra.
Io ho il vibratore spento dentro e mi sto masturbando decisa a venire con loro.
- E così vorresti che... Matilde... Ahhhh... fosse qui... ahhh... - ansima Michele, voltandosi verso di me e pregandomi quindi di entrare.
Io esco silenziosa sempre con la mano tra le gambe, cammino piano, mi avvicino a loro. Debra non mi può vedere, anche perché da qualche secondo sta urlando il suo orgasmo.
E quando ormai sono accanto a lui, ecco che Michele si lascia andare riempiendo la figa della moglie a grandi fiotti.
In quella io accendo e mi lascio andare anch’io: - Sborroooooo, sborro anch’io.... - urlo.
Debra si volta di scatto, ed è come se il suo orgasmo si accentuasse con il prolungamento di un piacere inaspettato.
- Leccatevi, vi prego... leccatevi per me - ansima Michele - voglio vedervi assieme.
- Matilde... ma dove eri? - mi chiede sorridendo.
Le appoggio una mano sulla figa bagnata e invasa di sborra. Le infilo subito il mio vibratore, già acceso e fradicio della mia venuta.
Glielo spingo dentro mentre appoggio un dito fradicio dei miei umori al culetto di Debra.
- Ti piace?
- Sììììì - mormora agitandosi sulle ginocchia come se volesse di più.
La scaldo per bene, poi estraggo il vibratore dalla figa di Debra e glielo appoggio al culo, al posto del mio dito.
- Spingi indietro il culo, Debra - la eccita Michele - spingi indietro che Matilde te lo sta infilando...
Io insisto piano, non le ho messo cremina, non voglio farle male.
Michele è di nuovo pronto. Incredibile, saranno passati pochi minuti. Si va a sedere sul divano presentando a Debra un cazzo che più duro non si può.
Lei lo lecca e lo succhia, via via eccitandosi sempre di più per ciò che sente muovere dentro alle sue intimità.
- Succhia così, amore, pompami... che Matilde ora ti fa venire il culo...
Mi accorgo che Debra si sta toccando davanti. Accelero il mio va e vieni, ora deve sborrare... E infatti, qualche secondo dopo, senza urlare perché con la bocca invasa dal cazzo di Michele, Debra esplode ancora.
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!
- Matilde, sei pronta? - mi chiede Michele.
- Sì... andiamo tutti in camera - rispondo.
Michele mi sbatte sul letto, incurante della moglie ancora persa nelle onde del suo orgasmo, e mi penetra alla missionaria come solo lui sa fare, con quel misto di violenza e dolcezza.
- Matilde... sei così calda... e fradicia...
Io gli rispondo sbattendogli il bacino contro, per scoparlo meglio ancora ogni volta che lui si affonda.
- Davvero, sei fantastica!
- Ti ho desiderato un casino... - gli rispondo pizzicandomi i capezzoli. Debra ci sta guardando.
- Quante volte ti sei masturbata stasera, Matilde - mi chiede lei avvicinandosi dopo essersi procurata il suo dildo.
- Due volte da sola, e una adesso a guardarvi...
Michele mi sta scopando in modo selvaggio, a grandi colpi.
- Questo è sesso, Michele! - lo incito.
Debra è alle prese con il suo dildo e se lo sta leccando, preparandosi a una masturbazione senza limiti. Sa che io mi prenderò la sborrata di Michele, dunque... Si siede sul letto, allarga le gambe, si appoggia ai cuscini e si penetra guardandoci.
- Amori, siete bellissimi...
Mi lecco un dito, me lo passo un attimo nel solco bagnato poi lo appoggio al culo di Michele.
- Oh, sìììì - geme lui. Bello questo... spingi, piano....
Il cazzo di Michele è ora più duro di un dildo, scoparlo è davvero grandioso, un’esperienza a se stante. È sempre così quando è venuto poco prima. Non potrei mai accontentarmi solo di essere leccata da una donna o di essere masturbata con un cazzo di lattice. Questa è un’altra cosa.
Debra intanto sta gemendo rumorosamente: si è messa a cavalcioni delle spalle di Michele, gli tiene la testa con una mano e con l’altra s’impala con il dildo appoggiato sul collo del marito.
Poi si alza in piedi e ci prega di rigirarci, Michele sotto di me che lo cavalco ormai come una furia scatenata.
- Volevo vederti godere, amore - mi ansima nella foga - e volevo anche che tu mi mi vedessi... mentre esplodo, mentre mi masturbo la figa guardando che scopi mio marito...
Si è accoccolata con la schiena sui cuscini, le gambe allargate, praticamente oscena. Gli occhi fissi su di me.
- Amore, tra poco... - dico.
- Sborra, amore... prendi tutto quel cazzo... vorrei poterti scopare io con quel cazzo...
- Scopami, Matilde... scopami il cazzo... dio, tra poco t’inondo... scopami... cosìì...
- Michele, sei stupendo... sei il mio amore... tu mi rendi divina...
- Ahhhh - ansima Michele - ci sono... quasi... ahhhh... ahhhhh... eccomiiiiiiiiiii!
Mi pistona come una furia dal basso, riesce ugualmente a sfondarmi anche senza spingere più di tanto con il corpo. Io per parte mia è come se cercassi di spalmarmi su di lui, di prendere ogni molecola del suo cazzo. E finalmente: - Arghhhhhhhh.... arghhhhhhh... Mmmmm... Mmmmmm - urlo, seguita a ruota da Debra che si lascia andare a un orgasmo spettacolare.
Passa qualche secondo e Debra con un sorriso da maiala mi si avvicina in ginocchio, mi costringe a sdraiarmi sul letto, mi apre le gambe e mi succhia tutta la sborra di Michele che sta colando dalla figa.
- Sono una porca, Matilde... leccami anche tu che ne ho ancora voglia... Adesso ho voglia di te... - mi blatera tra una leccata e l’altra.
Io sono abbastanza sfatta, ma se Debra ne vuole ancora sono sempre pronta. Ci siamo messe a 69, io sono assai lontana da un qualunque altro orgasmo, ma la foga che ci mette Debra è davvero contagiosa. Lei è sopra di me e si sta letteralmente sfregando la figa sulla mia faccia.
Michele, alle prese con un desiderio sicuramente placato (per il momento) si è messo da parte, per poterci osservare meglio, magari stabilire quanto pazza sia sua moglie e che limiti possiamo raggiungere assieme.
- Oh, Matilde... mi stai leccando... cosìììì... bene... voglio sborrarti in faccia... voglio che ti bevi tutta la mia figa...
- Anche a me ora piace... Debra... lecca... ancora... per stasera posso ancora dare qualcosa...
- Ora... ora... vengoooooo... - urla Debra sbattacchiandomi il bacino fradicio in faccia e leccandomi disperatamente il clitoride.
E quando sento la sua esplosione, vengo anch’io, piano, dolcemente, come se dopo potessi soltanto morire.
- Siete state magnifiche, lo sapete? - ci accarezza Michele nel nostro disfacimento - credo che vedervi fare l’amore sia bello quanto sbattervelo dentro... Siete i miei amori.
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