Matilde 01-22 - Marito e moglie si conoscono ancor meglio

- E a proposito di masturbazione, quando avete cominciato a usare vibratori, dildo o cose del genere, assieme intendo?

«Debra e io ce lo siamo proprio goduto il nostro matrimonio e tu lo sai bene; e questo è dipeso molto dalla nostra vita sessuale. Amiamo entrambi le stesse cose, abbiamo scopato in tutte le posizioni e un po’ ovunque, in casa e fuori.
Un giorno mi è girato di provare una novità e senza dirlo a Debra le ho comprato un vibratore, quello blu, mostrandoglielo poi come una sorpresa. Sapevo che lei aveva la sua attrezzatura, ma non l’avevamo mai usata assieme. Era ancora una cosa tabù, e d’altronde penso che non ricorresse più di tanto a queste cose... da quando stavamo assieme.
All’inizio lei non era sicura che le piacesse usare un vibratore me presente. Si sentiva del tutto soddisfatta di me, di ogni genere di sesso che facevamo. Ma non feci fatica a convincerla a provare.
Dopo averlo acceso, mentre le baciavo il collo e le mordicchiavo un orecchio, glielo strofinai su e giù all’interno delle cosce. In pochi minuti il respiro le si appesantì, al pensiero di cosa stava per succedere.
Continuai perciò il lento movimento, sempre più vicino alla figa, che le si stava scaldando, sempre più umida. Intanto le avevo preso in bocca un capezzolo, così duro che sembrava pieno d’orgoglio.
D’improvviso lei mi afferrò la mano e si guidò il vibratore proprio sul clitoride. Ormai era lei a muoverlo, così io mi dedicai a darle piacere con le dita, entrando dentro al suo bagnato con dolcezza. Cominciai anche a baciarla sotto allo stomaco, poi sulla pancia, per vedere cosa stava succedendo più sotto, all’inizio di quelle gambe così lunghe.
La figa si bagnava sempre di più col nuovo giocattolo in azione da un po’. Mi misi tra le sue gambe, e non mi trattenni dal leccarle il bottoncino, ormai gonfio, con la punta della lingua, proprio con la guancia a contatto del vibratore che lei continuava a muovere.
Dopo un po’ di questo trattamento me ne impadronii e glielo infilai nella figa fino in fondo. Con le labbra intanto avevo completamente circondato il clitoride e stavo anche succhiandolo leggermente. Il vibratore lì vicino era una grossa eccitazione per entrambi.
- Allora, com’è prendere questo cazzetto finto?
- Mi piace che tu mi guardi. Godo proprio del fatto che tu mi guardi e vedi quanto sono troia a farlo davanti a te, come se avessi bisogno di un altro cazzo oltre al tuo...
Debra a quel punto cominciò a gemere, le stava montando uno dei suoi orgasmi meravigliosi. Mi pregò di non smettere, mentre i gemiti si trasformavano in urletti e mentre mi spingeva la figa sulla faccia con tutto il suo bacino.
- Oh, sì, non fermarti! Dai che sto venendo, sborro, amore.
Fu un orgasmo lunghissimo, poi si acquietò, felice, disfatta, e con un sorriso sulle labbra che mi voleva comunicare quanto fosse stato bello il mio regalo.
Io avevo la faccia tutta bagnata.
Le tirai fuori il giocattolo, lei si mise a sedere e mi baciò appassionata, cercando di sentire i suoi umori sulle mie labbra. Poi si mise sulle ginocchia e sulle mani: - Ti prego, scopami. Scopami da dietro.
Entrai davvero facilmente, mentre lei mi guardava con la testa girata e mi pregava di andare giù duro. Io glielo stavo sbattendo dentro fino alle palle, tenendola per i fianchi, lei a ogni colpo mi veniva incontro con il culo. Non ci misi molto a venire, ma neppure lei mi risparmiò il piacere di regalarmi un’altro orgasmo da quella gran femmina che è.
Poi restammo vicini, tutti sudati, a carezzarci e baciarci con tenerezza. Lei disse che aveva sperimentato qualcosa di davvero speciale e che da allora in poi il vibratore avrebbe fatto parte della sua e della nostra vita».