Matilde 05-02 - Debra finge la sua prima volta con me

Debra accende il computer e apre una pagina. Chiama Michele a leggere.
- Sei sicura di volere questo?
- Certo, sennò che notte di fuoco sarebbe? Domani quasi certamente piove, non abbiamo problemi...
- È da un po’ che ci pensi?
- Sì, da qualche tempo. È una mia fantasia.
- Va bene, se lo vuoi tu, per me va bene - dice Michele sempre misterioso.
Debra si accosta al grembo di Michele e si prende in bocca il suo cazzo flaccido. Lo lecca, lo ingoia, lo succhia. Ma i risultati sono per ora scarsi. Io mi sistemo sul letto per vedere bene, solo mi sono liberata del vestito di pelle, davvero sfatto e anche fastidioso. Solo ora noto che Debra è in mutandine con i sandali. Su una sedia ci sono buttati là i suoi vestiti. Deve aver fatto il viaggio da sola, aveva detto che sarebbe andata a Torino... Ah, me l’hanno combinata bella! Dopo un po’ si rialza, lo guarda e con fare un po’ scostante gli dice: - Avevamo detto che era per stasera, io ne ho una voglia bestiale e tu...
- Guarda, per stasera forse non è il caso... sono stanco.
- Ah, sì, sei stanco? Allora posso fare da sola...
E ciò detto si alza, va a prendere la sua valigia e ne estrae il suo dildo in lattice azzurro. Poi viene verso di noi, si ferma in piedi a gambe larghe e si abbassa le mutandine. La telecamera è sempre in funzione.
Con la lingua umetta coscienziosamente di saliva il giocattolo, sicuramente il suo preferito. Lo guarda con ammirazione e riconoscenza.
Poi se lo appoggia sul bottone e preme per un po’, con lievi movimenti circolari. Come sempre è spettacolosa, sexy come non mai. Inizia anche a gemere.
- Ne ho una voglia bestiale...
E ciò detto lo infila, piano, con movimento su e giù assai rallentato. È in piedi, dunque non così rilassata. E le mutandine non aiutano.
Ormai singhiozza quasi, di mano in mano che se lo spinge sempre più a fondo in quel ventre liscio e piatto. Ma più lo affonda e più diventa erotico il gioco delle labbra che lo accolgono. E lo spettacolo diventa davvero bollente quando con un dito si ritocca il clitoride.
- Ohhh! - rilascia un gemito - tra poco vengo... sto pensando a tra poco, quello che faremo... ahhhh, eccomi.... vengoooo, ahhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!
Dopo qualche secondo di sussulti, si riprende, scalcia via gli slip e si avvicina a Michele.
- Adesso è il momento. Per favore, vai in bagno un momento? Ti chiamo io.
Osservo i preparativi di Debra, che ogni tanto mi ammicca. E quando è pronta, chiama Michele, che subito apre la porta e vede la scena.
Io ho dovuto spostarmi a lato. Lei giace nuda sul letto accanto a me che la accarezzo sul seno. Lei gode di queste attenzioni.
- Hai visto la sorpresa? Non lo desideravi da tempo?
Ora capisco il gioco di Debra. Far finta di fare una sorpresa a suo marito facendosi trovare nuda a letto con un’altra donna. Comprendo anche che, se devo stare al gioco, devo fare la parte della prezzolata.
- Mi chiamo Matilde - gli dico - tua moglie mi ha pagata perché voleva provare la sua prima volta con una donna.
E ciò detto mi rivolgo a Debra e le affondo la faccia sui seni, aiutandomi anche con le mani.
Le accarezzo la pancia, le lecco l’orecchio, lei si agita e rilascia un gemito dopo l’altro. Io ce la metto tutta per apparire la puttana lesbica che lo fa per soldi, senza un coinvolgimento suo. Michele osserva seduto su una sedia.
Ora le lecco la pancia agitando il culo verso Michele, sento gli effluvi della sua venuta precedente e mi viene da svenire di eccitazione. Appoggio le labbra sul clitoride.
Michele ormai ha un’erezione splendida, lo vedo perché mi rialzo a baciare Debra sulla bocca. Lei lascia fare, si limita a sorridere a Michele, come se quella “novità” fosse quanto ha sognato per tutta la vita.
E così continua a guardarlo trasognata mentre la lecco da capo a piedi.
Quando m’inginocchio sul pavimento per prendere in bocca le dita dei suoi piedi, sono a gambe leggermente divaricate, il mio culo è in piena vista di telecamera e Michele.
Lui si sta masturbando, ma è chiaro che questa volta non si accontenterà di schizzarci addosso. Io, ormai scatenata nella mia parte, ritorno sul letto con movimenti felini, sexy come non mai, mi sfrego sul corpo di Debra, vado a baciarla con la lingua, agito la schiena e il bacino su di lei.
Credo sia giunto il momento di farla venire, perciò mi abbasso lentamente, mi metto di lato e mi concentro ancora sulla sua figa. Rilascio un gemito di piacere. Do una leccatina sensuale al clitoride di Debra, prima di voltarmi a guardare Michele che si sta pompando. Il mio sguardo vuole essere solo seduzione, perché voglio essere io a essere trombata per prima. Poi torno alla figa di Debra e la penetro decisa con la lingua, imitando un piccolo pene che va e viene. In ogni momento voglio essere sicura che Michele veda ogni particolare.
Debra si sta godendo passiva ogni secondo. Al massimo agita un po’ le gambe e il bacino, ma con moderazione.
Si limita a gemere, infatti, come sta facendo anche suo marito a due metri di distanza. Ora però s’inarca appena, ed è il segnale che l’orgasmo le si avvicina.
Alllora le infilo due dita dentro, ogni volta che le infilo il pollice va a scontrare leggermente il suo clitoride, per soffermarcisi un attimo sopra. Lei ora geme ancora di più e più profondo.
Per un momento mi estrae la mano e se la porta alle labbra per leccare il suo proprio umore, poi me la rilascia perché io continui.
A questo punto anch’io voglio la mia parte, la scavalco dandole da leccare la mia figa. Sono sopra di lei scosciata e continuo a masturbarla con tre dita.
Debra guarda ancora un momento Michele che continua a guardarci e a masturbarsi, poi mi sbatte la lingua sulla fessura, poi sul clitoride, poi nel culo. Le ho offerto il mio intero apparato sessuale, tremante, e lei mi sta portando diritta all’orgasmo. Dalla mia posizione posso facilmente guardare Michele, così lo invito a intervenire, con uno sguardo silenzioso ma supplichevole.
Michele si avvicina, Debra lo sente.
- Michele, lo hai sempre desiderato... fallo ora, fallo per me... prendila, sbattila questa puttanella che mi sta facendo godere così... ora ci mettiamo a 69... io sotto... così, sì, brava Matilde... e tu la prendi alla pecorina, questa sgualdrina, mentre io le succhio il clitoride come... mmmm... sto già facendo.
Debra mi sta aprendo la figa perché io la masturbi sempre di più. Sono quattro le dita che le stantuffo avanti e indietro, ormai... e lei è sempre più vicina, ma si trattiene, perché vuole che suo marito arrivi e mi penetri.
Cosa che succede regolarmente. Io mi sento entrare in pancia un oggetto meraviglioso, mi sembra che il paradiso sia tutto qui e nient’altro, non voglio altro, voglio solo che questo cazzo mi scopi in eterno, mentre lecco la figa a sua moglie che me lo chiede, che mi ha pagato per questo, che è toia come me. Sì, la gioia di amarci così, in tre, la possiamo capire solo noi.
Ormai Debra sta andando fuori di senno sotto la mia mano, cui ho anche aggiunto la lingua, sta alzando il bacino come un arco teso che sta per esplodere la sua freccia...
Io sento un treno che mi sferraglia la figa a grandi colpi, mi alzo leggermente di bacino, subito seguita dalla faccia di Debra che sta leccando tutto ciò che le è a portata di lingua.
Veniamo tutti e tre assieme, urlando come a Champoluc non hanno mai sentito.