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Lui & Lei

Matilde 06-16 - Gioca con me!


di Alex46
16.08.2019    |    859    |    0 8.7
"Con le due mani mi sto tormentando il clitoride, come vuole il mio uomo, e sono fradicia..."
Gioca con me... tre parole semplici, ma un effetto su di me esagerato. Ho chiamato Michele al cellulare. È in ufficio.
- Gioca con me... io sono appena entrata nel bagno del mio ufficio... e tu?
- Ci sto andando, amore.
- Non hai idea di quanto ti desideri - lo dico con voce calda e profonda.
- Anche tu mi manchi - risponde, entrando in bagno e chiudendo a chiave.
- Vuoi giocare con me?
- Cosa stai facendo, Matilde?
- Sto giocando con la mia fighetta, Michele.
Lui grugnisce qualcosa. - Me lo sto figurando. Ti sei abbassata cosa, gonna o pantaloni?
- La gonna... e gli slip.
- Cazzo, Matilde, ora ti vorrei davvero...
- Tirati fuori il cazzo...
- OK, fatto... È duro!
- Hmmmmmm... dimmi dove vorresti scoparmi subito... mentre io mi accarezzo il clitoride...
- In bocca, Matilde. Subito in bocca...
- Chiudi gli occhi, Michele. Vedimi lì, tra le tue gambe, sentimi la lingua che ti lecca i coglioni... Ti piace?
- Cazzo se mi piace... continua!
- Hmmmmm... senti come te li prendo in bocca... Ohhh, sa di cazzo buono...
- Oh cazzo, Matilde - geme.
- Sai cosa mi piace di più ancora?
- Cosa, cosa?
- Succhiarti il cazzo.
- Oh, adesso ti vedo mentre me lo prendi in bocca, dopo che mi hai dato una strisciata di saliva per tutta la lunghezza... E adesso succhialo!
- Oh sììì... senti come te lo bagno, ti sto sputando sulla punta, poi ti lecco il prepuzio... senti come ti solletico il buchino... Guarda giù ora, guarda come lo ingoio adesso. Vorresti venirmi in bocca o preferisci qualcos’altro?
- Lo sai che mi piace sborrarti in bocca!
- E poi mi baci, così ci rimescoliamo in bocca il tuo sperma?
- Ahhh, Matilde... sì, mi berrò il mio sperma...
- E allora sborra per me, amore... strofinati il cazzo e riempimi la bocca...
- L’idea che mi fai bere la mia sborra mi fa morire... però vedi di venire assieme a me...
- Certo, amore... sono vicina... è un po’ che mi sto accarezzando...
- Gioca con il clitoride per me... infilati due dita su per la figa...
- Lo sto facendo, Michele - gemo, mentre il respiro mi si accelera.
- Ahhh, mi piacerebbe leccarti... mi piacerebbe fare 69 con te... mi piacerebbe che tu mi fossi incollata...
Entrambi abbiamo cominciato a gemere , sentiamo d’essere davvero vicini.
- Vieni, ti prego - gli dico.
- Vieni anche tu, con me.
- Oh, sìììì, ora, Michele, ora...
- Eccomi, Matilde, eccomi, sto sborrando... ora!
- Ora, ora, anch’ioooooo! - urlo.
- Cazzo, Matilde, dio che sborrata... tutta nel lavabo è andata... che peccato!
- È stato un bell’orgasmo Michele... però, sai che ne ho ancora voglia?
- Perché non telefoni a Debra?
- Maledizione, so già che non può...
- Mi dispiace, magari stasera ci rifacciamo.
- Stasera? Non ce la faccio ad arrivare a stasera... posso chiamarti tra un’ora?
- Sì, amore. Tra un’ora va bene.
Sono le tre di pomeriggio... e non vedo l’ora che vengano le quattro!
Alle 16.01 lo richiamo, oltremodo puntuale. Avevo giusto finito una pratica, mi ero imposta di finirla, almeno da avere la coscienza più tranquilla. Mi era avviata al bagno, sperando che nessuno notasse la mia frequenza...
Michele impiega parecchio a rispondermi. Buon segno, vuol dire che ha visto il mio nome sul display e sta già andando in bagno.
- Gioca con me - gli sussurro appena sento la sua voce.
- Buon giorno, Matilde - risponde lui ridendo.
- Sto già inarcando il busto, per giocare con te!
- Io ce l’ho giù duro, amore...
- E io sono già bagnata... sono sempre stata bagnata...
- Sei pronta a giocare?
- Ohhh, sì.
- Ti sei tirata su la gonna?
- Sì.
- Ti sei scostata le mutandine?
- Le ho già abbassate a mezza gamba.
- Hai qualche giocattolo?
- Sì, il vibratore.
- Accendilo, voglio sentirlo mentre te lo sfreghi sul clitoride...
- Senti? Lo sto facendo... Come sta il tuo cazzone? - gli chiedo quasi senza poter respirare.
- Sta pulsando, Matilde. Vorrei potresti scopare con questo, vorrei tu fossi qui.
A queste parole chiudo gli occhi, anch’io vorrei essere là. Dio, come vorrei che mi stringesse e me lo facesse sentire sulla pancia!
- Scopami, Michele... - lo incito mentre ormai mi sto stimolando con il vibratore, a pieno ronzio.
- Mi piacerebbe mettertelo nel culo, in quel tuo culetto stretto... ti piacerebbe?
- Sììì, mi piacerebbe eccome - gli rispondo ormai in pieno fuoco.
- Quando lo penso così stretto, non posso pensare a non infilartelo dentro mentre con le mani ti pastrugno la figa davanti... riesci a tenerti il vibratore dentro e con le dita pizzicarti i capezzoli? Stringili fino a farti male...
Mi siedo su uno sgabello, stringo le gambe con le mutandine a metà in modo da trattenere il vibratore, con le mani mi tormento il seno... se potesse entrare ora qualcuno avrebbe una visione davvero agghiacciante di me... E adesso i capezzoli mi fanno male, proprio come vuole lui.
- Scopami il culo, Michele... riempimelo di sborra calda... ti prego... adesso mi tolgo il vibratore e lo appoggio dove vuoi tu...
- Ohhh, sì, cara, sììì - mettitelo dentro, pensa che sia il mio cazzo... che mi sto spugnettando invece per te in questo cesso... pensa che sia il mio cazzo a sbatterti quel bel culetto... Dimmi quanto lo vuoi!
- Lo voglio, Michele... spaccamelo questo culo... io adesso sto godendo di questo cazzillo pensando che sia il tuo cazzo... vorrei sentire le tue balle che mi sbattono sulle natiche...
- Oh, sì, cazzo... Mi piace quando mi parli così... dovresti vedere quanto è duro per te...
- Ancora... ancora...
- Gioca con il tuo bottoncino... Voglio sentirti venire prima che ti riempia il culo.
Io ho il vibratore dentro l’ano a metà, e mi sta facendo godere come una pazza. Con le due mani mi sto tormentando il clitoride, come vuole il mio uomo, e sono fradicia.
- Stai per venire per me, Matilde?
- Sì, quasi...
- Bello... dai... fallo... vieni per me! Fatti sentire!
M’inarco all’indietro, ma non posso urlare come vorrei: mi sono infilata anche un dito nella figa e sto venendo come una fontana, tremando.
- Sto venendo, amore... come una fontana... ho il vibratore nel culo e un dito nella figa... per te - ansimo per lui.
- Mmmmm, sei pronta per sentire quanta sborra t’infilo su per il culo? Sei pronta?
- Sììì, Michele, sììì, io sto ancora venendo... dai, ora, ora...
- Eccolo amore, eccolo... ahhhh, ahhhh. PRENDILO, MATILDE! Prendilo tutto.
Lo ascolto sborrare, me lo immagino mentre dirige il getto nel lavabo, il cervello stampato sul mio culo e sulla mia figa.
- Matilde?
- Sì?
- Mi piace giocare con te...
- Meno male che stasera ci vediamo...
- E meno male che ci sarà anche Debra.
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