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Matilde 06-22 - Le vacanze di Pasqua 1 (aprile 2004)


di Alex46
30.08.2019    |    891    |    0 6.0
"A furia di vedere come ti stai accarezzando quella figa..."
Dal diario di Michele.
«Sono da solo in casa. Le mie donne sono lontane, via per lavoro. Il loro ritorno è previsto per domani in giornata, perché alla sera partiremo per le Calanques. Sono stanchissimo. Più o meno a mezzanotte, sto dormendo della grossa appisolato sul divano, mi squilla il cellulare.
- Pronto - riesco a dire, immaginando chi potesse essere.
- Ciao, Michele... ti ho svegliato? - è la voce di Matilde.
- No, no - le rispondo mentendo e combattendo per sembrare normale.
- Allora puoi accendere il computer e guardare cosa ti sto mandando?
- Va bene, lo faccio.
Accendo il pc e guardo la posta. C’è un messaggio con allegato, lo apro. Mi si para davanti un paio di mutandine, una mano che entra dentro e fruga ciò che le mutandine dovrebbero nascondere e proteggere.
- Cosa ne pensi, Michele? Questo è quello che ho fatto mezz’oretta fa. Mi sono ripresa e ti ho spedito tutto. Ho avuto una giornata duretta oggi e questo è stato l’unico modo per avere sollievo, questa sera. Ma ne ho ancora voglia...
Intanto il filmetto mostra che le dita di Matilde si sono sbarazzate delle mutandine e che sono quindi agevolmente in grado di fare dei raid sulla figa, visibilmente fradicia.
- Vedo il tuo dito che entra e esce - le dico - però adesso stai zitta, voglio solo vedere cosa hai fatto e come ti sei fatta venire.
- Sì, Michele.
- Matilde, sei fenomenale, come al solito... ti stai accarezzando piena di amore per la tua fighetta... stai colando... Ti sei assaggiata? Che sapore hai? Ti sei leccata le dita?
- Sì, me le sono leccate...
- E adesso cosa stai facendo?
- Adesso lo rifaccio, sapendo che mi guardi...
- Leccati ancora le dita, amore... come stai facendo qui nel filmato...
- Sììì, lo faccio ancora... mmmmmm!!!
- Ripeti esattamente quello che hai fatto quando ti sei ripresa... ti dico io cosa fare e quando... ora ti stai accarezzando il clitoride, e lo stai facendo decisa...
- Amore, questo è davvero eccitante... sapere che mi stai vedendo... sapere che mi sto toccando... per te... ora...
- Ti eri rimessa le mutandine?
- Ssìì...
- Allora toglile... poi allarga bene le gambe... fammi vedere bene quanto è figa la tua figa...
La vedo in piedi che mi si gira, mi mostra la figa da ogni angolazione e quel culo... mentre si dilunga a farsi scivolare giù gli slip...
- Adesso mi tiro fuori il cazzo, Mati... Vorrei fartelo sentire e mettertelo dentro... è così duro... me l’hai fatto venire duro... a furia di vedere come ti stai accarezzando quella figa... adesso me lo pompo un po’... così lo facciamo assieme... Vedo che hai preso il vibratore... l’hai ancora lì, a portata di mano?
- Ssì...
- Allora succhialo, accendilo e infilatelo... voglio che ti scopi come stai facendo qui... no, anzi... prima fattelo girare sul bottoncino... cosììì... sìììì... ora infilalo... dio, che roba... ce l’hai dentro?
- Sììì… - mi risponde.
- E allora fallo andare su e giù, quel cazzetto...
- Ti stai tirando una sega, Michele? Stai continuando a pomparti? Voglio che tu sborri quando vengo anch’io...
- Sì, mi sto facendo... e vedo che anche tu non sei lontana... non è che tu abbia inibizioni... ma adesso sei veramente splendida... sei una dea, amore... tu mi stai facendo impazzire... sììì, su, giù, cosìììì!
- Amore , ci sono vicina... di nuovo...
- Lo vedo... anch’io... ora il cazzetto ce l’hai quasi tutto dentro e ti stai masturbando il clitoride... me lo vuoi proprio mostrare... ti stai concentrando su di lui... è così che vuoi godere?
- Sììì... così, voglio godere ancora cosìììì...
- Allora ascoltami, continua a giocare da sola e ascoltami. Io entrerei nella stanza tua, ti vedrei lì, sulla soglia dell’orgasmo, vogliosa, in stato di bisogno...
- Di cazzo...
- Sì, di cazzo.
- Del tuo cazzo!
- Mentre tu continui a masturbarti io mi chinerei su di te a leccarti, a farti passare la lingua su quel clitoride che ora stai tormentando con le dita...
- E poi?
- Poi ti direi le cose più sconce che mi vengono in mente...
- Tipo?
- Tipo che sei una troia senza limite, che tu un uomo lo fai girare come vuoi, che a te un uomo solo non ti basta...
Intanto nel filmato Matilde ha già chiuso gli occhi ed è davvero prossima a esplodere.
- E poi te lo ficcherei dentro, e ti sbatterei fino a sborrarti dentro...
- Ci sono, Michele, ci sono... sto per venire...
- Non smettere... continua... urlami solo quando esplodi... Ormai ce l’hai dentro e ti sto facendo venire io, non quello stupido cazzetto...
- Vorrei che tu mi venissi dentro... ora, oraaaaaaaaaa, arghhhhhhhhhhhhhh!!!!! Mmmmmmmm!!!! Arghhhhhhhh, amore, ahhhhh!
- Eccomi, Mati, eccomi anch’io... sto sborrando... sto schizzando... un po’ è finita sulla tastiera... il resto sul tavolino... ahhhhh!
La telefonata finisce così, dopo un reciproco e amoroso augurio di buona notte.
Il giorno dopo è convulso, io devo finire alcune cose di lavoro, non riesco ad arrivare a casa prima delle 14. Anche loro sono arrivate da poco e le trovo indaffarate a preparare i bagagli per la partenza.
Finalmente riusciamo a metterci in macchina per le 15, prima che lo faccia anche il grosso dei vacanzieri pasquali.
Durante il viaggio ci alterniamo alla guida, perché siamo tutti un po’ stanchi.
Finalmente verso le otto di sera arriviamo ad Aubagne, meta del nostro viaggio, dove prendiamo possesso dei nostri due piccoli appartamenti. Conoscevo già questo posto, lo trovo assai grazioso. Matilde e Debra sono entusiaste, anche per la gentilezza dei padroni. Ed eravamo riusciti anche a fare un po’ di spesa.
Ci sediamo sulla terrazza di fronte a una delle due bottiglie di vino bianco fresco che ci hanno offerto per il benvenuto. La sera è tiepida e, caso strano, non c’è vento. Parliamo di cosa fare, dove andare, che vedere. Poi Debra e Matilde decidono di andare a fare una doccia nei rispettivi bagni. Poi vado io. Di mangiare non si parla, anche perché avevamo pasticciato negli autogrill durante il viaggio. Quando ritorno in terrazza vedo le due donne sedute a chiacchierare una di fronte all’altra su poltrone che sanno di antico e rustico. Ma la cosa più divertente che vedo è che hanno finito la prima bottiglia e hanno già aperto la seconda!
Rapidamente penso a quante birre abbiamo in frigo o se magari saranno già fredde o no. Ora mi verso anch’io un altro bicchiere di vino bianco.
- Ma tu cosa vuoi da un uomo? - sento Debra dire a Matilde - sesso, amore o matrimonio?
- Voglio tutto, e voglio dargli tutto... ma il matrimonio con Michele è leggermente fuori discussione...
Capisco che il loro discorso tra donne è nato da qualche piccola confidenza fatta da Matilde, sul vecchio problema di come rapportarsi con noi.
- Guarda che se cerchi qualcosa su internet noi ci arrabbiamo... - scherzo io massaggiandole le spalle da dietro.
Matilde chiude gli occhi, come a rilassarsi e dimenticare quanto detto poco fa. Io mi faccio più audace e le accarezzo il seno coperto dal top. Debra ci guarda e beve dal suo bicchiere. Matilde inarca la schiena come a chiedere di più alle mie mani e rilascia un sospiro. E nello stesso tempo dischiude le gambe, malamente coperte da una minigonna. Allora io infilo le mani nell’indumento di maglina e le manipolo i capezzoli. Matilde, emesso un altro sospiro, si alza la minigonna, infila un dito sotto agli slip e inizia a titillarsi il clitoride, giusto di fronte a Debra.
- Michele... mi fai venire voglia... è tutto il giorno che...
- Tutto il giorno cosa? - le chiede Debra.
- Che ne ho voglia... ne ho ancora voglia da ieri sera quando con Michele...
- Vi siete sentiti e masturbati... sì, lo so.
- Mmmmm... - geme Matilde.
- Ci fai l’onore della prima godutina serale? - le chiede Debra con un sorriso complice.
- Ssìììì... - risponde Matilde ormai chiaramente avviata all’orgasmo - ahhhhh!!! Vengo... ahhhhhh!!!!!!!!
Debra mi guarda, fa la boccuccia come a mandarmi un bacio. Lei ha su un paio di pantaloni alla pescatore sfilacciati e le sneaker. Lo spettacolo deve averla eccitata, perché si è alzata in piedi e si è abbassata i calzoni, che indossava senza niente sotto.
Matilde la guarda, si alza pure lei, si fa scivolare ai piedi gli slip e sprofonda sulla poltrona, la figa assolutamente esposta e non più coperta da una minigonna ormai del tutto fuori posto.
- Fammi vedere - dice iniziando un gioco - voglio che tu m’insegni.
Debra si toglie definitivamente i calzoni, si siede di nuovo sulla poltrona, allarga le gambe mostrando per bene figa e strisciolina di pelo, con una mano si allarga le labbra.
- Guarda - dice leccandosi un dito - ora mi sfrego così.
E inizia con un lentissimo moto circolare a masturbarsi il clitoride.
- Voglio bagnarmi senza neppure toccarmi la figa - ci dice.
- Cosa senti? Io non ci riesco... a sentire qualcosa... - Matilde continua il suo gioco.
- Perché ti tocchi nel punto sbagliato... lì va bene dopo - le insegna Debra, che poi guarda me pregandomi d’intervenire.
Riprendo a massaggiare le spalle di Matilde.
- Non così - protesta Debra - più giù...
Io vado sulle tette di Matilde, sento i capezzoli durissimi.
- Più giù, più giù - ordina Debra che ormai ansima.
Io scendo ancora, oltrepasso le pieghe delle minigonna fino a raggiungere con una mano la figa di Matilde.
- Leccala, perdio, non vedi che non è capace... - prosegue Debra tutta presa nel suo incipiente orgasmo.
A quel punto m’inginocchio, mettendomi però di lato in modo da poter seguire la masturbazione di mia moglie e non perdermi neppure un secondo dello spettacolo. Debra ormai si sta scopando con due dita!!
- Hai visto come mi sono bagnata? Ora posso succhiarmela la mia sborrina...
Matilde e io la guardiamo mentre ogni tanto si mette in bocca le dita intrise di succhi vaginali, poi riprende a scoparsi con le stesse dita.
Io intanto sposto la mano di Matilde via e mi avvicino con le labbra e la lingua. Le do grandi leccate, dal clitoride a tutto il solco, fin dove mi è possibile. Matilde comincia a gemere, del tutto rilassata sotto la mia manovra che pian piano si concentra sul bottoncino. Lo succhio come fosse un terzo capezzolo, un po’ più piccolo...
Il corpo di Matilde si sta agitando, quasi contorcendo.
- Leccami così... succhiamelo... - mi incita ormai prossima al secondo orgasmo.
- Ahhhhhhhh!!!! Ahhhhhrghhhhhh!!! - esplode Debra cercando di soffocare l’istinto a gridare - vengoooooo!!!!!!
A ciò, Matilde mi stringe la testa sulla figa con le cosce e subito dopo viene come una cavalla imbizzarrita, dandomi dei grandi colpi di inguine sulla faccia mentre io non smetto di leccarla.
- Brava! - dice Debra non appena si riprende un poco - mi pare che stai imparando bene... non vuoi farlo con me?
E detto questo si alza e si dirige verso un divano, finora trascurato.
- Vieni qui, amore!
Allorché Matilde le si siede accanto, prende la mano di Debra e se la mette sulla figa.
- Adesso mi fai tu, così imparo meglio...
Io prendo dal tavolino i bicchieri con ciò che rimaneva del vino e li porgo a loro. Anch’io bevo con loro, una specie di brindisi al sesso che faremo ancora.
Debra le infila un dito per tutta la sua lunghezza, Matilde si appoggia al divano, determinata a godere del nuovo gioco.
E visto questo, Debra si alza, si mette in ginocchio di fronte a Matilde e alle sue gambe spalancate e le aggiunge un altro dito. Matilde allora alza in alto le ginocchia per offrirsi ancora meglio alle dita di Debra e al mio sguardo. Un dito sul clitoride e l’altra mano a stritolarsi i capezzoli.
Ma presto sul clitoride di Matilde si va a mettere Debra con la bocca, senza smettere di scoparla. Io guardo affascinato mia moglie inginocchiata e con la faccia affondata nella figa della nostra amante. La sua figa mi si offre, fradicia, quasi cremosa, non esito a infilarle dentro due dita e farle ciò che lei sta facendo a Matilde.
Mi sono piegato su di lei, mi sto godendo i suoni che le sue dita provocano andando su e giù per la figa di una Matilde sempre più scatenata che sta stringendo a sé la testa di Debra con tutta la sua forza.
Anche la figa di mia moglie fa rumori e sciacquii mentre io aumento la velocità: con l’altra mano cerco di allargarle le chiappe, in modo da vedere al meglio come una figa così affamata si divora le mie dita.
Poi anch’io mi lascio prendere dalla frenesia e le appoggio la lingua al buco del culo, con lei che improvvisamente freme e si scuote a quel contatto.
Debra inizia a gemere pesantemente, ma i suoi suoni sono mescolati al pube di Matilde che la tiene stretta. Quindi viene, sgroppando sulle mie dita e sulla mia lingua che le titilla il culetto.
E un attimo dopo anche Matilde esplode il suo orgasmo, sbrodolando la faccia di Debra e soffocando le sue urla.
- Di me cosa volete farne? - chiedo, con un cazzo che più duro non si può.
Debra si volta e senza neppure ripulirsi della venuta di Matilde me lo prende in bocca, sapendo che non posso durare a lungo.
Sento che vuole farmi venire, perciò non risparmia sulla tecnica. Mi sembra che assieme al cazzo mi stia succhiando il cervello!
Poi passa al vero e proprio pompino, cercando di infilarselo fino al profondo della gola con intrusioni lunghe. Sto per venire, e si vede.
- Sto per venire... - lo dico per lasciarle una scelta, caso mai volesse scopare con me subito. È l’ultimo avvertimento prima di perdere completamente controllo.
- Cazzo - mormoro, ejaculandole in bocca una potente sborrata.
Debra riesce appena a respirare mentre io le riempio la bocca di sperma.
Matilde intanto si è appoggiata sul pavimento con la schiena e ha costretto Debra che è ancora inginocchiata a sedersi sulla sua faccia; quindi comincia a leccarla a grandi colpi, il mento sul clitoride e il naso nel culo. Intanto con due mani si sta masturbando una figa che è appoggiata al bordo del divano, in piena vista. Debra, che ha appena deglutito il mio abbondante seme, dopo pochi secondi viene ancora, e questa volta non riesce a soffocare le urla.
- Ahhhhhhhhh!!!! Ahhhhhh!!!! Dio come godoooooooo, ahhhhhhh!!!!!! Con quella lingua, Matilde... mi fai godereeeeee!!!!
E nel pieno dell’orgasmo si getta sulla figa di Matilde come assatanata per renderle immediatamente il favore.
Guardo le mie donne, così belle, così forti, così sexy darsi piacere l’una all’altra. Sono dee. Sono donne vive, buone, generose. Sanno godere, e quando loro godono a me sembra di essere in paradiso. Debra non smette di venire mentre porta la compagna al suo quarto orgasmo della serata, questa volta con la lingua affondata nel suo sesso.
Quando Matilde esplode lo fa inarcando la schiena, lo fanno tutte le donne, ma ogni volta che vedo Matilde o Debra fare così io perdo lucidità anche se, come in questo caso, sono appena venuto».
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