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UNA LUNGHISSIMA SERATA PER UN CULETTO SOTTOMESSO


di RedTales
10.12.2016    |    27.672    |    5 9.7
"Anche Lucio fece girare Giuseppe proprio mentre Marco, ritornato in tiro, si accomodò tra le due coppie facendo salire Sebastian sopra e invitandolo, con..."
Il seguito di UNA MERAVIGLIOSA FESTICCIOLA.
Riprese fiato e allungò lo sguardo scoprendo che tutti gli altri ospiti avevano formato un capannello attorno a loro e si erano goduti lo spettacolo, Gloria gli sorrise compiaciuta. Si era tolta i leggins e sfoggiava un notevole strumento, anche se non era ancora del tutto pronto. Giuseppe sembrava il più eccitato per quanto aveva visto mentre Luna e Marco apparivano quasi in attesa di qualcuno che li coinvolgesse. E questo accadde proprio in quel momento perché Gloria si mise davanti a Luna cominciando a baciarla appassionatamente mentre le mani, infilate sotto il lungo vestito, iniziarono a muoversi con decisione sul culo. Marco sembrò gradire e, appoggiatosi alle spalle della padrona di casa prese a baciarla sul collo afferrando contemporaneamente quel grosso affare che le penzolava davanti e iniziando a giocarci. Sandro, fermo li vicino, continuava a masturbarsi mentre Lucio, perlato di sudore, lo fissava come incantato.
Ma quel momento di stallo durò poco perché proprio Lucio si spostò dietro Luna aprendole lo spacco del vestito per strofinarle il cazzo sulle chiappe. Gloria e Luna, serrate in quel lunghissimo bacio non sembravano aver intenzione di staccarsi. La situazione subì quasi subito un'altra evoluzione quando, quasi in contemporanea Marco e Lucio infilarono i loro piselli turgidi e paonazzi, nei culetti sporgenti delle due e, tenendole per i fianchi, se le scoparono li in piedi.
Sebastian aveva recuperato in parte le forze, pur restandosene inginocchiato.
“Ti piace? Ti ho portato in un bel posto, vero?”
“Si, è quasi incredibile. Niente in confronto a quel giorno sul fiume. (IL CULETTO SOTTOMESSO E' PER TUTTI). Qui si fa tutti insieme...”
“Si, bellissimo feeling.” aggiunse Giuseppe che si era abbassato vicino a loro e, terminata la frase, allungò le mani su Sandro. Gli prese il cazzo facendo scorrere la pelle verso il basso e toccando la punta con la lingua. Adesso l'unico non coinvolto era Sebastian che, come per voler essere della partita si sdraiò a terra per poter passare la lingua sul culo di Giuseppe. Mentre lo faceva lui, staccando la bocca gli suggerì un “mi scopi?”
Sebastian si toccò l'uccello, sentendolo moscio. In quel momento non era proprio in grado di accontentarlo e, continuando a leccargli il buchetto cominciò a toccarsi per avere una nuova erezione.
A fianco a loro i sospiri e le urla di piacere continuavano a fare da sottofondo acustico all'incontro.
Appena fu pronto Sebastian si mise in ginocchio dietro il padrone di casa e, aiutandosi con la mano, grazie anche ai sapienti movimenti di quel sederotto, ci sprofondò dentro con estrema facilità.
“Piano, piano. Fai piano, se no vengo di nuovo.” Era Sandro a pregarlo di rallentare il ritmo di quel pompino. Lo diceva perché gli piaceva e voleva godere ancora senza doversi stoppare per l'eccessiva irruenza di quelle fauci golose.
Sebastian, che continuava con il suo movimento, aveva il corpo quasi incollato all'altro e, vista la posizione, muoveva solo il bacino per scoparselo.
Ad un osservatore estraneo la scena sarebbe apparsa assai eccitante. In quel momento nella stanza c'erano sette maschi, per lo più nudi che stavano facendo sesso tra loro con una naturalezza incredibile.
Gloria e Luna, in piedi, continuavano a baciarsi e toccarsi mentre Marco e Lucio, sempre in piedi dietro a loro, le scopavano. A un metro da loro, Sebastian si stava inculando Giuseppe che, a sua volta si succhiava Sandro. Insomma un vero video hard che lasciava un sottofondo audio ancor più eccitante di mugolii e respiri pesanti o rotti per il piacere.
Dio come lo sento. Si, fino in fondo, si vai, vai...” per un istante Giuseppe si era liberato la bocca per incitarlo.
“Ce l'ha lungo eh...” gli fece eco Sandro che ben conosceva il cazzo del suo giovane amico.
“Si, si. Scopa da Dio… e vedrai la sorpresa finale...”
“Quale sorpresa?”
“Se te la dico te la rovino...”
“Dai...” quasi supplicò il suo vecchio conoscente.
“Fallo venire in bocca… Quando sei pronto vienigli in bocca. Vedrai che sorpresa!”
“Ma perché?”
“Prova.”
Sebastian continuò e continuò. Era lento a venire ma quando si sentì pronto uscì dal quel caldo e accogliente buchetto.
“Girati, girati!”
Continuò a menarselo con la mano mentre Giuseppe spalancò la bocca prendendoci dentro l'intera cappella. Una ventina di colpi ed esplose, riempiendogli la bocca con i suoi soliti quattro o cinque fiumi di calda crema.
“Con la bocca ancora piena di quel nettare abbozzò un: “cazzo quanta...” prima di sputare quasi tutto per terra continuando però a ricevere ancora alcuni getti sul viso e sul petto perché Sebastian non aveva ancora finito e stava continuando a strizzarsi l'uccello con la mano.
“Un fiume ne hai fatta un fiume...”
“Piaciuta la sorpresa?”
Non rispose ma chiese a Sandro: “mi scopi? Mi scopi ancora un po?”
Non era del tutto pronto ma ci provò e, anche se a fatica, riuscì a infilarlo, cominciando subito un bel movimento sottolineato immediatamente dagli urletti del padrone di casa che apprezzò subito quel… servizio.
Sebastian si fermò a guardarli per poi spostare gli occhi sugli altri quattro pensando che “certo che questa è un'orgia vera e propria. Cazzo se qui si scopa...”
Il tutto continuò fin quando Gloria si spostò, richiamò l'attenzione degli altri “adesso vi mostro che splendore si nasconde sotto questo meraviglioso vestito… Vi fermate un momento? Dai… tanto abbiamo tutto il tempo che vogliamo...” e, appena ebbe l'attenzione, presa per mano Luna, la fece girare su se stessa prima di armeggiare con la cintura e poi con i bottoni del suo abito. Tutti si erano fermati e messi ad osservarle: “attenzione… attenzione e… voilà!” esclamò lasciando cadere il vestito che si ammucchiò sui piedi lasciando Luna, che non indossava altro, completamente nuda.
“E' bellissima!” pensò Sandro osservando quel corpo statuario e dalle forme morbide e provocanti. Le spalle non erano troppo squadrate, la vita piuttosto stretta, il sedere decisamente sporgente e perfettamente arrotondato. Le caviglie particolarmente sottili e la forma dei polpacci assai ben tornita. Ovviamente nel vedere quel corpo così appetitoso concorrevano anche la totale assenza di peli, il trucco del viso e i lunghi capelli.
“Dopo me la voglio proprio scopare” continuò a pensare, “a parte il viso, ha un corpo perfetto. Certo che non ha la freschezza di Sebastian, ma mi sembra proprio una di quelle porche che vogliono far finta di essere delle santerelline”. Spostò lo sguardo su Sebastian e sulla mano di Lucio che gli si era avvicinato e si era messo a palpargli il culo e bisbigliò tra se e se un: “certo che a Lucio non basta mai.”
Nel frattempo, per far ammirare meglio quel ragazzo Gloria continuava a farlo girare su se stesso tenendolo per una mano mentre lui piroettava lentamente con malcelata soddisfazione. Era evidente che gli piaceva essere al centro dell'attenzione.
“E' una troia nata” sussurrò Marco. “E' da mesi che la scopo e non le basta mai. Quando le ho detto di questa festicciola mi ha tormentato fin quando non siamo entrati. Aveva una voglia...”
Sandro fece una risatina. “certo che anche la tua… Ho visto come lo prende ma anche come lo da...” e questa volta rise Marco della sua battuta. “E poi… che giovane… Ma quanti anni ha?”
“Ventitré...”
“Ventitré! Cazzo che meraviglia. Ma vi vedete?”
“Si, da qualche mese.”
“E… e gli fai quello che vuoi?”
“Si, si, si lascia fare tutto. Gli piace ubbidire...”
“Cazzo che culo! Ma anche Luna è brava, solo che lo vuole sempre… ma sempre...” e rise ancora.
“Piaciuta? Vi è piaciuta? Alcuni fischi sottolinearono il gradimento.
“E bravo Marco che ci ha portato questo splendore...”
Marco sorrise alzando una mano come in segno di vittoria.
Gloria fu decisamente più pratica e ci lanciò un deciso: “non so voi, ma io, adesso, ho voglia di scoparmela questa verginella...” e, detto questo, trascinandosela dietro si sedette sul divano invitandola a montargli sopra. Quell'enorme cazzo era decisamente invitante e Luna lo accontentò immediatamente, salendo sul divano e guidando con la mano quel grosso arnese che le si inabissò completamente dentro. E la cavalcata cominciò… Tutti si fermarono a guardarle ancor più eccitati per l'aspetto femminile delle due e Lucio fece immediatamente la stessa cosa con Giuseppe, ma poco più in la, su una poltrona mentre Sandro, Sebastian e Marco si fermarono a riprendere fiato.
“Volete?” Marco, con una bottiglia di acqua in mano li invitò a prendere un bicchiere e così fecero.
Sorseggiarono continuando tutti e tre ad ammirare quei quattro corpi che, a gambe larghe, si muovevano quasi allo stesso tempo in su e in giù. Quello che eccitava particolarmente era Luna che, forse per la posizione, forse per la dotazione di Gloria, faceva uscire quasi del tutto e poi rientrare quel grosso cazzo di una buona ventina di centimetri. Era spettacolare osservarlo, forse anche per il contrasto tra il culo dalla pelle quasi bianca e il pene decisamente scuro o per il liquido che colava luccicante o per la dilatazione dello sfintere o… semplicemente perché Luna era una bellissima porca.
Ma non si poteva assistere passivamente a tanto e Marco prese ad accarezzare il culo di Sebastian che gli sorrise per esprimere il suo gradimento. Vista la cosa Sandro diede forfait e si andò a sedere, lasciando campo libero al più giovane e nuovamente arrapato compagno di giochi che fece abbassare il ragazzo e gli mise in bocca l'uccello. Fu assai ben accolto e divenne immediatamente la missione di Sebastian: farlo tornare… in vita.
Sul divano intanto Gloria aveva fatto girare Luna, che adesso le dava le spalle e faceva roteare da tutte le parti il suo cosetto ogni volta che si muoveva. E anche adesso quelle immagini erano veramente arrapanti, anche se era il solo Sandro a gustarsele.
Anche Lucio fece girare Giuseppe proprio mentre Marco, ritornato in tiro, si accomodò tra le due coppie facendo salire Sebastian sopra e invitandolo, con l'aiuto delle mani che gli serravano i fianchi, ad impalarsi…
Adesso i cazzi che ballonzolavano davanti a lui erano tre e, anche se esausto, Sandro non poté che prenderselo tra le mani e iniziare una lentissima masturbazione. I sei sembravano inarrestabili e assai duraturi tanto che decise di avvicinarsi e, accucciatosi davanti a Sebastian, si impossessò con le mani a destra del pisellino di Luna e a sinistra di quello di Giuseppe e, per finire, fece affondare in bocca quello del suo amante. Erano tutti e tre mosci e umidicci. Quello di Sebastian aveva il deciso sapore dello sperma. Adesso erano di nuovo tutti e sette impegnati in quella sfrenata orgia in cui tutti davano e ricevevano piacere.
Dopo che Gloria raggiunse il traguardo, Sandro era di nuovo pronto e, spinto indietro Sebastian si mise nella giusta posizione e si fece strada nel suo culetto che era già pieno di Marco. “Un sandwich” gridò Gloria che si alzò per vedere meglio. Nel frattempo, anche se con fatica, Sandro riuscì ad entrare e, tra le proteste del ragazzo, entrambi se lo scoparono per un po', nonostante la scomoda e precaria posizione che, alcune volte, glielo faceva uscire. Se prima era stato Sandro ad ammirare lo spettacolo, adesso furono gli altri che, messi attorno, si godettero quella duplice inculata. Ci restarono finché Marco non crollò, raggiungendo nuovamente un orgasmo che, poco dopo, non gli consentì più di rimanere li dentro. Come si spostarono gli altri quattro fecero partire un applauso per: “un culetto così aperto non lo avevo mai visto… Mi sa che ci dovremo vedere ancora, sai Sebastian...” Gloria aveva sottolineato il suo gradimento.
Sudati, impiastricciati, ormai tutti completamente nudi, cominciarono a bere, ad andare in bagno, ad asciugarsi. Era evidente che la festicciola stava giungendo al termine quando uno squillante:
“un ultimo salutino al culetto di Luna?” Era Marco che, messa la sua “donna” per terra a quattro zampe e con il sedere ben in alto, le infilò quel grosso dildo nero e lo fece andare su e giù per un po' per poi lasciarlo, completamente infilato, e invitando gli altri a fare lo stesso. Gloria fu la prima a prendere il testimone. Lo mosse alcune volte prima di toglierlo completamente per vedere quanto fosse realmente grosso. Lo sfintere che rimase assai ben aperto fece ben capire il calibro “Uauh! E' proprio grosso. Ma allora i culetti ben aperti sono due...” e, tra le risate di tutti, lo fece entrare di nuovo muovendolo con rapidità. Alla fine tutti si passarono quel plug, giocandoci un pochino fin che non ritornò nelle mani di Marco che, a conclusione del gioco, lo sfilò e, con sorpresa di tutti, appoggiò su quel largo buco la mano e, lentamente la spinse tutta dentro fino al polso. Luna si lamentò un pochino prima di cominciare a mugolare quando l'arto cominciò a muoversi e ad affondare fino a metà braccio. Questa volta anche Gloria fu presa completamente di sorpresa e non disse nulla, rimanendo, a bocca aperta, a fissare la scena come tutti gli altri.
“Un fisting favoloso… non immaginate neanche che idee mi vengono per la prossima volta.” Giovanni fu il primo a parlare proprio mentre Marco, sfilato il braccio, con un sonoro sculaccione, invitava Luna a girarsi: “finito... basta… per oggi te lo abbiamo sfondato abbastanza...”
Luna si girò, guardò uno per uno gli altri con uno sguardo che più maiale non poteva essere e, mentre con una mano si toccava il buchetto, con l'altra afferrò il collo di Marco per tirarlo a se e per dargli un bacio in bocca.
Al ritorno, infagottato in una larga tuta, Sebastian parlò a lungo con Sandro di quell'esperienza che gli era piaciuta assai e dicendosi pronto a rifarla anche domani ma: “prima anche tu mi devi provare a infilare… la mano dentro… Hai visto come godeva Luna?”
FINE
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