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Gay & Bisex

LA SCOPATINA N.2 - TANTO BISOGNO DI DOLCEZZA. RACCONTO BREVISSIMO.


di RedTales
30.07.2020    |    8.540    |    5 9.8
"Vuole che tu vada a vedere un mobile a casa sua..."
I due giovani apprendisti videro entrare il proprietario.
“Cazzo! Ha fatto presto a tornare” bisbigliò uno all’altro.
“E’ venuto qualcuno?”
“Una signora. Vuole che tu vada a vedere un mobile a casa sua. Ho scritto lì l’indirizzo e il telefono.”
“Va bene. Ma adesso mi è venuta una voglia. Ce l’ho già duro. Vieni dietro.”
Il ragazzo si tolse il grembiule e si spostò nel retrobottega assieme al titolare. Come varcò la soglia si abbassò i pantaloni e si appoggiò ad una credenza. Anche l’uomo, quasi contemporaneamente, fece la stessa cosa quindi gli si mise dietro e guidando con la mano il pene lo penetrò rapidamente iniziando subito a sbatterlo in modo bestiale. Usava talmente tanta forza che il mobile sul quale si reggeva il ragazzo, tremava e persino si spostava.
Sergio cominciò a gemere per le bordate che riceveva e il suo amante le scambiò per urla di piacere: “ti piace troia. Si vede che ti piace. Miagoli come un troia” e cercò di essere ancora più potente nelle spinte. Fortunatamente non durò molto. Gli ci vollero poco più di una manciata di minuti per svuotarsi e, appena lo ebbe fatto, uscì iniziando a pulirsi con della carta. Il ragazzo fece altrettanto e alcuni minuti dopo, sistemati i vestiti, ritornarono nel laboratorio.
L’uomo si mise subito al telefono per contattare la signora del mobile.
“Una bestia come sempre?”
“Si, anche di più. Mi ha fatto proprio male. Spingeva che mi sembrava che mi sfondasse.”
“Che stronzo! Quando mi ha guardato pensavo che volesse me...”
“Lo sai che gli piace di più il mio culo.”
“Però a volte mi piace.”
“Si, anche a me, ma con lui non sai mai come andrà...”
“Hai ragione. Ha un bel cazzo ma lo usa male...”
“Dai che per oggi è andata.”
“Sicuro?”
“Sono le quattro, tra due ore finiamo.”
“Speriamo.”
Purtroppo non andò così perché proprio al momento della chiusura: “adesso venite da me. Ho ancora voglia.”
Fecero di sì con la testa e lo seguirono fino a casa sua sapendo come quella situazione sarebbe stata imbarazzante.
Come entrarono nell’appartamento dell’uomo la moglie venne loro incontro ma come li vide fece finta di nulla e se ne tornò in cucina mentre loro si avviarono in camera.
Si spogliarono in fretta tutti e tre e i ragazzi si misero in ginocchio ma piegati in avanti, uno di fianco all’altro, sul bordo del letto con la faccia appoggiata sulle lenzuola ed il culo ben in alto.
Lui cominciò a scoparli, alternandosi per qualche minuto nel sedere di uno per poi passare in quello dell’altro.
Li teneva bloccati con le mani sui fianchi in modo che non cadessero in avanti mentre con possenti colpi entrava ed usciva dai loro corpi. Quando fu sazio li fece sedere con le guance attaccate e poi, aiutandosi con la mano, li schizzò sul viso prima di affondarsi nelle loro bocche per concludere.
A quel punto, sempre nudo, se ne andò in bagno a lavarsi lasciando la porta spalancata mentre i due ragazzi si rivestirono e uscirono velocemente dall’appartamento.
“Vieni da me?”
“Si, ne ho proprio bisogno.”
Lungo la strada parlottarono di quanto dovevano fare con quell’uomo fin che entrarono nell’appartamentino dove si spogliarono nuovamente e, dopo essersi sdraiati sul letto, iniziarono a baciarsi, toccarsi, leccarsi per poi concludere con un lunghissimo sessantanove.
Per tutto il tempo si scambiarono dolci e passionali frasi d’amore, continuando a ripetersi di volersi bene e di amarsi tantissimo.
Non smisero di succhiarsi finché entrambi, anche se in momenti diversi, non raggiunsero il traguardo nella bocca dell’altro. Rimasero ancora a lungo così, abbracciati in quella posizione, per poi girarsi, entrambi nella stessa direzione, iniziando a baciarsi sulla bocca e fermandosi solo per riposarsi prima di fare una rilassante doccia assieme.
“Ora è meglio che torni a casa. I miei mi staranno aspettando.”
“Si, è meglio.”
“Ci vediamo domani in laboratorio.”
“Si.”
“A domani.”
Si scambiarono ancora un dolcissimo bacio e la porta si chiuse
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