Racconti Erotici > Gay & Bisex > AVVENTURA A TRE
Gay & Bisex

AVVENTURA A TRE


di RedTales
21.04.2019    |    24.487    |    11 9.7
"Lavora qui?” “Si, ma non in azienda con noi..."
Federico e Andrzej sono due dirigenti di una grossa multinazionale e periodicamente si incontrano o nella sede italiana o in quella polacca. Si sono conosciuti per lavoro circa quattro anni fa e, dopo una cena in cui entrambi avevano bevuto leggermente più del dovuto, del tutto casualmente, si sono scoperti entrambi assai interessati al sesso tra maschi.
Andrzej è un classico signore che ha da poco passato la cinquantina, corpulento, sposato, due figli sulla ventina, il classico insospettabile mentre il suo collega italiano è più giovane di lui di qualche anno, un po’ più basso, gran fisico e divorziato da una manciata di anni.
Per farla breve, quella stessa sera si ritrovarono nella camera d’albergo dell’italiano e misero in pratica, non senza qualche indecisione ed esitazione, il loro primo incontro omosessuale. Federico si dimostrò subito più sciolto, avendo già avuto alcune esperienze del genere dopo la separazione mentre il polacco gli confessò candidamente che quella per lui era la… prima volta.
Si scoprirono entrambi attivi e non ben disposti a farsi penetrare, limitandosi così, da subito, a lunghissime masturbazioni reciproche, attuandole sia con le mani che con la bocca. L’esperienza piacque ad entrambi e, da allora, più o meno con cadenza mensile, quando Federico raggiunge Varsavia o, quelle due o tre volte all’anno in cui è Andrzej a trovarsi a Milano I loro rende-vous sono diventati abituali. Col tempo hanno affinato le loro tecniche e ormai passano parecchio tempo principalmente avvinghiati in lunghissimi sessantanove nei quali sono spesso sistemati uno a fianco dell’altro o con il polacco sotto e l’italiano sopra. Ormai conoscono assai bene i loro corpi e sanno darsi profondi momenti di piacere. Andrzej non gradisce il sapore dello sperma ma adora vedersi schizzare sul petto mentre Federico lo lascia arrivare sempre in bocca e gode pure nel sentirsi infilare un dito nel culo.
Quella tarda mattina, come d’abitudine, Andrzej lo andò a prendere all’aeroporto, informandolo con gioia, nel suo fluente italiano con la classica inflessione dei paesi dell’est Europa, che: “mia moglie è dai suoi genitori e i figli non tornano prima del tardo pomeriggio. Casa libera! Ti va?”
Non capitava spesso che avesse la casa a disposizione e, quasi sempre si vedevano nella camera d’albergo dell’italiano, quindi quell’occasione andava sfruttata e così la prima parte della trasferta si trasformò nelle solite due orette di sesso.
L’incontro andò più o meno come tutti gli altri, entrambi nudi si accomodarono sul lettone iniziando a leccarsi, toccarsi, succhiarsi cercando di far durare il momento del piacere il più a lungo possibile e, alla fine, Federico arrivò per primo allagando, nel vero senso della parola, vista la sua esagerata produzione di crema, il petto dell’altro e poi succhiandolo fino all’ultima goccia e assaporando quel buon sapore del suo amante.
Alla fine, rilassati e sdraiati uno a fianco dell’altro si misero a parlare e fu allora che il polacco gli confidò la grossa novità.
“Ho conosciuto un altro maschietto.”
“Cioè?”
“Uno con cui fare sesso ogni tanto.”
“Bene! Finalmente lo hai trovato.”
Infatti era da tanto che Federico lo spingeva ad ampliare la sua esclusiva relazione, magari anche in modo del tutto occasionale, come faceva di tanto in tanto pure lui in Italia.
“E’ un bel ragazzo.”
“Giovane?”
“Quaranta, anzi, trentanove.”
“Avete già fatto?”
“Si, diverse volte!”
“Bene! E così ti sei buttato. Lavora qui?”
“Si, ma non in azienda con noi. Ha una lavanderia.”
“Dai, dai, racconta come è andata.”
E Andrzej si mise a descrivere come, andato a ritirare la biancheria al posto della moglie, si trovò Klement ad accoglierlo e poiché c’era da aspettare iniziarono a parlare e non gli sfuggirono i modi estremamente delicati, quasi femminili, con cui quel uomo si atteggiava. Si trovò bene a dialogare con lui e, chiacchiera dopo chiacchiera, arrivò l’ora della chiusura e, ormai rimasti soli, il ragazzo, senza tanti giri di parole, gli propose di fare del sesso. Dopo i primi momenti di sconcerto Andrzej fece intendere, pur senza dirlo, che la cosa si poteva fare e così, una volta chiusa l’attività il ragazzo si spogliò rapidamente esibendo un gran bel corpo dalla carnagione lattea e, cosa che lasciò l’uomo letteralmente senza fiato, completamente depilato. Andrzej non aveva mai visto un corpo maschile senza peli e la cosa gli procurò un’immediata erezione che, notata dall’altro, diede il la ai loro momenti di sesso. Il suo nuovo amante si dimostrò particolarmente audace e smaliziato nonché abile sia con le mani che con la bocca. Ma quello che seguì fu ancora più stupefacente per l’uomo in quanto dopo lunghi preliminari seguì l’offerta del buchetto con la decisa richiesta di:
“Adesso me lo metti tutto dentro...”
Come un adolescente Andrzej gli confidò che non lo aveva mai fatto, o meglio: “anni fa lo facevo con mia moglie ma poi con varie scuse ha cercato di evitarlo e alla fine non ho più provato a metterglielo in culo. Ormai saranno una quindicina d’anni che non lo faccio...”
Klement sorrise e, dopo averlo lubrificato si sistemò in una comodissima posizione e gli fece appoggiare il suo grosso e duro pisello proprio sull’apertura invitandolo a spingere. Come entrò gli sembrò di morire dal piacere per quella sensazione, provata in quel contesto del tutto nuovo e, abbandonata ogni indecisione o insicurezza, lo scopò con impeto e brama senza curarsi nemmeno di chiedergli, al culmine del piacere se poteva venirgli dentro. Lo fece e basta, perso in un signor orgasmo che lo fece letteralmente scoppiare e restare senza fiato.
“Mi pare che ti sia piaciuto...” sussurrò con una vocina lieve e con uno sguardo assai malizioso.
“Da impazzire. Mai provato qualcosa di così forte.”
I due si rividero quasi tutti i giorni, sempre nella lavanderia, trasformando quell’incontro occasionale in qualcosa di continuativo.
Klement, un bel ragazzo sulla quarantina, con un fisico particolarmente curato, e dai modi vagamente effeminati, si dimostrò un abile amante anche se confidò ad Andrzej che, nonostante il suoi modi di fare sfrontati e disinibiti, in realtà aveva conosciuto pochissimi maschi anche perché aveva vissuto una quindicina di anni con un uomo ed il loro era stato davvero un rapporto esclusivo. Purtroppo da poco più di un anno quella lunga storia si era interrotta e lui era ritornato a casa e, vivendo con l’anziana madre, poteva ospitare solo nel negozio dopo l’orario di chiusura ed essendo impegnato li tutta la settimana dalla mattina alla sera, aveva ben poche occasioni di… cercare qualcuno, anche se lo desiderava tanto. Gli unici momenti in cui poteva essere veramente solo erano quelli del pomeriggio della domenica perché alla mattina doveva accompagnare la signora alla Santa Messa e poi pranzare con lei...
In ogni caso tra i due si instaurò un bel legame ed iniziare a farsi confidenze sul loro vissuto sembrò ad entrambi un qualcosa di spontaneo.
E così, in occasione dell’arrivo di Federico, pensarono entrambi che avrebbe potuto benissimo unirsi a loro e fu proprio questo che Andrzej gli disse: “e così pensavamo che se ti faceva piacere potevamo fare qualcosa tutti e tre insieme. Che ne dici?”
Ne fu entusiasta, accettando con slancio ed eccitazione e volendo saperne di più su Klement.
“Che dirti di più. E’ un bel ragazzo, proprio bel corpo, magro, slanciato e, come ti dicevo, è sempre depilato, dappertutto. Anche sotto le ascelle. Ha la pelle bianchissima, morbida. Sempre profumata di buono. E’ gentile e delicato. Sembra che non abbia nemmeno la barba da quanto ha il viso liscio. E poi quando si scioglie i capelli… Di schiena sembra proprio una ragazza...”
“E a letto?”
“Come ti ho detto. Passivissimo. Lo prende. Anzi, lo vuole proprio. Ma anche con la bocca è bravo. E so quello che dico dopo tutti questi anni di pompini tra di noi...” e rise.
“E non serve il preservativo?”
“No, no facciamo sempre senza.”
“E si fa venire anche in bocca?”
“Si, preferisce il culo ma mi fa venire anche in bocca e inghiotte tutto e lecca fino all’ultima goccia, come te.”
“Mi hai fatto venire una voglia… Guarda è di nuovo duro!”
Allungando la mano per sentirlo: “proprio duro duro. Non mi resta che succhiarlo di nuovo...” aggiunse Andrzej spostandosi per mettersi nuovamente in bocca il pisellone dell’italiano.
“E quando pensi che potremo vederci tutti e tre?”
“Se vuoi anche stasera. Lo posso andare a prender quando chiude e lo porto in albergo da te.”
“Si, si! Va benissimo.”
E una nuova lunga pompa li fece zittire entrambi.
Quella sera andarono tutti e due da Klement e, vedendolo, piacque subito a Federico. Durante la chiusura e poi in macchina iniziarono a conoscersi anche se lui parlava pochissimo l’italiano e quindi Andrzej fece da interprete.
Ma le incomprensioni linguistiche finirono assai presto, una volta giunti nella camera perché i tre iniziarono a parlare con i loro corpi.
Andrzej si spogliò quasi subito facendosi ammirare in tutto lo splendore del suo fisico e Federico restò affascinato, soprattutto, come gli aveva anticipato il suo amante, dalla carnagione diafana ma anche dagli occhi di un azzurro chiarissimo e dalla favolosa depilazione che esibiva. Notò anche i piedini piccoli, le dita delle mani lunghe ed affusolate e un culetto sporgente e meravigliosamente ovale e che al tatto risultò pure dalla consistenza marmorea e deliziosamente vellutato. Forse le uniche cose stonate erano il pene e i testicoli, parecchio sottodimensionati. Ma, considerando cosa interessava a loro fare, questo era un particolare trascurabile.
Ci misero assai poco per ritrovarsi tutti e tre nudi e con il nuovo arrivato accovacciato tra loro intento a succhiare i loro cazzi alternandosi da uno all’altro. Fu assai bravo, facendoli raggiungere la massima estensione possibile che, almeno per Federico significava poter esibire un membro di quasi una ventina di centimetri ed anche decisamente grosso. Quel “paletto” piacque molto al ragazzo che ben presto si sistemò sul letto con la testa appoggiata alle lenzuola ed il buchino perfettamente proteso all’insù in una evidente richiesta di essere… penetrato.
“Lo vuole. Lo vuole già.”
“Si, ti ho detto che gli piace essere inculato.”
“Vai tu?”
“No, vai tu. Lo ho già assaggiato, posso aspettare...”
Risero mentre Federico si mise dietro di lui: “preservativo niente? Sicuro!”
“Sicuro, fai tranquillo.”
Scivolò dentro di lui con facilità solo con un po’ di saliva e iniziò a muoversi lentamente ma arrivando sempre a sprofondarsi completamente in lui. Si, aveva proprio un gran bel culo sia da fottere che da guardare e accarezzare. Con le mani continuò ad accarezzargli la schiena, le chiappe e le gambe, entusiasmandosi per la pelle morbida e liscia. Dopo una buona decina di minuti lasciò il posto ad Andrzej che, li a fianco, si era goduto lo spettacolo di quella monta che continuò immediatamente.
I tre si alternarono in diverse posizioni, perlopiù suggerite da Klement che, mentre i due si alternavano dentro di lui, continuava a spostarsi offrendo loro le sue intimità sempre in pose diverse, alcune assolutamente nuove per entrambi ed assai eccitanti.
Il primo a raggiungere l’orgasmo, ormai totalmente incapace di controllarsi, fu Andrzej, che rovesciò la sua copiosa crema nello sfintere dell’altrettanto eccitato partner. A quel punto anche Federico, dopo essersi messo nuovamente dentro quel gocciolante anfratto, accelerando le spinte in breve collaborò a riempirlo ancora di più. Infatti, come se ne uscì dal buchetto pulsante iniziarono ad uscire parecchi fiotti di un denso e lattiginoso liquido che, prima che l’italiano potesse arginarli con un asciugamano, presero ad allargarsi sul cuscino del divano.
In seguito, nonostante l’ora tarda, i tre continuarono ancora a divertirsi non prima che tutti e due i polacchi chiamassero le rispettive… donne inventando plausibili scuse per i loro ritardati rientri.
Fu una lunga nottata dove tutti e tre soddisfecero appieno le loro voglie, raggiungendo più di un orgasmo. I due dirigenti arrivarono al traguardo due volte ognuno, mentre il loro caldo amante godette più volte: due palesi, una nella bocca dell’italiano e la seconda sul petto del polacco, ma almeno altri tre o quattro orgasmi li raggiunse per le lunghe e prolungate stimolazioni anali che lo fecero più volte gridare dal piacere mentre dalla punta del suo pisello in erezione fuoriuscivano delle quasi trasparenti goccioline.
I tre si incontrarono anche la sera successiva e pure in quell’occasione la soddisfazione di tutti fu piena e completa e, ben felici, concordarono di rivedersi ogni volta che Federico sarebbe arrivato a Varsavia, anche se si fosse fermato solo per una notte…
E così fecero.
Una volta fu anche Klement ad accompagnare Andrzej a Milano e si fermò per alcuni giorni a casa dell’italiano. Inutile dire che sfruttarono assai bene quell’opportunità e il sesso a tre o a due scorse a fiumi, nel vero senso della parola.
Federico che ho incontrato casualmente una sera in una località balneare in Croazia mi ha raccontato questa sua esperienza e mi ha pure rivelato che la loro intesa ormai va avanti da diversi anni e nessuno dei tre ha mai mostrato segni di stanchezza o insoddisfazione: “probabilmente perché scopiamo più o meno una volta al mese e quindi ci resta tutto il tempo tra un incontro e l’altro, di farci tornare la voglia. E poi Klement continua a stupirci con un fisico sempre splendido e non ti dico quanta voglia mi viene di scoparlo ogni volta che lo vedo tutto nudo...”
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per AVVENTURA A TRE:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni