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Gay & Bisex

ANCORA DAL DIARIO DI STEFANO


di RedTales
12.01.2019    |    11.900    |    7 9.6
"Si, qualcuno c’era stato, ma nulla di importante, storie senza un inizio e senza una fine, solo sesso..."
Pubblico un altro pezzo del diario di Stefano. Questa volta ho faticato più della precedente per sistemarlo in quanto molte frasi erano interrotte o spezzate e non sempre il significato era chiaro. Ho così aggiunto qualcosa per riprendere il filo della narrazione senza stravolgere quanto voleva dire l’autore o modificare i sentimenti che riempiono le pagine. Sinceramente non è stato facile.


5 agosto (domenica)
Si, va bene, anche oggi è stato splendido però mi aveva promesso che saremmo usciti ed invece ha voluto passare tutto il pomeriggio e la sera a casa. Si, è stato bellissimo perché mi ha fatto godere tantissimo e anche lui é venuto tre volte e mi ha detto cose meravigliose ma a cena, perché a cena non siamo usciti? Ha detto che era un po’ stanco e non aveva voglia di lavarsi e vestirsi, così abbiamo mangiato qualcosa li, tutti nudi come sempre. E’ stato bello ma allora se era stanco perché poi ha voluto ancora sesso? Dice di amarmi e di amarmi tantissimo ma io credo che amare non sia fare sempre e solo sesso. Non che non mi piaccia, anzi, ma sempre! Ormai è più di un mese che ogni giorno, ma proprio ogni giorno alla chiusura lo facciamo. Le prime settimane ero convinto che mi desiderasse così tanto da volermi ogni volta che potevamo, ma adesso, Dio santo, sembra quasi un’ossessione. E poi credo che lo sappiano tutti in negozio. Non me lo dicono ma è evidente. Come ti dicevo sarà stata Luisa, quella sera dopo che ci ha scoperti, a spargere la notizia. Ma tanto non me ne importa. Con lui sto bene e prima o poi lo diremo a tutti che stiamo assieme anche se c’è una bella differenza d’età. Ma non è questo che volevo dirti, vedi, perdo anche il filo. Si, sono contentissimo di lui e il sesso ci fa star bene assieme ma possibile che ne abbia sempre così tanta voglia? Io qualche giorno, magari dopo una giornata pesante con mille complicazioni e magari quasi senza pausa pranzo, andrei volentieri a bere un drink alla chiusura, lui invece no. Mi vuole li, nudo per giocare. E come dirgli di no quando me lo chiede con tanta gentilezza e con quella sua frase che mi fa venire i brividi anche adesso solo a pensarla: “tesoro, che meraviglia che sei. Quando ti vedo mi sento innamorato. Sai che ti amo tantissimo e che ho voglia di fare sempre l’amore con te.”. Certo che i maschi quando arrivano ai cinquanta, come dice la mamma, perdono proprio la testa. Sì, è proprio vero. Per lui esiste solo il suo cazzo e la mia bocca o il mio culo dove poterlo infilare il più possibile. Ora ti lascio, ho proprio sonno e poi tutte queste chiacchiere non servono a nulla e domani sono in apertura.

6 agosto
Oggi avevo lo stesso turno di Luisa e quando capita non lo sopporto proprio perché appena ci incrociamo non fa altro che sorridermi come per dirmi che lei sa tutto perché ci ha visti. Però è successa una cosa strana. Non so ancora se ha detto la verità o no. Quando eravamo soli mi ha suggerito di non fidarmi di Giuliano perché non sono stato il primo. Le ho chiesto cosa volesse dire e, a bassa voce, quasi temesse di essere sentita, ha aggiunto che prima di me ci sono stati altri ragazzi che: “se la facevano con lui e poi se ne sono sempre andati. Stai attento perché quello è malato di sesso.” Ecco, tutto qui. Lei non ha aggiunto altro ed io non ho osato chiedere anche se la cosa mi ha proprio fatto star male, per tutto il giorno. Anche adesso ci sto male. Possibile? Che fare? Il cuore mi dice di chiedere stasera a lui mentre la testa dice di lasciar perdere. Non so proprio cosa fare e mamma continua a rompere con la storia che vuole conoscere la ragazza che frequento. Che palle.

Alla chiusura, come sempre, sono andato da lui. Aveva della Nutella e con un dito se la è spalmata sul petto e me la ha fatta leccare tutta. La cosa mi è piaciuta, non l’avevamo mai fatta e mi sono divertito. Ne ha messa dell’altra sulle gambe e ho continuato a toglierla. Sapevo bene dove voleva arrivare e infatti la quarta volta l’ha spalmata sulle palle e sul pene che era già durissimo perché il gioco l’aveva eccitato. Comunque anch’io ero già duro. Ma la prima novità di oggi è che, per la prima volta, non è riuscito a finire. Faceva così caldo che ha preferito fermarsi. E dire che era in una posizione comoda perché, come fa spesso, mi aveva fatto sdraiare a schiena in giù sulla scrivania e dopo avermi fatto allargare e alzare le gambe mi ha preso così. Quando lo fa è perfettamente in piedi dritto perché stando sul piano del tavolo mi ritrovo ad avere il buchino proprio alla stessa altezza del suo pisellone. Deve solo ondeggiare avanti ed indietro. Ma a quell’ora aveva già chiuso il clima e li dentro si boccheggiava così dopo un poco, sudatissimo, ha preferito fermarsi e far continuare a me con la bocca fino a farlo venire. Non mi è piaciuto molto, forse per quel modo in cui mi me lo ha messo dentro la bocca. Lo aveva già fatto altre due volte ma non gli avevo mai detto niente anche se non mi era era andato bene. Te lo dico adesso, anche se le altre volte mi pare che ti avevo scritto solo di una posizione un po’ scomoda. Mi ha lasciato con la schiena sul tavolo ma mi ha fatto mettere la testa e il collo fuori dal bordo penzoloni verso il basso. Si è messo davanti, si è piegato sopra di me e me lo ha spinto dentro chiedendomi di muovermi. Le altre volte è stato anche peggio perché mi aveva scopato lui e quindi mi ero trovato con tutta la testa bloccata e lui che si muoveva in bocca spingendolo tutto dentro con il suo ritmo e non potevo nemmeno muovermi. Però ha smesso anche così perché non veniva bene, mi ha fatto girare con la pancia sul tavolo e con la testa dritta e, dopo averlo ripreso in bocca, questa volta ho dovuto continuare a muovermi fino a che mi ha riempito. Ed è stato scomodo e faticoso e non mi è nemmeno piaciuto e oggi, dopo che è venuto, forse perché pensavo ancora a quello che aveva detto Luisa alla mattina, gli ho detto tutte e due le cose. Mi sono messo seduto sul tavolo con le braccia attorno alle gambe e ho iniziato serio serio perché credo che tra persone che si amino sia giusto dirsi tutto. Ho cominciato dal fatto che non mi era piaciuto il modo in cui ero messo. Lui mi ha ascoltato in silenzio, facendo una faccia triste e si è scusato subito dicendo che non lo aveva capito e che non lo avremmo fatto più in quel modo. E, a quel punto, ho anche sparato il pezzo grosso, gli ho chiesto se avesse avuto altri ragazzi come me nel negozio. Mi ha guardato con un’espressione seria e senza tanti giri di parole mi ha informato di una parte della sua vita degli ultimi anni. Si, qualcuno c’era stato, ma nulla di importante, storie senza un inizio e senza una fine, solo sesso. Mi è sembrato sincero anche perché pure io ho avuto delle esperienze simili, vedi l’ultimo, quello stronzo. Ci siamo stretti stretti in un lunghissimo abbraccio e baciati in bocca dolcemente in un modo meraviglioso. Si, è proprio il mio uomo, lo amo. Adesso sono qui e non penso che a lui anche perché mi ha già mandato una decina di messaggini e ci siamo scritti e riscritti.

7 agosto
Mattinata tranquilla, poca gente, scaffali pieni. Giulio non c’era. Turno quasi da annoiarsi. Verso le tredici, quando non c’è quasi nessuno mi ha chiamato e ho potuto rispondere perché nessuno se ne è accorto. Mi ha detto che gli mancavo tantissimo e che non vedeva l’ora di vedermi questa sera. Poi, mi ha fatto una strana richiesta, voleva una mia foto nudo fatta li da qualche parte dove non mi poteva vedere nessuno. Aveva una gran voglia di vedermi adesso ma nudo. Non volevo ma ha insistito ed è stato così carino e gentile e mi ha detto tante cose belle che ho voluto accontentarlo. Sono andato nella zona scarico, mi sono abbassato i pantaloni e mi sono fatto una foto del culetto come mi aveva detto desiderare ma non gli andava bene. Voleva una foto proprio senza vestiti. Prima gli ho detto di no ma poi mi è sembrato triste e allora ci ho provato. Ho controllato che non ci fosse nessuno e mi sono tolto tutto prima di farla. E’ stato contentissimo ma ho avuto paura di essere scoperto. Non mi aveva mai chiesto una cosa così. E io devo proprio essere matto e innamorato per accontentarlo sempre. Volevo dirtelo. Adesso vado a fare spese con la mamma che continua a chiedermi di Giuliana, si con la a, perché è così che ho scritto il nome di Giuliano sul telefonino proprio perché sapevo che mamma prima o poi avrebbe sbirciato e lo ha fatto. Lui mi manda tanti messaggini e…

Sono rientrato, sono le undici passate da poco. Anche oggi sono arrivato quando erano già andati via tutti e c’era solo lui. Mi ha subito mostrato la foto che gli avevo mandato e mi ha proprio fatto le feste ripetendomi che gli era venuta una voglia matta di vedermi nudo mentre ero li. Aveva anche comperato una macchina fotografica di quelle piccole con tanto di telecomando. Mi sembrava completamente fuso. Probabilmente gli è venuta la voglia di fare foto. Infatti oggi me ne ha fatte tante in un sacco di pose. Me le ha mostrate tutte sul monitor ma ha dovuto ammetterlo anche lui che solo cinque erano venute veramente bene, le altre erano piuttosto cessosette. Ma lui era felice come un bimbo con un giocattolo nuovo e mettersi in posa era anche divertente. E poi, per tutto il tempo è stato sempre con il cazzo duro, lo vedevo che spingeva dentro i pantaloni anche se non glielo ho detto. Si, era proprio eccitato del giocattolo nuovo da usare con me. Chiaramente abbiamo fatto tardi ma prima di lasciarci ha voluto fare una sveltina ed è venuto quasi subito scusandosi. Però per lui è stata la ciliegina sulla torta per rendergli la giornata felice ed indimenticabile. Peccato che, a parte il momento in cui entrato e che mi piace sempre, non mi ha fatto provare nulla. Ma non potevo dirglielo, era così contento. Adesso ti lascio. E’ tardissimo e domani mi devo alzare presto. Come sempre sveglia alle sei e mezza.

8 agosto
Anche oggi ho avuto il turno di mattina. Sembra passare più in fretta di quello del pomeriggio. Peccato doversi alzare così presto. Stamattina, vista l’ora fatta ieri soprattutto per scriverti, non sarei sceso proprio dal letto. Per fortuna che c’era già il sole. Adesso ho tutto il pomeriggio per me. Mamma è fuori e tra poco vado a trovare Alessandro, è tanto che non ci vediamo. Giuliano continua a mandarmi messaggini. E’ quasi geloso che vada a trovarlo.

Alle otto ero in zona ma le serrande erano ancora alzate e per sicurezza gli ho fatto uno squillo. Mi ha confermato che hanno avuto una consegna fuori orario e che c’era ancora qualcuno che la stava riordinando e che mi avrebbe avvisato appena tutto fosse stato tranquillo. Ho girato per quasi un’ora prima di sentirlo. Ha detto che gli dispiaceva e io gli ho risposto che sono cose che possono capitare. Però adesso ero tutto per lui e lui era tutto per me. Mi ha subito mostrato un manuale di fotografia. Lo ha preso per migliorare i suoi scatti. E’ proprio perso per le foto. Oggi ha voluto farmi centinaia di foto in giro per il supermercato. Cercava l’angolino buono, la posa giusta, l’espressione che gli sembrava perfetta e scattava. All’inizio ero nudo, poi mi ha fatto mettere un grembiule del reparto panetteria, chiuso davanti ma aperto dietro e ha continuato. Alla fine ha voluto continuare senza niente addosso ma facendomi coprire di qua o di là con scatole e prodotti vari. Come ieri abbiamo rivisto tutte le foto sul monitor. Questa volta almeno una trentina erano davvero belle. Non so come dirti, sembravano quelle foto di nudo che non sono volgari, che fanno vedere ma non tutto e che lasciano immaginare il resto. Mi sono piaciute. Per lui erano belle molte di più e abbiamo anche discusso su questa cosa. Per la prima volta ci siamo un pochino arrabbiati. Voleva a tutti i costi farmi dire che una foto è bella solo perché si vede un bel culo mentre io non ero d’accordo e dicevo che ci doveva anche essere tutto il contorno giusto per renderla bella. Quando abbiamo finito di discutere era quasi l’una e a quel punto era stanchissimo anche lui e, per la prima volta da quel bocchino del tredici giugno, non abbiamo fatto sesso. Ci siamo salutati con un bacino e siamo andati via. Pensa che proprio l’altro giorno ti dicevo che era fissato con il sesso e non poteva farne a meno. Beh! Oggi è successo, per la prima volta. Che scemo sono stato a pensare che fosse malato solo di sesso. E poi mi sento in colpa per avergli contestato le foto. Mi è sembrato come deluso. Non posso aver rovinato tutto. Adesso gli scrivo che mi manca e che lo amo e che le foto erano bellissime.

9 agosto
Sono le cinque. Ho dormito pochissimo, quasi niente. Non mi ha ancora risposto, nemmeno un messaggino. Sono così incazzato con me stesso che mi viene da piangere.

Che bello! Ho frainteso tutto! Mi ama! Oggi Giuliano è arrivato al lavoro in tarda mattinata e mi ha fatto chiamare subito da Luisa. Mi sono precipitato da lui che mi ha abbracciato forte forte e mi ha detto subito che aveva dimenticato il telefonino qui sulla scrivania. Ha letto i messaggi e visto le mie chiamate solo ora. Mi ha detto che sono uno sciocchino e che non potrebbe mai arrabbiarsi con me e che sulle foto avevo proprio ragione e che ieri era così stanco che gli si chiudevano proprio gli occhi e che: “forse non te ne sei accorto ma ieri per la prima volta non abbiamo fatto l’amore.” Ha detto proprio così. Si, me ne ero accorto, eccome se me lo ricordavo. Certo che sono proprio scemo. E adesso mi sta tempestando di messaggi. Praticamente sto passando il pomeriggio a rispondergli. Ma il più bello me lo ha mandato adesso. Dice che per le diciotto se ne va a casa e che, se voglio, si mi ha scritto proprio se voglio, oggi potrei andare da lui, così recuperiamo quello che non abbiamo fatto ieri. Che meraviglia. So che gli piace riceverle e quindi gli ho mandato una foto a culetto aperto fatta a cavalcioni dello schienale della poltrona e un centinaio di si.

E’ tardissimo ma devo proprio dirtelo. LO AMO! LO AMO! LO AMO! Serata stupenda. Mi ha aperto in accappatoio. Mi ha baciato. Profumava di buono ed aveva la barba appena fatta. Ci siamo stretti e in pochi attimi i miei vestiti sono scivolati per terra assieme al suo e siamo rimasti così, avvinghiati ad accarezzarci. Ero sollevato, non toccavo nemmeno il pavimento con i piedi. Mi ha afferrato una mano e mi ha accompagnato in camera, sul lettone. Siamo rimasti li per ore. Mi ha preso mentre, sdraiati, si appoggiava con il suo petto contro la mia schiena e poi di nuovo abbracciati bocca contro bocca, uno a fianco all’altro, mentre con le gambe lo stringevo sui fianchi e lui era dentro di me. E ancora lui sdraiato sopra di me e poi io sopra di lui e infine seduto su di lui prima che mi girasse per un lunghissimo sessantanove. Succhiavo e vibravo e piangevo e sognavo. Era meraviglioso aver lui tra le labbra e sentirmi dentro di lui. E’ stata la prima volta che mi ha toccato ed anche accolto nella sua bocca. Non lo aveva mai fatto finora e mi sono lasciato andare, godendo più con il cuore che con il corpo e gli ho riversato il mio succo. Purtroppo ha cominciato a tossire e si è staccato e poi ha sputato. Tutto si è come fermato e candidamente mi ha confessato che in tutta la sua vita non lo aveva mai fatto e che neanche una volta si era sognato di farlo. Ma con me gli è venuto spontaneo ricambiare quanto, con gioia, gli faccio. Però non si aspettava quello zampillo che gli è finito in gola e lo ha fatto tossire. E’ stato splendido e, ancor più emozionato, me lo sono ripreso continuando a sorseggiare il suo sesso fin che non mi ha donato il nettare che aspettavo e che con gusto ho assaporato fino all’ultima goccia. Per altro tempo siamo rimasti sdraiati a fianco fantasticando su tante cose e raccontandoci sciocchi aneddoti capitati fin che lui non mi ha chiesto se avevo fame. Ha preparato in fretta qualcosa che abbiamo divorato, entrambi affamati, restandocene sempre nudi. E’ stato qualcosa che se non la provi non la puoi descrivere. Non mi era mai capitato di stare così bene. Mi ha chiesto se volevo dormire li, con lui, ma ho dovuto dire di no. Cosa avrebbe setto mamma… Così sono rientrato ed eccomi qui a scrivertelo. Ci penso solo adesso, oggi non mi ha fatto nemmeno una foto. Che gli sia già passata? E’ tardissimo ma ho addosso un’euforia esagerata e non ho proprio sonno. Magari mi stendo un pochino, ma per pensare a lui, non per dormire.

10 agosto
Sono già a casa. Dopo poche ore la Luisa mi ha detto che per oggi bastava così ma che dovevo tornare per il turno del pomeriggio ma iniziandolo due ore più tardi. Meglio, così sono già li. Come sempre la chiusura è stata lunga e, per non far capire che volevo aspettare Giuliano, me ne sono proprio andato e sono rimasto ad aspettare che uscissero tutti nel bar difronte. Alle otto e un quarto è uscito l’ultimo e lo ho chiamato per farmi aprire. Era felice di vedermi e mi ha parlato di ieri, di come fosse stato bello e di come ha continuato a cercarmi durante la notte. Abbiamo parlato per un pochino, poi ho notato una mascherina sulla scrivania e mi ha detto che, se volevo, era per me. Per poter fare delle foto senza farmi riconoscere. Subito sono rimasto sorpreso e forse non contento ma poi, visto che sta cosa delle foto lo intriga tanto, ho pensato che poteva andar bene. Gli ho chiesto perché e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto mettere le più belle o le più porcelle su qualche sito per vedere se piacevano. Così non mi avrebbe riconosciuto nessuno. Ancora più confuso ho chiesto perché farlo e mi ha detto che lo eccitava la cosa. Si, in fondo poteva essere e poi si vedeva quanto lo entusiasmasse. Ho provato la maschera, copriva fronte, occhi, naso e, visto allo specchio, era quasi impossibile capire chi fossi. Abbiamo cominciato a fare foto tra gli scaffali, tantissime. Oggi mi chiedeva di mettermi in posizioni diverse dalla altre e alla fine le abbiamo viste tutte. Si, alcune erano venute veramente bene. Mentre le guardava ho iniziato a toccarlo e poi, come sempre, mi sono ritrovato con il suo arnese piantato nel buchino. Bello, oggi mi ha toccato fino a farmi venire. Sono arrivato molto prima di lui che è durato tantissimo. Stranamente oggi non ha voluto cambiare posizione. Mi ha anche detto che adesso gli piace toccarmi e che la prossima volta proverà di nuovo a prenderlo in bocca ma non devo fargli scherzi: quando sto per schizzare lo devo avvertire così si prepara a ricever la mia crema. Ci abbiamo riso e adesso sono qui a dirtelo. Uscendo mi ha detto che mi vuole per sempre. Che dolce!

11 agosto
Al lavoro bene, tutto solito. Giuliano è passato a prendermi alle nove e mezza. Siamo andati in pizzeria. Bel posto, tranquillo. Lui ci va spesso e lo conoscevano. Prima che le pizze arrivassero mi ha confidato che non riusciva ad aspettare e se potevo dargli un piccolo anticipo. Subito non avevo capito a cosa si riferisse e così, sorridendo me lo ha detto ed è stato chiarissimo. Voleva che andassimo insieme in bagno per affondare un pochino il suo pistolino. Pensavo che scherzasse ma ha insistito e mi ha anche pregato perché gli stava scoppiando e doveva assolutamente fare qualcosa. Ci ho riso su ma ho capito presto che proprio non ce la faceva quando mi ha detto che avrebbe fatto da solo. Non mi andava l’idea che lo facesse. Gli ho detto che se ci mettevamo troppo tempo per arrivare a casa lo potevamo fare in macchina ma c’era il problema che avevamo già ordinato le pizze. Un laconico “scusate ma siamo un po’ in ritardo. C’è da aspettare ancora una ventina di minuti. Intanto vi ho portato due bruschette” lo aveva spinto ad alzarsi e a dirmi che non importava, faceva da solo perché non poteva resistere. Come si è avviato verso il bagno ci ho pensato solo una manciata di secondi e lo ho raggiunto. Ci siamo chiusi dentro e mi sono abbassato i pantaloni prima di appoggiarmi al muro ed allargare le ginocchia. Lui era prontissimo e in pochi istanti mi era già dentro. Abbiamo cercato di fare in fretta ed in silenzio ma non è venuto subito. In quei momenti ero come in apnea. Ero teso ad ascoltare i rumori che c’erano fuori. Per fortuna non ne sentivo. Speravo che arrivasse, ma era lento. Ogni secondo mi pareva durasse un minuto. Giuliano era felice e me lo sussurrava e alla fine ha concluso. Non ho provato nulla, se non quella sensazione di paura per il rischio di essere scoperti. A lui è piaciuto e ha dovuto trattenersi per non farsi sentire. E’ uscito per primo ed io sono rimasto li a pulirmi. Quando ho aperto c’era un signore che si lavava le mani. Mi sono quasi vergognato anche se lui non mi ha nemmeno guardato. Poco dopo, al tavolo, è arrivata la pizza ma lui ha continuato a ringraziarmi e a inondarmi di belle parole. Certo che a volte i maschi sono proprio sciocchini.
Lungo la strada ne abbiamo parlato e candidamente mi ha detto che non sapeva neanche lui che cosa gli fosse preso ma che adesso a casa, avrebbe pensato soprattutto a me e così è stato. Mi ha fatto venire due volte, una con la bocca e questa volta non ha sputato niente. E’ stato lui a volerlo fare e ci é riuscito benissimo. Anche lui è venuto due volte, tutte e due dentro il culetto. Non so proprio come faccia ad avere tanta energia e tanta resistenza. In fondo si era già, come ha detto lui, scaricato al ristorante. Mah! Di certo è bello averlo perché so che non mi farà mai mancare il sesso. Oggi mi ha fatto godere alla grande in tutti i sensi. Adesso ti lascio, sono stanchissimo e mi brucia anche un pochino li dentro. Forse oggi lo ha usato troppo. Deve passarmi perché domani pranzo da lui e… dovrà sicuramente rimettersi al lavoro, magari anche per tre o quattro volte.

12 agosto
Cazzo, mi brucia ancora e, guardandolo bene, si vede che è rosso. Ha come un anello rosso tutto intorno e mi dà un prurito interno che è fastidioso ma non so che cosa fare. Ho appena messo della crema idratante ma mi pare che non passi. Spero non sia nulla di grave. Come spiegare che è irritato per quello che faccio? Mamma è contenta che vado fuori però vorrebbe conoscere Giuliana. Non crede che è solo un’amica. Per fortuna non ha voluto sapere cosa farò oggi.

Quando sono arrivato da lui non gli ho detto del bruciore ma è stato uno sbaglio perché quando è entrato mi ha fatto davvero male. Lo ho fatto fermare e gli ho detto cosa avevo. Ci è rimasto assai male e mi ha proprio sgridato, come se fossi un ragazzino. Mi ha detto di non fare mai più una cosa così e che avrei dovuto dirglielo subito. Ha voluto guardare bene cosa avessi e quindi ha detto che ero molto irritato e che bisognava mettere qualcosa. Si è rivestito e mi ha piantato li per andare in farmacia. E’ tornato dopo quasi un’ora con una crema. Ha voluto leggermi il bugiardino prima di spalmarmela tutto attorno e anche dentro. Sarà stato una decina di minuti a farlo e mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per come si è preso cura di me. A quel punto abbiamo deciso di non fare sesso per oggi e quindi lui ha iniziato a farmi delle foto, sempre con quella mascherina. Ha anche coperto l’armadio della camera degli ospiti con un lenzuolo e ne ha messo uno per terra e ha creato una specie di studio fotografico dove mi ha scattato decine e decine di foto in tantissime pose e con oggetti come cuscini, sgabelli, libri, pentole e facendomi indossare pantaloncini o foulard o camice. Dopo averle viste devo dire che sta diventando bravo, molte erano davvero belle ma soprattutto artistiche e non volgari anche se mi si vedeva quasi completamente nudo. Nel pomeriggio siamo andati a fare una gita in un paesino di campagna. E’ stato piacevole visitarlo e, al ritorno si è fermato dopo aver imboccato una stradina secondaria che conosceva. Eravamo in mezzo alla campagna e mi ha chiesto se poteva farmi ancora delle foto. Prima pensavo che scherzasse, invece le voleva fare davvero. Gli ho detto che ero un po’ preoccupato per il possibile arrivo di qualcuno ma mi ha rassicurato dicendo che li non ci viene nessuno e, in ogni caso, avrebbe dovuto percorrere quella strada e lo avremmo sentito arrivare. Mi ha convinto. Mi ha voluto nudo e mi sono spogliato e messo la mascherina. Poiché l’aveva portata vuol dire che era partito con l’idea di fare altri scatti. Però non me lo aveva detto il porcellino. Quando lo ho fatto notare mi ha sorriso aggiungendo che a me non la si può fare. Abbiamo riso e gironzolato per cercare i posti che più gli piacevano per fare gli scatti: sull’erba, vicino a degli alberi, arrampicato su un ramo, lungo la strada sterrata, sul cofano della macchina e altri ancora. Ne ha volute fare anche parecchie mentre ero mezzo svestito o solo con la maglietta o con i pantaloncini, anche con la cerniera aperta. Mi è piaciuto per come cercava di dirigermi per farmi mettere in posa. Da metà pomeriggio poi non mi dava più fastidio il culetto, non mi bruciava più e nemmeno mi dava prurito. Stavo bene ed è per questo che, finite le foto, ho voluto fargli un bel pompino in mezzo al verde. Lo sciocco ha continuato a fare foto anche mentre lo facevo e sentendolo scattare mi faceva quasi ridere. Al ritorno ci siamo fermati a mangiare in una bellissima trattoria rustica è stato favoloso, a parte il proprietario che mi ha scambiato per suo figlio. Non gli abbiamo risposto. Rientrati a casa ha voluto controllare il culetto e ha detto che stava molto meglio.
Ancora arrossato ma molto meno. Mi ha messo di nuovo la crema con la stessa attenzione. Ero così contento che mi sono nuovamente messo a giocare con il suo pisellone e poi, sempre con la bocca, lo ho fatto godere ancora, senza che me lo chiedesse. Oggi ci siamo baciati tante volte e a lungo. E’ stato dolcissimo. Mi ha colpito anche il fatto che non mi abbia mai chiesto di fargli del sesso. Sapeva che non stavo bene e mi ha lasciato tranquillo. Si vede che ci tiene a me e che mi vuole bene perché mi rispetta. Lo adoro. Adesso chiudo, visto che sono rientrato presto mamma ha detto se vedo un film con lei che sta per iniziare tra poco.

LA PRIMA PARTE SI TROVA NEL RACCONTO: "DAL DIARIO DI STEFANO". pubblicato il 26.12.2018.

Ecco, potrei dire che il diario termina qui anche se nel file ricevuto sono descritti ancora una decina di giorni tra la fine di agosto e l’inizio di settembre nei quali Stefano asseconda la voglia per la fotografia del suo uomo lasciandosi fotografare in diversi posti pubblici e la cosa mi sembra, pur nella narrazione quasi pudica, assai maliziosa. I ritratti fotografici proseguono con molti autoscatti che ritraggono i due in posizioni del Kamasutra e quindi c’è la scoperta della depilazione di tutto il corpo del ragazzo. Termina con il weekend che i due trascorrono in Croazia in un campeggio con vicinissima spiaggia esclusivamente gay. Se pensate che possa interessarvi anche questa parte… chiedetela. Grazie
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