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UNA SVELTINA NEL RETRO


di RedTales
15.03.2015    |    16.491    |    2 7.3
"Ho conosciuto Margherita ad un distributore automatico di benzina..."
Margherita era una ragazza bellissima. il suo fisico era perfetto. Sembrava una modella, di quelle che si vedono sulle riviste di moda. Ma aveva un piccolo segreto. Oltre ad un nasino all'insù veramente sbarazzino, ad un sorriso smagliante e sempre disponibile per tutti, alla pelle liscia e perfettamente glabra su tutto il corpo, ad un seno minuto ma piacevole, ad un culetto sodo ed incredibilmente tondo, a dei fianchi stretti, a delle gambe lunghe e affusolate e a delle cosce veramente vellutate, aveva un piccolo pisello con due minuscole palline che lo contorrnavano. Tanto per dire, a riposo spariva perfettamente nei mini slip e la sua lunghezza non superava i tre centimetri. Quando era eccitato poteva essere paragonato ad un mignolino. Con un diametro di poco superiore al centimetro ed una lunghezza di cinque o sei centimetri. Chiaramente il tutto era perfettamente liscio e privo della benché minima peluria. Anche lui, come tutto il resto, era bellissimo. Perché, anche se così minuto, svettava dritto e duro, come a chiedere di essere... assaggiato e sempre pronto a dispensare ai fortunati che potevano averlo, il suo dolce nettare, anche se in limitatissima quantità.
Margherita non aveva mai voluto privarsi di quello che riteneva il suo segno distintivo...
In compenso, se il pisello era di dimensione ridotte, il buchetto che Margherita si faceva penetrare era caldo, accogliente e ben dilatato.
Ho conosciuto Margherita ad un distributore automatico di benzina. Mi ero fermato per metter un po' di gasolio e ho notato quella splendida ragazza con una camicetta chiara semitrasparente che lasciava vedere in modo esplicito i capezzoli e con una gonnellina di jeans che, a fatica copriva il sedere quando stava dritta. Figurarsi quando si piegava leggermente in avanti... Era alle prese con il tappo del serbatoio che sembrava non voler aprirsi. Le chiesi gentilmente se voleva che ci provassi io e lei, con un sorriso stupendo annui. Le aprii il tappo e le chiesi se potevo, già che c'ero, di farle rifornimento. Con una vocina amabile acconsentì. Fatto, riposizionali il tappo. Lei mi ringraziò e girò attorno alla macchina. Prima di salire mi guardò ed entrò. La salutai ma, invece di partire uscì di nuovo. "Vuoi che beviamo una cosa?" Non mi pareva vero. "Sicuro. Certamente. Hai in mente un posto?" dissi con una velocità esagerata. "Ma che cazzo sto facendo", pensai. Ma lei, incurante del mio modo di esprimersi mi disse di seguirla. Salii in macchina e mi misi dietro alla sua Panda. Dopo pochi minuti si arrestò davanti ad un condominio. Mi fermai, scesi e mi avvicinai alla porta. Lei si attardava in macchina, trafficando con qualche cosa, come per aspettare che arrivassi li. Poi aprì la porta, lasciandomi vedere due splendide cosce, e scese. Aveva anche due scarpine con un lungo tacco che le slanciavano le gambe. Quelle bellissime gambe. "Io sto qui, salgo un attimo, devo prendere il telefonino". Mi disse subito. Poi si girò e si avviò verso la porta. "Se vuoi puoi salire" aggiunse. Non me lo feci ripetere e, fui da lei. Abitava all'ultimo piano. Nella salita si guardò allo specchio e mi disse "Che fortuna averti trovato. Sarei ancora li a cercare di togliere il tappo". io sorrisi e non replicai. Arrivati, raggiunse una porta che aprì per farmi accomodare in un simpatico appartamento. "Siedi" disse mostrandomi un divano. Gettò la piccola borsa sul tavolo e si diresse al mobile bar proprio davanti a me. "Una coca va bene?" "Certamente", confermai. Lei si chinò in avanti facendomi vedere quello spettacolo di culo, tutto intero. Evidentemente c'era un leggero "filo" che passava nel mezzo, perché tutto il resto era li, in bella mostra. Senza girarsi, riprese "Ti piace il mio culo". Restai sorpreso ma fui pronto: "uno spettacolo. E' fantastico. Non si può non ammirarlo". Lei si girò e mi sorrise. Prese i due bicchieri e andò in cucina. Ritornò un attimo dopo con la coca. Appoggiò i bicchieri sul tavolino e mi si sedette vicina vicina. Accavallò le gambe e il mio sguardo cadde di nuovo li. "La finisci di mangiarmi con gli occhi?". Fui ancora pronto: "Scusa, ma sei bellissima e... non riesco a fare a meno di guardarti". Rise, mi scompigliò i capelli con la mano e, in un istante, ci stavamo baciando. Poco dopo si slacciò la camicetta, facendomi sprofondare tra i suoi seni. Li leccai avidamente mentre la toccavo dappertutto. Lei, dimostrandosi esperta, mi aveva aperto i pantaloni in fretta e stava armeggiano con il mio cazzo, che era già ben in tiro. In breve ero nudo e lei, scalza ma ancora con la gonnellina mi prese per mano e mi portò in camera. Poi mi fece stendere sul letto e, salitaci sopra in piedi, si mise, sopra di me con le gambe divaricate. Lo spettacolo era sublime. “Ti piacciono le sorprese” mi sussurrò. “Moltissimo”. Si sfilò la ginna e, tenendo una mano sul sesso, tolse anche gli slip, poi mi si accucciò sulla faccia e, togliendo la mano mi lasciò penzolare sul naso quel piccolo cazzo. Lo guardai un po' sorpreso, ma quel corpo era talmente splendido che quello era un particolare insignificante, almeno per me. Istintivamente lo presi tra le labbra cercando di succhiarlo. Lei si mise a ridere e si girò, avvinghiandomi in un bellissimo sessantanove. Tenemmo i nostri sessi a lungo in bocca poi lei si staccò e mi chiese di incularla. Dissi che non aspettavo altro e lei, dopo averlo preso dal comodino, mi infilò un preservativo. Dio mio che bello. Avrei voluto che lo facesse di nuovo! Si mise a pancia in su, sollevando le gambe e mettendole attorno ai miei fianchi per facilitarmi la penetrazione poi mi guidò con la mano dentro di lei. Entrai lentamente, per assaporare quel momento e farlo durare di più. Vi sprofondai dentro tutto e mi fermai. Lei mi chiese di baciarla e, abbassandomi e appoggiandomi sui gomiti, attaccai la mia bocca sulla sua e iniziammo un lunghissimo bacio che durò per tutto il tempo della scopata. E, vi assicuro, cercando di trattenermi, rallentando nei momenti giusti e fermandomi per qualche istante se necessario, riuscii a farlo durare tantissimo. Anche perché era veramente intenso quello che stavo vivendo. Se dal cazzo partivano stimoli di piacere che salivano, contemporaneamente, con quella lingua, mi dava soddisfazione ancora di più. Si staccò da me solo per dirmi, con voce maliziosa: “Quando stai per venire esci, voglio berti tutto”. Ne approfittai per tirarla di peso sul bordo del letto e, senza mai uscire da lei, per mettermi in piedi, pur continuando a scoparla. Adesso avevo le mani libere e potevo accarezzarle i seni con una mano e riuscii anche ad impossessarmi del suo pisellino con l'altra. Continuai a scoparla con un piacere estremo. Il cazzo era diventato duro ma... piccolissimo. Continuavo a pompare guardandola negli occhi e godendo anche per ogni suo ansimo di piacere. Ormai ero quasi arrivato, così mi sfilai e, mentre mi toglievo il preservativo, lei si sedette e mi accolse in bocca, continuando il movimento fino a che non sborrai. Continuò ancora per un po', inghiottendo tutto. Prima di sdraiarsi, passandosi la lingua sulle labbra, mi disse “vuoi succhiamelo tu, adesso?” Mi inginocchiai tra le sue gambe e leccai il suo pisellino e lo succhiai avidamente, come se fosse la prima volta e con grande impegno, aiutandomi anche con due dita fino a farlo venire. Gustai pure io quel delicato aroma, caldo e dolciastro e non fui da meno di lei. Non sputai niente, continuando fino a sentirlo ammosciarsi. Fu un'esperienza eccezionale per tutti e due. Ci rivedemmo altre volte, sempre per scopare, poi cominciammo a fare anche altro assieme. Sono passati alcuni anni e quella vistosa e sfrontata ragazza che si metteva in mostra, ora è meno appariscente quando usciamo, anche se a letto, nonostante il tempo e il sesso fatto, riusciamo ancora a piacerci e a scopare come dei ricci, quasi tutti i giorni! Dimenticavo, viviamo assieme e abbiamo aperto un negozio assieme. Questo non dovrei dirlo ma, a volte, una sveltina nel retro ce la facciamo ancora!.

Avevo già pubblicato il racconto in un altro profilo che non esiste più e lo ripropongo qui dove sto inserendo tutte le storie che ho scritto.
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