Vita da MILF 5

Racconto ispirato dai ricordi di Gloria, lei di coppia di "milfdiclassecalda".



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Intanto gli anni passavano e quel ragazzo, mio nipote, sì, quello che all'età di sette anni aveva beccato la madre nuda, in mezzo a due uomini, come il companatico in un panino; si era fatto davvero bello, prestante, ed una volta, stuzzicandolo, gli dissi:
"Ehi, giovanotto di zia, che bello che sei! Chissà quante ragazze ti fanno il filo?"
"No, zia - rispose - Trovo che le ragazze di oggi siano scialbe; niente a che vedere con te e mamma. Tu, zia, sei davvero bella, come del resto lo è mamma; siete proprio due belle fighe!"
"Ehi - lo redarguii - perché usi quel tono? Perché ti esprimi così? Se lo sapesse tua madre..."
"Zia, te l'ho già detto: trovo te e mia madre due donne/femmine, al contrario delle mie compagne, insulse in sensualità".
"Dai... che ne sai? Beh, certo, quando io e mia sorella eravamo ragazze, avresti dovuto vedere le lotte che dovevamo ingaggiare per tenere a bada i maschietti, come te ora".
Al che lui: "Secondo te, non ci credo? Se ti sto dicendo che, ancor oggi, appari così desiderabile, figuriamoci quando eri ragazza. Lo sai che una volta, non so, forse avevo sette anni, mia madre ha dormito accanto a me, tutta nuda? La sentivo calda e... femmina, già da allora e, quando son cresciuto, ricordando quella volta, non potevo far a meno di segarmi".
"No, nipote mio, lo sai che non sta bene pensare alla propria madre come una donna da letto, quasi come una puttana?"
"Sì, zia, lo so, eccome, ma tu... che sembri quasi la sua gemella?"
Incredibile....! Mio nipote, a modo suo, mi stava corteggiando; mi stava mettendo a parte di sue fantasie sulla madre e, estensivamente, su di me per la nostra somiglianza.
Avrei dovuto redarguirlo, ed anche rudemente, ma... in realtà, mi sentivo lusingata; ero eccitata... la mia lei, fra le gambe, si era inumidita e cominciava a gocciolare. Allora, con il tono di affetto che ogni zia, di solito, usa con il nipote, lo abbracciai e lo strinsi al petto, ricoprendogli il viso di baci.
Fu con quell'abbraccio che mi accorsi di quanto ce l'avesse duro.
Egli disse: "Zia, se solo volessi...." e lasciò la frase in sospeso, ma, per me, suonò come un'esplicita dichiarazione del suo desiderio per me.
Allora gli allontanai il viso e lo guardai fisso negli occhi... e da lì capii... ma, certamente aveva capito anche lui, perché non lo aveva mai fatto, ma osò poggiarmi la mano sul pube.
"Bello di zia - dissi - saprai mantenere questo nostro segreto?", dopodiché lo portai in camera e lì lo spogliai nudo. Che bel maschio, che era: giovane e muscoloso e con quell'odore addosso che mi ricordava i tempi che furono.
A mia volta nuda, mi distesi al suo fianco in posizione inversa alla sua per donargli uno dei miei magistrali pompini ed egli, senza che gli dicessi niente, prese a leccarmi la fica.
A volte ci son cose che anche per una libertina perversa come me, diventano irriferibili.
Ero al settimo cielo: il nipote mi leccava con un'abilità unica, incredibile per la sua età, né riuscivo ad immaginare come avesse potuto imparare.
Solo con quel suo cunnilinguo, me ne venni un paio di volte, poi, trovandomelo in bocca in tutta la sua rigidità, cominciai a desiderarlo in fica.
Mi feci montare sopra e gli indirizzai il cazzo dentro di me.
Che sensazione sublime! Quella scopata non era solo fisica, era anche mentale, perché a scoparmi era MIO NIPOTE, il figlio di mia sorella, nei cui confronti avrei provato una vergogna indicibile, se mai l'avesse saputo.
Per sentirlo ancor più e meglio, gli artigliai i fianchi con le gambe, ma dopo un po' mi rivoltai così da averlo sotto, e presi a cavalcarlo lentamente, dolcemente, per godermelo come si deve.
Udii che la porta di casa si apriva.... era tornato il "porco" di mio marito. Se ne accorse anche il ragazzo, il cui primo impulso fu quello di scappar via.
"E' lo zio?" disse spaventato.
"Tranquillo!" gli risposi, sovrastandolo con fermezza.
Mio marito entrò in camera e si accostò a noi; riconobbe, nel maschio che cavalcavo, il nipote e disse:
"Bravi... continuate... voglio proprio godermela anch'io questa scopata particolare".
Senza preoccuparsi più di tanto, si fermò a guardare con quanta eccitata passione chiavavo mio nipote.
A lui piaceva vedere la fica della moglie penetrata da un cazzo sul quale colava la crema del piacere.
Il ragazzo aveva già goduto dentro di me ed io mi voltai a guardare il marito che si masturbava alla follia nel vedere la moglie chiavata.
Ebbi una serie di fremiti che mi fecero godere immensamente, così mi staccai dal nipote e mostrai al marito la fica goduta.
Il ragazzo teneva tra le mani il cazzo ancora turgido: quelle vicende dovevano avergli bloccato l'eiaculazione e mio marito ne approfittò; lo imboccò, senza por tempo in mezzo.
"Bravo - gli dissi - finisci tu... fallo godere ancora".
Egli aspirò la cappella, dardeggiandola con la lingua.
Il ragazzo fu pervaso da un fremito e, mentre spingevo la testa del marito sul cazzo di mio nipote, dissi:
"Tieni... bevi tutto... è per te! Poi dà il benvenuto alla mia fica, che anch'essa desidera esser ripulita dalla tua lingua".

(CONTINUA)