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Ancora altre....? Il marito dell'amica di mia moglie.


di cuckold211
18.11.2020    |    28.706    |    6 8.9
"A questo punto, le chiedo: "Ma dimmi un po': per caso hai fatto qualche pensiero sul marito della tua amica?" Lei mi risponde di sì, ma non sa..."
Un'altra storia che mi è rimasta impressa nella mente è stata quella che mia moglie ha avuto con il marito di una sua amica; una storia durata tre mesi ed in quel periodo hanno scopato, complessivamente, una decina di volte.
Mia moglie ha delle amiche che, fin da compagne di scuola, si sono sempre tenute in contatto.
Un po' di anni fa, una di queste, avendo traslocato, era venuta ad abitare in una casa a 50m. da noi.
Mentre effettuavano il trasloco, mia moglie si preoccupa di mettere a disposizione la nostra casa nel caso avessero avuto bisogno di usare il bagno, mangiare qualcosa, visto l'immane disordine in cui si trovavano.
Lei accetta solo dei panini, per non sprecare tempo; erano lei e suo marito e, nell'occasione, glielo presenta facendosi promettere che, appena si fossero sistemati, saremmo andati a cena da loro.

La sera mia moglie mi descrive questa sua amica che, come donna, è una che non ha niente per far impazzire un uomo: né tette, né culo, insomma nessuna attrattiva, per la qual cosa si chiedeva come avesse potuto il marito, un gran marcantonio, a mettersi con una come Elena, l'amica.
Mi si drizzano le orecchie; mi è chiaro che il soggetto a lei interessa. Ma, come sempre, sto zitto e la lascio parlare.
Eravamo ai primi anni della nostra vita trasgressiva.

La sera dopo mi racconta che in mattinata era andata dall'amica a portare i cornetti, ma anche per vedere come proseguivano i lavori e se per caso avevano bisogno; i lavori erano già a buon punto, perché avevano solo da sistemare le cose, disponendo ogni oggetto al loro posto.
Mi fa rilevare che, se l'avessi vista, non sembrava per niente una donna; con la tuta ed i capelli in disordine, raccolti a coda, senza trucco, sembrava un maschio.
Smette di parlare, ma io, affondando la lama dove so che trova interesse, le chiedo di lui, che tipo è, intendendo come carattere; lei sorride e mi dice:
"Un bel tipo, specialmente oggi, in maglietta, mostrava un fisico proprio invitante - e avendole precisato che intendevo circa il carattere, precisa - un bel caratterino: mi guardava con sfrontatezza, tipo puttaniere e si lanciava spesso in battutine con sottintesi, specialmente quando la moglie era distratta".

Mi viene spontaneo chiederle come era vestita e lei mi dice che indossava il jeans bianco e la maglietta rossa che, conosco bene, perché ogni volta che la indossa, le tette sembrano volerle esplodere.
A questo punto, le chiedo:
"Ma dimmi un po': per caso hai fatto qualche pensiero sul marito della tua amica?"
Lei mi risponde di sì, ma non sa come fare; è una cosa piuttosto difficile da realizzare, ma io non le credo perché, conoscendola bene, so che se si è messa in testa di volerselo scopare, non ci sarebbero stati santi a trattenerla.
Dopo un paio di giorni mi manda un messaggio, avvisandomi che aveva invitato a cena la sua amica; le rispondo: OK.

La sera, a cena, finalmente conosco questa coppia. Diciamo che lei non era proprio come la descriveva mia moglie; era vestita in modo grazioso, con un vestitino sopra il ginocchio, un bel paio di tacchi, perché piuttosto bassa, ma tutto sommato era una bella ragazza; lui invece era un ragazzone sul m.1.85 di altezza, un bel tipo e, anche se non era palestrato, aveva un bel fisico.
Mostrava una certa apertura mentale ed un fare spiccatamente da impudente.

Mia moglie, per l'occasione, aveva indossato un vestitino a fiori, lungo al ginocchio e dei sandali.
Quando ha assegnato i posti a sedere, a lui ha dato quello di fronte a lei, così da potersi scambiare occhiate, senza darlo a vedere.
Egli però capisce che mia moglie si era fatto qualche pensiero su di lui e le fa intendere di esser corrisposta, in quanto, a sua volta, aveva fatto qualche pensiero su di lei.
Dopo qualche mese, una sera a letto, mia moglie mi informa che l'indomani avrà l'occasione di farsi scopare dal marito dell'amica, ma avrebbe avuto bisogno di avere la casa libera, perciò mi chiede di poterle assicurare che non fossimo rientrati, né io né i ragazzi.
La rassicuro per quanto mi riguarda, ma bisognerà trovare un pretesto per i ragazzi; lei suggerisce di portarli con me in campagna, con la scusa che gli avevamo comprato il motorino.
In quel periodo mia moglie era nel pieno della sua esuberanza sessuale.

Le chiedo come ha fatto a creare la tresca e lei mi spiega che, da un po' di tempo si scambiano messaggi; lui le proponeva un albergo, ma lei è stata sempre contraria, perché l'avrebbe fatta sentire una puttana da strada.
Allora si era decisa a farlo venire a casa con il consenso della moglie.
Infatti, visto che lui è bravo nei lavori, aveva pensato di servirsi di lui per far aggiustare una tapparella e, parlando con l'amica, proprio lei le aveva proposto:
"Ti mando mio marito ad aggiustarla; lui è capace".
E quella è stata l'occasione in cui mia moglie ha chiesto il mio aiuto, altrimenti me lo avrebbe detto a fatto compiuto.
Il giorno lo hanno scelto assieme, mia moglie e l'amante, fissando l'incontro una mattina che era privo della moglie, perché al lavoro, e lui stesso libero, avendo il turno di pomeriggio
Quando arriva a casa, mia moglie, da gran troia, si fa trovare sotto la doccia e quando lui suona, indossa un accappatoio che le arriva tre dita sotto la fica e va ad aprire, ancora bagnata.
Lui non perde tempo: appena chiusa la porta, l'abbraccia e la bacia, con tanto di lingua in bocca.
Dopo un bacio e una buona toccata di culo, fica e tette, vanno in salotto: egli subito la fa stendere e le si lancia addosso a leccarle la fica.
Non le dà nemmeno il tempo di farsi tastare il cazzo da sopra i pantaloni, per come è stata aggredita.
Dopo che ha fatto una lunga leccata di fica, si alza e si mette in piedi davanti a lei, che è seduta e, mentre si sfila la polo, lei gli sbottona i jeans e glieli abbassa insieme alle mutande; le appare davanti un gran bel cazzo, oltre i 20 cm. e anche grosso in circonferenza. Immediatamente mia moglie prende a leccarlo tutto, cominciando dalle palle fino alla cappella, poi lo imbocca e comincia uno dei suoi pompini da guinness dei primati.
Egli era abbastanza resistente e dopo averla fatta divertire a succhiare il cazzo, la fa alzare e, fattala girare a pecorina, la infila.
Lei, depilata e con la fica bagnata per la leccata ricevuta, tiene testa alla sua penetrazione, brutale al punto che sarebbe caduta sul divano se egli non l'avesse trattenuta per i fianchi.
La prende a fottere con colpi molto energici e continui; a lei viene da pensare: se continua così, fra due minuti sborra, per cui l'avverte di non venirle dentro.
Lui la tranquillizza, affermando: "Siamo appena all'inizio".
Lei gli fa i complimenti e aggiunge:
"Hummm... ma tua moglie, con un tipo come te, ce la fa da sola?"
E lui, sempre mentre la scopa, risponde:
"Certo... tu la vedi così, con quell'aria da santarellina, ma a letto è una gran troia".
Dopo un po' di tempo, mia moglie non resiste più ed esplode nel primo orgasmo, bagnandogli tutto il cazzo.
Lui si ferma, aspetta che finisca di godere e, messala distesa per terra, si posiziona fra le sue gambe, appoggiandosele sulle spalle.
Prende a scoparla alla missionaria e lei, meravigliata, gli dice:
"Cazzo... ma sei instancabile!".
Lui, sorridendo, aggiunge: "Con tuo marito te la sogni una scorpacciata di cazzo come questa, vero?" e lei gli risponde: "Hai proprio ragione".
Scopano per più di 45 minuti, cambiando diverse posizioni; alla fine lui le chiede dove vuole la sborra, e lei, da perfetta sfacciata, risponde: "Ho sete".
Si sistema davanti a lui in ginocchio, gli prende il cazzo in bocca, mentre lui, con la mano dietro la sua testa, le impone il ritmo da tenere nel pompino.
Nel momento in cui comincia a sborrare, le regge la testa con forza e lei ingoia tutto.
Poi le va di precisare:
"Non c'era bisogno che mi tenessi la testa ferma; non ti avrei mai lasciato, per non perderne neppure una goccia".
Lui si butta sul divano e le dice: "Cazzo... che magnifica troia che sei!"
Poi si riveste e se ne va; mia moglie mi manda un messaggio:
"Missione compiuta: potete rientrare".
La sera, a letto, mi racconta tutto nei dettagli.

Le chiedo come vorrà comportarsi per il futuro e lei mi dice che, per come l'ha chiavata, non vorrebbe rinunciare a qualche altra scopata con lui; ma, la prossima volta, dovranno organizzare con più tempo a disposizione e, soprattutto, più tranquillità: lui, infatti, era in apprensione, temeva che potesse arrivare qualcuno.
Quella sera era stanca; si vedeva che era svuotata e, quando sono rientrato, mentre ero in bagno, lei è entrata, ha chiuso la porta e, abbassati i pantaloni della tuta, mi ha fatto vedere quanto larga ed arrossata aveva la fica; aggiungendo: "E' proprio un toro da monta".
Dopo due giorni, mi dice che siamo invitati a cena dall'amica; i ragazzi, che non volevano venire, sarebbero andati da mia suocera.
Quando siamo arrivati, lei si mette ad aiutare l'amica in cucina; io e lui ci sediamo sul divano sempre in cucina, e prendiamo a chiacchierare.
Mentre siamo a tavola, emerge qualche battuta sul sesso: in particolare lui fa i complimenti alla moglie dicendo:
"Ho una moglie più che brava, sia in cucina che in camera da letto".
Mia moglie, allora, non può esimersi dal complimentarsi con lei e le dice:
"Proprio non pensavo che avessi tutti questi pregi"; e giù a proseguire su quel tono; si sprecano battute e sfottò, sia a me che alla moglie, in quanto cornuti di turno; ovviamente, io sapevo, ma la moglie era all'oscuro di tutto.
Quando siamo andati via, ho detto a mia moglie:
"Sei proprio una stronza: ti sei divertita a sfottere la tua amica e lui, me?"
Lei, con il suo solito sorriso malizioso, risponde:
"E' la prima volta che rendo "cornuta" un'amica, fottendomi il marito".
Passano un paio di giorni e vengo informato che lui avrebbe la disponibilità di un appartamento in centro; un suo amico lo usa come "garconnière" e gli darebbe le chiavi.
Avevano fissato di vedersi il prossimo lunedì ed era giovedì quando ne fui avvertito.
Di conseguenza, il sabato mattina, mia moglie fu impegnata con parrucchiere, estetista e shopping per acquistare qualcosa di intimo e un tubino: quest'ultimo, in particolare, era proprio una provocazione.
Il sabato sera andiamo a mangiare una pizza fuori, con loro.

Lui non aveva occhi che per mia moglie quella sera; del resto non potevo dargli torto: per come si era preparata, era un figone da far impazzire chiunque la vedesse.
La sua amica, durante la serata, ebbe a dare diverse gomitate al marito.
Quando un Cuckold ha una moglie come la mia, è un vero piacere tenerla accanto e godere delle espressioni dell'altro che sbava, pur con la moglie affianco.
Quando ci siamo separati, ho rimproverato l'audacia tenuta con lui, presente la moglie. Lei, invece, se ne sentiva inorgoglita.
La domenica non ci vediamo e noi la trascorriamo a casa.
Il lunedì mattina la lascio che si stava preparando per l'appuntamento, fissato per le 10.30, direttamente sul posto.
Lei arriva e tutto si ripete come la prima volta, con la differenza che lui ora era più sereno, per cui se la gusta a suo piacimento; finanche il pompino: le tirava il cazzo fuori dalla bocca e glielo strofinava sul viso; le mette anche la cappella appoggiata all'orecchio, facendo pressione e sostenendo che, se fosse stato possibile, gli sarebbe piaciuto allargarle anche quel buco.

La sera, una volta soli, mi racconta tutto nei minimi particolari: lui, in quelle ore, ha sborrato tre volte; sono stati quattro ore chiusi lì, nudi, a scopare e, fra una scopata e l'altra, la teneva abbracciata e le raccontava tutto di sé.
Poi le ha chiesto, se lui era il primo con cui mi faceva cornuto.
Mia moglie gli ha detto giusto qualche cazzata, per non farlo insospettire.
Lui, invece, di corna a sua moglie, gliene aveva messe a iosa.
Lei gli chiede cosa quale era stata l'esperienza più perversa vissuta.
Con sua moglie, gli piaceva andare a scopare in posti diversi da casa, come boschi e qualche rudere abbandonato, con l'adrenalina addosso per timore di esser scoperti.
Ma la sua fantasia più intrigante era uno scambio di coppia o un triangolo.

A mia moglie intrigava l'idea di qualcosa in tre o in quattro, ma proprio non sapeva con chi realizzare questa fantasia; e dai racconti di lui era rimasta maggiormente incuriosita circa l'esperienza tra i ruderi abbandonati tra le campagne.
Dopo qualche settimana, mi dice che vanno a fare una passeggiata in montagna; si incontrano in periferia, lei lascia la macchina e va con lui.
Il posto è a 20 km dalla città; lei era in jeans, camicia e un golfino allacciato sopra le spalle e scarpe sportive
Lui conosceva bene la zona, visto che vi andava con abbastanza spesso la moglie; lei gli ha chiesto di andare proprio nello stesso rudere dove portava la moglie.
Una volta sul posto, trovano altre auto lì ferme, sicuramente di persone che andavano a fare una passeggiata o in cerca di chissà cosa.
Lungo la strada si fermano un paio di volte dietro qualche albero a baciarsi e a toccarsi; in una di esse lui tira fuori il cazzo per farle vedere come era eccitato; lei si mette in ginocchio e gli fa un mezzo pompino.
Di tanto in tanto si vedeva qualcuno in lontananza; quando arrivano nel rudere, lui gli mostra un angolo con a terra un quantità di fazzoletti di carta e diversi preservativi.
Quel posto aveva stimolato la libidine di mia moglie, che gli chiede come faceva a scoparsi la moglie quando andavano lì.
Lui, allora, si appoggia al muro, proprio nell'angolo dove c'erano le tracce; rimette fuori il cazzo e dice a mia moglie:
"Ecco, è così che cominciamo; vieni a succhiare".
Mia moglie si abbassa e comincia a fargli il pompino; lui, dopo un po' le dice: "Non voltarti! Abbiamo uno spettatore"; mia moglie stava per rialzarsi, ma lui la trattiene abbassata e le dice:
"Tranquilla... qui è normale che ci siano guardoni, ma non fanno niente: a loro piace segarsi, mentre guardano".
Lui si gira un po' per offrire una migliore visuale; lo scopo era di far vedere a mia moglie come si comportava il guardone, mentre vedeva lei che faceva il pompino, ma anche di consentire una perfetta visione allo spettatore.
Mia moglie, senza mai abbandonare il cazzo dalla bocca, vede un tipo sui 60 anni, con baffi, vestito in maniera rozza, tipo contadino, con il cazzo in mano, che cercava goffamente di nascondersi dietro un albero.
La cosa la rasserena, ma comincia anche a stimolarla; dopo un po', lui la fa alzare, le abbassa jeans e mutande e la fa appoggiare con le mani al muro.
Le si mette dietro e prende a scoparla; lei spesso voltava il viso verso il guardone e questo, accortosi di esser stato scoperto, ha preso coraggio e si è messo più in mostra, sfoderando un bel cazzo, grosso in circonferenza.
Mia moglie, fra lui che la sbatteva da dietro e il guardone che era arrivato a pochi metri da loro proseguendo nella sega, ha avuto un primo orgasmo, bagnandogli completamente il cazzo per come si era eccitata.
Lui, vedendo l'orgasmo che aveva avuto mia moglie, fa cenno al guardone di avvicinarsi e, sempre con il cazzo dentro di lei, si ferma in po' per farla calmare e ricomincia a scoparla; il guardone è ormai accanto ad essi. A quel punto, lui avverte mia moglie che sta per godere; lei si gira e lo riprende subito in bocca; il guardone, quando vede che lui comincia a sborrarle in bocca, aumenta il ritmo della sega e, a sua volta, sborra verso il muro. Dopo di che si rimette il cazzo nei pantaloni e va via, senza pronunciare una sola parola.
Mia moglie, dopo avergli pulito il cazzo con la lingua, si rialza i jeans e vanno via.
La sera mi racconta tutto e mi dice che si è eccitata tantissimo a farsi guardare mentre scopava.
Il marito dell'amica se l'è scopata altre due volte a casa nostra e una volta le ha proposto un parcheggio in autostrada, dove fermavano i tir a sostare per la notte, ma purtroppo non si è potuto organizzare, perché si sarebbe rischiato troppo.
Anche a lui piaceva farsi guardare, ma la moglie non è stata mai disposta ad andare oltre, rispetto al bosco.
Così, anche questa avventura con il marito dell'amica, ha avuto il suo epilogo.

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