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Lui & Lei

Mia moglie? Signora perbene 2


di cuckold211
23.06.2018    |    6.476    |    5 9.0
"Il giovane doveva aver goduto più d'una volta nell'orifizio di Liliana che, con gli occhi socchiusi, si gustava il cazzo, per poi lanciare uno sguardo al..."
Quanto esposto nella prima parte della storia, dovrebbe aver fatto comprendere al lettore che, sia Liliana che Franco, erano particolarmente attratti dal sesso ed entrambi non perdevano occasione per goderne, sia assieme che divisi.
Liliana, in particolare, quando faceva sesso non era limitante: qualsiasi parte del suo corpo era a disposizione dell'amante estemporaneo, per cui aveva acquisito una contezza tale delle sue potenzialità erotiche, da far invidia alle migliori professioniste del sesso.
Questa peculiarità, se da un lato le regalava momenti di profondo ed autentico piacere, dall'altra non la rendeva invulnerabile sotto l'aspetto sentimentale.
Infatti, quando nel mondo dello scambio conobbero Nino, Liliana aveva da poco superato gli strascichi sentimentali del suo terzo innamoramento: sì, perché quello del coinvolgimento affettivo è uno dei limiti contro cui ogni coppia deve essere preparata a confrontarsi e difendersi, appena se ne presentano le avvisaglie (avete presente la tragedia dei Marchesi Casati?); altra nota dolente, a parte la necessaria protezione contro l'HIV, è la possibilità, per niente peregrina, di ritrovarsi la moglie incinta. Per quest'ultima ipotesi, sia io e Loredana che gli amici Franco/Liliana, avevamo tenuto in conto che, in quella malaugurata evenienza, avremmo tenuto il bambino, ma... per le altre?... siamo stati accorti? o, più semplicemente, "fortunati"?
A parte questa divagazione, Franco e Liliana conobbero Nino ed il loro primo scambio risultò talmente esaltante che l'amico propose loro di far parte del nutrito gruppo di persone che egli soleva invitare nella sua casa vacanza di Villammare, nei pressi di Sapri, quando organizzava "festini".
Ogni volta che Franco portava la moglie lì, era un po' come ripercorrere quanto descritto in "Histoire d'O": cioè la moglie doveva essere sempre nuda e a disposizione di giovani maschi che, a distanza di qualche ora, l'uno dall'altro, si sarebbero avvicendati nella casa per godere di lei e farla godere fino allo stremo delle forze.
Il trattamento che le veniva riservato era da "regina della festa", con tutte le attenzioni, gentilezza e galanteria possibili, ma da "squallida puttana", quando quei giovani se la portavano a letto.
Franco, inizialmente, un po' temeva qualche reazione contraria da parte della moglie, ma dovette convincersi, anche su suggerimento di Nino, che quella condizione a lei piaceva.
L'assurdo, però, era che le richieste di Nino, circa la loro presenza, erano martellanti (si pensi che, si era appena concluso un festino e già proveniva loro un nuovo invito che incontrava limiti nelle sole incombenze, sia di lavoro che familiari, cui la coppia doveva pur attendere).
Una volta, di pomeriggio, Franco e Liliana erano appena giunti da Nino ed avevano preso a giocare, quando suonò il campanello. Ancora non erano nudi, ma discinti sì, per cui Nino, indossata una vestaglia, andò ad aprire: era un giovane di bell'aspetto e con un fisico atletico, cui furono presentati gli astanti.
Franco era bell'impegnato tra le braccia di Adelina, la compagna di Nino, e ci dava dentro a più non posso tra i mugolii ed i gridolini di piacere di lei; Nino era lì, con loro, a godersi la visione della moglie che scopava alla grande; Liliana ed il giovane erano scomparsi.
Franco concluse con Lina e lanciò uno sguardo interrogativo all'ospite, che capì e, facendogli segno di non far rumore, lo condusse in una stanza adiacente alla sala, dove finora erano stati.
L'ambiente era immerso nel buio e rischiarato, di parte in parte, da candele profumate; Liliana, completamente nuda, cavalcava il giovane sconosciuto dal fisico potente; ad ogni sua rimonta si rendeva visibile il cazzo turgido del maschio.
"Bene, bene - esclamò Franco - continuate!"
Liliana, compiaciuta, proseguì la sua cavalcata, non senza dimostrare quanto gradisse il momento.
Franco, a quella vista, ebbe una nuova, immediata erezione, ben gestita dall'amorevole mano di Adele; Franco guardava ammirato la fica della moglie bagnata dallo sperma che colava dalle labbra della fica stessa.
Il giovane doveva aver goduto più d'una volta nell'orifizio di Liliana che, con gli occhi socchiusi, si gustava il cazzo, per poi lanciare uno sguardo al marito accarezzato dall'amica.
Ebbe una serie di fremiti che la fecero godere immensamente, poi si staccò dall'amante e presentò la fica al marito, mentre il giovane si teneva il cazzo ancora turgido con le mani.
Franco, che si era avvicinato, rimase un attimo dubbioso (forse non era sperma di lui quello che aveva visto, ma gli umori emessi dagli orgasmi di lei) e, senza far parola, si chinò sul corpo della moglie e le leccò le labbra tumefatte dal piacere.
"Bravo - disse Liliana - ora penetrami e riempimela di sperma: lui dovrà essere secondo".
Franco la prese con la violenza di un animale e la inondò del proprio seme.
Quando smise, allontanandosi di nuovo con Adelina, il giovane aveva ripreso a montare Liliana, così che Franco poté udire lo sciabordio che quel cazzo faceva nella fica della moglie.
Erano stati ripresi i giochi nel salone centrale, quando risuonò un'altra scampanellata e Nino andò ad aprire.
Poco dopo, un altro giovane, anch'egli bello e possente, fece il suo ingresso in sala, proprio mentre l'altro si rivestiva per andar via e Liliana entrò in bagno.
Il nuovo arrivato fu presto in tenuta adamitica e si aggiunse al gruppo composto da Nino, Adele e Franco, cui non sfuggì la dotazione di tutto rispetto del ragazzo.
Adelina aveva salutato l'ingresso di quest'ultimo, accogliendo in bocca il fallo di lui, quando fu raggiunta da Liliana che, prima gli praticò lo stesso omaggio, poi, si sedette sul divano tra Nino e Franco, impugnando i loro cazzi.
Nino, rivolto al giovane, chiese:
"Antonio, ti piace la moglie di Franco, nostri nuovi amici?"
Egli fece cenno di sì con la testa, mentre si godeva la bocca e la lingua di Lina, poi, con uno sguardo che era tutto un programma, si distese per terra, ai piedi del gruppetto, fece proseguire Adele nell'ingordo pompino e, allungata una mano verso Liliana, la tirò a sé e se la fece sedere sulla sua bocca, in modo da avere entrambi i buchi di lei a portata di lingua.
La posizione di Adelina, in ginocchio per la "fellatio", consentì a Franco di penetrarla da dietro, mentre Nino, avendo Liliana il busto eretto, prima prese a leccarle le abbondanti mammelle, succhiandone i capezzoli grossi e ritti come ciliegie, e poi la imboccò con il suo cazzo.
Quel gioco andò avanti per diverso tempo, finché Nino si svuotò i testicoli sul viso e le mammelle di Liliana.
Antonio, dopo essersi abbeverato con i continui orgasmi di Liliana, si alzò, la prese per mano e se la portò nella vicina stanza.
Liliana avrebbe voluto ripulirsi dello sperma appena ricevuto in viso e sulle tette, ma Antonio, senza scomporsi più di tanto, vi provvide con la lingua, lì davanti a tutti, per poi scomparire oltre la porta.
Franco, seduto sul divano, aveva Adele che lo cavalcava di spalle, così da offrire alla vista ed alla lingua del marito, la sua fica penetrata dal randello dell'amico, cui, mentre ciò avveniva, comunicò:
"Spero che Liliana non sia gelosa del culo, perché è quello che piace ad Antonio".
Aveva appena finito la frase, che un urlo, proveniente dalla vicina stanza, squarciò il silenzio della casa: ecco la risposta al dubbio palesato da Adelina.
Franco godette nella fica di Adele che, a sua volta, gridò il proprio orgasmo, mentre Nino raccoglieva sulla lingua quello di entrambi, riempiendo la mano del suo.
Franco non poté resistere, senza vedere e... quale spettacolo si presentò ai suoi occhi!
Liliana era distesa supina sul letto, in una posizione a L, con le cosce, cioè, appoggiate al torace di Antonio ed i piedi al cielo.
Franco era rimasto immobile ad osservare il grosso cazzo di Antonio che andava e veniva tra i glutei della moglie; quest'ultima, con il viso contratto e gli occhi estatici per il piacere, era aggrappata ai fianchi del maschio.
Quella penetrazione, ferina, durò diversi minuti, finché la donna poté avvertire il caldo getto del seme dell'amante invaderle le viscere.
Antonio si staccò lentamente, con meticolosa precauzione e fu allora che Liliana si accorse della presenza del marito che, in silenzio, la stava osservando.
Ella, oscenamente, mostro al marito il suo buco ancora aperto, dal quale fuorusciva un rivolo di sperma colorato di rosso.
Questa la loro prima avventura a Villammare ed erano appena rientrati a casa, quando furono raggiunti da un nuovo invito di Nino: avrebbero potuto, fra tre giorni, essere presenti al pranzo organizzato per loro?
Si prepararono, sia psicologicamente che di fatto, a quella prossima avventura e quale fu lo stupore di Franco quando, giunti sul posto, vi trovarono Antonio con quattro suoi amici.
Franco si sentì quasi preso dal panico al pensiero di come quei cinque avrebbero potuto ridurre la sua amata Liliana.
Ella, però non mostrò alcun disagio, anzi... era particolarmente felice che era presente Antonio.
Quella volta Franco poté assistere allo spettacolo della moglie inchiavardata in ogni suo orifizio, per circa due ore ed alla fine vederla ricoperta di sperma dalla testa (capelli compresi) ai piedi, oltre che fica e culo grondanti.
Quell'Antonio diventerà il nuovo innamorato di Liliana che la dominava e la rendeva schiava delle sue voglie...., ma questa è un'altra storia.
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