Racconti Erotici > tradimenti > Mia madre si fa trombare nel prive'.
tradimenti

Mia madre si fa trombare nel prive'.


di cuckold211
17.05.2023    |    10.481    |    10 9.9
"Guardavo i miei genitori e mi venivano in mente le scene della notte; quasi non credevo che fosse mia mamma quella donna che ora era in cucina e litigava con..."
Nota dell'Autore.

Quella che state per leggere è ancora una storia trasmessami dagli anonimi amici siciliani.
Il titolo potrebbe far pensare ad un racconto d'incesto, in realtà non è così. Leggete e vi convincerete sul fatto che le dinamiche, che potrebbero portarvi a farvi annoverare nelle file dei cuckold, sono tali per cui è necessario che oggetto della vostra perversione sia una persona a voi più che cara, cui ci si senta legati da un vincolo di affetto profondo.

****************************************

Mi chiamo Fabio. Da otto anni sono nel mondo della trasgressione e ciò che sto per raccontarvi è tutto vero. Sono entrato in questo mondo con la prospettiva dei molteplici piaceri cui avrei potuto accedere, non senza prendere in considerazione anche qualche delusione.
Sicuramente, per dar un senso al racconto, ritengo sia opportuno iniziare la storia, passando a descrivere la mia famiglia, che è composta dai miei genitori e da una sorella di tre anni più giovane di me. Io ne ho trenta, mia madre cinquanta, mio padre cinquantadue.
Io studio medicina e, fra qualche anno, spero d'esser un buon cardiologo.
In casa nostra, non ci siamo mai creati problemi a girar in mutande. Quando eravamo più piccoli e, fino all'età di 13/14anni, anche nudi e, qualche volta, anche i miei genitori non avevano problemi a mostrarsi discinti, se non addirittura nudi.
Per noi era qualcosa di normale, poi, ovviamente, divenuti più adulti, sia io che mia sorella si stava più attenti. Fra me e mia sorella non c'è mai stato dialogo, specialmente, poi, sul sesso: non abbiamo mai affrontato questo argomento, neanche con i miei genitori; non era un tabù, ma non era un argomento da trattare in casa.
Mia mamma è una bella donna, cura molto il suo corpo, fa palestra ed ogni settimana va da estetista e parrucchiere. Economicamente stiamo messi bene: lei veste sempre con una certa ricercatezza, piuttosto elegante e, quando, a fine settimana, esce con papà, lei è molto sensuale, non volgare, ma fa voltare gli uomini che la incontrano.

Io mi ero creato una comitiva con un paio di ragazzi con cui studiavo e, spesse volte, li invitavo a casa. In quelle occasioni, notavo, di sottecchi, come guardavano mia madre (ovviamente parliamo di circa 10 anni fa): lei a quarant'anni era un figone da far impazzire gli ormoni, specialmente a noi ventenni. Ovviamente, fra noi ragazzi, si parlava spesso di sesso. Già flirtavamo con più di qualche ragazza; ognuno di noi aveva almeno un paio di "girlfriend".
Un sabato sera, ci ritroviamo noi tre da soli, con una gran voglia di far qualcosa di diverso: non volevamo andare nel solito locale e finire la serata dentro la solita discoteca; avevamo sempre sentito parlare di prive', dove c'era di tutto. Si diceva che v'era la possibilità di poter scopare mogli sotto gli occhi dei mariti.
Uno dei tre, il più porcello, propose di andare a passare la serata li, provare questa esperienza e, tutti d'accordo, cerchiamo un prive' su internet.
Il più vicino era a 150 km e era anche il più bello che c'era in Sicilia. Nessuno di noi aveva problemi di soldi, né di automobile e decidiamo di andarvi. Telefoniamo alla struttura per le informazioni del caso e ci vengono riferiti i prezzi e l'orario di inizio serata: fra tessera ed entrata per un single, ci volevano €220 a persona; preleviamo il contante, non volevamo lasciare traccia, pagando con la carta di credito e per le 23:00 eravamo sul posto, con parcheggio fra tanti alberi. Dal genere di auto posteggiate, era chiaro che le persone che frequentavano quel posto erano abbastanza facoltose: l'auto meno importante, tra quelle lì presenti, era la nostra, che era pur una Audi Q3.
Quando siamo entrati, dopo aver esibiti i documenti ai fini del tesseramento, un tipo ci accompagna a visitare il locale, spiegandoci ogni cosa, anche il comportamento che ogni singolo era tenuto ad osservare. Ci indica i luoghi interdetti ai singoli, ma che, comunque, consentivano di guardar all'interno, attraverso delle grate e, se, dall'altra parte, c'era la coppia che si avvicinava, si poteva tranquillamente allungar le mani o altro.

Dopo tutte queste spiegazioni, ci lascia e va via. Noi cominciamo a girare per orientarci in quel labirinto, ma non c'era ancora molto movimento e nemmeno la discoteca era attiva. C'erano delle coppie sedute sui divani, che conversavano fra loro, con i bicchieri in mano.
Aleggiava un'atmosfera di erotismo e seduzione, che veniva supportata da una luce piuttosto tenue, che diffondeva un certo senso di intimità. Dopo qualche ora che eravamo lì, viene arrivata la discoteca e diverse coppie e singoli cominciano a riempire la pista: la serata era in pieno svolgimento, era mezzanotte, e noi ci mischiamo tra quella gente. Cominciamo a ballare, quando vedo una ragazza in perizoma che comincia a far acrobazie sul cubo; qualche coppia si baciava ed il lui scopriva il culo alla sua lei. Dopo un po', esco dalla pista e mi vado a sedere su un divanetto. Accanto a me, c'era una coppia: lei aveva le tette di fuori e lui le teneva una mano fra le chiappe, infilandole un dito nella figa.
Ancora dopo un po', saliamo tutti e tre nella zona con le camere, quella deputata ai giochi. Entriamo in una stanza con delle grate, al cui interno, vi erano delle coppie, ma c'era un buio quasi totale. Non si vedeva nulla, ma bastava allungare le mani, senza sapere se e cosa avresti toccato. Dopo un po' cambiamo camera e ci ritroviamo davanti uno specchio all'inglese: noi vedevamo, ma chi c'era dentro non vedeva chi li stesse guardando. Lì, c'era una luce rossa, ma molto fioca.
I primi a sistemarsi dietro il vetro sono i miei amici. C'erano diverse persone che si accalcavano per guardare. Dopo un paio di minuti, noto che si scambiano uno sguardo quasi spaventato, dicendomi: "andiamo in un'altra stanza".
Io non ho capito nulla, ma mi è rimasta la curiosità di guardare, mentre loro insistevano per andare; riesco a trovare uno spiraglio libero e guardo dentro.
Dopo aver bene osservato, mi si gela il sangue nelle vene: vedo mio padre in piedi con una donna nuda davanti, in ginocchio, che gli faceva un pompino, e mia madre, sul letto, a pecora, che si faceva fottere, mentre faceva un pompino ad un altro sdraiato davanti a lei. In un attimo mi son visto crollare il mondo addosso; i miei amici mi circondano e, dopo una decina di minuti, riescono a tirarmi via da lì e mi convincono ad uscire dal locale.

Una volta in macchina, cercavano di parlarmi per farmi scuotere da quella visione: non te la prendere, sono ancora giovani ed è normale che vadano a divertirsi. Anche a loro piacciono queste cose che, ormai, non fanno più notizia. L'importante è che, fra tuo padre e tua madre, ci sia complicità e non si tradiscano. Dimentica tutto e consenti che essi si godano la vita; in fin dei conti sono genitori che hanno portato la famiglia avanti nel migliore dei modi.
Ero seduto dietro con la testa appoggiata al finestrino della macchina e non sentivo nemmeno le loro voci: avevo ancora negli occhi quella scena ed ho chiesto loro di riaccompagnarmi a casa.
Arrivo a casa che erano le 2.30; mi son seduto davanti alla tv in salotto e, contemporaneamente, ripensavo a tutto quanto avevo visto: mia madre con un ragazzo che poteva aver la mia età, che se la fotteva da dietro, mentre teneva un cazzo in bocca; e adesso che focalizzo meglio, doveva trattarsi di un super dotato, visto che glielo impugnava con entrambe le mani mentre lo pompava. Mi torna alla mente ogni cosa e mi ritrovo col cazzo duro da scoppiare. Non riuscivo ad ammetterlo, nemmeno a me stesso, quindi, spengo tutto e vado in camera. In casa non c'era ancora nessuno, né mia sorella e tanto meno i miei. Non riuscivo a prender sonno, poi, dopo qualche ora, sento rientrare mia sorella e, dopo un po', anche i genitori.
Volevo saper di più su quel mondo e accendo il PC; comincio una ricerca molto approfondita sull'argomento, scoprendo che c'è tutto un mondo, con infinite fantasie coltivate da tantissime coppie, di tutte le età, ma per la maggior parte, da coppie sposate, il cui marito viene definito Cuckold.

In mattinata mi addormento; erano le sei quando mi sveglio e il primo pensiero va ancora a quello che era successo la notte scorsa. Erano quasi le 11:00, trovo diversi messaggi dai miei amici e subito rispondo. Erano preoccupati per me e, dopo essermi alzato, in mutande vado in bagno ed incrocio mia madre, che mi dà un bacio e mi dice:
"Dormiglione, hai fatto tardi stanotte?"
Indossava un vestito tipo grembiule per casa; a pranzo eravamo tutti e 4: mio padre ed io parlavamo di calcio; ho fatto in modo di non pensar a nulla, per non far affiorare e creare imbarazzo circa il mio comportamento.
Guardavo i miei genitori e mi venivano in mente le scene della notte; quasi non credevo che fosse mia mamma quella donna che ora era in cucina e litigava con mia sorella per delle banalità; la cosa che più mi faceva rimuginare era il fatto che, pensando a quanto visto, mi diventava duro.
I miei amici continuavano a mandarmi messaggi, chiedendomi di uscire, altrimenti sarebbero venuti loro da me, perché preoccupati sul mio stato di salute. La cosa mi faceva sospettare che avessero voglia di vedere mia madre e, questo, in conseguenza della sera prima, in cui l'avevano vista al club. Oggi come oggi, quella mia mamma la vedevo diversa.

Agli amici rispondevo che era tutto ok e ci saremmo visti o sentiti nel pomeriggio, così da organizzarci. Quel pomeriggio mi chiudo nella mia stanza e cercavo di capire me stesso; guardavo mia mamma, mentre pranzavamo, e mi era tornata la voglia di riveder la scena della sera prima e quel pensiero mi provocava un'erezione spaventosa.
Cosa mi stava succedendo? Dovevo capire lo stato d'animo dei miei amici che continuavano a tormentarmi di messaggi, ma, nel contempo, avevo desiderio di veder loro come avrebbero guardato mia madre nelle vesti quotidiane, dopo la performance della sera prima. Perciò dico loro di venire a casa e, quando arrivano e suonano alla porta, mia madre va ad aprire. Lo faccio apposta a far si che fosse lei ad aprire, per scrutare l'espressione dei miei amici mentre la salutano: sembrava che non l'avessero mai vista prima e, quando mia madre ci lascia, tutti e tre fissiamo lo sguardo sul suo culo.
Andiamo a chiuderci in camera mia ed avremmo voluto parlare d'altro, ma il nostro cervello era ancora rivolto a quello che era successo, finché il discorso cade lì e, visto che eravamo già più rilassati, si comincia a parlare in maniera più spinta.
Arrivano anche a dirmi che si son segati non so quante volte; io cercavo di nascondere il fatto che, nell'intimità, mi ero segato più di loro e, al solo pensiero di quanto si divertissero i miei genitori, ero in perenne erezione. Dopo un po' iniziano ad esternare battute più pesanti, tipo: è una gran figa, non pensavamo potesse esser così porcellina; minchia, ne aveva uno in figa ed un altro in bocca. Tuo padre, mentre l'altra gli succhiava il cazzo, guardava tua madre e si eccitava a vedere come se la godeva.

Tutte queste osservazioni, mi facevano vergognare ma, nel contempo, mi eccitavano. Mentre ero con i miei amici in camera, mia madre bussa e mi comunica che stavano uscendo tutti e tre: mia sorella voleva andare al centro commerciale per comprare dei jeans. Appena usciti, uno dei due mi chiede di poter vedere qualche mutandina di mia madre, magari sporca; non ero cosciente di cosa stava succedendo a tutti e tre, ma soprattutto a me, perché, in fondo, si trattava pur sempre di mia madre. Andiamo nel cesto della biancheria e troviamo un perizoma, ce lo portiamo al naso per carpirne gli odori; aveva una consistente macchia proprio sulla parte a contatto con la figa.
Quando ritorniamo in camera, avevamo tutti e tre un'erezione spaventosa e chiaramente visibile. Il più porco dei tre propone una sega collettiva e, senza vergogna, accettiamo: eravamo al massimo dell'eccitazione, soprattutto di cervello.
Mai fatto niente del genere, nemmeno da bambini. Quando tiriamo fuori i cazzi, il più grosso e lungo era del più piccolo di statura tra noi: una gran bella bestia sui venti cm., molto grosso e pieno di vene. Lo guardavamo, lui mi fa l'occhiolino e mi dice:
"Che ne pensi? A tua mamma, potrebbe piacere? Se lo prenderebbe tutto?"
Non avevo la forza di parlare; il primo a sborrare sono stato io con un paio di schizzi; il secondo, l'altro amico che, per misura, eravamo quasi uguali e il terzo, il più dotato, che ne ha fatta molto più di 5 schizzi.

La sera siamo usciti ed io mi son raccomandato, affinché ogni cosa fosse tenuta nel massimo riserbo ed essi mi hanno giurato più volte che potevo star tranquillo che mai nulla sarebbe trapelato da nessuno di loro.
Dopo qualche giorno, di sera, eravamo solo io e quello più dotato, l'altro era rimasto a studiare e, mentre eravamo in macchina e parlavamo, mi dice che questa cosa di far sesso assieme, l'aveva eccitato tanto e che, se le ragazze erano d'accordo, si sarebbe potuto organizzare qualcosa scopando due ragazze assieme. Io gli rispondo:
"Magari, mi piacerebbe molto". Mandiamo un paio di messaggi ed organizziamo con due nostre amiche, con cui avevamo già scopato.
Passiamo a prenderle, prima l'una poi l'altra e il mio amico si sistema dietro con la sua, mentre la mia rimane davanti con me. Io ero alla guida, lui dietro; mentre mi dirigo verso un locale, egli attira la ragazza a sé e comincia a pomiciare; quella che era al mio fianco, mi guarda e sorride; io la tiro verso di me e, mentre guido, infilo una mano dentro la maglietta. Inizio a toccarle una tetta, quando l'amico mi dice:
"Cerca un posto adatto e ti fermi, prima di andare a bere".
Conoscevo un posto dove andavamo spesso e vi parcheggio, mentre dietro vedo già la ragazza con il cazzo in bocca; la mia amica non si fa scrupoli e subito la imita; mi abbasso i pantaloni e lei si piega a succhiare il mio cazzo. Dopo un po', entrambe ci salgono sopra e cominciano a cavalcarci, finché io non riesco più a resistere e l'avverto. Lei salta giù e lo prende in bocca, facendo finire tutta la sborrata in gola. Il mio amico, invece, la fa distendere sui sedili, alla missionaria, e la scopa tenendo le gambe di lei sulle sue spalle; quando è pronto a sborrare, gliela schizza tutta sulla pancia, sporcandole anche la gonna, che non aveva badato a togliere.
Dopo aver goduto, ci eravamo messi a guardar loro e mi son ritrovato con il cazzo di nuovo in erezione. Scendiamo tutti e quattro dalla macchina per far sistemare le ragazze; esse vedono noi e noi loro. Durante l'intera operazione, erano più serene di noi per quanto successo. Il mio amico, mentre si asciugava il cazzo con le salviettine umidificate, dice alla ragazza che avevo scopato io, che quello era un lavoro che spettava alla donna, per cui era il caso che si desse da fare.
Lei, senza scomporsi, gli toglie il fazzoletto delle mani, lo butta via e si abbassa, dicendo: "Hai ragione: questo va pulito con la lingua e se lo infila in bocca. L'altra, vista la mia erezione, mi viene accanto ed imita l'amica; quella serata si conclude di nuovo con una gran bella scopata e scambio di ragazze.

Quando rientro e sto nel letto, ripenso a come è cambiata la mia sessualità in soli tre giorni. Mi collego in Internet e cerco ancora, finché trovo un sito che mi ha fatto venire l'idea di iscrivermi: chiedevano solo qualche foto e non avrei corso il rischio di poter essere riconosciuto.
Mi faccio un paio di foto, occultando il viso, ma in modo tale che fosse ben visibile sia il cazzo in erezione che il fisico.
Ovviamente un bel ragazzo, di ventun anni, con una buona dotazione, nel mondo dei singoli in quel sito facevo la mia sporca figura.
Per i primi giorni non ho ricevuto contatti, a parte qualche messaggio di qualche gay; poi, dopo circa un mese, ricevo il messaggio di una coppia, ma cercavano un ragazzo bisex. Gli risposi che ero alla mia prima esperienza e non ero bisex ma etero.
Dopo qualche settimana da quel messaggio, ne ricevo un altro da una coppia: lei 45enne e lui 55enne, cuck: gli piaceva solo guardare la sua lei, una bella donna, dalle foto per niente volgari, ma abbigliata in maniera provocante, qualcuna in intimo e/o in accappatoio, mostrava la coscia fino all'inguine ed una tetta. Iniziai a chattare con lui e gli comunico di esser alla mia prima esperienza e che cerco persone vere che sappiano introdurmi nel mondo della trasgressione. Lui sembra molto interessato e, dopo qualche settimana che chattavamo, mi fissano un appuntamento per prendere un caffè.
Quando arrivo, essi erano già lì: lei una bellissima donna, molto elegante e decisamente provocante.
Dopo qualche ora che eravamo assieme, si era già creata una buona complicità ed essi, scambiandosi occhiate e cenni, mi propongono, se ne avessi avuto piacere, di andare a concludere la serata a casa loro. Mi dicono che non lo hanno mai fatto con nessuno, ma io avevo ispirato molta fiducia in loro.

Quando arriviamo a casa, posso constatare che si tratta di una bella casa moderna, molto ben arredata. Ci sediamo sul divano e lei si siede accanto a me, chiedendomi cosa mi avesse spinto a far parte del mondo trasgressivo, data la mia età che, quanto a ragazze, ne avrei potuto trovare a iosa. Allora le racconto tutto circa quella sera al club, compresa la scoperta dei miei genitori, alla complicità con gli amici e lei mi guarda sorridendo, per poi dirmi:
"Allora sei figlio d'arte?". Mi passa una mano sul collo, mi tira a sé e mi bacia; feci la figura dell'imbranato. Lei aveva capito e prende l'iniziativa, così, mentre mi bacia, comincia a tastare il cazzo, finché non mi slaccia la cintura, io alzo il sedere e, abbassati pantaloni e mutande, lei mi prende il cazzo in mano, mi lecca l'orecchio e mi passava la lingua ovunque, finché scende e comincia a titillare con la lingua tutto il cazzo. Dava delle leccate dappertutto, finché me lo imbocca e fa una discesa tutta d'un fiato, fino ai coglioni, facendosi penetrare tutto il mio cazzo in bocca. Non mi era mai stato fatto un bocchino simile. Mentre risaliva lentamente, andava a gustarsi con le labbra tutta l'asta; mi ero completamente dimenticato della presenza del marito, perché finito in trance, ma, girato lo sguardo, vedo lui nudo, seduto sulla poltrona, con un cazzone in mano, mezzo floscio.
Lei nota che mi blocco un attimo a guardar lui e mi dice:
"Tranquillo, al cornuto piace solo guardare. Non gli si drizza".
Questa cosa mi fa eccitare e, sorridendo, rispondo:
"E facciamolo guardare". Nel giro di pochi minuti, siamo nudi tutti e due; lei mi fa indossare un preservativo e mi sale sopra, poi, mentre mi cavalca, mi lecca il viso, mi bacia in bocca come un'assatanata ed io mi sentivo bagnare i coglioni: i suoi liquidi mi colavano finanche sulle gambe.
Dopo un bel po' si alza e si mette a pecora sul divano. Io ero già al massimo dell'eccitazione, mi tratteneva solo il preservativo, che non ho mai sopportato perché mi blocca. Ma, quando vedo quella figona e quel suo buco di culo esposti, do un paio di colpi ed avverto che sto per sborrare. Lei si volta, mi toglie il condom e lui, prontamente, mette il proprio viso accanto a quello di lei. A velocità da record, mi parte una schizzata che gli arriva in un'occhio a lui e poi dirigo i getti sul viso di lei.
Lei scoppia a ridere e dice: "Amore, questo ti ha tappato l'occhio, così non potrai più fare il guardone".
Dopo esserci ricomposti, tutti e tre abbiam parlato un po'. Loro mi hanno raccontato che erano nel giro da tanti anni, che preferivano i ragazzi giovani, alla prima esperienza, e che, da anni, lui aveva problemi di erezione, dovuti a disfunzioni cardiache e, sebbene sotto terapia, non otteneva benefici che gli facessero tirare il cazzo e, per non far brutta figura, con altre coppie, preferivano rapporti con i single, mentre lui si godeva lo spettacolo.
Lei mi ha detto che avevano diverse coppie amiche e, tra queste, più d'una presentava lo stesso problema di impotenza del marito.
Io, ingenuamente, parlavo a ruota libera, come se li conoscessi da sempre, raccontando tutto quello che era successo quella sera che eravamo entrati in quel locale.

Quando ci siamo lasciati, con la promessa di risentirci, ero al settimo cielo.
L'indomani mattina mi vedo col mio amico Gabriele: era quello superdotato. Gli racconto tutto, lui va in tilt e mi chiede di raccontare tutto nei dettagli; ci ripromettiamo di non dire niente a nessuno, neanche all'altro amico. Ci promettiamo che tutto questo gioco ce lo saremmo tenuto per noi, qualsiasi cosa facevamo o sarebbe capitato. Riponevo molta fiducia in lui, perché l'altro amico era ancora un ragazzo, timido e moralista e, da quando si era ritrovato in questo ambiente, lo vedevo più distaccato, quasi mi stesse allontanando. Invece, con Gabriele, ogni giorno che passava diventavamo sempre più complici; lui mi istigava sempre su mia madre, voleva vedere i suoi perizomi. Un giorno, eravamo soli in camera a casa mia, non c'era nessuno e lui, dopo che siamo andati a prendere una mutandina nel cassetto dell'intimo, se l'è avvolta intorno al cazzo, per poi strofinarsela sulla cappella tutta bagnata.

Dopo qualche mese, mi arriva un messaggio dalla coppia con cui avevo giocato; lui mi dice se poteva chiamare, perché voleva parlar con me. Gli do l'assenso e, dopo un po', mi chiama e dice che hanno voglia di ripetere la serata, ma ci sarà anche un'altra coppia. Io gli dico che ho un amico fidato, anch'egli ben dotato, ma alla prima esperienza; gli ricordo che gliene avevo già parlato e, se volevano, glielo avrei presentato. Lui mi risponde che sarebbe il caso di avvertire anche gli altri, la moglie e l'altra coppia.
La serata era stata organizzata per il sabato sera, ma eravamo al mercoledì; ne parlo con Gabriele che non stava più nella pelle al solo pensarci. L'indomani ricevo un messaggio dal marito, confermando che andava bene, erano tutti d'accordo.
Il sabato sera, sembrava stessimo andando ad un ricevimento: tutti e due eleganti, profumati. Mentre mi preparavo, vedevo che anche mia mamma si stava preparando: avevo notato, in bagno, il depilatore e sicuramente sarebbero andati al prive'.
Per non presentarci a mani vuote a casa della coppia, abbiamo preso una bottiglia di vino molto pregiato. Quando siamo arrivati, i padroni di casa ci accolgono molto calorosamente, specialmente me.
L'altra coppia era una sui 40anni: lei molto bella, indossava una gonna gessata molto aderente, una camicia bianca da cui traspariva un reggiseno bianco merlettato e scarpe dal tacco alto, che la slanciava. Lui era un ragazzo alto più di 1.80. Si vedeva che fra le due coppie vi era molta familiarità. Dopo esserci presentati, ci sediamo in salotto: su un divano a due posti si siedono i mariti, sull'altro ci stavamo sedendo noi, quando Dora, così chiameremo la padrona di casa, mi fa cenno di far sedere il mio amico con la moglie della coppia nuova; lei mi sollecita, dicendo:
"Dammi una mano a prender i bicchieri".
La seguo in cucina e, appena entrati, mi butta le braccia al collo e mi bacia con tanto di lingua in bocca. Poi mi dice:
"Lo sai che sei uno dei singoli cui ho pensato tanto e desiderato di incontrare di nuovo?"
Mentre dice queste parole, mi tocca il cazzo da sopra i pantaloni: era già duro, lei mi sbottona, si mette sui talloni e se lo infila in bocca. Io mi guardavo in giro con il timore che potesse sopraggiungere qualcuno; lei smette di succhiarmelo e mi dice:
"Ma che hai?" Le esprimo la mia preoccupazione sulla possibilità d'esser sorpresi dal marito, e lei scoppia a ridere, dicendo:
"Tranquillo, l'ultima volta gli hai tappato un occhio".
Dopo questo dialogo riprende il pompino, ma non mi porta all'orgasmo. Mi dice:
"Vieni, portiamo i bicchieri". Quando arriviamo nel salone, troviamo il mio amico e l'altra che si baciavano con tanto di lingua in bocca.
I due mariti avevano gli occhi incollati alla coppia e, oltre i due divani, c'era una poltrona messa ad angolo. Lei, dopo aver posato il vassoio con i bicchieri sul tavolo, mi fa sedere in quella poltrona e si siede su di me; mi avvolge il collo con il suo braccio e cominciamo a baciarci. Mentre lo facciamo, vedo che la coppia accanto aveva cambiato posizione: lui, in piedi, con i pantaloni e mutande alle ginocchia e lei seduta che aveva cominciato a fargli un pompino; vedevo quel gran batacchio che aveva il mio amico, che entrava e usciva da quella bocca. Si volta a guardare anche la mia partner e le sfugge di dire:
"E' messo proprio bene il tuo amico?! Mi sa che mi toccherà aiutare la mia amica".
Ci alziamo dalla poltrona e ci posizioniamo accanto a loro, nella stessa posizione. Dopo un po', si scambiano ed io passo al posto del mio amico, ma, dopo una decina di minuti, si alzano e ci spogliamo tutti e quattro nudi. I mariti ci passano dei preservativi e, dopo averli indossati, ci mettiamo in ginocchio accanto e cominciamo a scopare le due donne da dietro. I mariti si vengono a posizionare accanto a noi con il cazzo in mano: la nuova coppia si baciava, mentre io scopavo la moglie e la padrona di casa gridava, mentre il mio amico la sbatteva. Ci siamo scambiati un paio di volte, poi ci siamo seduti ed esse sono venute su di noi. Anche in questa posizione, ce le siamo scambiate e, quando stavamo per sborrare, si sono messi tutti e 4 in ginocchio, davanti a noi, mogli e mariti, ed abbiamo diretto gli schizzi su tutti e 4.
Quel porco del mio amico, l'ha messo in bocca al marito della nuova coppia, dicendogli:
"Puliscimi il cazzo".
Quando abbiamo finito e ci siamo ricomposti, si è ripreso a dialogare.

(continua)
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Mia madre si fa trombare nel prive'. :

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni