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Un sogno che si avvera (dedicato a zozzi67)


di cuckold211
09.12.2015    |    14.307    |    6 9.4
"Ti dispiace, caro, se a Giovanni, oltre la fica, gli do anche il culo? Ti prego, non avertene a male, ma in questo momento mi sento così..."
Breve nota dell'autore: La storia che segue non è mia, ma della coppia utente del sito con il nick "sozzi67", che me ne hanno affidata la pubblicazione. In verità non ero soddisfatto della prima stesura perché eseguita di getto, ma ancor più perché non rendeva merito a come questa coppia viva l'erotismo e la trasgressione. Per questi motivi troverete una versione rimodulata e integrata per meglio trasmettere ai lettori le sensazioni ed emozioni che ebbero ad entusiasmare i protagonisti.


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Siamo una coppia reale, non nuova alle piacevolezze del sesso, anzi...
Il proverbio dice: "Dopo il dovere, il piacere", ebbene noi l'abbiamo applicato alla lettera.
Quanti sacrifici abbiamo affrontato io e mia moglie, per mettere su casa, per allevare i figli che sono arrivati e dar loro quanto da noi si aspettavano, senza farli sfigurare con i compagni.
In tutto questo, però, non è mai sminuita la passione cui ci abbandonavamo e ci abbandoniamo tutt'ora.
Insomma abbiamo sempre scopato come ricci, ma la voglia che ci pervadeva esigeva di più, si evolveva e noi con essa.
Ecco, quindi, le prime fantasie, mentre scopavamo:
"Amore, questo cazzo dentro di te, non è il mio... è quello di Giovanni, che ha avuto il coraggio di confessarmi che spesso, di notte, sogna di scoparti per poi, al mattino, svegliarsi e ritrovarsi tutto imbrattato del suo sperma, dovendo anche dare conto alla moglie per avere sporcato la biancheria" e tu, che eccitata ancor più da queste parole, rispondevi:
"Oh, sì, che bello questo cazzo di Giovanni. Lo sento, sai, quanta voglia ha di me e mi scopa che è una delizia. Ti dispiace, caro, se a Giovanni, oltre la fica, gli do anche il culo? Ti prego, non avertene a male, ma in questo momento mi sento così "troia", da desiderare di fargli assaporare tutto di me".
Era questo il tenore dei nostri discorsi, mentre fantasticavamo... e così si andava avanti fino alla fine, fino all'orgasmo che travolgeva entrambi in maniera spossante.
Poi... le coccole, ove mia moglie, affrontando da lontano la novità che la incuriosiva, mi chiedeva come mi fosse venuta quell'idea di Giovanni.
Ed io, avendola vista godere come non mai, capii che quella era la strada da percorrere per rinnovare e tenere sempre acceso il fuoco della nostra libidine; dovevo assolutamente insistere sull'argomento in modo da farla abituare all'idea che nei nostri giochi erotici vi fosse un estraneo alla coppia.
Per vero non dovetti faticare molto in tal senso, data la sua spiccata propensione al piacere, nonché la sua totale fiducia in me, che la facevano letteralmente pendere dalle mie labbra.
Prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, aveva bisogno del mio consenso.
Dopo di che, mia moglie, la madre dei miei figli, donna rispettata e per bene da chi la conosceva, si trasformava in una magnifica "zoccola", una "puttana" che non ne aveva mai abbastanza.
Perciò, l'iniziale Giovanni, che esisteva davvero tra i nostri amici, divenne poi Franco, Ignazio, Fabio, anch'essi amici che frequentavamo.
Finalmente una volta, dopo l'ennesima scopata con fantasticheria, lei mi chiese:
"Ma davvero mi faresti scopare da un nostro amico? Non saresti geloso? Se è questo che vuoi, proviamo; vedi come ne godo al solo pensiero? Perciò, se a te fa piacere e il gioco non comporterà stravolgimento nel nostro rapporto, cui sai quanto tengo, sono pronta a scopare con chi vuoi; a me basta che tu lo voglia".
Queste parole mi resero l'uomo più felice del mondo e mi fecero capire quanto effettivamente mia moglie mi amasse, al punto da darsi totalmente a me, anima e corpo.
E questo segnò l'inizio di diverse esperienze che, una per volta, andrò a raccontare, insistendo sul fatto che di esse nulla è inventato, ma tutto assolutamente vero.
So già la considerazione che si faranno di me diversi lettori, per non parlare dei miei conterranei, "Ecco un altro cornuto contento", ma tant'è, perché rispondo loro che è l'invidia a farli parlare, giacché ho una moglie bella e desiderabile e me la godo come meglio credo.
Gli altri che fanno? Le pippe?
Questa che vado a raccontarvi è per me la più bella e intrigante storia che mi sia capitata, forse perché inaspettata.
Io e mia moglie ci eravamo concessi un week end a Parigi e, tra i monumenti ed i posti noti a tutti, potevamo non andare a Pigalle? Dove ci sono i porno shop?
In fondo alla strada erano visibili le pale ruotanti del "Moulin rouge"; ci guardavamo attorno, in un'atmosfera surreale, nuova per noi: negozi che esponevano, impudicamente, biancheria sexy, falli ed oggetti di tutti i tipi e dimensioni, oggetti che non se ne comprendeva nemmeno l'uso; e, poi, locali con foto di donne completamente nude, che promettevano spettacoli al cardiopalma.
Tra questi fummo colpiti da uno, che recava la scritta "SAUNA".
La cosa ci fece pensare ad un locale per massaggi e, mentre decidiamo se entrare o meno, vedemmo entrare una donna sui 40 anni, cioè in linea con la nostra età.
Fummo presi dalla curiosità e decidemmo di entrare.
Al botteghino facemmo i biglietti, devo dire di spesa alquanto modesta, ed all'ingresso fummo dotati di due asciugamani a testa, un foulard grande per lei (omaggio della casa) ed una borsetta con all'interno una chiave e dei preservativi.
Per vero proprio questa dotazione, i preservativi, ci meravigliò non poco, ma servì a farci incuriosire ulteriormente.
Proseguendo oltre, fummo inondati da un forte caldo e ci ritrovammo in un locale spogliatoio alle cui pareti erano allineati armadietti numerati.
Guardando la nostra chiave, individuammo quello che ci spettava e, apertolo, vi deponemmo gli abiti che indossavamo, restando praticamente nudi.
Ci avvolgemmo negli asciugamani che ci erano stati forniti e, accolti da un dipendente un po' avanti negli anni, fummo introdotti nei vari locali di cui era costituita la cosiddetta "sauna".
Durante il giro dei vari settori, potemmo notare che vi erano diversi ragazzi di colore, cosa che impressionò favorevolmente mia moglie, tanto da farle brillare gli occhi (era un suo sogno che si realizzava?).
Vi era una sala TV per fumatori, ed una per non, dove si visionavano film porno no-stop; una vasca idromassaggio con acqua calda e, poco distante, cabine doccia con vetri opachi; un po' ovunque erano disseminate cabine con lettini all'interno ove era possibile rinchiudersi per fare sesso.
Mia moglie decide di provare la vasca idromassaggio, per cui eliminato il telo che la copriva, completamente nuda, vi si immerge; io la seguo a ruota.
E' piacevole e rilassante sentire sulla pelle le bollicine che fanno spumeggiare l'acqua della vasca, per cui ci abbandoniamo, tutto sommato, soddisfatti per la particolarità di quell'esperienza.
In quella vediamo entrare in vasca un giovane di colore sui trent'anni, il quale si toglie, a sua volta, l'asciugamani e nudo, come mamma l'ha fatto, si posiziona accanto a mia moglie.
Lei rivolge a me il suo sguardo ed io leggo nei suoi occhi la voglia che la sta devastando, per cui le dico:
"Dai, allunga la mano e accarezzalo".
Non se lo fece ripetere; era quello che voleva sentirsi dire e, spudoratamente, posiziona la sua mano sul fallo del ragazzo.
La iniziale assenza di eccitazione, dopo pochi secondi si trasforma in un'erezione di tutto rispetto: saranno stati circa 25 cm..
Il giovane esce dalla vasca e si siede sul bordo, facendo svettare quella meraviglia davanti al viso di mia moglie.
C'era da aspettarselo e così fu: lei ci si fionda sopra con la bocca e inizia a fargli un pompino a quel dio biondo, come ha avuto modo di sperimentare che la conosce.
Quanti erano presenti nella sala vasca, e non erano meno di una decina, assistono eccitati alla scena di mia moglie che si gusta l'asta e gli annessi testicoli con una goduria da far invidia ai migliori film porno.
Il giovane, che non parlava l'italiano, ci fa capire, a gesti, che vuole scopare ed io, scorto lo sguardo implorante di mia moglie acconsento.
Egli, allora, la prende per mano e si dirige verso uno dei camerini; io la seguo immediatamente e, contemporaneamente, altri uomini si accodano a noi.
Entriamo nel camerino e, oltre al ragazzo della vasca, consento che entrino altri due ragazzi di colore, per poi chiudere la porta.
Fuori si era formata una fila di aspiranti scopatori, che io tenevo a bada, mentre la mia lei riprese quello che aveva interrotto poco prima; ed ora, dopo averlo leccato in lungo ed in largo, tentava di far entrare in bocca quella enorme spanna di cazzo.
Gli altri ragazzi, ovviamente, non stettero con le mani in mano.
Ora provate ad immaginare la scena: mia moglie, a pecorina, mentre cerca di prendere in bocca il più possibile di quel cazzo oltre la cappella, si sente titillare la fica con le dita, poi sostituite da un nuovo cazzo, che, prima le si appoggia al sesso, poi, scivola dentro.
In men che non si dica, si ritrova piena di cazzo: uno in bocca, uno in fica e l'altro in mano.
Il proprietario di quest'ultimo si sposta e, facendo abbassare il corpo di quello che la scopava, a sua volta, dall'alto, le penetra in fica, andando ad affiancare l'altro.
A mia moglie sfuggì un urlo e, tra una leccata ed una succhiata, alla bestia in bocca, dice:
"Amore, che bello! Mi stanno letteralmente aprendo... ne ho due in fica... ohhhhhhh... che bello!.... ti piace come scopano questa troia di tua moglie?".
L'ultimo arrivato in fica si toglie e comincia a leccarle il culo, dopo di che glielo infila dolcemente e senza difficoltà, data l'abbondante lubrificazione.
Mia moglie era in estasi; sembrava ubriaca; aveva gli occhi da spiritata ed io la esortavo dicendole: "Dai zoccola, forza che sei la puttana di questi ragazzi, falli sborrare, fai vedere quanto sei troia".
E lei, a quelli che la sbattevano senza tregua, diceva "Chiavatemi... sono la vostra puttana... fatemi sentire questi vostri cazzi fino in gola... forza, spingetemeli dentro tutti i buchi".
Era un'ora che la sbattevano a turno e tra doppie in fica e fica/culo, facendola squirtare tra grida di goduria continue, al momento di eiaculare, tolsero i condom irrorando del loro seme quei miei buchi adorati.
Tutta ricoperta di sperma, la abbracciai e baciai, poi, la portai nella doccia, per farla riprendere dalle violente emozioni che l'avevano scossa.
Lì volle che le leccassi ogni orifizio, a conferma del mio piacere per come si era comportata, per poi accogliere anche me in fica, tra lo sbrodolamento degli altri.
Non ricordo di avere mai più avuto un godimento tanto profondo come quella volta e, visto che lei si era ripresa e si sentiva disponibile ad altre battaglie, la riaccompagnai nel camerino e feci entrare altri due ragazzi.



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