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Un bel terzetto di cornuti.


di cuckold211
05.04.2021    |    16.943    |    8 9.6
"Dopo che il singolo ha sborrato in faccia ad entrambe le donne e se n'è andato, i maschi hanno cominciato a parlare tra loro ed hanno confessato alle mogli..."
Ecco l'ultima storia dell'amico utente siculo. Fin qui abbiamo raccontato la storia di lui e la moglie, quella del suo dipendente e della moglie ed ora quella di un altro "collega di corna", che vengono definiti "sposini", perché freschi di matrimonio. Insomma si tratta di un bel terzetto. divenuti amici di avventure e di bisbocce. Insomma, come diceva il poeta: "Sempre insieme stan contenti e fanno festa tuttavia". Questa la storia degli ultimi arrivati.

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Abbiamo un nuovo collega di corna. Si tratta di un ragazzo di 32 anni e sua moglie 29; sono una coppia sposata da poco e li ha individuati il mio dipendente.
Con lui si conoscono da quando erano ragazzi.
La sera della festa della donna, il mio dipendente è andato con la moglie in un posto dove si fa car-sex e lì notano due auto affiancate, in una di esse c'era movimento.
Dopo un po', dalla macchina sono usciti in tre: questa coppia e un singolo; lei, davanti il cofano della macchina, si mette in ginocchio e fa un pompino al singolo; lui li guardava e si segava; il mio dipendente e sua moglie, scendono a loro volta per unirsi al gioco.
Appena si guardano, si riconoscono, ma entrambi non dicono niente; va a finire che le donne, assieme, fanno il pompino al singolo.
Dopo che il singolo ha sborrato in faccia ad entrambe le donne e se n'è andato, i maschi hanno cominciato a parlare tra loro ed hanno confessato alle mogli che si conoscevano da quando erano bambini.
Si scambiano i numeri di telefono e tre giorni dopo sono venuti, tutte e quattro, da noi per prendere un caffè assieme.
Le donne erano in cucina a preparare il caffè e noi abbiamo scambiato quattro chiacchiere; stavo conoscendo un altro cornuto di prima qualità.

Il nuovo amico ha raccontato che già da fidanzati frequentavano parcheggi.
All'inizio si facevano solo guardare, poi, una sera, si imbatterono in un ragazzo che aveva molto intrigato sua moglie.
Si trattava di un ragazzo sui 25 anni, moro con un bel fisico, un po' palestrato; anch'essi sono una bella coppia: lei alta, più o meno sul m. 1.70, una quarta di seno, un fisico asciutto, insomma veramente una bella ragazza.
Quando il ragazzo s'è avvicinato, sapeva bene che aveva di fronte una coppia cui piaceva farsi guardare, giusto il passaparola esistente fra guardoni. Egli, quindi, era andato sul sicuro e li aveva beccati mentre si baciavano.
Perciò si è avvicinato al finestrino lato guida, li ha salutati e poi si è presentato; molto educatamente gli ha proposto di scambiare due parole.
Hanno preso a parlare, quasi come vecchi amici; il nuovo arrivato propone se poteva invitarli a casa sua a bere qualcosa... abitava da solo in un monolocale poco distante.
Loro si guardano un po' indecisi se accettare o meno.
Lui, molto gentilmente, dice che non vuole apparire insistente, ma avrebbe piacere a lasciar loro il suo recapito telefonico, nel caso in cui, qualche sera, avessero in animo di accettare l'invito di bere una birra assieme, a casa sua.
Detto questo si allontana.

Essi riprendono a pomiciare, finché lui reclina il sedile, si abbassa i pantaloni, e lei comincia a fargli il pompino. Dopo un po' qualche guardone comincia a farsi notare; lei si toglie le mutande, tira su il vestito e si mette sopra di lui. I guardoni diventano più numerosi e tutti col cazzo di fuori.
Nel gruppo c'era pure il ragazzo di prima, che si è avvicinato più degli altri, con il cazzo in mano.
La moglie aveva notato che il ragazzo aveva proprio un bel cazzo, scuro, intorno ai 20 cm., più grosso di quello che il marito le affondava in figa; era quasi attaccato al finestrino, lei più lo guarda e più si eccita e, quando lo vede sborrare con diversi schizzi che colpiscono sia il vetro del finestrino che lo sportello, lei ha un orgasmo da paura, uno di quelli mai avuti e, per la prima volta, ha uno squirt che bagna tutte le cosce del marito.
Allora salta giù, prende in bocca il cazzo del marito, che non resiste più e le scarica, a sua volta, una copiosa sborrata in bocca. Lei ingoia tutto e in cinque minuti spariscono tutti i guardoni.
Quella infatti è una loro prerogativa: appena vedono la coppia che gode, si dileguano.

Allora scendono dalla macchina per darsi una sistemata; lei vede la sborra che ancora ricopre il finestrino, guarda il marito e poi avvicina la lingua; ne raccoglie un po' e se la gusta in bocca.
Quella scena manda entrambi in tilt: al marito gli diventa di nuovo duro, lei si gira, si abbassa sui talloni e gli riprende il cazzo in bocca. Mentre pompava, con il dito raccoglieva ancora qualche residuo della sborra che era sul vetro, lo spalmava sulla cappella e, così farcita, la riprendeva in bocca. Il marito osservava tutto nei minimi particolari e, tenendole la testa ferma sulla minchia, le sborra direttamente in gola.
Quella sera, per loro, era stato il primo passo verso la trasgressione.
Nel mentre lui ci raccontava il loro inizio, entrano le mogli con in mano il vassoio. Trascorriamo una bella serata, e ci ripromettiamo di organizzare una giornata assieme nella casa di campagna, facendo una bella grigliata.
Quando vanno via, mia moglie mi racconta che la sposina è una gran porcona: le ha detto che qualche scopata improvvisata se l'è sempre fatta, senza dir niente a lui, in special modo quando lui ha la luna di traverso, lei, per dispetto, lo cornifica.

Poi mia moglie, nell'enfasi del racconto relativo alla sposina, mi fa leggere, sul suo telefono una conversazione avuta con un vecchio amico, ritrovato grazie a Facebook.
Lui le faceva i complimenti su certe foto che mia moglie aveva postato sul social e le dice che è una donna ancor più bella di prima, che lui l'ha sempre desiderata e non l'ha mai dimenticata.
Lei gli dà corda, anche perché, a sua volta, ha sempre avuto un debole per lui.
"Non è che sia un fusto, perché, al contrario, ha 55 anni, con un po' di pancetta ed è quasi calvo, però è un simpaticone" conclude mia moglie, confermando il mio pensiero su di lei: è una donna dai gusti particolari e questo tipo l'ha sempre intrigata.
Per lavoro è nel campo dei surgelati; confeziona e vende prodotti di pesce congelato.
Qualche settimana fa, gli telefona e gli comunica che sarebbe passata a prendere qualcosa da lui, ed egli le suggerisce:
"Se puoi, vieni a ridosso di chiusura, così ti potrò dedicare più tempo ed avrò possibilità di esercitare uno sconto ancor più favorevole per te".
Mia moglie capisce subito quali potrebbero essere le sue intenzioni e, visto che anche lei ha questo capriccio da soddisfare, si prepara un po' sexy, si depila la figa e alle 13.20 si presenta dentro il negozio.
Egli la saluta, mentre la cassiera le rivolge un'occhiata inviperita.
Il titolare si accorge del disappunto della cassiera e le dice:
"Tranquilla, è ora e puoi andare, provvedo io a chiudere".
Quella si rasserena al fatto di non esser costretta a superare l'orario di lavoro. Così, appena la cassiera esce, lui abbassa la saracinesca e le dice:
"Sai, se superiamo l'orario di chiusura, posso rischiare di beccarmi una multa".
La invita nell'ufficio, situato nel retrobottega, e chiede cosa può offrirle.
Mia moglie, con le labbra atteggiate ad un sorriso da maliarda, gli risponde:
"Ma io son venuta qui per il pesce..." e lui, senza discostarsi molto dal tono malizioso della frase, replica:
"Quello fresco o congelato"?

In quell'atmosfera, proseguono a scambiarsi battute, poi lui si fa serio e, mentre stanno per bere un bitter, lui le dice che l'ha sempre desiderata e le si avvicina al viso. Poi, senza aspettare risposta, la bacia in bocca; mia moglie fa un po' la ritrosa, dimostrando però poca convinzione; così ricambia il bacio e, solo dopo pochi minuti, è in ginocchio a fargli un pompino.
All'inizio anche il cazzo non era un gran che, ma la bravura di mia moglie glielo fa diventar duro come un palo.
Egli, allora, la fa alzare e la appoggia alla scrivania; le tira su la gonna; lei, sotto aveva le autoreggenti, per cui lui trova comodo spostarle il perizoma per cominciare a leccarle figa e culo.
Dimostra che con la lingua ci sa veramente fare: il primo orgasmo glielo provoca con la lingua in figa, dopo un po', si alza e le infila il cazzo, prendendo a scoparla tipo martello pneumatico. Lei mi racconta che non era grosso, né lungo, forse sui 16cm., ma era duro e resistente.
Mentre la scopava da dietro, le allargava le chiappe e sputava sul buchetto; poi vi strofinava sopra il pollice e con quel dito ci aveva giocato un bel po'.
Poi la fa girare e distendere sulla scrivania: si mette le sue gambe sulle spalle e riprende a scoparla in figa. Dopo circa venti minuti di scopata e, sul punto di sborrare, tira fuori il cazzo e le sborra sulla pancia, macchiando anche la gonna. Lei gli scivola davanti, in ginocchio, gli prende il cazzo in bocca e lo pulisce, poi lo guarda e gli dice:
"E' mia abitudine lasciarlo sempre tutto ben pulito".
Lui, con un sorriso, le dice:
"Ero certo che eri brava a letto, ma ora posso dire che son poche le donne come te".
Adesso la sta subissando di messaggi: vuole rivederla, ma con più comodità; magari in qualche hotel.

Ma ritorniamo alla storia della sposina. All'epoca dei fatti erano ancora fidanzati e pronti per sposarsi.
Quando sono andati via dal parcheggio, l'allora fidanzato le ha riferito che, vederla leccare la sborra dello sconosciuto dal vetro della macchina, l'aveva fatto letteralmente impazzire, che non aveva mai provato un'eccitazione così forte e lei gli risponde che, mentre quel ragazzo si segava a vederla scopare con lui, aveva avuto un prepotente desiderio di prenderglielo in bocca.
Ne parlano per un po' di giorni, poi decidono di chiamarlo. Lui, gentilissimo, risponde che, in cuor suo, aspettava quella chiamata ed era felice che non se ne fossero astenuti. Nell'occasione ripropone l'invito a casa sua.
Essi, però propongono di incontrarsi di nuovo nel posteggio, per poi decidere. Ancora non si sentivano sicuri: era pur sempre uno sconosciuto. Chi li assicurava che, andandoci a casa, non avrebbero corso il rischio di esser ripresi in qualche video, per poi subire un qualche ricatto? E se fossero stati drogati? Insomma i dubbi su di lui potevano esserci tutti e non intendevano rischiare. Era il caso di conoscerlo meglio, prima di accettare il suo invito.
Lui comprende bene le loro titubanze ed accetta l'appuntamento per la sera, alle 22.00, al solito posto.
Quando in serata arrivano lì, lui era dentro la auto ad attenderli.
Aveva una BMW nuova; tutti e tre scendono dalle automobili e si salutano. Poi lei gli chiede come era capitato lì la volta precedente e egli precisa che quando andava lì, di solito usava lo scooter, privo di targa, per non farsi riconoscere.

Poi decidono di spostarsi e di andare con la macchina del ragazzo, anche perché lei era andata in brodo di giuggiole, appena l'ha visto scendere da quell'auto.
A lei le auto nuove, di grossa cilindrata, facevano un effetto afrodisiaco e, quando stavano per salirvi, lei ha voluto mettersi davanti.
Quella sera indossava una mini elasticizzata, tre dita sopra il ginocchio, autoreggenti ed un giubbino in lana aderente, con una lampo abbassata fino a far scorgere l'attaccatura del seno.
Appena partiti, lui le chiede che musica preferisce ascoltare; insieme decidono sul genere di musica e dopo un po', forse, si erano dimenticati del fidanzato seduto dietro.
Ridevano e ballavano sui sedili, come vecchi amici.
Dopo un po' lui giunge in un posto isolato; appena parcheggia, lei sembra esser ritornata nel mondo reale.
Egli chiede: "Vogliamo scendere o restiamo qui dentro"?
Nel mentre aveva allungato una mano sulla coscia della ragazza.
Lei si guarda un po' intorno e, visto che il posto era tranquillo ed il clima invogliava, gli risponde:
"Scendiamo, altrimenti rischiamo di macchiare i sedili".
Scendono e lei va ad abbracciare quello che era ancora il fidanzato e futuro marito.
Il ragazzo si mette in disparte, aspettando un cenno per avvicinarsi; essi erano eccitati per la presenza del guardone, ma ancora indecisi su cosa fare.
Mentre si baciano, lui le tira su la gonna di dietro, mettendo a nudo il suo culo.
Col dito le sposta le mutande e comincia a infilarle un dito in figa.
Nel frattempo l'altro aveva tirato fuori il cazzo e se lo stava masturbando.
Lei si mette in ginocchio e, dopo aver abbassato i pantaloni del fidanzato, gli prende il cazzo in bocca.
Aveva la gonna alzata sulla schiena, era sui talloni e il fidanzato appoggiato alla macchina, con pantaloni e mutande abbassati. Lei con tutte e due le mani si reggeva alle chiappe di lui mentre con la bocca gli succhiava il cazzo.
Sembrava una scena da film porno.
Intanto l'altro aspettava sempre un loro cenno che, puntuale, arriva: lui lo guarda e gli dà il consenso di avvicinarsi; lei, sempre col cazzo in bocca, guarda il fidanzato e, con una mano, prende il cazzo del nuovo amico e prende a segarlo.
In buona sostanza, chi li avesse visti in quel momento avrebbe potuto ammirare la lei che aveva una mano sul cazzo che teneva in bocca e l'altra che segava il guardone.
Guardava il fidanzato, quasi aspettando il suo consenso, per poter alternarsi nel pompare i due cazzi. Il ragazzo/guardone si era avvicinato quasi a sfiorarle l'orecchio con la cappella, e lei, senza aspettare oltre, molla il fidanzato e imbocca il ragazzo.
Quando ce l'ha in bocca, dà un affondo fino a farselo arrivare in gola.
Il fidanzato la guarda estasiato e si sente fiero per la foga con cui la sua ragazza aveva preso quella minchia in bocca. Dopo circa 10 minuti si alza e dice al fidanzato:
"Scopami non ce la faccio più".
Si stava per appoggiare sul cofano, ma il ragazzo apre lo sportello posteriore, si stende sul divano e la esorta a proseguire nel pompino, mentre il fidanzato avrebbe potuto fotterla da dietro.
Lei accoglie la proposta e si mette a pecora con la testa dentro la macchina; il fidanzato si sistema dietro e la scopa come se non ci fosse un domani.
Purtroppo però la copula non dura a lungo, perché l'emozione del momento, in breve, manda in tilt tutti e tre.
Il fidanzato le sborra dentro, riempiendole la figa; lei si accorge che il ragazzo sta per godere, ma non lo abbandona, anzi ingoia il suo cazzo più a fondo, nella gola. Quello ha degli scossoni e le riempie la gola; lei non riesce ad ingoiare tutto; gliene cola un po' sull'inguine e, quando lui finisce, lei, dopo aver ingoiato tutto, gli comincia a leccare l'inguine, raccogliendo tutto lo sperma fino all'ultima goccia, cosa che il fidanzato non vede, ma che lei gli racconterà più tardi.

Quando si riassettano, se ne stanno ancora un po' fuori della macchina a conversare. Il ragazzo racconta un po' di sé e loro gli confessano che stanno per sposarsi e che, quella appena vissuta, era stata la loro prima volta MFM: di solito preferivano farsi solo guardare.
Lui risponde che lo sapeva, perché era risaputo fra i vari guardoni che erano una coppia cui piaceva farsi solo guardare.
Poi lui chiede se desiderano andare a bere qualcosa in qualche pub; essi accettano e risalgono in macchina. Era da poco passata la mezzanotte, quando entrano nel pub e, appena lì, diversi ragazzi lo salutano: era un ambiente abbastanza chic.
Dopo circa un'ora e mezza, escono con l'allegria di vecchi amici.
Il ragazzo li riaccompagna alla macchina e, nel salutarli, lei gli dà un bacio in bocca con la lingua e gli dice: "A presto".
Dopo qualche settimana il ragazzo fa pervenire un messaggio, chiedendo di vedersi per andare a bere qualcosa assieme.
Aspettavano quell'invito: non volevano esser loro a chiamare, però fremevano per poterlo rivedere.
Questa volta l'appuntamento era in un posteggio in città.
Appena si vedono, si salutano come vecchi amici e lei gli lancia le braccia al collo, stampandogli un bacio in bocca.
Salgono in macchina come la prima volta: lei davanti e il fidanzato dietro; il ragazzo propone un posto dove si balla. Lei è entusiasta e, quando arrivano, sono già le 22.00; lungo la strada, lei, che aveva un vestitino a tubino, muoveva le gambe sul sedile, mostrando il bordo delle autoreggenti.

Il ragazzo, di tanto in tanto, le toccava la coscia e arrivava fin quasi alla figa.
Una volta nel locale, prendono qualcosa da bere e si tuffano nella calca della discoteca. Lei era al centro dell'attenzione di entrambi.
Dopo un paio d'ore decidono di uscire; il ragazzo ripropone l'invito a casa sua; essi si scambiano uno sguardo e rispondono di sì.
Quando giungono a casa, trovano un ambiente accogliente e molto confortevole. Siedono su un bel divano, finché lei chiede del bagno; vi si dirige ed i maschi restano soli. Il ragazzo allora approfitta e gli chiede cosa desidera fare; lui risponde: "Appena lei ritorna, vado anch'io in bagno, così avrete tempo e modo di capire ciò che vuole lei".
Dopo un po' lei torna; si era data giusta una rinfrescata. In mano aveva qualcosa che infila nella tasca del compagno; poi quest'ultimo si alza e va, a sua volta, in bagno.
Mentre è lì, vede che lei gli aveva messo in tasca il suo perizoma; adesso, quindi, era senza mutande, accanto al ragazzo; non poteva avere conferma più evidente.
Il fidanzato, a quella premessa, non può evitare che il cazzo gli diventi d'acciaio; ebbe un'erezione tale che gli impediva perfino di pisciare.
Si butta un po' d'acqua fredda in faccia e sul cazzo, giusto per calmare la forte eccitazione; lascia passare un po' di tempo e poi, in assoluto silenzio, rientra in salotto, dove vede la sua ragazza in ginocchio a succhiare il palo dell'altro.
Senza parlare, si spoglia a sua volta; le va dietro, le alza il vestito sopra la schiena e, in un sol colpo, la impala. Lei alza la testa e gli dice:
"Bastardo, potevi almeno chiedere il permesso? Mi hai fatto male !"
Il ragazzo le mette una mano dietro la testa, le rimette il cazzo in bocca e dice:
"Dai... suca... lascialo fottere a lui".
Dopo un po', i due ragazzi si guardano ed il padrone di casa gli fa intendere che gliela vuole fottere.
Lui resta ancora un po' a scopare la sua ragazza; non se la sentiva ancora di fargliela scopare. Lei che, di sottecchi, aveva notato lo scambio intervenuto fra i due, si toglie la minchia di bocca e gli chiede se ha il preservativo.
Il ragazzo propone di spostarsi in camera da letto per maggior comodità.
Lì si spogliano tutti e tre: la donna assume il comando delle operazioni; fa distendere il fidanzato e lei, messa carponi sul letto, gli prende il cazzo in bocca e, nel contempo, invita l'amico a mettere il preservativo e scoparla da dietro.
Lui esegue gli ordini ricevuti e lei deve prendere atto che, se in bocca era grosso, in figa lo era ancora di più. Non aveva mai preso, dentro di sé, un cazzo di quelle dimensioni.
Completamente nudo, quel ragazzo si presentava come un "marcantonio" possente: quando l'ha presa da dietro e, adoperate tutte le cautele del caso, le ha fatto entrare tutto il cazzo, la reggeva per i fianchi e la scopava come un treno; lei, dopo un paio di colpi un po' più vigorosi, si toglie di bocca il cazzo del fidanzato e si gusta la scopata, gridando come una vacca al macello.
Dopo circa dieci minuti di quella penetrazione animalesca, lei non resiste più e gode, emettendo uno schizzo che bagna l'inguine di lui e tutto il materasso.
Il fidanzato dice che non l'aveva mai vista godere a quel modo.

Il ragazzo se ne esce e la lascia un po' a riprender fiato: l'orgasmo l'aveva sfinita.
Entrambi i maschi non erano ancora venuti; lei guarda l'amico, gli sorride e dice: "Accidenti, mi hai distrutta" !
Poi, vedendo che nessuno dei due aveva ancora goduto, fa distendere l'amico, gli toglie il preservativo e si mette tra le sue gambe; nel mentre invita il fidanzato a scoparla da dietro e, quando egli la penetra, lei si rende conto che quasi non lo sentiva dentro di sé, tanto era dilatata.
Si dedica con tutta la sua arte a fare un pompino al ragazzo, gli succhia le palle finché, quasi in contemporanea con il fidanzato, le sborra in bocca. Lei stringe le labbra, impedendo di poter perdere anche solo una goccia e poi beve tutto.
Dopo aver pulito per bene il cazzo, si distendono tutti e tre, sfiniti.
Più tardi aiutano il padrone di casa a sistemare il macello che avevano causato; tolgono le lenzuola, spruzzano della candeggina sul materasso e lo voltano sotto sopra.
Con questo ragazzo, restano in amicizia anche dopo il matrimonio e, ogni tanto, si concedono una rimpatriata.

La sposina racconta ancora un'altra avventura vissuta e la confessa mentre era in confidenza con mia moglie e la moglie del mio dipendente.
Il suo racconto è meno particolareggiato di quello che usiamo fra noi maschi, ma non per questo meno intrigante.
Ha raccontato che quando si è accorta che al marito piacevano le corna, ha cambiato totalmente il suo modo di vivere, sia nel vestire che nel comportamento.
Con il marito c'è sempre stato, e c'è tuttora, un grande amore, e la particolarità delle corna ha avuto, su di loro, il potere di rinsaldare i sentimenti fin da quando erano fidanzati, e lei se l'è sposato ancor più convinta sull'intesa raggiunta.
Ma ciò che la eccita di più è farlo cornuto senza digli niente; specialmente con qualche amico, o suo collega di lavoro, prova più entusiasmo quando quelle cose le fa di nascosto.
Per lei è molto eccitante, quando, in qualche occasione, si ritrovano a tu per tu con qualche tipo con cui ha scopato.
E' allora che lei guarda il marito con un sorrisino malizioso, quasi a comunicargli: povero cornuto, non sai nemmeno quante "corna" hai in testa.

Da ultimo sono uscite tutte e tre, mia moglie, quella del mio dipendente e la ragazza, che proseguirò a chiamare "la sposina", per distinguerla dalle nostre navigate mogli.
Sono andate un po' per negozi; stanno organizzando la Pasquetta in campagna da noi; oltre loro, ci saranno anche dei familiari.
Nell'occasione la sposina ha raccontato alle altre compagne, che si è scopata un cugino del marito, un tipo da lei conosciuto proprio al suo matrimonio.
Dopo l'evento matrimonio, si era presentata la necessità di aver bisogno di un antennista per la TV ed il marito si ricorda del cugino molto bravo in quel campo, per cui lo chiama.
Lui gli risponde che sarebbe passato l'indomani verso le 10.00.
Il marito non era in casa e poiché che lei, già nel giorno del matrimonio, gli aveva messo gli occhi addosso, s'è fatta trovare con un pantaloncino di quelli con il pizzo, che le modellavano il culo ed arrivavano a stento a coprire le chiappe, e, per reggiseno, solo una fascia coprente.
Il cugino, da perfetto marpione quale è, capisce subito.
E' uno scapolo di 40 anni, che il marito le aveva descritto come uno cui piace cambiare donna almeno una volta a settimana.
Quando lui arriva, lei lo fa accomodare in cucina; gli chiede cosa può offrirgli e lui accetta un caffè; mentre lei glielo prepara, gli spiega il problema che avevano.
Nel mentre cercava le posizioni più adatte per farlo andare in tilt, finché lui capisce e le dice:
"Ti confido una cosa: sono certo che mio cugino di corna ne collezionerà tante più di suo padre, perché mia zia è una vita che lo rende cornuto".
Lei si mette a ridere e risponde:
"Allora è una dote che si tramandano in famiglia"?!
Lui si alza l'abbraccia e si baciano; dopo un po' sono sul letto matrimoniale che scopano come pazzi.
Ma aggiunge anche che, dopo la furibonda scopata, non ha cambiato le lenzuola, così da far dormire suo marito sulla sborra del cugino.

Oggi siamo tre coppie di amici molto affiatati; le mogli a volte escono da sole, ma con tutte le ristrettezze che impongono questa maledetta pandemia, non hanno spazio per fare le troie; noi mariti siamo andati insieme a comprare del pesce fresco e, per strada, abbiamo incontrato un ragazzo, con cui lo sposino si è salutato in maniera molto affettuosa.
Al nostro mostrarci meravigliati, ci ha detto che era uno di quelli che si era scopato la moglie un paio di volte, dopo sposati.


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